Mer

04

Gen

2017

Segni particolari: asperger.

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Dopo 25 anni, ho scoperto che la causa di tutti i miei problemi con il mondo potrebbe essere una malattia che non mi è mai stata diagnosticata. Ho passato le vacanze ad informarmi. Sindrome di Asperger. È una sfumatura dell'autismo. Infatti tutte le mie relazioni sociali sono fatiscenti, non sono capace di riconoscere le emozioni della gente, non ho interesse nei discorsi altrui né in ciò che acccade all'esterno se non nei limitati interessi che coltivo, per tranquilizzarmi spesso inizio a dondolare sulla schiena, oppure quando sonos tressata inizio a camminare in tondo. Non ho mai imparato ad andare in bicicletta, non ho equilibrio e ho una scarsa coordinazione e consapevolezza di me. Ho difficoltà di concentrazione e di memoria . Ho fatto test di autovalutazione e tutti me la confermano. COsì ho deciso di prendere il coraggio a 4 mani e avere un appuntamento con dei medici specializzati in un centro. Secondo la mappa del sito dell'associazione ce n'è proprio uno in una città vicina, così chiamo e dopo 2 numeri inesistenti, centralini affollati, un'operatrice che mi ha dato un numero della segreteria a cui nessuno rispondeva, ho buttato tutto alle ortiche ed ho vissuto gli ultimi giorni in una desolazione, depressione, avvilimento catartico, perché non è stato facile per me accettare questa supposta malattia e non poter avere un aiuto decente perché in Italia funziona tutto male. Inoltre avrei dovuto fare tutto da sola perché i miei non ci sono, non ci sono mai stati.

Appena finito il liceo, ho lasciato la piccola cittadina di m**da dove abitano i miei genitori per andarmene all'università. Non perché ci tenessi, ma perché volevo andare via da loro. Per anni ho dovuto subire gli show di mia madre che tartassava, umiliava, esasperava mio padre, il quale non conteneva più le sue frustrazioni e la picchiava. Talvolta si arrivava davvero ad una violenza estrema. Non si sono mai separati. Questi episodi hanno lasciato un segno indelebile su di me, sui miei ricordi, ma -senza che potessi accorgermene o immaginarlo- anche sulla mia futura esperienza affettiva. Ho solo fratelli maschi, con i quali ho avuto alti e bassi, senza mai avere molto aiuto, confronto,solidarietà, amicizia. Ho convissuto con il maggiore all'università, avevo la borsa di studio (poi mio padre non mi diede più l'Isee - sarebbe stato troppo bello avere un padre che mi supportasse- e l'ho persa) e cercavo di usare quella, mio fratello invece svaccava i soldi di mio padre e se io ne avevo bisogno in rari casi, dovevo elemosinare da lui. Poi ho toccato il fondo con il mio ex, che aveva una storia parallela, e così decisi finalmente di andarmene, lasciare anche quella città e di cercare casa altrove con altre ragazze . La mia prima esperienza di convivenza con altre fu terribile, ricordo che non volevo tornare la sera a casa, questo conferma l'autodiagnosi, poi iniziai ad andar ein palestra. e fu meglio per me.. Non potevo mollare, non potevo tornare dai miei. Mai più chiamata casa, io casa non ne ho. L'estate è sempre terribile, non ho più la casa in affitto, non so dove andare. Certe volte penso che diverrò una barbona. Scapperò e nessuno saprà più dove sono. Tanto a nessuno importa.

A 14 anni, dopo le medie, iniziai il classico, ma mi sentivo a disagio, troppe persone nuove, forse più capaci di me, mi sentii menomata, incapace, inadatta, mi chiusi in me stessa, non uscii più di casa, non frequentavo più scuola. Mi portarono in neuropsichiatria infantile, dove nessuno capì che ero autistica altamente funzionante (vuol dire che comunque non ho un ritardo mentale, sembro quasi come gli altri, nessuno sospetterebbe nulla. Anzi. Io di aspetto sono molto piacente, sono alta bionda e non sto scherzando, ma purtroppo ho una guerra in testa). ma soltanto depressa e con fobia sociale (gli asperger hanno fobia sociale). L'estate i medici con il consenso dei miei mi spedirono in una clinica per malattie psichiatriche per ragazzi. Andai con mia madre, ovviamente lei figura sempre nella mia vita quando mi deve rovinare. Mi diedero gli psicofarmaci. Io non volevo assumerli, temevo di eprdere il controllo su di me. Ciò che poi in effetti si verificò. Divenni una larva, ingrassai di botto, con istinti suicidari, senza memoria, apatica, la sensazione di voler uscire dalla pelle, non avevo più controllo, sentivo qualcosa che mi stava bruciando dentro, il cervello incontrollabile, ed io volevo soltanto scappare via da quella orribile sensazione. 

