Dom
25
Giu
2017
non sono più me stessa....
non saprei nemmeno da dove cominciare... ho subito più di una violenza dalle stesse persone esatto erano 2. 2 persone che mi facevano ciò che volevevano senza neanche guardarmi in faccia, non so nemmeno come definirli. Però ciò che forse mi ha più distrutta è stato che nessuno si è accorto di ciò che mi stesse accadendo in quei due mesi terribili, e solo a distanza di un anno hanno visto che non stavo bene e consigliato di andare da una psicologa, ma ora non lo voglio più il loro aiuto non c'erano prima per me e questo è imperdonabile e mi ha portato a non fidarmi più di nessuno. Ho cominciato da poco a soffrire di illusione ipnogogica e non riesco più a dormire tranquillaente ovviamente nessuno se ne accorto tranne una mia amica a cui voglio molto bene.
Ho bisogno di qualcuno con cui parlare...potrei non farcela.
1-100 commenti di 108 totali
con le benzodiazepine il sonno non è lo stesso di quando si dorme normalmente senza aver assunto nessuna sostanza. cambiano le fasi rem. sono di meno, se non sbaglio. in cambio sono buone per l'ansia.
la medicina occidentale è improntata sulla cura del sintomo. la corrente alternativa è che il sintomo debbia essere vissuto, interpretato, capito.
parlando della situazione della sfogante direi che è necessario stabilire una risposta logica al tutto. alla base del malessere c'è il trauma vissuto dell'abuso e poi, di conseguenza, le allucinazioni ipnagociche in cui rivive il trauma. ci vuole tempo e impegno per superarlo. anche secondo me la cosa più importante da fare è colloquiare con la psicoterapeuta.
Errata corrige
allucinazioni ipnagogiche
Mi sono state prescritte le benzodiazepine quando soffrivo di allucinazioni ipnagogiche troppo paurose e vivide per dormire. Per questo le ho menzionate. Hanno funzionato finché le ho prese. Se diminuiscono la fase rem tanto meglio visto che le allucinazioni ipnagogiche avvengono quando la fase rem arriva prima di essere completamente addormentati, almeno riuscivo a dormire. Ma sta sempre al terapeuta consigliare un aiuto farmacologico nel caso il paziente stia troppo male fisicamente per aspettare i risultati della terapia.
No forse non mi sono spiegata, è ovvio che dovrebbe lavorare sulla causa, cioè la violenza subita. Ma questo è un cammino lungo e qui come in altri casi, il trauma ha preso una forma fisica. Leva il sonno. Senza sonno non può vivere. Per cui in questi casi il terapeuta deve occuparsi contemporaneamente della violenza e del sonno. Ma tutto ciò che nuoce alla salute è prioritario. Poi si risolve il resto..
Ardua
giustissimo.
Non te la prendere troppo con chi non ha saputo capirti e darti supporto. Le persone sono distratte e a volte preferiscono vedere ciò che vogliono. Capita a tutti
[...]
Attenta a non impuntarti (come facevo io) sul non fare quello che ti viene suggerito solo perché questo significa dar ragione a persone che hanno avuto delle mancanze.
E niente, io adoro questa ragazza
nelle mie allucinazioni sento e vedo tutto ciò che accdae però sono come paralizzata e non riesco a reagire a fare niente, proprio come succedeva durante quei 2 mesi. Per quanto riguarda il parlare con una psicologa non è tanto perchè non voglio dare soddisfazione a chi me lo ha consigliato, e solo che per me sarebbe veramente tempo sprecato perchè non direi nulla di ciò che è accaduto è una mia debolezza non riesco a parlarne con nessuno solo con la mia amica, che non può fare più di tanto...
Ma come fai a sapere in anticipo che non riuscirai a parlarne con uno psicologo? Mi sembra tanto una strategia difensiva. Vai, non perdere tempo.
La tua amica non puo' far molto, a parte consolarti. Magari lo psicologo o la psicologa, possono insegnarti tanti piccoli trucchetti per farti stare meglio.
Evil se tu vai da uno psicologo dicendo "non ti voglio dire quello che mi è successo, ne riesco a parlare solo con una mia amica" lo psicologo lo troverà un'ottimo inizio. Io anche trovo interessante che tu riesca a parlarne con una persona intima quanto inutile per la risoluzione del problema, e non riesci invece a parlarne con chi può aiutarti davvero, un professionista. Lo trovo molto interessante, dice molto di te.
Trovo interessante anche questo:
"hanno visto che non stavo bene e consigliato di andare da una psicologa, ma ora non lo voglio più il loro aiuto, non c'erano prima per me e questo è imperdonabile"
"non è tanto perché non voglio dare soddisfazione a chi me lo ha consigliato, e solo che per me sarebbe veramente inutile" (andare dal terapeuta)"
Cara Evil, se ti dicessi cosa penso riguardo questa contraddizione mettereisolo il dito nella piaga. Quindi per favore riflettici con intelligenza da sola. Ricorda solo che tu sei responsabile della tua vita, del tuo benessere. Se è vero che a volte accadono degli eventi imprevedibili che ci travolgono e che non dipendono da noi, il modo in cui reagiamo a questi eventi è interamente di nostra responsabilità. Prima ti ho consigliato in modo carino di non prendertela con chi non ha saputo starti accanto per via della distrazione. In modo più crudo ti faccio notare che la conseguenza di questa frase è che se non ti prendi cura di te stessa in modo responsabile, stai tranquilla che non lo farà nessuno.. Il modo più soddisfacente per non sentirsi fragili e indifesi, secondo me sta nel dimostrare a noi stessi di essere forti, di saperci bastare quando serve, di essere affidabili per noi stessi. Questo però non vuol dire essere il supermen della situazione. Essere affidabili per sé vuol dire anche conoscersi, accettarsi nell'imperfezione, nel dolore, e imparare a chiedere aiuto quando i tuoi problemi superano i tuoi limiti.
Coleridge :D un'adorazione ricambiata, anche io sono rimasta più volte colpita leggendoti
Cara Evil, oltre a non avere titolo per parlare mi capita pure di farlo dopo Ardua che credo abbia colto il nocciolo della questione e lo abbia anche illustrato in modo sorprendente.
Mi permetto solo di aggiungere qualche osservazione che traggo dalla mia vita quotidiana e dai problemi che normalmente affliggono le mie interazioni (peraltro con qualche vaga assonanza anche alla tua terribile vicenda)
Io credo che la questione non riguardi tanto l'opportunità o meno di consultare uno psicologo. Uno psicologo potrebbe aiutare a risolvre il problema, ma la domanda vera è: lo vuoi davvero risolvere questo problema? Dici:
Però ciò che forse mi ha più distrutta è stato che nessuno si è accorto di ciò che mi stesse accadendo in quei due mesi terribili [...] ma ora non lo voglio più il loro aiuto non c'erano prima per me e questo è imperdonabile
Eccola la parola magica: imperdonabile. Risolvere il problema con l'aiuto di qualcun altro è troppo comodo dal tuo punto di vista. Non è uno psicologo che deve risolvere il problema. Loro avrebbero dovuto esserci quando invece sono stati ciechi e assenti. E adesso devono pagare. Tu stessa sei lo strumento della tua vendetta e questo ti annichilisce e ti esalta al tempo stesso. Non credere che io non colga quella sottile vertigine di voluttà che ti avvolge quando qualcuno ti invita a salvaguardarti e tu ti chiudi nella tua ostinata resistenza a qualsiasi cambiamento, a qualsiasi guarigione.
