farnight
Dom
07
Giu
2015
in comune
che accada è ovvio, in un modo o nell'altro
non che significhi per forza qualcosa
ma così no
NO
:'(
forse questo è quello che si prova ad essere me
l'avessi 'scoperto' prima
e non voglio stare qui
Sab
30
Mag
2015
da torino con furore
Dopo qualche difficoltà finalmente siamo riusciti ad accordarci per una data, e così venerdì sei arrivata qui in treno.
Mi avevi ripetuto di star tranquillo, ma temo che l'agitazione fosse inevitabile.
Te l'ho detto, il primo impatto è che sei giovane :p, ma anche vivace, effettivamente cerchi di far sentire le persone a proprio agio, e hai un bel sorriso.
Avevo in mente altri programmi, mi è dispiaciuto usare quel tempo per pranzare. Sì, lo so che son silenzioso, ma mi è venuto in mente di che parlare solo qualche ora dopo... te l'ho detto che devo abituarmi alla tua presenza. Poi a destra c'era una signora, c'era altra gente... sì, dirai, ma che gliene frega a loro di noi? Eh però...
Ad ogni modo, ho potuto appurare che la pelle femminile è semplicemente fantastica. Non ho capito cos'hai fatto quando ho tolto la maglia, né perché sorridi quando ti guardo (ma lo trovo divertente).
Per inesperienza le cose mi vengono in mente dopo. Avrei voluto magari farti una foto, o star lì finché non partivi.
È durato decisamente troppo poco, questo incontro, ma non si poteva fare altrimenti.
Ho comunque visto che ci sei e che sei reale, un bel passo avanti, e la tua compagnia mi ha fatto piacere.
Chiudo con una cosa che mi hai detto qualche tempo fa: "Hai bisogno di qualcuno vicino forse..devi abituarti all'affetto,al calore".
Un abbraccio, rabbiosa. È un peccato che tu non sia qui anche oggi.
Gio
21
Mag
2015
io
l'altro ieri sera ho salutato per la prima una ragazza in palestra
in realtà appena fuori, sul viottolo all'entrata
non ne avevo ancora salutata nessuna
ieri sera invece, sempre in palestra, siamo proprietario, ragazzo, ragazza, e io nell'area di due macchine
senza stare a spiegare tutto il discorso, il proprietario, uno piuttosto disinvolto, scherzando, parla del fatto che quella ragazza è una bella ragazza e dicendo che a lui piace chiede all'altro ragazzo se anche a lui piace... e quindi lo chiede anche a me
rispondiamo affermativamente, ma dopo mi son reso conto avrei preferito dare un'altra risposta, più elaborata
...per quello che conta
oggi al ristorante è tornata la cameriera dopo l'assenza per la gravidanza
ha portato il bambino, son andato a guardarlo anch'io
Dom
17
Mag
2015
oggetti
Nei linguaggi a oggetti, gli oggetti sono entità con proprietà devono seguire certe regole chiamate 'eredità'. Queste regole determinano quali possono essere i rapporti tra gli oggetti stessi, ad esempio con quali loro proprietà (o campi) si può interagire, e il grado di visibilità dei membri non pubblici. I membri protetti sono visibili solo ai figli di un oggetto, ma in altri (vecchi) linguaggi gli oggetti potevano essere 'amici', cioè due oggetti non appartenenti alla stessa 'famiglia', ossia con un'eredità diversa, potevano lo stesso condividere alcuni membri non pubblici.
In più, esistono linguaggi che consentono l'eredità multipla, cioè un oggetto può avere più padri. È una funzionalità esotica, ma molto comoda e che rende il linguaggio molto flessibile. Peccato che per le logiche più comuni se sembra necessario dover ricorrere a questa tecnica probabilmente si sta facendo una cazzata :(
Mer
29
Apr
2015
Senza Titolo
VAFFANCULO
VAF-FAN-CU-LO
VAFFANCULO A 1
VAFFANCULO A 2
E VAFFANCULO A 3
sfogarmi non servirà a niente, boh
culo
NO PERCHÉ MOLTE GRAZIE
DOPO UNA GIORNATA DI LAVORO E DI PENSIERI SERVE QUESTO
stronzi
infami bastardi
e pensare che a volte per di più mi son lamentato di meno
Sab
18
Apr
2015
non lo so
ho voglia di giocare
e invece niente
niente
niente
ogni giorno è un po' morire, ma questo credo lo sappiano tutti
non ho voglia di risposte, di commenti, non è di certo una cosa che si risolve così
e se mi abituassi a far male alla gente?
