Sab
27
Feb
2016
E nel pensier rinnova la paura.
Questo sfogo nasce dalla profonda frustrazione che provo in questo momento della mia vita, né attribuibile alla salute, né alla mia famiglia, né al mio amore.
Il mio problema è la mia tesi e più me ne lamento, peggio sto... meno me ne lamento, peggio sto.
Mi sembra di essere entrata in quel dannato circolo vizioso che alcuni chiamano "blocco dello scrittore" e che altri chiamano... boh, come lo chiamiamo?
E' già la seconda che scrivo, è già la seconda che patisco, soffro nel mettere alla prova me stessa e nell'affrontare i miei limiti. Umana sì, stupida? Forse. Essermi imbarcata in qualcosa più grande di me, come lo è questo lavoro, di sicuro è da stupidi.
Sento un improponibile senso di responsabilità che giorno dopo giorno mi schiaccia, mi dilania e mi provoca fiumi di lacrime. Non mangio, non dormo ma quel che è peggio: non produco.
Non produco qualcosa che E' GIA' ALLA SUA FOTT*TA FINE!
Cosa mi blocca? Cosa mi succede? Finirò in tempo?
Sento la pressione di un percorso universitario eccellente, sento la pressione delle mie aspettative e non accetto, nel mio piccolo, di essere umana anche io. Manie di grandezza/protagonismo, ovvio! Sono boriosa? Ancor più ovvio.
Ma sono fragile, fragile e disperata; sono in gabbia, una gabbia che ho forgiato io con le mie viscere irritate dallo stress.
Mi odio, mi detesto e sto facendo passare dei periodi bruttissimi a persone che non se lo meritano e che per me darebbero la vita: i miei ed il mio fidanzato.
Giuro, non controllo il mio comportamento, non controllo i miei istinti ferini: isterìa portami via.
Sono Pentita, leggo in fondo al box. Pentita sì, ma di cosa? Di aver scelto la tesi che ho scelto e mi logora ogni giorno di più, ogni giorno che si avvicina alla consegna? Sì, FOTT*TAMENTE Sì, ARCIPENTITISSIMISSIMISSIMA.
Pentita di trattare a pesci in faccia i miei cari? Ancora di più.
Pentita di stare facendo questo a me stessa? Altrettanto.
Non so quante persone si siano trovate o si trovino nella mia situazione, quati "malati di perfezionismo" come me stiano rovinando la vita a sé e agli altri.
MI PENTO, MI STRAPENTO E MI RIPENTO.
Depressione? Forse sì. Coerenza? Assolutamente.
L'angoscia più grande è svegliarsi la notte col cuore in gola e pensare che sarebbe tutto migliore, se la mattina non ci si svegliasse più.
3 commenti
mmm
guarda io ho appena finito la tesi e ho capito che ricerca della perfezione e stesura della tesi sono due cose incompatibili. L'unica è mettersi davanti al pc e scrivere a ruota libera, quello che ti viene in mente d'impulso(tanto se hai letto molto libri l'argomento lo conosci).non cercare la grandezza ma scrivi le tue idee e cosa hai pensato da tutto quello che hai letto. La prima bozza della tesi è una porcheria, la puoi migliorare dopo rafforzando i punti deboli con citazioni e riportando i brani che confermano la tua argomentazione. puoi migliorare lo stile eccettera. Ma sul primo scheletro buttato giù in modo spontaneo,(facendo riferimento ai paragrafi dell'indice che hai pensato), puoi costruire tutto.
Detto questo è normale sentirsi stressati e stanchi, non colpevolizzarti, scrivere la tesi fa schifo e capita di abbattersi.
Detto questo assistendo alla laurea di altri e leggendo le tesi altrui ho capito che molti dei lavori presentati avevano delle argomentazioni semplicissime, infiochettate alla grande ma lineari e con dei contenuti tutto sommato comprensibili. E' un lavoro. Fai del tuo meglio e se ha dubbi chiedi al prof.
in bocca al lupo.
Non c'è un docente che ti può dare degli imput per continuare, o magari ti potrebbe essere di aiuto leggere le tesi di altri per prendere spunto.
Ti ritagli del tempo per te stessa? per ricaricarti?
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Siccome non ti ha cagato nessuno fino ad ora, un po' per pena ti scrivo io qualcosa.
Quando ho scritto la mia tesi manco c'erano i pc , pensa che l'ho scritta con una olivetti lettera 32... e questo è tutto dire per quanto riguarda la mia competenza in tesi e quant'altro. Quello che ti posso dire è di prenderti una pausa e staccarti del tutto dalla tua tesi. Prenditi una settimana di relax col tuo ragazzo e stacca completamente la spina. Vedrai che quando tornerai vedrai tutto con occhi nuovi. Pronta a ricominciare.