Tu sarai lo strumento della tua vendetta. Eccolo il il tuo proposito che segretamente stai coltivando e perseguendo. Ad esclusoine di questo messaggio nella bottiglia lasciato in un sito anonimo ed ignoto.
Alla fine, come al solito, sono stato troppo assertivo e presuntuoso. Tuttavia, seppure dovessi avere un millesimo di ragione, forse è valsa la pena scrivere queste righe
Wow!
Nientaffatto, non ti serve nessun analista, per carità!
Potrebbe risolvere i tuoi problemi e sgretolare il muro di difese che ti sei creata! Ma che scherziamo? Nah nah
Non ci andare dammi retta, molto meglio parlare con l'amica che almeno "ti capisce e non può fare nulla" ..perchè mai rischiare di risolvere?... d'altronde è molto più logico tenersi il trauma devastante degli abusi piuttosto che affrontare con un esperto l'ENORME problema della difficoltà ad aprirsi!
Ah, p.s. se ti dicessero che esiste anche l'ipnosi e che in tal caso non dovresti fare alcuno sforzo per raccontare tutto l'accaduto..non ci credere, tutte cazzate, meglio l'amica...e meglio restare ancorati alle proprie sofferenze. Giaggià. Oh Yess.
@Evil che tipo di violenza hai subito?
@Coleridge : Bingo! Finchè non esiste consapevolezza non esiste nemmeno alcun rimedio.
Finchè si resta focalizzati sulle cause esterne non esiste che si possa anche solo ammettere di avere "un problema" da risolvere (o risolvibile) ...
"Perchè mai dovrei andare IO in terapia se LORO sono stati cattivi/assenti con me? "
"Dovrebbero andarci loro!"
E' un trucco vecchio come il cucco, per conservare gelosamente la propria sofferenza...e fare in modo che si ripeta. Esattamente come il desiderio di vendetta o di rivalsa.
BonusMalus. Concordo con quello che scrivi. Però ho l'impressione che Evil sia molto molto giovane, insicura, sofferente.. I tuoi contenuti mi sembrano ok, ma il modo in cui lo scrivi é molto aggressivo..
Hai vissuto delle violenze e nessuno se ne accorto? Si da sempre la colpa a qualcuno e questa ed è sbagliato perchè le persone non hanno un faro emozionale che sappia cogliere sempre l'attimo. Le violenze appartengono al passato, oggi tu non sei quella che subiva le violenze, oggi non c'è più chi ti faceva del male, e siccome le cose valgono solo quando accadono, oggi tu sei quella che scrive su questo portale e che magari starà anche mangiando un panino. Mia cara il dolore che hai subito nessuna medicina ne psocoterapia potrà fartelo scomparie dalla mente, però se tu riesci a sostituire quelle immagini dolorose con immagini di felicità e se tu non ti opponi a quel dolore e lo lasci passare come un fiume in piena....esso non avrà più nessun significato. Ti consiglio vivamente un psicoterapeuta....e ricorda che le cose valgono solo quando accadono.
@Ardua mannaggia e acciderbolina, dovrei risponderti in pvt, altrimenti se mi legge l'astuto "difensore della sofferenza di sfogante" rischiamo di vanificare il mio intervento. L'unica cosa che posso dirti è che non mi rivolgevo alla sua "parte razionale"e ...c'è dell'altro ma non posso sottintenderlo.
Vabbè cmq non esiste solo l'analista eh... non ci fissiamo, esistono percorsi, joga, meditazione, cambiare aria, realizzazione, nuove sfide, nuovi interessi da coltivare, cose/persone/animali in cui credere, missioni, nuove ragioni di vita... è lunga la lista.
Vi dico che la cosa non é finita lerché queste persone ancora mi cercano. E tanto per precisare si é una vendetta e il fatto che io non reasca a parlarne non deve darvi motivo di essere agressivi con me, anche non mi tocca minimamente. E Ardua ha ragione sono giovane.
@meaow violenza sessuale
Evil, se è violenza sessuale nel senso prorio del termine, devi assolutamente farti tutelare
Parlane con qualcuno di cui ti fidi, se c'è, e intraprendi un percorso psicoteraputico e/o di altro tipo che ti aiuti ad uscirne. Devi farcela per te stessa! Coraggio, cara! Se non sono passati i termini, denuncia anche questi soggetti. Roxanne
"perchè non direi nulla di ciò che è accaduto è una mia debolezza non riesco a parlarne con nessuno solo con la mia amica"
Eh no, ti devi sforzare! Cerca una psicoterapeuta che ti ispiri fiducia, puoi già vedere online. Fai un primo colloquio, talvolta è gratis, e vedi se la persona fa per te altrimenti cambi e così via. Però devi buttarti, lo scopo è rinascere e, per riuscirvi, devi scendere negli abissi. Solo così risorgerai, coraggio!
Ti cercano queste due persone?? Ripeto, se sei ancora nei tempi di legge, denuncia questi soggetti. In ogni caso, fai in modo che non possano più cercarti, cambia numero, social (o eliminalo del tutto) ecc.
Roxanne
Tutelare nel senso?
Evil se hanno abusato di te contro la tua volontà, se hai espresso chiaramente di non voler quello che ti stavano facendo, dovresti denunciare il fatto perché non accada più a te e a nessun'altra. Se, come invece ho capito io, tu sei rimasta immobile senza reagire e loro hanno fatto i loro comodi, devi impedirgli di rifarlo. Evil ne va della tua vita, della tua sicurezza. Puoi chiedere informazioni nei consultori, o parlare con i tuoi genitori per cominciare. Il silenzio evil non è un opzione davanti a un abuso sessuale. Hai meno di 18 anni?
Evil catissima, una mia amica ha subito violenza fisica da una persona vicinissima a lei quando era ragazzina. I suoi familiari non le hanno creduto sul momento. È andata in.terapia, non è servito a farla.stare meglio. Il sentimento predominante era la rabbia, rabbia per non.essere stata tutelata da chi invece avrebbe dovuto proteggerla. Certe ferite non guariscono, lasciano un.segno indelebile, che non cicatrizzera' mai. Una sera ad una cena tra.amiche, (eravamo in 3) ci raccontò tutto e finimmo con il piangere tutte. Ci conosciamo da 30 anni e non sapevamo nulla. Non era mai riuscita a parlarne. Adesso ha un compagno.che ama, una vita serena. Riesce finalmente a parlare di questo dramma perché ha fatto pace con il mondo e con se stessa dopo tanti anni. Il rancore non porta a nulla, trova dentro di te la forza di superare questo momento difficile altrimenti non ci sarà nessuno psicologo che potrà aiutarti. Tantissimi auguri.
La cosa potrebbe essere più complicata... Statisticamente parlando il luogo dove avvengono le violenze è all'interno della famiglia, o comunque in ambito casalingo, non dico di soprassedere dico solo che non può compiere il percorso da sola, il consiglio del consultorio è ottimo, forse però... Qualcuno con cui confidarsi ci vuole.
Il terapeuta non risolve i problemi, ma può indicare la strada e come percorrerla.
