Dom
14
Lug
2019
VOGLIO SMETTERLA...
Voglio smettere di essere quella che sono, non voglio che le persone abbiano delle aspettative su di me. Quest'anno compierò 18 anni... Fino all'anno scorso ero entusiasta di questo momento, ma ora come ora è come se mi ritrovassi in un burrone senza alcuna via di uscita. Io studio recitazione da 5 anni e mi piacerebbe continuare con questo percorso, ma purtroppo non mi è possibile. Ci ho riflettuto tanto, da una parte non volevo gettare i miei 5 anni di recitazione, ma nemmeno quelli del liceo scientifico, per cui ho dovuto cambiare le carte in tavola e ragionare. Ho deciso di andare all'università, in particolare alla facoltà di medicina, in questo modo posso dire addio al mio sogno di diventare un'attrice. La recitazione è una strada dal punto interrogativo, per cui ho pensato che sia meglio focalizzarsi sulla laurea per poter avere un posto di lavoro sicuro. Voi direte che non c'è nulla di male, invece sono giorni che non faccio altro che piangere. Avrei voluto essere un altro tipo di persona, la classica ragazza che va in una scuola dal diploma finito per poter fare ciò che vuole in seguito, e non quella che sono, non una persona con la testa sempre e solo sui libri per ottenere buoni voti a scuola, che piange per delle insufficienze. Non avrei voluto essere la seconda figlia, lo scarto del primo, quella meno amata della famiglia, quella che deve fare ciò che non ha fatto il primogenito. Voglio smetterla di star male ogni volta che i miei genitori mi dicono cosa devo fare. Voglio smetterla di avere dei sogni per poi non realizzarli. Voglio smetterla di volere una vita che so già di non potere avere. Voglio smetterla di piangere all'idea di abbandonare la recitazione. Voglio smetterla di vivere questo incubo. Voglio smettere di guardare i miei parenti che hanno delle aspettative su di me. Voglio smetterla di pensare di essere una delusione per la famiglia se non riuscirò nel mio intento. Voglio smetterla di stare in questo tunnel che non finisce più. Non vedo la luce.
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Da una studentessa di medicina
Non farlo. La facoltà e il lavoro di medico assorbono completamente la tua vita e le tue energie, non potrai avere altre "passioni" importanti. E se sei una persona improntata all'arte, come ero io, è una lenta agonia in un mondo di fredda razionalità, organizzazione e estrema competitività. Fatti un favore e ignora il desiderio di compiacere tutti gli altri, comincia a compiacere te stessa. Un giorno quando i tuoi non ti manterranno più sarà solo a te stessa che dovrai rispondere per le sconfitte e le vittorie, non lasciare che i rimpianti siano dati dal fatto che hai fatto quello che gli altri volevano facessi. Scegli una facoltà più attinente a te, in cui potrai davvero brillare e raggiungere un alto livello perchè lavorerai sul migliorare le tue capacità. Non avere paura della mancanza del lavoro, se sei brava qualcosa la trovi e per essere brava devi fare qualcosa che ti piace e verso cui sei portata. Imponiti adesso, lotta per ciò che vuoi davvero, credici in te stessa, non premettere per inerzia che gli altri scelgano per te
Con affetto, una che ci è passata