Mer
07
Ago
2019
Vivi e lascia morire
Avevo un certo bisogno di buttare giù alcune righe sulla mia condizione attuale. È una cosa piuttosto ambigua, siccome io stesso forse non so più se pendo più da una parte o più dall’altra.
Mi spiego: negli ultimi mesi la mia vita è lentamente cambiata. In passato soffrivo di depressione ed ero molto solo, mestre adesso, pur essendo altrettanto solo, mi sentoavvolto da una ventata di menefreghismo. È possibile, e non lo so per certo, che io sia stato cosí male per la mia passata condizione, che adesso l’unico dato di fatto è che non ho nulla da perdere.
A cosa mi ha portato questa presa di coscienza? In primo luogo non sento più lo stesso impellente bisogno di socializzare come una volta. In passato mi struggevo al pensiero di stare perdendo la mia adolescenza senza aver assaporato la felicità; invece adesso che sto per compiere la maggiore età, mi sento molto più indifferente.
In secondo luogo, precedentemente ero fin troppo influenzato dai pensieri e dalle dicerie altrui, e mi vedevo schiavo di quell’ostracismo che quei pochi conoscenti che avevo mi stavano infliggendo. Oggi, al contrario, ho l’impressione di poter essere loro contrario, nelle parole e nei fatti, senza la paura di perdere posizione rispetto a loro, forse perchè non ne ho mai avuta una.
Potrei anche finire nel torto dicendolo, ma in questo caso io “vivo e lascio morire”: nessuna persona al mondo potrebbe mai turbare il mio stato di autosoddisfacimento, e per quanto qualche crudele persona si sforzi a compromettermi, io percepisco che non mi interesserebbe comunque, e vado per la mia strada.
Certo, una fonte inesauribile di tristezza e nessun supporto per contrastarla sono una combinazione ben più che dolorosa. È una condizione debilitante, patologica ed autosostenuta. Ma nonostante questo, sento che l’ansia sociale non mi perseguita più come prima. Forse sto diventando apatico, o forse il mondo è stato fin troppo apatico verso di me, ed ora sto solo inconsciamente reagendo.
4 commenti
Non è il caso di colpevolizzarsi. Tra l'altro potrebbe essere un periodo transitorio. Ci sono fasi della vita in cui abbiamo bisogno di ritirare le nostre energie dal mondo esterno.
Ho avvertito passività bel tuo scritto,che non credo derivi dalla consapevolezza che si può vivere benissimo ai margini,ma più da una arrendevolezza che tu sia fatto così e non potrai cambiare.
Ehi, è una scusa bella grossa...Se infondo infondo dentro te sai che non sei così indifferente al tuo stato attuale,modifica prospettiva e ricorda che tutto parte spesso da te e da come ti poni al mondo.
Hey girl
Non colpevolyzzarti troppo, anche se dopo tutto te la sei voluta
Hyper 😈
Inserisci nuovo commento
Iscriviti!

Probabilmente stai semplicemente meglio e all'ansia sociale (come a ogni nevrosi acuta) segue spesso una fase di depressione, possiamo dire anche sana. Se capisco bene sei pure giovane quindi non mi preoccuperei troppo, le cose tenderanno ad appianarsi con nuove esperienze, magari meno "sconvolgenti" ma non meno coinvolgenti