L'unica cosa che sembra certa di questa storia è che hai bisogno d'aiuto, non di parole di conforto. Non c'è nulla di cui vergognarsi a chiedere aiuto quando se ne ha bisogno. Sarebbe meglio rivolgersi a chi sa come gestire queste situazioni.
Ciao Evil, quello che hai dovuto sopportare è allucinante. Capisco perfettamente tu ti senta persa, sola, sporca. Persa perché, dal momento che i due vigliacchi (ed è un eufemismo, CREDIMI), ti hanno rubato e calpestato il corpo e l'anima, non ritrovi più la via di "casa"; sola, perché nessuno ha compreso il tuo silenzio straziante; sporca perché, suppongo, ti senta ancora e ancora le loro luride mani addosso.
Adesso però è arrivato il momento del magico "andate affanculo". Ma a chi lo rivolgi? A chi non ha capito per tempo? A chi non ti ha osservata come avresti voluto? A chi?
Io temo fortemente che possa ritornarti tipo boomerang. La domanda è: non pensi di avere patito abbastanza? Per quanto tempo ancora, Evil, dovranno pagare per la loro superficialità? Ma, soprattutto, alla fine della fiera, sarai sempre tu a pagare...
Tu puoi uscirne. Non sei la prima né l'ultima. Purtroppo.
É successo con il papà di una mia amica e un suo amico, spesso andavo a casa loro. Non potete capire come ha detto narciso la sua amica ha raccontato, ma nessuno le ha creduto e la stessa cosa é successa a me e io ovviamente per proteggermi ho inalzato un muro difficile da scalvare e se io decidessi di raccontare a qualcun'altro ciò che é accaduto e non mi credesse...sarebbe la fine. Non lo sopporterei. Fa troppo male sapere che nessuno ti crede...
bravissima!
Io ti credo, evil. E non penso di essere l'unica.
Ora, ho bisogno che tu rifletta molto bene, perché sto per farti una domanda molto importante.
Quale emozione racchiude, secondo te, il sentirsi persi, soli e sporchi? Dimmene soltanto una, se ti va...
Evil dici che queste persone ti cercano ancora, possibile che tu non abbia un appiglio tramite il telefono? Chiamate, messaggi.. Le persone che ti sono accanto non so perché non ti credono, forse perché è generalmente difficile accettare che queste tragedie possano entrare nelle nostre case. Finché si leggono sul giornale rimangono così lontane.. Ma un professionista non può non crederti, un professionista mette la sua vita a disposizione di chi come te ha bisogno di ritrovarsi e sarà sicuramente abituato ad ascoltare questo tipo di racconto. Tu hai bisogno di essere ascoltata, tutelata, ne hai il sacro diritto. Prova a chiedere almeno informazioni presso i centri d'ascolto, i consultori negli ospedali, solo per sapere come funziona e poi decidi. Oppure prova a fare un colloquio solo conoscitivo con uno psicologo, fare terapia è molto diverso da come di solito si immagina.
Comunque questa è la mia personale opinione, ma apparte tutto, se pure deciderai di non risanare questo trauma, devi risolvere le allucinazioni... Non puoi vivere senza dormire!
Una delle emozioni che ormai predomina la mia vita é il dolore e la paura di essere toccata da qualsiasi persona o essere anche seguita
Non posso farlo da sola @Ardua non ho l'età...
Per lo spicologo hai bisogno che i tuoi firmino in contratto per te, e potrebbe essere anche salato il prezzo. Però mi pareva che qualche adulto te lo avesse suggerito...
Il consultorio è gratuito e non hai bisogno di essere accompagnata, idem per i centri d'ascolto.
Il punto é che nel tuo sfogo termini il discorso dicendo che hai bisogno di parlare con qualcuno e hai ragione. Sei stata bravissima intanto a scrivere i dettagli a noi, questo è già coraggioso anche se siamo nell'anonimato. Però quando ti vengono suggerite delle soluzioni per rompere il silenzio, tu le bocci a prescindere, tiri scuse... Mi sa che tu non vuoi stare meglio...
Forse avete ragione, forse non voglio stare meglio e bisogna lasciarmi stare
Va bene parlerò con qualcuno, ma con piccoli passi
Coraggio! Tifo per te!
Grazie per l'appoggio
Perché non provi a chiamare il telefono rosa, ad esempio?
06 37 51 82 82
Puoi parlare con qualcuno che può sostenerti e indirizzarti.
Potrebbe essere un punto d'inizio più semplice da affrontare.
Componi il numero e troverai la strada di casa
Brava Evil, nonostante tu sia molto giovane, sei già avanti.
Adesso bisogna lavorare sulla paura, un'emozione che nella vita ha un duplice valore, o ci stanga o ci salva. In quest'ultimo anno (ho letto il tuo profilo) ti ha stangata. Ora, facciamola diventare la tua salvezza.
Il numero che ti ha indicato Axel potrebbe essere la giusta via. È gratuito e protegge l'anonimato. Comincia da qui. È più semplice di quanto tu possa immaginare. Tutto il resto verrà da sè.
Evil hai il DIRITTO e il DOVERE di avere una vita felice, una sessualità assolutamente normale e un fidanzato che ti ama e ti rispetta. Non devi permettere che questo episodio, seppure così terribile condizioni il tuo percorso di.vita. Fai come ti hanno detto gli altri. Non vergognarti a chiedere sostegno, lo fai solo per te. E per qualsiasi cosa, noi qui ci siamo. Sempre. Non è molto ma può risultarti utile. Un caro abbraccio.
Ho capito bene? Evil ha subito una violenza sessuale nella sua famiglia o da altra parte? Dice che non ha l'età per fare qualcosa e che nessuno le crederebbe, significa che è minorenne? Bisogna fare luce su questi elementi per pterle dare un consiglio valido. Resta il fatto che è una ragazza che ha bisogno di un appoggio morale e di essere assicurata che si può uscire da questo tunnel.
Secondo me non è questione di non volere stare meglio. Credo che, almeno in piccola parte, Evil pensi di esserselo meritato. O di essersi inventata tutto. O entrambe le cose. Ovviamente questi pensieri sono stronzate immani, nati da una scarsa autostima e dal fatto che le persone preferiscono non credere che una ragazza a loro vicina si sia ritrovata a subire un disagio così grande, magari da loro amici o parenti. Non sto giustificando chi non ti ha creduto, anzi!, cerco solo di darti una chiave di lettura. Anche perché ti hanno fatto un danno incommensurabile, instillandoti dentro il pensiero che non hai il diritto di difenderti, costringendoti quindi a lavorare il doppio per cambiare tipo di pensiero. Da una forma mentis simile non guarisci in quattro e quattr'otto, ci vuole un percorso che spesso è lungo e doloroso. E spesso non guarisci mai del tutto.
Mi spiace dirtelo in termini così poco incoraggianti, ma la violenza ti lascia sempre un segno. Ma questo non vuol dire che non puoi fare niente. Tutt'altro! Cerca il centro antiviolenza della tua città. Prendi appuntamento da loro. Ti daranno tutto il supporto che meriti e di cui hai disperatamente bisogno. Anche dal punto di vista legale. E se sei minorenne, o comunque lo eri all'epoca dei fatti (questo non l'ho capito), sappi che per te non c'è il periodo di prescrizione di sei mesi, per denunciare. E comunque stai subendo stalking. Sarai coperta a 360 gradi. Non avere paura. Se hai bisogno scrivimi. E sappi che hai tutto il diritto di difenderti!
