Mer
20
Ago
2014
Non sopporto più i miei... e mi sento pure stronza!
Ho 26 anni e vivo ancora con i miei.
Si amano (a parte qualche battibecco ogni tanto) stanno insieme da tantissimo e la nostra è tutto sommato una famiglia serena. Non mi hanno mai fatto mancare nulla, dalle attenzioni, amore, aiuto: tutto sommato sono sempre stati bravissimi genitori e per questo li ringrazierò per sempre.
Perché non li sopporto pià direte voi, quindi? Non lo so. Sarà che ho bisogno psicologicamente e fisicamente del mio spazio in casa (purtroppo pur lavorando con i tempi che corrono, nonostante la mia ferma intenzione di andare fuori casa non posso ancora permettermelo), sarà che invecchiano a vista d'occhio (papà 65 mamma 58). Probabilmente è più questo.
La mia rabbia e non accettaione nel vederli giornalmente invecchiare. Giuro, peggiorano giorno dopo giorno a vista d'occhio. Soprattutto mio padre. Non so se è in atto una sorta di malattia latente (mi auguro di no) per cui lo faccia sembrare così rincoglionito ma non riesco, non ce la faccio ad avere un dialogo con lui. Mica litighiamo, semplicemente mi da i nervi il fatto che io debba ripetere le cose 100 volte quando gli parlo, che gli debba spiegare le cose minuziosamente se no sono domande stupide... si focalizza sulle cavolate e non sul succo del discorso, che io parli dicendo una cosa e lui dopo 10 minuti la dice come se la stesse dicendo per primo, il modo che ha di mangiare risucchiando il cibo, il suo decadimento fisico (molle e decisamente vecchio in breve tempo), il fatto che si perda in cose cretine, in inezie, che mi faccia il 4° ogni volta che esco (non me lo faceva quando avevo 15 anni me lo fa ora che ne ho 26 - dove vai, cosa fai, con chi, dove vi vedete, torna presto... a raffica). Mia mamma neanche tanto, ho sempre avuto molto dialogo con lei e pur vedendo che anche lei col tempo accusa parecchio, purtoppo gli anni, riesco ancora a parlarci e ad averci intimità di discorsi.
tendo purtroppo ad isolarmi, quelle rare volte in cui sono in casa, sono o in camera al pc, o a fare altro e mi rendo conto che il dialogo in generale è scarso. Siamo a tavola, mangio, sparecchio mi alzo e via. Non so, è come se facessi fatica a stare nella stessa stanza con mio padre, come se limitassi al massimo le parole con lui per paura che poi io debba spiegare il concetto o le cose altre 100 volte. Io e mia mamma ci siamo accorti di questo suo modo di fare, da qualche anno a questa parte, ha fatto esami e pare tutto nella norma per l'età che ha.
Sicuramente io sono una persona poco paziente (e questo mi spiace molto). So che con i bambini e gli anziani bisogna avere pazienza. Io sono una di quelle persone che spiega le cose 1/2 volte poi se non hai capito si innervosisce. Infatti sto cercando di lavorarci su questo e sto cercando di essere più disponibile. Ma è dura per me. Quindi mi rendo conto che evito direttamente il colloquio.
Molto spesso parliamo per frasi fatte tipo: ciao, come va? bene... hai fatto un giro? al lavoro? buona notte, ciao.
Mi spiace. Veramente perchè a loro voglio un mondo di bene e per questo, mi sento stronza.
8 commenti
È ora di uscire di casa. Se tuo padre ha atteggiamenti da anziano, tu li hai da quindicenne in crisi adolescenziale. Anche se i soldi sono pochi, puoi iniziare a trovarti una stanza in un appartamento con studenti o lavoratori. Così, quando tornerai a trovare i tuoi, forse sarai un po' più indulgente e proverai dolcezza invece che rabbia nei confronti di un padre e una madre buoni, che invecchiano serenamente.
Io a 26 anni ero sposata...e ora di volare via dal nido...magari ti avanzano pochi (o niente) soldi per i vizi ma ti farà solo bene . io l'ho fatto a 19.
È normale per l'età del babbo, anche il mio è diventato così.
Sta dando meno peso alle cose pratiche ma avrà sempre più bisogno di affettività, quella che gli manca quando tardi a rientrare, quindi diventa possessivo, è normale, concedili più abbracci e meno parole. Tu invece alla tua età hai bisogno di un punto di riferimento per esporre i tuoi pensieri o chiedere consigli. Fallo con la mamma, e, quando uscirai definitivamente,ricorda di come ti sentivi tu a quell'età, e non ripetere gli stessi errori.ciao.
ma cosa vuoi? ti trattano,bene, non ti fanno mancare niente, e non li sopporti? sarei io a non sopportare te, che non fai nulla nella vita e hai pure da ridire. Ma vattene a vivere da sola.
Aiuuuutoooo!!!
Mah, secondo me è' tuo padre a non tollerare te. Lui la sua vita l'ha " fatta" e si ritrova in casa una 26 enne che..invece di progettare qualcosa.. Viene infastidita dai suoi " acciacchi ". Guarda che sei tu che sei " ospite" dei tuoi ( se non ti sta bene, trovati un altro posto in cui vivere). Ci sono figlie che lavorano, hanno famiglia e assistono i genitori malati; altre che amano la loro indipendenza e se ne vanno..etc. Etc. Poi quelle come te che sono una palla al piede!!!
Sai cos' ' ho pensato leggendo il tuo sfogo? Quanto mi manca mio papà che non c'è più. Mi manca il ripetergli tante volte le cose che non sentiva o che travisava del tutto facendomi fare delle risate, purtroppo quando sono vivi non ci rendiamo conto che potremmo perderli e che ci lascerebbero un vuoto incolmabile nonostante siano anziani e un po' rinco. Fidati di me goditelo invece di infastidirti per qualsiasi cosa faccia.
Mi spiace, neanch'io voglio detestare i miei genitori. Non hai qualche amico/a da cui stare, qualcuno in cerca di inquilini?
Ho 29 anni e vivo con i miei. Io non ce l'ho proprio, un dialogo. Mai avuto. Neanche molto del resto.
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mammia mia,
parli dei tuoi, di tuo padre in particolare come se avesse un piede nella fossa, ma non pensi che un giorno invecchierai anche tu e magari sarai peggio di lui? vattene di casa e vivi con le tue forze, arrangiati cosi' non vedrai il decadimento di tuo padre e lui non vedra' l' invecchiamento di una figlia ingrata ed egoista.