Aurora

Mar

25

Giu

2019

Chi di rifiuto ferisce, di rifiuto perisce!

Sfogo di Avatar di AuroraAurora | Categoria: Superbia

Anno 2009. 

Ero una giovane, complicata ed allegra diciasettenne. Il mio giro di amicizie di allora, come capita spesso in età adolescenziale, era costituito da un folto gruppo di ragazzi.Tra loro, c'era anche lui. Capelli lunghi, biondi, occhi chiari, bellino bellino. Così, ingenua, impavida ed incosciente, gli chiedo di uscire con un po' di riluttanza, ignara della risposta che il signore in questione mi rifila: NO. Il mio orgoglio ha impiegato anni, ANNI, prima di riuscire a riprendersi definitivamente dal palo in questione, palo rifilato in maniera gentile, tra l'altro. Cosa c'è di peggio, per un' adolescente, che essere rifiutata con galanteria?! Ma fai lo stronzo, cazzo!!! No, non si è comportato da stronzo, non mi ha illuso, la sua unica e sola colpa è stata che non ero di suo gradimento. 

Orgoglio di diciassettenne R.I.P.

Questo rifiuto, nonostante abbia portato con sè un grande insegnamento, mi ha anche inevitabiente ferita e ho trascinato questa sofferenza per alcuni anni dopo. 

Anno 2019.

 Serata con le amiche. Chi potrò mai incontrare, dopo anni che non lo incrociavo? Lui! Stupore, due chiacchiere, un saluto.Il giorno dopo inizia a scrivermi prima su Instagram e poi su Whatsapp, ogni scusa è buona per attaccare bottone, per lanciare allusioni, passano le settimane, ci incontriamo ( casualmente? Non saprei dirlo con certezza) più volte con degli amici comuni, e, sì, proprio così, alla fine, quello che negli annali è stato annoverato come il grande palo della mia adolescenza, il grande smacco per il mio orgoglio,  fa, in differita di 10 anni, quello che nei miei sogni di adolescente ferita avrebbe dovuto fare mesi dopo avermi rifiutato, rimangiandosi il palo arrecatomi: mi chiede di uscire e lo fa in un modo che supera di gran lunga quello in cui l'avevo immaginato. È stato molto, molto, ma molto, ma molto meglio. 

Ma quello che è stato ancora più godurioso è stato rispondergli: col cazzoooooo!!! Naaa, solo nella mia testa. Sono stata galante, esattamente come lo fu lui dieci anni fa! 


Aurora diciassettenne, tieni, questo è tutto, ma proprio tutto per te. Ed ora, resuscitiamo l'orgoglio defunto. Minchia, se sto scoppiando di superbia! 

Mer

05

Giu

2019

Cloe

Sfogo di Avatar di AuroraAurora | Categoria: Altro

Vedo le mie certezze crollare, giorno dopo giorno. Anche le più ferree ed indissolubili ora vacillano. Mi aggrappo, come una naufraga, alle mie passioni, le uniche che sembrano ricordarmi chi sono.

L'altro giorno mi sono guardata di sfuggita allo specchio, in viso, ed è successo una cosa strana, per me atipica: mi sono vista donna. Il mio corpo minuto ha sempre nascosto bene la mia reale età, ma il viso, ormai, sembra tradirlo.

Da ragazzina, mi immaginavo a 27 anni accompagnata da punti di riferimento. Oggi, mi guardo intorno e vedo solo castelli di carte... basta una folata per buttarli giù.

Sono smarrita e vulnerabile ed ho realizzato che nessuno può aiutarmi a rimettermi in carreggiata. È una lotta contro me stessa, contro le mie paure, contro il mio passato, ma soprattutto contro il mio futuro. Non c'è persona al mondo che riesca a consolarmi, ad allevviare questo senso di smarrimento che sento.

Vale la pena fare tutto quello che sto facendo? Tutti questi sforzi hanno un senso? E se potessi fare di più? E se dovessi fare di meno? Cosa mi rende davvero felice? Cosa e per chi vale la pena rischiare? Quanto ha senso andare contro corrente e non fare ciò che gli altri si aspettano da me? 

Questa rotta smarrita sta diventando il preludio per un cambiamento profondo e radicale: mi sento come una città rasa al suolo dopo un terremoto. Ora è il momento di ricostruire, ma stanno "spuntando fuori" progetti inaspettati, spiazzanti.

Devo rileggere "Città invisibili" di Calvino. Chissà se la "mia" città è ancora Cloe.