Evil tutto si risolverà
Criseide Evil guarirà, guarirà del tutto. È molto giovane, e ha una vita davanti. Deve solo riprendersela.
Condivido che sarà un percorso doloroso (lungo? Non è detto, Criseide), ma non penso più di quanto abbia patito e patisce. Lei ce la può fare. Ognuna di noi ha un background, ed ognuna delle potenzialità, diverse, che spesso non sa di possedere.
Un segno? Giusto! Vero! Ma, credimi, delle volte si può trasformare in un'enorme forza, e non solo.
Confusissima. Leggi gli sfoghi che pubblicavo un anno fa. Capirai che non dico le cose a cavolo.
Il fatto che avrà un segno e non guarirà mai del tutto non vuol dire che non vivrà più una vita felice. Solo che deve sapere che cose del genere ti restano dentro. Ci penserà meno, sempre meno, ma ci dovrà fare i conti in ogni caso.
E una violenza sessuale è una cosa estremamente complicata da trattare. Quello che avevi ritenuto sacro e inviolabile ti viene invaso con una ferocia inaudita. C'è stato qualcuno che ha osato pensare di prendersi qualcosa di tuo. è come subire un furto, ma in proporzioni ingigantite. Una cosa che mai avresti pensato di subire, ed è avvenuta. Perché è facile parlare di violenze sessuali senza averle mai subite. Quando le subisci, ti rendi conto di quanto nessuno ha mai capito una mazza dell'argomento.
Vero Criseide. Concordo in tutto, eccetto il fatto di aggiungere paure a quelle che la sfogante ha già e che, presumo, le basteranno per una vita intera, non è costruttivo né propositivo.
Detto ciò, non mi resta che aggiungere che all'età di 17 anni ho subito violenze sessuali e psicologiche, da un uomo più grande di me. Sono durate per 5 mesi, a livello fisico. Per altri due anni a livello psicologico.
Buona giornata!
Non si tratta di aggiungere paure, si tratta di essere realiste. è una strada in salita. Punto. Vale la pena farla, ma è giusto sapere che non sarà all'acqua di rose. Lo sai anche tu e negarlo è mentire. Ben peggio, a mio parere, che far presente che la situazione non è facile da superare.
la prescrizione
mi interessa questa nota di Criseide sulla prescrizione. Criseide, puoi darmi qualche link informativo?
se sei minorenne, o comunque lo eri all'epoca dei fatti
sappi che per te non c'è il periodo di prescrizione di sei mesi, per denunciare.
Non ho link a riguardo, mi è stato detto così quando sono andata al centro antiviolenza per fare una denuncia. Ma non la potevo più fare, perché ero maggiorenne all'epoca dei fatti, e un maggiorenne ha sei mesi di tempo per denunciare. Se al momento della violenza si è minorenni, la denuncia si può fare in qualsiasi momento.
Criseide
grazie.
In compenso per castrare i due bastardi e seviziarli a dovere non c'è limite di tempo. @Old gnamo ti passo a prendere e si va a fare un po' di giustizia fai da te, gli strumenti di tortura li offro io.
@Evilina perdonami, mi spiace tantissimo usare certi "metodi" ma credimi se ti dico che dentro di te, a livello inconscio, può avere molto più effetto uno scossone piuttosto che tante paroline dolci e comprensive, non ti soffermare sulla mia forma, ciò che conta è che tu abbia compreso di non dover tenere tutto dentro, compreso che non hai colpe, compreso che certi meccanismi e "impedimenti" servono soltanto a difenderlo quel dolore non a combatterlo, ne a neutralizzarlo.
A livello inconscio un sussurro può arrivare molto più nitido di un urlo. Non so per quale motivo tu puoi pensare che una violenza fisica possa essere compresa e accettata meglio con la violenza verbale piuttosto che con la dolcezza e la comprensione. Noi impariamo ad accettare. impariamo ad essere gentili con gli altri, ma soprattutto con noi stessi, ricevendo gentilezza, non accuse. Io leggendo le tue parole mi sarei sentita "sbagliata"
@Evil: Forse non voglio stare meglio
Lo sai che ti capisco? Non fino in fondo, fino a lì non posso arrivarci perché una cosa del genere devi vivere per capirla, o, peggio, per non capirla e non accettarla a titolo definitivo. E, per inciso, nessuno su questa terra dovrebbe viverla.
Noi tutti. o la maggior parte di noi, ha vissuto l'infanzia e l'adoloscenza cullandosi in un bozzolo di protezione impenetrabile. La certezza che, qualsiasi cosa ci accadesse, una mamma e un papà ci avrebbero difeso, a costo della vita, ci ha dato forza e sicurezza. Pochi, per fortuna hanno dovuto scontrarsi con l'amara necessità di dover verificare questa certezza per scoprire che i nostri genitori, in realtà, non potevano tutto. Ancora peggio scoprire che in realtà non solo non volevano, ma non sapevano e, all'ultima curva la verità più terribile: che per incapacità, ignoranza, paura ed egoismo, in fondo non lo volevano e, piuttosto, preferivano far finta che niente stesse accadendo.
Questa scoperta o anche, in fondo, il semplice dubbio che le cose stiano così, cara Evil, autorizzano e giustificano ampiamente la tua rabbia e la tua reazione. Credo che per certi versi questa scoperta sia stata peggiore del fatto che un lupo famelico si celasse dietro un caro amico di famiglia. Un amico a cui forse i tuoi non sono disposti a rinunciare? A cui sarebbere magari disposti a credere a scapito tuo? A giustificarlo? Lo sospetti? Lo sai?
Qualsiasi cosa io capisco benissimo che le persone che adesso, più di ogni altro vorresti colpire sono i tuoi genitori. Più ancora dell'animale che ti ha procurato tutto questo dolore.
Ti dirò qualcosa a questo proposito se hai voglia di sentirlo. E' qualcosa di personale per cui dammi un attimo per raccogliere le idee. Sempre se vuoi ascoltarlo.
Ardua evidentemente non mi sono spiegato e chiedo venia. Ripeto: oltre ad andare OT, non facciamo alcun bene alla sfogante mettendoci a disquisire in questo post sui meccanismi del cervellino e sui metodi d'approccio, che oltretutto in qst caso non sono tesi ne alla comprensione ne all'accettazione del problema (che è compito dell'analista+paziente) bensì alla semplice azione/reazione.
Claro che finchè mi resti sul piano LOGICO e RAZIONALE, oltre ad identificarti con sfogante pur non essendo nel suo status/età/cervello etc, potremmo discutere in eterno senza venirne mai a capo.
By the way: dovunque tu voglia aprire un dibattito in merito ed inviarmi cortesemente il link sarò ben lieto di risponderti e confrontarmi con te. Ma non qui. E vediamo se è chiaro XD Alla terza ti banno eh! :)))
Ma apritelo tu il post.. chi sta parlando di come funziona il cervello? Io no, e non ho la pretesa di farlo, e neanche tu dovresti perché è evidente che non ne capisci molto dal momento visto che applichi violenza a violenza. Neanche i più illustri del settore si riservano la pretesa di capire per intero come funziona l'inconscio e ti prendi tu questo onore?