Dom
08
Mar
2015
certi politici
Di norma non seguo tanto la politica perché non ho il tempo di stare a leggere i perché e i percome delle vicende (soprattutto quelle italiane), anche se qualche anno fa un pochettino me n'ero interessato.
Certe volte comunque le affermazioni di certi personaggi son troppo ignoranti, son delle prese per il culo, e per quanto mi riguarda risultano dei veri propri abusi, sia perché se avessi capito qualcosa di quello che stai facendo non avresti affermato ciò, sia perché poi la gente ti ascolta e ti crede (con conseguente causa di confusione e perdita di tempo, risorse, ecc ecc), sia perché è una rappresentazione sbagliata (e, aggiungerei, ingannevole) di tutto quanto.
'Sta mattina c'è stato un esempio, quando in un'intervista un parlamentare ha detto una cosa come "speriamo di remare tutti nella stessa direzione, così possiamo andare avanti", riferendosi ai partiti e alle riforme (riforme che a me sembra siano subordinate ad un necessario cambio di mentalità, ma questa è un'altra storia).
Fossi stato il giornalista gli avrei chiesto se si droga (ma sappiamo qual è la risposta) e qual è la ragione per cui sta in parlamento (ma di nuovo sappiamo la risposta).
Intendo dire: sei un politico, il tuo compito (tra le altre cose) è mediare, trovare accordi, trovare un modo per far collaborare le varie parti. Se la pensassimo tutti allo stesso modo e non ci fossero conflitti, non ci sarebbe bisogno di qualcuno che rappresentasse le varie ideologie o quant'altro, non ci sarebbe bisogno di discutere riguardo le diversità, e quindi non ci sarebbe bisogno di un parlamento, non ci sarebbe bisogno di voi.
Quindi che diamine stai dicendo?! Non è che devi "sperare che tutto vada bene", è che devi muovere il culo in modo che accada, perché sei lì per quello!
Insomma per me quella frase è davvero sbagliata. Ma come ho detto questo è solo un esempio, basta seguire un qualsiasi comizio per sentire i capigruppo dare agli altri partiti dei 'coglioni' (a volte letteralmente), cioè noi abbiamo ragione e voi torto, io bene tu male. Ma che razza di politica si vuole fare, così, con questa mentalità... Queste persone non dovrebbero stare in parlamento. Possono rappresentare una fetta di popolo? Sì, perché evidentemente c'è chi la pensa così, ma non è il modo di fare, non favoriscono il dialogo, e non possono stare in un luogo in cui il dialogo è l'obiettivo, perché è evidente che non si va avanti, io sto nella mia posizione, tu nella tua, fine. Possiamo solo scimmiottare qualche leggina all'acqua di rose, ma nulla di decente.
Se vogliono farsi il loro culto anti-comunista, anti-capitalista, anti-chi ci sta sul cazzo, amen, chi glielo può impedire, ma per come la vedo io queste cose non possono stare in un luogo ufficiale, anche se ad un certo punto essendo loro ciò che è definito 'ufficiale', chi può dire qualcosa... Poi certamente vanno valutate anche le azioni, non solo le parole, ed è vero che è tutt'altro che facile un meccanismo che in base a dei risultati determini cosa è andato male per decine di anni, però quelle manciate di dati che tutti possono comprendere dicono che va male. E quindi nascono interpretazioni, paragoni, tutto il possibile per sminuire i problemi.
Bah.
Lun
22
Dic
2014
Frammenti di Perplessità
Credo questo abbia raggiunto la maturità.
La parte destra di uno sfogo.
| La parte destra del mio corpo mi odia.
| Roberta? E Sara?!
| Ciao.
| L'ultimo sorso è il più buono.
| Il pulsante è nella seconda riga, a sinistra.
| Corri strana.
| No, non lo voglio il tuo disegno, secondo me mi tradisci.
| -Va bene sia per alzare che abbassare, sblocca il meccanismo.-
| Uno va dalla moglie, l'altro a casa, l'altro ha il suo, e quindi...
| 35 Kg? Sul serio? / Non usarla.
| Mi ispiri.
| Stai zitto?
| E vuoi pure un grazie?
| Vedi che non vanno bene? Si può fare qualcosa?
| Certo che mi andrebbe.
| Non ti capiterà spesso, cogli l'occasione.
| Guarda che l'abbiamo capito, non ce n'è bisogno.