Gio

02

Mag

2019

Senza Titolo

Sfogo di Avatar di AuroraAurora | Categoria: Altro

Il tuo sguardo smarrito su quel lettone enorme non lo scorderò mai, mai. Ce l'ho impresso dentro di me, anche se sono passati due anni. Come non dimenticherò mai gli occhi cupi di papà, nè la disperazione di mamma.

 Ci sono dei momenti in cui mi sento insofferente per il lavoro, per l'amore, per me stessa. Poi ti guardo e si ridimensiona tutto, tutto assume la giusta prospettiva. Ti guardo e mi chiedo come hai fatto a sopportare tutta quella sofferenza a soli vent'anni, come hai sopportato la ripresa, il dopo, il ritorno alla normalità con quella estrema razionalità. Mi chiedo come tolleri ogni giorno, con quell'equilibrio che ti contraddistingue, il dolore ed il terrore che si portano dietro i sopravvissuti ad un male così grande. Il patrimonio genetico dei nostri genitori sembra che l'abbiamo diviso a metà: tu tutta la razionalità, io tutta l'emotività.

 

Ti guardo e tremo, tremo, tremo. Ho paura possa tornare. Ho paura, ma non lo dico. Allora per mettere a tacere questo terrore, vengo, di soppiatto, ad abbracciarti o ti accarezzo o ti do un bacio prima che tu ti possa scansare... fingendoti schifato, come da bambini! Ho paura che tu possa crollare da un momento all'altro... Invece, sei sempre così straordinariamente tranquillo. Ironizzi su quello che hai vissuto, sugli strascichi che ti porti ancora dietro. Quando ci sarebbe solo da sbattere la testa, piangere e basta. 

Ho un ricordo che mi fa piangere e ridere contemporaneamente. Non ti reggevi in piedi nemmeno per fare un metro per andare in bagno, ma hai avuto la forza di tirare fuori ed indossare la maglia di Totti per la partita... quando sono arrivata in reparto non credevo ai miei occhi. L'incoscienza dei vent'anni e le tue passioni ti hanno aiutato a mantenerti saldo, a non lasciare che altro tempo andasse sprecato. 

Non smetterò mai di dirti grazie, perchè ci hai fatto vivere una tragedia con estrema normalità. Sei stato così forte, così grande, così equilibrato. Hai dato a tutti una lezione di vita.

Vengo a sbirciare in camera tua quando dormi o studi o sei al pc o suoni, solo per vedere che ci sei, che sei ancora lì, che la chioma bionda è tornata al suo posto, che quell'anno infernale sembra non sia mai esistito.

Oggi è un orribile anniversario, ma non voglio essere triste, perchè, nonostante tutto, devo essere grata. Scrivo, perchè non riesco a parlarne con nessuno, perchè non riesco a darmi pace, non riesco ancora ad accettare che il destino ti abbia dato una prova così grande da affrontare. A vent'anni no, non è giusto, non lo accetto, non lo accetterò mai.

Mar

19

Mar

2019

Come si dimenticano otto anni?

Sfogo di Avatar di AuroraAurora | Categoria: Altro

Come si va avanti? Come si cancella una persona a cui hai voluto bene? Come si fa a non sentirsi falliti? Come si fa a ricominciare da zero? Come si fa a non sentirsi soffocare? Come si fa a ricominciare a mangiare? Come si fa a non voler vomitare ogni secondo della giornata? Come si fa?

Io non lo so.  

Ven

15

Mar

2019

Dammi una lametta...

Sfogo di Avatar di AuroraAurora | Categoria: Accidia

... che mi taglio le vene!

Minchia che palle, quando arrivano le sei e mezza?  

Gio

07

Mar

2019

Scelte e irrazionalità

Sfogo di Avatar di AuroraAurora | Categoria: Altro

Non ho fame. Ho fatto colazione e mangiato un quarto di focaccia in tutta la giornata. L'idea di cenare fa aumentare ulteriormente il  mio mal di stomaco, quindi ho passato pure la cena. Mi sento agitata. Faccio casini, non penso prim a di agire. Ho ricominciato da qualche notte a non dormire.

Non vorrei sentirmi così, ma soprattutto non voglio buttare nel cesso quello che la malattia di mio fratello mi ha insegnato: a dare il giusto peso alle persone e agli eventi. Non posso ignorare di aver vissuto quell'esperienza terribile, significherebbe aver provato un dolore enorme senza imparare nulla. Non posso permettermi di essere così stupida. Non trascurare questo insegnamento, è l'unico modo per dare un senso al dolore. Non voglio crollare, non ora. Ora, è il momento di prendersi tutte le cose belle e viversele.