Che contestarti non sia utile tra l'altro è una tua idea, perché nel fsrlo ho passato anche a lei che legge elementi di riflessione che sono incastonati nella sua problematica.
Prima la strigli con aggressività e poi accusi me di non aiutarla e ti permetti di zittirmi pure!.. Caro mio come stai messo male nella tua presunzione.. Io penso invece che il tuo intervento sia stato fuori luogo nel modo non nel contenuto, non sei stato accogliente, sei stato aggressivo nei confronti di una ragazza a cui è crollata la fidicia nelle persone perché le è stata negata la meritata comprensione. E spero, (e penso) sia utile che lei legga questo commento (come anche gli altri) per sapere che il tuo modo di ragionare per fortuna non è l'unico che esiste, che ci sono persone ben più comprensive e accoglienti. E non parlo solo di me ovviamente. Rendersi conto che non tutti chiuderanno gli occhi davanti alle sue parole e che esiste chi la ascolterà, per lei, mi sembra decisamente utile e per nulla fuori tema!
E adesso si, vediamo se è chiaro..
Si, è ufficiale, parlo arabo. Bon, as you wish, ti risponderò altrove.
Evil, cerca aiuto, concretamente e al più presto.
Parlane con un adulto di cui ti fidi, un insegnante, una zia, un cugino, cerca di stabilire un contatto coi tuoi, almeno uno dei due dovrà darti retta davanti alla gravità della situazione. Spiega che questi bastardi ancora ti cercano. Hai bisogno di una mano, non puoi tenerti tutto dentro e affrontare da sola il passato e ciò che temo potrebbe riaccadere, se non ti rivolgi a qualcuno in grado di starti vicino. Un abbraccio.
Repetita juvant: evil puoi uscirne
Ora perdonatemi, ma, nonostante condivida pienamente bonus (malus lo lascio a casa), non resisto. Quindi proseguo.
Criseide, se nel tuo caso il percorso è stato lungo (doloroso lo è per tutti), se non sei guarita del tutto, se il segno te lo porti ancora sulle spalle, a me dispiace moltissimo.
Cara, carissima Evil, nel mio caso è andata diversamente. Io sono guarita del tutto, e sulle spalle non porto alcun peso, non più. E ti dirò di più: io vivo il sesso bene bene bene, e lo considero una parte fondamentale della mia vita. Ho saputo scegliere uomini che mi hanno amata, ognuno a proprio modo. Eh sì Evil, anche la persona che ha in qualche modo abusato del mio corpo, facendomi fare cose di cui non ero pronta, mi amava e ha stravolto la sua vita per me. E anch'io delle volte mi sentivo paralizzata, con il cuore a mille, il cervello bruciava, ma il corpo non rispondeva. Tutto qui.
Confusa non capisco. Come può un uomo che ama far fare ad una ragazza cose che lei non vuole? Dove sta l'amore in.tutto questo? Eri una ragazzina...
- No, ma ragazzi non ci posso credere! Cioé voi state litigando per cosa poi? Qua non stiamo parlando di voi, ma di me e ho scritto qui per cercare un qualcosa da fare per risolvere ciò che é accaduto e che sta accadendo e voi vi mettete a litigare? Patetici. Ora io dono minorenne ho meno di 17 anni non vi dirò la mia età precisa. Vi dico ha lasciato i segni fisici e psicologici, però io vivo la mia vita "normalmente" in presenza di altre persone. Iose non avrò tutto questa autostima, però se so che mi viene fatto un torto io lo dico in faccia. Sempre e non mi interessa nulla ciò che dice la gente. In questo caso però non é proprio gestibile il fatto che non mi credano. @Colleridge se puoi potresti dirmi quella cosa personale?. @BonusMalus ho capito ciò che intedevi solo d'impatto é stato leggermente troppo, però l'ho capito che non l'hai scritto con cattive intenzioni. E poi sarei contenta che li castrassi. @Ardua sei aplendida io ti adoro. Grazie mille spero che continuerai a darmi consigli per andare avanti, certo passo per passo, ma avanti. @Axel grazie per il numero lo chiamero di sicuro.
- Certo ora io avrò ancora bisogno di voi quindi perfavore rispondetemi.
Ecco Narciso, complicato da capire e, soprattutto, da spiegare. Lui ha cambiato la sua vita per me, si sarebbe dovuto sposare dopo pochi mesi. Tutto pronto. Poi il destino ha voluto che incrociasse la mia strada. E ha perso il controllo. Penso sia andata più o meno così. Lui aveva 29 anni, io poco più che una bimba. Ero ancora "pulita", in tutti i sensi. Così mi sono trovata in situazioni più grandi di me. Il suo era un approccio molto forte, ma nulla che oggi potrebbe scioccarmi. Oggi, narciso. Diciamo che ha costruito la mia sessualità a sua immagine e somiglianza.
@Evil ti rispondo io. Cosa posso fare per farti sentire un po' meglio?
Confusa ora è più chiaro, resta il fatto , e questa è una mia considerazione, che non avrebbe dovuto importi niente se, considerata l'età, non eri pronta ad una sessualità così 'forte'
Per farmi sentire meglio niente, credo, però potete i giusti consigli
Non so darti alcun consiglio. Vorrei però farti vedere questo video che ho condiviso anche in un mio sfogo abbastanza serio.
Insomma i consigli vanno bene, ma devi farcela senza l'appoggio di nessuno a volte.
https://www.youtube.com/watch?v=sb2YOg_dkQM
Dice piú questo video, che qualsiasi altra parola
Carissima piccola Evil,
non ho grosse verità da raccontarti, solo qualcosa che per te potrebbe essere utile come spunto di riflessione, se lo riterrai
Un piccolo inciso intanto. Hai scelto di chiamarti Evil: il male, e come avatar hai scelto un diamante. Non credo che tu abbia necessità di aggiungere altro: la sensazione è che, anche tacendo, tu dica moltissimo di te. Non è poco.
Allora la cosa personale in realtà non è personale ma riguarda una persona che mi sta molto vicino: mia moglie. Noi siamo una coppia di mezza età. Lei ha vissuto quello che tu hai vissuto più o meno alla tua età. Le modalità e le circostanze cambiano naturalmente, la sostanza no. Nel caso specifico il pezzo di fango era il suo insegnante in conservatorio. L'ha portata in un cinema e l'ha costretta a un rapporto orale quando lei non sapeva neanche cosa fosse un rapporto orale. La cosa è continuata a intermittenza per molto tempo, non so con precisione quanto, ma credo almeno un paio d'anni. Lei si è trovata incastrata. Se lo avesse detto ai suoi l'avrebbero tolta dal Conservatorio che per lei contava più di qualsiasi altra cosa al mondo e quindi si è tenuta questo segreto. Sperava che qualcuno o qualcosa la salvasse, ma nessuno sembrava renderesene conto. Addirittura il maestro è venuta a trovarla a casa una volta e i suoi, ignari di tutto, l'hanno esortata a uscire con lui a fare una passeggiata nonostante lei cercasse in tutti i modi di evitarlo. Tempo dopo ha provato a parlarne con sua madre. Pensava di sconvolgerla, e invece si è accorta che lei aveva capito tutto. Forse lo sapeva da tempo, forse lo stava solo realizzando in quel momento, il fatto è che lei l'ha fermata prima che dicesse qualcosa facendole capire che preferiva non saperlo.