| Lei è mia madre.
| Quindi sei sua figliastra?
| Esageri.
| Sono cazzate.
| Quanti anni hai?
| -Mi farebbe piacere chiacchierare con te.-
| Non capisci, è umiliante.
| -Sto male.-
| -Sono uno sfigato.-
| Sì, li ho tagliati.
| Adesso guardi, eh?
| MA PORCA MISERIA, E LUI, PURE
| Non mi interessa il cane, lui è uno gnocco.
| Mi portate?
| Stesse elementari/asilo?
| Cambia, o la tua vita diventerà una merda come la mia.
| -Mi piaci.-
| Scusa.
| Quella è tua madre?
| Secondo me non è così.
| Non comprendete il punto di vista, il vero problema.
| -Quindi non c'andiamo più?-
| Puzzi.
| Pulirli?
| Sì, <10 ms, e non me ne frega un cazzo se componi, idiota.
| -Ti amo.-
| Consigli?
| -Mi serve una cintura.-
| Perché non le braccia?
| Ti desidero mentalmente e fisicamente.
| Non si capisce l'irrinunciabilità delle conoscenze finché non ti risolvono i problemi.
| Perché non usi le cavigliere?
| Grazie.
| Un genitore dovrebbe insegnare ai figli ad affrontare i problemi.
| Ma che minchia vuoi che ci sia da interpretare?
| È la cosa più difficile. Non capirai mai, ma è colpa tua.
| Com'è essere in mostra?
| Devi ficcarti le mani nel culo proprio così tanto?
| Zio fa, quanto faccio schifo.
| Conosci Orso?
| Sul serio non sei capace a strappare un solo pezzo di carta?
| So la sua targa e non so la mia -.-'
| -Ciao.-
| Sono veramente in grado fanno salire la bestemmia, soprattutto nel momento giusto.
| Uomini nudi ? Donne nude ? ma che palle.
| Suonate con me?
| In effetti forse non ce n'era bisogno.
| Non ho mai pensato di arrivarci.
| Come sarà?
| Mi ha(i) guardato?
| Per carità, costa poco, ma fa cagare.
| La presentazione è importante.
| Alla fine qualche emozione forte l'ho provata anch'io. Che ridere.
| Dico di ignorarli, ma son io che non ne ho capito l'importanza?
| Tienimi la mano.
| E non ti rendi conto di cosa questo dimostri.
| Per questo che lotto ciò in cui credi, per la tua non-consapevolezza.
| Lui ha problemi, ma tu non sei capace. Siete in due.
| Eh, già, gli occhi.
| Fermati.
| -No, non sei forte. I tuoi problemi...-
| Dovrei.
| Mostro ci sarai tu.
| Se potessi confortarti, se potessi abbracciarti, ma solo con le parole...
Gio
04
Dic
2014
Di che colore avete gli occhi?
Semplice sondaggio.
Sab
08
Nov
2014
non in mia vece
Questo sfogo lo scrivo per conto di mio zio, perché ne avrebbe da dire.
Sapevo che sabato sarei andato da lui ad aiutarlo a pulire il prato (una parte dell'orto) dietro casa, così stamane mia sorella mi porta da lui.
Non appena arriviamo, il vicino, con fare piuttosto esigente, ci si para davanti intimandoci di andare piano. Mia sorella non è una che le manda a dire, conclusione: nel breve scambio che segue si passa dal "oh vai piano" al "e io ti denuncio".
Credo sia obbligatorio spiegare la configurazione di quelle case: si tratta innanzitutto di un posto davvero isolato, bisogna passare all'incirca venti tornanti di una strada molto stretta per arrivare fin lassù, e son tre case una attaccata all'altra più due separate all'inizio e al fondo. Ovviamente dato lo scarso spazio a disposizione condividono il passaggio tra di loro, quindi per arrivare da uno bisogna passare per tutti quelli prima.
Chiusa parentesi.
Dopo questo spumeggiante inizio, raggiungiamo il retro della casa dove R (almeno evito di ripetere "mio zio" n mila volte) ha già cominciato a lavorare e ci spiega la penosa situazione del vicinato. Non è che siano mai andati particolarmente d'accordo, sostanzialmente perché essendo entrambe le famiglie nate qua, al contrario di noi, si sentono i padroni e non concedono agli altri le stesse libertà, consapevolmente o meno.