È il momento di scegliere, ma non voglio farlo con sofferenza. Fin quando si ha la possibilità di scegliere, significa che va tutto bene. 

Ho scelto di iscrivermi ad un'associazione di volontariato che sostiene la malattia che mio fratello ha avuto. Ho poco tempo, poche energie, ma tanta voglia di iniziare. A proposito, andate a donare il sangue ed il midollo osseo e date la possibilità a qualcuno di continuare a sperare. 

Ho scelto di dare voce ad una mia passione e mi ritrovo a notte fonda a "lavorare", tante soddisfazioni e qualche soldino extra. Un qualcosa creato da me, gestito da me e voluto da me. Si può essere cinici, razionali, calcolatori... ma le azioni ed i sacrifici scaturiti dalla passione per qualcosa sono impagabili, sono emozionanti, danno un senso a tutto. Tramite questa passione ho poi conosciuto la mia M. che da un anno e mezzo è piantonata nel mio cuore. Folle, dolce, forte. Il bene che ci vogliamo è qualcosa di raro e speciale. Di puro e autentico. Non sarò mai abbastanza grata al destino per avermela fatta incontrare. Certe persone non entrano, per caso, nella nostra vita, entrano in un preciso momento, per uno specifico motivo. 

Ho scelto di buttarmi in un lavoro che fino a qualche anno fa, avrei scartato senza esitazione. Non so se ho fatto la scelta giusta, so solo che anche in questo caso, qualcosa che mi appassiona c'è. 

Ho scelto di mettere da parte l'orgoglio e di chiamare papà. Di dirgli che sono arrabbiata con lui. Che dovrebbe pensare anche a me, anche se sono adulta. Forse ha capito, mi chiama spesso.

Non ho ancora scelto cosa fare della mia relazione. Otto anni sono tanti, ma prima eravamo ragazzini, ora siamo adulti. Lui è come la mia amica M., un'altra perla rara. Un puro di natura, un autentico fino al midollo. Ed io, forse io... ho solo paura di non avere via d'uscita. Mi sento imprigionata. Ho bisogno di risposte, ma non so dove cercarle. Esisterà mai qualcuno che non mi faccia sentire così? 

Ho scelto la mia città, senza esitazione, anche se avrei potuto andare 600 km più in giù, in un'altra altrettanto bella. Continuerò a sceglierla finchè ne avrò la possibilità, anche se questo significa spostamenti continui. 

Ho scelto di non prendermi troppe responsabilità. I componenti della mia famiglia possono farcela anche da soli, adesso. 

Non posso scegliere cosa sognare, per chi o per cosa provare determinate sensazioni, non posso controllare certe mie reazioni, faccio una fatica titanica a contenere certe emozioni. Anche facendo mille padsi indietro, faccio fatica. Sono contorta e contradditoria. Per questo ho trascorso la giornata di oggi con il mal di stomaco, senza appetito e sentendomi come sotto un treno, perchè quando l'irrazionalità ha il sopravvento posso solo aspettare che passi.

Mer

13

Feb

2019

Ma che cazzo di domdanda è?!

Sfogo di Avatar di AuroraAurora | Categoria: Ira

Ti vergogni?! 

Ma di cosa dovrei vergognarmi? Di fare il lavoro per cui ho sacrificato anni di spensieratezza per prendere la fottuta laurea, perchè in quegli anni, me ne sono capitate di ogni?! Secondo te, faccio 600 km ogni 4 mesi, per prendere la specializzazione in ciò che amo fare e poi... mi vergogno?! Ma sti cazzi!!! Evito di avere contatti con te, bello. Non c'entra nulla la vergogna. 

Non sono timida. Semplicemente non sono una persona aperta nell'ambiente lavorativo. Sono distaccata. Punto. Non ti racconto i cazzi miei, perchè sei il mio capo. Non rispondo alle tue domande sulla mia vita privata. Fattene una ragione. 

Sei tu che mi metti a disagio con il tuo modo di fare lascivo e se io mi irrigidisco, te ne esci fuori che mi vergogno?! Fosse per me, avrei continuato pure a darti del lei, non sei mio fratello.

Ora, devi farmi passare per quella timida, a tutti i costi, quando sai benissimo che non sono così, ma sei tu a mettermi in situazioni di difficoltà di proposito. Che due coglioni.