Laura, mia moglie (è lo pseudonimo che ho scelto per lei in questo sito) non ha ancora superato questa cosa. E mi sei venuta in mente tu e il tuo proposito di non voler risolvere il problema andando da uno psicologo. E' una modalità che conosco fin troppo bene. Il problema, qualsiasi problema, anche il più banale, viene investito di altri significati che possono essere riassunti nella domanda: quanto conto io per te/per voi. Quando la questione viene posta in questi termini la sua soluzione non è ammissibile. Sarebbe come ammettere che sì, qualcosa per te conto, se effettivamente ti prendi la briga di trovare una soluzione. Ma questo stride in modo insopportabile con la sensazione diametralmente opposta ossia quella di contare meno di zero, e allora si preferisce lasciarlo insoluto, a imperitura testimonianza di quanto si è, o si è stati, colpevolmente trascurati.
Attenzione, non sto parlando di torti e di ragioni: quelli, come sai, si ripartiscono abbastanza equamente tra tutti i soggetti coinvolti in una relazione. Parlo di una modalità di rapportarsi in cui ci si sente perennemente in credito nei confronti della vita e degli altri, per essere stati defraudati di una cosa fondamentale come la propria innocenza, nella più assoluta indifferenza (quando non ostilità) delle persone che avrebbero potuto e dovuto fare qualcosa per te. La domanda potrebbe essere, ma è corretto ricondurre questo atteggiamento al trauma da adolescenti?
Ottima domanda. La risposta a un ottima domanda è di solito vaga e evasiva e io non faccio eccezione. Forse è una questine di carattere, forse no. Di certo è qualcosa che recandoci dolore non ci aiuta a capire, a superare. E così difficilmente si esce da quello schema mentale per cui avvertiamo più di altri a persone in grado di capirci a volo
Brava gatta!
Hai detto che anche tacendo io dico molto di me. Ebbene sì era esattamente ciò che volevo fare, in modo che qualcuno potesse capire che stesse succedendo qualcosa e potesse aiutarmi in qualche modo. E con qualcuno intendo i miei genitori...
Ma loro, i tuoi genitori, in che rapporti sono con questo tizio e il suo amico?
Sono amici
Praticamente li conosco da quando sono nata, suppongo che si siano conosciuti prima
Ma amici da tanto tempo? Oppure si tratta di persone socialmente in vista (intendo i tuoi aguzzini)?
Insomma pensi che i tuoi genitori siano 'solo' distratti o sospetti che addirittura facciano finta di non capire?
Non capire non penso, credo siano solamente distratti. Sai non si sono mai accorti di me, diciamo che sono isolata
Sei la più piccola con un po' di fratelli?
Evil meglio se parliamo in pubblico. Mi hai chiesto l'amicizia è ho accettato di getto: ho fatto male. Devi essere più cauta in rete: sono un uomo maturo molto più grande di te.
Ci sono le ragazze che sono fantastiche, come hai già capito. Meglio se contatti loro in pvt. non ti posso rimuovere perché non hai abilitato i messaggi. Fallo tu: non mi offendo. Buona notte :)
Mi secca andare avanti qui con l'argomento. Evil, perdonami, davvero, giuro che questo è l'ultimo che scrivo.
COnfusissima, ma esattamente con chi credi di parlare? Credi davvero che io non mi viva la mia sessualità in santa pace? Che non mi sia ricostruita una vita? Io non ho mai sostenuto questo! Quello che intendevo è ben diverso! Ma ora basta, chiudo qua! Avrei voluto scrivertelo in via privata, ma dovevo aggiungerti tra i contatti e volevo che questo messaggio ti arrivasse il prima possibile.
Evil, tesoro, ti chiedo ancora scusa.
In ogni caso, mi dispiace dirtelo, ma tacendo i tuoi non capiranno. Capiranno solo che qualcosa non va, ma non possono leggerti nel pensiero. Non fare il mio stesso errore. Parla con loro.
Ne parleremo in privato.
Buongiorno piccola Evil, secondo me il primo step è chiamare il telefono rosa. Non ti costa nulla, non sapranno mai chi sei. Prendi il coraggio a quattro mani. Proprio come hai fatto qui. Sei stata grandissima, hai buttato fuori parte del magone. E potrai continuare a farlo, perché sei la benvenuta. Saranno loro ad indirizzarti nella giusta via.
Perché questa storia non PUÒ e non DEVE rimanere qui. Te lo devi, chiaro? Io ti abbraccio con tutta la forza che ho...
Buongiorno Evil, oltre al telefono rosa secondo me devi assolutamente cercare un dialogo con i tuoi genitori. Loro sono tenuti a prendere provvedimenti nei confronti di queste persone, che oltretutto ritengono amici.
Puo' non essere facile, ma è la tua famiglia. Non voglio nemmeno pensare che non tu ottenga supporto da loro.
Un abbraccio
Evil, mi trovo in difficoltà a scriverti queste righe, perché vorrei essere delicata nell'espormi, ma l'argomento stesso è indelicato. Quindi scusa ma vado dritta al dunque.
Non hai condiviso con noi quanto tempo fa è successo, e solo tu sai le modalità in cui è avvenuto. Se tu chiamassi subito il numero rosa, o ti presentassi in un centro antiviolenza (sono sparsi su tutto il territorio italiano), ti darebbero tutto il supporto si cui hai bisogno. Anche sotto il punto di vista medico. Hai avuto rapporti con adulti di cui non credo tu conosca i trascorsi sessuali. Spero si siano degnati di prendere precauzioni, ma se questo è venuto a mancare, anche solo parzialmente, tu dovresti correre a farti dei controlli per le malattie sessualmente trasmittibili. Se non ti senti di chiamare il numero rosa, vai almeno dal tuo medico curante. Questo è importantissimo.
E' successo 1 anno fa e ho parlato con i miei genitori
Adesso hai parlato con i tuoi oppure ti riferisci a un'anno fa quando non ti hanno creduta?
Ho sempre continuato a parlarne, ma senza alcuna reazione da parte loro
Cara,
lo scenario peggiore. Verrebbe da chiederti come mai non ti credono, come mai non ti fanno delle domande, ma temo che sia secondario.
La sensazione è che, semplicemente, non accettano la verità. La verità significherebbe che il loro caro amico è un orco, che la loro figlia più piccola (è così vero? sei l'ultima arrivata con un tot di fratelli più grandi e più seguiti) deve essere tutelata da lui. E tutelarti davvero significa denunciare. In generale, prendere atto di tutto ciò ha delle conseguenze pesantissime ed è così che, probabilmente, scoperto un angolino hanno richiuso tutto e hanno ripreso la vita di sempre come se niente fosse successo. Di solito in questi casi non si ignora, si fa proprio finta di non aver sentito, di non aver capito.
No, parlare con i tuoi non serve. O meglio non devi farlo tu. Deve esserci qualcuno, un'istituzione rappresentata da un insegnante, un medico, uno psicologo, un carabiniere, insomma qualcuno che li prenda per i capelli e spiaccichi il loro naso sullo specchio della verità.
