Sab
20
Lug
2019
Famiglia di Minchierda.
Allora,la mia famiglia è una merda.Non si salva quasi nessuno.Iniziamo da mio padre.È uno stronzo egoista. La cosa più importante per lui è la sua pensioneche non ha mai condiviso con mia madre. Se si sente un pochino male corre subito in pronto soccorso, ha sempre trattato male la nonna di mia madre e la zia di mia madre. Una volta quest'ultima cadde a terra e obbligò mia sorella a non aiutarla e a lasciarla a terra.Non voleva che la nonna di mia madre entrasse in casa nostra perché secondo lui era una chiacchierona.È un uomo narcisista, ignorante e cattivo. Vigliacco se la prende sempre con i più deboli. Picchiava mio fratello quando era piccolino e una volta ha picchiato anche me quando avevo 12 anni.
Mia madre aveva un lavoro una volta.Faceva la ragioniera.Ma il capo l'ha dovuta mandare via ( non è mai stata assunta) perché si assentava troppo spesso a causa di mio padre che la metteva in ansia. Quindi lei adesso non ha una pensione. Non ha niente. Lei usa la pensione d'invalidità di mio fratello, circa 750 euro. È diventata una gattara è ha circa 40 gatti da sfamare. Solo in casa noi ne abbiamo 19.
Mio fratello frequenta ora un'associazione per disabili. Lui ha un leggero ritardo. Parla meglio di me e cammina benissimo, ma ha il 100 per cento di invalidità più l'accompagnamento. Sta tutto il giorno al cellulare a rispondere ai messaggi su FB o a parlare con i suoi amici. Si lamenta molto spesso con i miei perché vorrebbe avere una vita normale, lavorare o uscire da solo, ma non sa neanche allacciarsi le scarpe. Si trova brutto ed inferiore agli altri ragazzi della sua età.
Mia sorella mi trattava male quando ero piccola. Non l'ho mai dimenticato.Ho paura a dirle la verità in faccia. Che è una stronza egoista. Quando non aveva un figlio ha fatto il caz.zo del comodo suo. Si sarà scopata mezza città e non ci voleva tra i piedi.Anche se ogni tanto uscivamo insieme.Ora che ha un figlio, avuto da un ex tossico dipendente, vuole che io stia sempre con lei, visto che il marito lavora tutto il santo giorno tranne sabato e domenica grazie a Dio, non capisce che io vorrei stare tanto per i cavoli miei perché stare appresso a lei e a mio nipote che tra l'altro è autistico, è un'impresa della madonna.Starci tutta la giornata dalla mattina alla sera 5 giorni a settimana e veramente stressante. Poi lasciamo perdere i suoi suoceri..
Mia nonna da parte di mia madre è una persona assai particolare. Non abbiamo mai potuto chiamarla nonna perché non le piace e le da fastidio. È come se la mamma ti proibisse di chiamarla così perché le da fastidio. Cioè, che problema hai?Mia nonna a 14 anni ebbe mia madre da un ragazzo di 18 nell'anno 1954. Uno scandalo per l'epoca. Mia nonna non ha mai sentito figlia mia madre e mio nonno dovette andarsene via dalla città perché non era accettato in famiglia.Quando mia madre chiamava "mamma" sua madre,lei non si voltava mai. Mia madre ha sofferto un abbandono tremendo.Molto tempo dopo, nel 1982 mia nonna ebbe un'altra figlia da un altro uomo che non sopportava mia madre in quanto figlia non nata da un matrimonio. A questa figlia è stato dato tutto.Ha frequentato l'università, suona il pianoforte e adesso insegna musica a liceo, oltre ad insegnare privatamente a casa e a fare concerti in giro per l'Italia.A lei tutto e a mia madre niente.A lei è stato intestato tutto ciò che c'è,case,soldi.terreni. E a mia madre niente.Mia nonna ha una sorella, che sarebbe la zia di mia madre.Quest'ultima ha due nipoti che adora. Farebbe qualunque cosa per loro. Ha messo dei soldi da parte per loro da quando sono nate 18 anni e 13 anni fa. Loro due sono trattate come principesse, mentre noi come l'ultimo degli zerbini.Mia madre è più giovane di sua madre di soli 14 anni,ma sembra più vecchia di lei, pesa solo 47 chili e non riesce ad ingrassare. Ho paura che muoia. Non voglio perderla. Io chiamo solo lei "mamma".Non pronuncio più la parola "papà" da tantissimi anni. Non ho mai pronunciato "nonna" o "zia/o".