Ad esempio: se R deve tagliare la legna con la motosega NO perché fa casino, loro sì. Se loro devono far rumore battendo o accendendo il compressore sì, R no. E così via.
Perciò, tornando al vicino che ci precede, la prima occasione della giornata è stata: per passare con la macchina bisogna passare piano, a passo d'uomo, perché "è tutto nuovo" e perché gli hanno investito un gatto. Ora, senz'offesa, come prima cosa tu come hobby ripari macchine, fai il meccanico, quindi qua sopra passano furgoncini, automobili, e quant'altro... Poi anche tutti gli altri hanno jeep, macchine, trattorini, moto, quindi non puoi pretendere la ghiaia rimanga immacolata, la cosa non ha senso. Secondo, magari se invece di aver 25 gatti ne tieni un numero decente (e li tieni bene, e dai loro qualche attenzione), vedrai che te ne moriranno di meno.
Ma ovviamente tutto questo non c'entra niente, di sicuro ci sono altre ragioni per questo comportamento (forse alcune richieste non esaudite), però principalmente sembra pazzo, nient'altro. Dopo che mia sorella è andata via, è venuto da me a ribadire il concetto che bisogna andare piano, ci ha raggiunto nuovamente nell'orto sottostanze la casa, poi nel pomeriggio è arrivata anche mia madre ed è andata a dire a lei che mia sorella deve andare piano.
Seconda occasione: per poter trasportare legna o quant'altro col carretto disponiamo del diritto di accesso di un passaggio del vicino della casa successiva alla nostra. Peccato che in una occasione, durante la giornata, il passaggio era ostruito. No problem, passiamo dall'altro, quello smpre del primo vicino accennato. Ora, si abita uno affianco dell'altro, ci si vede praticamente ogni giorno, si svolgono le solite attività di pulizia, si passa uno nella zona dell'altro, è normale, no? No. Per raggiungere il retro sfruttando il suo passaggio dovevamo chiedergli il permesso. Guarda, così come non serve che nessuno, nemmeno gli sconosciuti, ci chiedano il permesso di passare davanti a casa nostra, per favore sii una persona decente e non ti lamentare se in una situazione di bisogno passiamo in due a piedi per il tuo passaggio, ti pare?
E allora di nuovo a lamentarsi con noi, a raggiungerci dietro casa per ribadire la cosa, e andare a smaronare l'altro vicino a parlare di rispetto ed educazione.
Scriverlo non rende idea (anche se son sicuro qualcuno possa capire) di quale emerita rottura sia questo tizio, quindi è facile comprendere come i rapporti tra mio zio e questo vicino siano ridotti sostanzialmente al vaffa libero e indiscriminato.
Immaginate averci a che fare per tutto il giorno, tutti i giorni. PS ha una moglie, ma oggi non è la sua storia.
PPS dovrei descrivere il padre? siamo a posto.
L'altro vicino, quello appunto residente nella casa dopo la nostra, potrei dire semplicemente che è burbero, ma preferisco dire che prendeva a cinghiate il figlio, e che la figlia invece è ritardata (non intendo dirlo come offesa, è proprio in quella condizione; dovrebbe essere oramai nei venti anche lei, da qualche anno riesce effettivamente a parlare).
Piccola parentesi, nonostante tutto anche loro avevano il loro diamante, una donna bella dentro e fuori, gentile, istruita (giuro, sembra un film), e povera stella anche a lei poi è andata in una certa maniera... Gli attacchi di sfiga a volte... Come dire, vita ingiusta. Chiusa parentesi.
Insomma, gente così, che non accetta molto la convivenza, son sempre stati isolati e non credo siano troppo capaci a trattare con la gente, e anche con questi vicini ogni tanto finisce a insulti.
Quindi mio zio si trova a vivere in questo posto... Ma non è il quadro completo della situazione, perché poi c'è la parte in cui non ha lavoro, quella in cui ha due figlie che diciamo pure crescono senza un minimo di ordine nella loro vita, e quella in cui la ex-moglie coglie tutte le occasioni possibili per dargli fastidio e/o rovinarlo.
E tecnicamente è invalido perché dopo essersi compresso una caviglia per una caduta non può più muoverla come prima.
Per la prossima puntata, scegliete chi devo descrivere della famiglia. Se avete il coraggio.
Personalmente posso dire questo: se non avessi cominciato palestra da settimane questa giornata non l'avrei superata, perché non ce l'avrei fatta a strappare erbacce, pali, reti, rami, per ore (soprattutto su un terreno come quello).
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