A maggior ragione, hai bisogno di aiuto Evil
Scusaci Evil, ti chiedo scusa a nome di chiunque si sia messo qui a discutere nel TUO sfogo, me compreso. E confido che ora sia chiaro a tutti quanto sia più utile e corretto darti una mano concretamente (ognuno a modo suo) e rispettando l'opnione, le competenze e le esperienze altrui piuttosto che battibeccarsi inutilmente.
Sono lieto che tu stia accogliendo ed incamerando i consigli ed i suggerimenti di tutti, pian piano formeranno un quadro e resteranno dentro per essere poi elaborati anche successivamente. Il solo fatto che tu abbia aperto questo sfogo e che continui ad interagire è un ottimissimo e positivo segno che fa ben sperare: vuol dire che riconosci il problema, che ne sei consapevole e pronta a risolverlo. La presa di coscienza è il primo e più importante passo per poter affrontare qualsiasi cosa.
Se ti può "consolare" anche minimamente pensa che ci sono molte vittime di violenza che si trovano o si son trovate in stato estremamente più complesso (e con questo non voglio dire che stessero "peggio di te") al punto da negare il problema anche a se stesse o agli altri o addirittura difendere con ogni mezzo il proprio aguzzino, fortunatamente sei "un passo avanti" e credimi ..è molto positivo.
Ciò che vorrei chiederti, se riesci a parlarne qua, è cosa vorresti ottenere o risolvere prima di tutto, cosa ritieni più importante e necessario (giustizia, vendetta, essere creduta e capita dai tuoi, ascolto e comprensione, accettazione e risoluzione del trauma ..) mettimeli in ordine di importanza secondo te. E cosa ritieni secondario o superfluo.
E' importantissimo che tu stabilisca delle priorità dentro di te, scelte da te (o scelte con un aiuto se preferisci) e che esse possano convivere, senza rappresentare un ulteriore impedimento al tuo benessere. Esempio: se affido la risoluzione di tutto il mio problema e metto priorità [1] alla speranza che i miei possano comprendere e credermi, aiutarmi nel modo giusto, senza colpevolizzarmi o giudicarmi, e quindi risolvere.. oppure che ne so alla vendetta/giustizia....il rischio è che se qualcosa va storto io mi possa arenare peggio di prima o trovarmi a dover risolvere ulteriori problemi... ed è proprio quello che non vuoi.
Avrei altre 1000 domande ed elementi mancanti, ma meglio andare per gradi.
cara Evil, ho letto d'un fiato la tua e tutti i commneti seguenti. ci sono molti lati in comune fra noi. io però sono maggiorenne e le violenze patite risalgono ad alcuni anni fa. per me violenze sessuli e fisiche insieme, cioè mi picchiavano anche senza sesso. sono l'anonima che ha scritto qui e mi hanno consigliato l'EMDR. ancora non fatto. io non ho denunciato per paura e sempre per paura mi sono tenuta tutto dentro. un giorno il mio medico ha scoprechiato la pentola e da allora sono in cura da uno psicologo. ma nel mio caso è passato troppo tempo e non so se ne verrò fuori. ti consiglio di cuore di farti aiutare al più presto, ce la puoi fare. io come vedi non ho il coraggio di entrare nei dettagli e scrivo in anonimo. avere incubi e allucinazioni è terribile, ma è terribile anche cadere in una spcsie di masochismo, in cui la tua violenza è parte di te e prima di dormire cerco il contato con quella ferita per calmarmi. salvati Evil, salvati, non aspettare, ascolta quanto ti hanno detto. un bacio
Ecco concordo pieno con Ridge 14:33, che non avevo letto, ho la vaga sensazione e timore che la questione genitori, se ha assunto priorità 1 rispetto a tutto il resto (tipo rivolgersi ad esterni, andare in terapia, etc) e viene vissuta come "passaggio obbligatorio" che non ammette ulteriori o parallele soluzioni, non solo possa essere inutile, ma addirittura controproducente.
Allora io vorrei che prima venisse fatta giustizia, che di conseguenza porterebbe alla vendetta (almeno come la penso io). Poi ascolto e comprensione visto che so cosa mi aspetterebbe, se si denunciasse la cosa. L'accettazione del trauma, che una volta accettato anche se i miei genitori non mi credessero non mi distruggerebbe o non mi toccherebbe nemmeno un po' me lo lacerei scivolare addosso
Grandioso, abbiamo un piano d'azione! E' già un inizio! Ottimo.
1 Giustizia e Vendetta
2 Ascolto e comprensione
3 Accettazione e rimozione, serenità
Ok, prendiamolo per buono, fattibile, possibile e non controproducente.
Se è veramente quello che desideri saremo qui a sostenerti ed aiutarti per ottenerlo.
Ma prima è importantissima una riflessione.
Se qualcuno in cui credi fermamente, qualcuno di cui ti fidi, ti dimostrasse senza ombra di dubbio che si può SALTARE direttamente al punto 3 (che è il più importante) senza necessariamente dover passare attraverso il punto 1 e 2?
Potendo ottenere direttamente serenità e salute (il che include anche la piena accettazione e superamento del problema) , quindi felicità e soddisfazione, potendo tornare ad amare, ad avvicinarti ad un uomo senza paura, a fidarti degli altri, etc.. saresti ancora così interessata alla vendetta, alla giustizia ed all'essere creduta dai tuoi? Nah
Chi potrebbe mai nutrire desiderio di vendetta o di comprensione se si trova in condizione di serenità, pace col mondo e tranquillamente ha cancellato il problema ed i suoi effetti?
La rivalsa o vendetta più importante sarebbe già nelle tue mani poichè avresti dimostrato a te stessa et resto del mondo che qualcuno è riuscito a colpirti ma non è riuscito ad abbatterti e ne sei uscita più forte e più figa di prima. :)
L'ideale, la perfezione diciamo, dovrebbe essere infatti una scala di valori esattamente opposta: ovvero al primo posto e prima di tutto "io voglio stare bene A PRESCINDERE e senza condizioni, essere felice e poter vivere serenamente ..poi eventualmente sistemiamo i genitori e la giustizia (se ancora ne sentissi la necessità). :) Ma siamo esseri umani (tutti quanti, nessuno escluso) e quindi ragioniamo come tali.
A livello pratico ragioniamo correttamente (non tutti ma vabbè): devo andare in un posto lontano? Ok me serve un mezzo o la benzina o i soldini o un passaggio o le scarpine comode e un fisico bestiale...etc dunque da una parte l'obiettivo e dall'altra i NECESSARI e fondamentali mezzi per raggiungerlo.
A livello emotivo che te lo dico a fa? Tutt'altro. Specie se un trauma ci ha incasinato l'esistenza, spesso e volentieri come minimo siamo portati a passare da Tokio per andare a Milano partendo da Roma!
Dunque è fondamentale che tu prenda consapevolezza in primis del fatto che il punto 1 e 2 NON sono mezzi obbligatori e necessari, sono cose giustissime e sacrosante (dal punto di vista morale) ma non punti di passaggio fondamentali al tuo benessere, puoi senza dubbio iniziare a lavorare direttamente e subito sul tuo equilibrio emotivo, sulla percezione, sul trauma, sulla serenità etc e questo porterà un notevole vantaggio anche nel poter affrontare eventualmente i punti 1 e 2. :)
Attendo tuo parere e riflessioni. E coraggio! Ce la puoi fare.