Io ho un problema con le persone. Ho difficoltà ad uscire di casa. Prendo antidepressivi da 3 anni. Non ho ancora la patente e non ce la faccio più a vivere così ho pensato più volte che vorrei morire. Mia madre rifiuta di essere aiutata. Le ho detto di parlare con qualcuno di come viene trattata da suo marito (perché viene trattata malissimo da lui) ma lei non vuole perché ha paura che se poi lo fa lui potrebbe arrabbiarsi e portarci via i gatti. Io non ce la faccio mi sembra di vivere in un incubo. Anch'io voglio bene ai miei gatti, lo so che sono troppi, ma li abbiamo salvati e nessuno li ha voluti quando abbiamo messo annunci, e nel gattile non ce li mandiamo neanche morte, abbandonarli non se ne parla neppure.Ecco qua, io mi sento una pezza da piedi e non so proprio che fare.
5 commenti
Approvo pienamente l'anonimo qui sopra!
Sei tenera ma devi pensare a vivere e cercare la tua vita!
In tutto quel casino devi pensare a te stessa.
Non devi pensare a tua madre. Che si fotta. Devi voler bene a te stessa.
Ognuno per sé e dio per tutti. Ci sono troppe vittime in codesta ammucchiata di famiglia disfunzionale. Intanto tua madre campa su tuo fratello (vittima). Gli altri un ruolo te lo danno. Quello della vittima.
Sicuramente ti senti in colpa a pensare a te stessa. Pensi che sia una brutta cosa, e così non cresci, non impari niente e ti adoprano. Vattene.
Riletto.
Non so che fare, tu dici.
Di utile per te non stai facendo niente.
Lavori per tua sorella 5 giorni alla settimana a giornata piena.
Tua sorella non capisce che vorresti stare per i cavoli tuoi e che il lavoro di baby Sitter per tuo nipote è stancante e noioso. Lo capisce benissimo, invece, e lo sai anche tu che lo capisce. Gli servi. Ti usa e ti abusa.
Hai paura a parlare con lei e a dirle le tue ragioni perché ti picchiava e ti ha messo paura.
Tuo fratello non sa allacciarsi le scarpe e ha un leggero ritardo, in cambio gli danno la pensione e l'accompagnamento che se li prende tua madre.
Sospetto che non gli abbiano mai insegnato ad allacciarsi le scarpe e che il suo leggero ritardo sia voluto dagli altri. Fa sempre comodo un invalido in famiglia.
Ti identifichi con tua madre, grazie alla paura, infondata e indotta, che lei muoia. Al punto che sei lei. Sei una sua proiezione.
Concludendo: ti mangiano. Ci sono tutte le premesse per la tua rovina.
Già da 3 anni prendi antidepressivi. Servirebbe un'altra pensione e un altro accompagnamento.
Hai paura ad uscire di casa. È una paura indotta. Sarebbe la tua salvezza.
Tutto fatto a io uso te, io abuso te, io te magno. Te metto paura, ti impietosisco, mi servi.
Vattene.
"la zia di mia madre. Una volta quest'ultima cadde a terra e obbligò mia sorella a non aiutarla e a lasciarla a terra"
Se è la stessa zia che tratta da principesse le altre nipoti e a voi non vi calcola, beh, l'avrei lasciata a terra anche io.
Bon leggi gli altri commenti, stranamente si sono coalizzati per darti buoni consigli :) ascoltali e tanti in bocca al lupo. Buona fortuna :)
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Tesoro, quanti anni hai?
Ci sono troppe cose qui che non vanno, hai ragione, non se ne salva uno. Le famiglie disfunzionali perpetrano gli errori di generazione in generazione, facendo danni sempre più grandi. Devi provare a salvarti almeno tu, però. Da qualche parte devi cominciare. Ho fatto fatica anch'io a prendere la patente, ti capisco, soffrivo di depressione ed è stato veramente complicato. Ma appena presa mi sono resa conto che mi dava una libertà incredibile, soprattutto per cercare lavoro.
Ed è da lì che devi partire. Non trascinare le tue giornate tra un parente e l'altro, cercati un lavoro se ti sei già diplomata. Vai via di casa, vai via. Se vivi in provincia, vai in una città, cerca una stanza assieme ad altre persone. Curati di te.
Non puoi farti carico della sofferenza di tua madre, né di 40 gatti, nulla di tutto ciò che è successo è responsabilità tua né puoi porvi rimedio ora. Devi cercare di essere serena, perlomeno. Tua madre deve capire che per salvarsi deve volerlo. E se esci da questo circolo di dolore in cui vivi, forse capirà che esiste un altro modo, un altra vita... E non morirà se tu te ne vai. Non crederlo, non avere questa fantasia dolorosa, che non c'entra nulla con la realtà ora. Non puoi essere adulta per tutti. Potrai farlo dopo, quando lo sarai davvero.
Ti abbraccio, so cosa stai passando. Resisti e decidi di volerti bene e salvarti.