Ho un nervoso stasera che potrei creare un'onda energetica. 

 

Mar

15

Gen

2019

L'amore non mi basta

Sfogo di Avatar di AuroraAurora | Categoria: Altro

Oramai da troppo tempo,io mi chiedo: come stiamo?

Eravamo il nostro eterno ( non lo so, lo siamo mai stati?), il nostro pane quotidiano ( quello sicuramente).

Ma farò la cosa giusta (? Bella domanda), perchè sono disonesta ( con me stessa forse sì, con te non lo so).
Ma da troppo tempo sento che l’amore non mi basta.

Aggiungo che, ironia della sorte, Emma Marrone mi fa cagare. Eppure questa canzone capita su una playlist random e mi paralizza,  l'ascolto e la riascolto, perchè descrive con disarmante veridicità il mio stato d'animo, i miei dubbi. Solo che il destinatario originario della canzone è uno stronzo patentato, io sto con una persona che mi ama alla follia. A volte, preferirei stare con uno stronzo, così saprei cosa scegliere, senza rimpianti. Lo so, sono un'ingrata. O sono solo bloccata dalla paura.

Invece, sono in questo limbo, terrorizzata dalle nostre diversità, attaccata a ciò in cui siamo simili, rassicurata dal tuo equilibrio, dall'odore della tua pelle, dal tuo amore, dalla tua affidabilità. Sconfortata dalle incomprensioni. Attratta come una calamita dalla tuà fisicità. Non ho incertezze su quello che prova lui per me, le ho su ciò che sento io. Ma non comprendo se sono le mie fragilità e le mie insicurezze a tartassarmi di dubbi. Oppure se i sentimenti che provo non siano sufgicientemente forti. Ecco, l'ho scritto, anche se fa malissimo anche solo avercelo questo dubbio. 

Mi manca un tassello per capire. Mi manca qualcosa, ma non riesco ad individuare cosa sia. 

.  

Ven

04

Gen

2019

Contraddizioni

Sfogo di Avatar di AuroraAurora | Categoria: Ira

- l'istinto di essere libera, svincolata da legami di qualsiasi genere e il bisogno di avere qualcuno accanto a me. In amore, nelle amicizie, con la mia famiglia. Quindi sono circondata da tante persone, ma mi sento soffocare;

-sogno un amore totalizzante, che mi trascini con sè e che nutra, liberi e comprenda la mia irrazionalità e poi vivo un amore equilibrato, controllato, che dà certezze e sicurezza;

-l'apparente indifferenza al giudizio altrui e la continua ricerca di conferme nel mondo esterno;

- sono arrogante, ma ho una profonda dolcezza e una grande fragilità che mi porto dietro questa spavalderia;

-ho una facciata elegente e pulita, ma ci sono momenti in cui ho un bisogno primordiale di volgarità;

- accetto razionalmente i difetti altrui, ma li subisco e ne soffro
-ricerco passatempi intellettualmente "elevati", li uso come scudo per proteggermi dagli altri, per sentirmi superiore, forse, ma, alla fine, necessito anche io di frivolezze;


-ho un'educazione e un senso del dovere che mi impongono di essere assennata e matura, ma ho una natura fortemente irrazionale 

Lun

17

Dic

2018

Il lato "cattivo" delle persone

Sfogo di Avatar di AuroraAurora | Categoria: Altro

Tutti lo abbiamo, chi in un modo, chi un altro. Chi più accentuato, chi meno.

Non sono rancorosa generalmente, perdono in fretta. Preferisco guardare il lato positivo degli altri, sempre. E forse è questo il mio errore, quello che mi rende più fragile, più impotente, più esposta: non pensare mai male delle persone, cercare sempre di capire il perché, trovare una giustificazione  a tutto, ancor più alla cattiveria.

...Ha avuto una brutta giornata, sta passando un momento difficile, è fragile, l'ha detto perchè è insicura non per ferire me, lo so come è fatto, ha una mentalità diversa dalla mia, conosco il suo vissuto lo dice per difendersi non per fare del male a me...

Ma queste giustificazioni che valenza hanno, se io alla fine ne soffro?Razionalmente so darmi una spiegazione, al di fuori sembra che la cosa non mi tocchi, ma non riesco a non rimanere ferita.

 
Ma soprattutto, quello che mi fa più male è non percepire, dall'altra parte, lo stesso grado di comprensione nei miei confronti. Quante volte la mia cattiveria è stata giustificata, o meglio capita, dalle persone a cui voglio bene? Credo troppe poche. 

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