Non sarei più così interessata ai miei genitori, però una sfuriata gliela farei ma di quelle forti neh.
Quindi io dovrei lavorare sul mio benessere e PER ORA lasciare stare i primi 2 punti. Sono totalmente d'accordo, però per me che sono una tipa abbastanza vendicativa è alquanto difficile resistere all'impulso di fare qualcose, d'altro canto sono consapevole del fatto prima dovrei stare bene io per ragionare con più lucidità.
P.S: non serve per forza un fisico bestiale haha :)
Ottimo, hai sorriso nonostante l'argomento delicato , buon segno. :))
Quindi io dovrei lavorare sul mio benessere e PER ORA lasciare stare i primi 2 punti?
Anche se sei daccordo (e ciò mi fa piacere ghgh): No.Non necessariamente. Oltretutto è la mia personale opinione. Ciò che intendo è: A) non sei obbligata a passare da 1 e 2 per arrivare a 3, son tutti e tre argomenti distinti e non in successione, in teoria potrebbero essere anche invertiti o mescolati o affrontati in modo contemporaneo e parallelo.Di sicuro "serenità" non dipende esclusivamente o necessariamente da vendetta/giustizia, etc..
Esempio: se un pirata mi investe e mi ritrovo su una sedia a rotelle, secondo te mi potrà bastare la giustizia, il rimborso, la galera per il pirata (o che la provvidenza lo schiacci sotto un tir come un moscerino)... per riprendermi dal trauma? Gnà, o sono un supereroe coi controcazzi (e mi auguro che tu lo sia) o avrò bisogno di un supporto esterno di qualunque tipo, di uno scopo, di qualcosa/qualcuno in cui credere fermamente, di appoggio, di sostegno..
e B) - Si ! sicuramente se mi preoccupo prima di me stesso A PRESCINDERE, senza porre ulteriori vincoli e condizioni, se mi concentro sul ri-ottenere la mia "salute" e il mio equilibrio poi è chiaro che affronterò molto meglio non solo 1 e 2 (se li vorrò affrontare perchè non è detto che poi me ne fregherà qualcosa), ma affronterò meglio anche tutto il resto che mi propina la vita.
Dunque io direi semplicemente che il punto 3 dovresti prenderlo in considerazione da subito e costantemente, dandogli l'importanza che ha: AL DI SOPRA DI TUTTO e TUTTI.
Tutto il resto, se te la senti, puoi anche metterlo in cantiere da oggi stesso, ma non deve MAI impedire la realizzazione del punto 3.
P.S. a proposito del punto 1, ti sei informata se sei ancora in tempo per denunciare e quanto tempo ti rimane?
sì, finchè sono minorenne ho tempo indeterminato e posso denunciare in qualunque momento anche perchè le cose non sono ferme a un anno fa, ma ancora oggi vanno avanti. Però è difficile perchè non ci sono prove se non la mia parola...
"Vanno avanti" in che senso Evil? :\
Prove: si le forze dell'ordine sanno essere un "ditoinc." se ci si mettono (spesso è difficile essere creduti anche se ci vai coi genitori o gli porti un filmato integrale!) , ma sanno anche come procurarsele le prove non preoccuparti, di certo se tu fossi seguita da qualcuno che possa in qualche modo "certificare" il tuo stato e da cosa deriva avresti molte più probabilità di essere creduta.
Per quanto riguarda la giustizia e la legge (che sono un altro paio di maniche rispetto alle forze dell'ordine) in Italia non sono il massimo, ma in questi casi sono certamente dalla parte dei più deboli e tutelano pienamente chi ha subìto queste atrocità.
L'unica cosa che va presa in considerazione (e non ti deve spaventare, ma va solo calcolata e prevenuta) è la possibilità di eventuali ritorsioni da parte dei due "individui" o da parte di loro conoscenti/ familiari / complici etc...anche se li sbattessero al fresco (purtroppo è difficile che ce li tengano a vita): se tu o la tua famiglia siete esposti in qualche modo ad eventuali pericoli del genere (anche in futuro) è importante premunirsi ed evitare in ogni modo ciò che andrebbe a peggiorare la situazione.
Prove 2: Un idea, se e quando te la senti, può essere anche una semplice telefonata o scambio di messaggi - il tutto studiato bene a tavolino - in cui viene portato almeno uno dei due soggetti ad ammettere anche indirettamente ciò che ha compiuto. Ma ci vuole molta molta preparazione, soprattutto da parte tua.. quindi si ritorna al punto 3.
Cmq in questo caso è molto meglio se viene coinvolto un agente o un investigatore o un avvocato.
Prove 3: se queste "persone" hanno certe pessime inclinazioni è pluasibile che continuino o ci provino anche con altre ragazze, quindi in tale caso è ancora più importante stroncarli.. e l'aiuto e le prove potrebbero venire anche/proprio dalle altre vittime.
Avvocato: il fatto che tu sia minorenne non ti impedisce di parlare con un legale e di farti consigliare anche da lui a costo zero (gratuito patrocinio), certamente è più informato di noi e magari può aiutarti anche a reperire le prove. Lo trovo più sensato che rivolgersi alla polizia o CC senza nulla in mano.
Comunque tutte queste cose te le spiega molto bene telefono rosa, è il loro pane.
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Mi dispiace di quello che ti è successo e della tua sofferenza. Io soffro dall' adolescenza di allucinazioni ipnagogiche, all'inizio sentivo voci e odori, poi, ho cominciato a vedere gli incubi che sono, ti capisco. Non te la prendere troppo con chi non ha saputo capirti e darti supporto. Le persone sono distratte e a volte preferiscono vedere ciò che vogliono. Capita a tutti. Nonostante la disattenzione, il loro consiglio di vedere uno psicologo mi sembra assolutamente adeguato. Attenta a non impuntarti (come facevo io) sul non fare quello che ti viene suggerito solo perché questo significa dar ragione a persone che hanno avuto delle mancanze. Questo equivale a dire che è meglio privarti di qualcosa che può aiutarti piuttosto che dar fiducis a loro, così sposti l'attenzione da te, dalle tue necessità, a loro e la mortificazione meritata delle loro idee. Resta su di te, centrata sui tuoi bisogni, infondo le altre voci sono solo di sfondo, se pensi che la terapia possa giovarti, falla per prenderti cura di te e sarà solo una tua scelta. Tra l'altro non so se tu nelle allucinazioni vedi cose, oppure senti solo voci, non specifichi quanto è grave il disturbo ma uno psicologo può aiutarti a controllarlo, uno psichiatra anche ma con l'uso di ansiolitici (adoro le benzodiazepine *.*) che sono ovviamente palliativi, agiscono sul sintomo senza risolvere il problema da cui deriva, appena smetti i sintomi ritornano. Io ho imparato in terapia a riconoscere il sogno lucido dalla realtà e a non averne paura (per quanto possibile) avendo la certezza di non poter provare dolore, di non potermi muovere (e quindi di non fare sciocchezze), di non poter morire (se sogni di essere soffocata, tranquilla, ti svegli appena il tuo corpo si moluove per riprendere fiato) e di potermi svegliare. Ricordati che nella fase di atonia puoi muovere gli occhi e la lingua, quando ti senti paralizzata, cerca di concentrarti, prova a toccarti il palato con la lingua, o concentrati sul movimento degli occhi, mi aiuta a svegliarmi