11 anni, 1 attacco di cuore, anoressia, bulimia, autolesionismo e vari ricoveri dopo, sono ancora qui. Sono cambiata, sono bella ora, ma vuota, e persa. 

Nelle vacanze sono tornata dai miei, perché non voglio fare la figlia ingrata, ma mi sono rovinata , perché in questa città di m**da non c'è niente, io non vivo con loro,ma da mio nonno, che sì è simpatico e allegro e tutto, ma non è la stessa cosa. Mi sento ancora più sola. Vedo tutto ciò che mi manca, a non poter vivere dai miei. Per esempio oggi ho finito gli assorbenti e devo aspettare domani mattina , dovrò uscire per forza ... Se fossi stata dai miei avrei potuto cambiarmi. Invece sono costretta ad una vita così. E sapete perché? Perché non ho più una camera, la mia l'hanno data al mio fratellino più piccolo ma soprattutto uno dei miei fratelli ha "preso il potere" in casa. DOpo anni vissuti nel terrore di mio padre, ora è mio fratello ad incuterlo. Non puoi dire niente che a lui non vada. Non puoi fare niente. Ed i miei gli fanno fare ciò che vuole. Ad esempio, a capodanno sono andata a casa dei miei e sono restata lì anche la sera. Guardavo un film in tv ma ad un certo punto questo mio fratello è entrato in sala, ha preso il telecomando e ha detto che lui doveva dormire e che dovevo togliere il volume (non abbassarlo, toglierlo) e che se facevo il contrario sarebbe tornato e che era meglio non farlo tornare. Mi è salito il sangue al cervello, perché se avessi detto qualcosa a mia madre o mio padre non avrebbero mosso un dito. Dio che rabbia. Ho preso il mio cappotto e me ne sono andata. Erano quasi le 23. Non me ne sono accorta, ma ho vagato fino alle 2:30. Da sola, in posti bui, della città vecchia. Non avevo paura. Solo qualche volta quando iniziavo ad essere più lucida. Non m'interessava più nulla, dovevo camminare, camminare, camminare, perché è quello che faccio quando sono agitata. Ad un certo punto ho inziiato a pensare di buttarmi di sotto; una ronda della polizia si ferma dietro di me, scendono, mi si avvicinano circospetti, mi chiamano, mi fanno qualche domanda, rispondevo calma, se ne vanno.

In tutto questo, il mio problema  non è neanche questo. È che non ce la faccio più a studiare, non ne sono più capace, non ce la faccio, l'ultimo esame bocciato, non riesoc a concentrarmi... Non posso chiedere aiuto ai miei, mi farebbero sentire in colpa, mi disprezzerebbero.... Ma devo laurearmi per costruire la mia indipendenza... Mi mancano un bel po' di esmai, non ce la farò mai a laurearmi per luglio, quando avrei voluto.... :( 

L'unica via d'uscita sembra il suicidio. Non c'è un posto nel mondo per me, non ho nessuno che mi ami, sono sola, non ho forze per affrontare questa vita, e soprattutto non ne ho le capacità. 

Non mi servono belle parole, io voglio aiuto concreto. Sono un'illusa, se non mi aiuto io chi mai lo farà? E quindi è meglio andarmene per sempre. 

10 commenti

Forse il problema è. La tua famiglia ..... Fatti aiutare dagli assistenti sociali.

Avatar di AnonimoAnonimo alle 14:50 del 04-01-2017

No, non andartene il bello sta per cominciare.Con il tempo le cose migliorano .Parola di Asperger  (vechio e felice)

Avatar di AnonimoAnonimo alle 16:08 del 04-01-2017
asperger é come il jeans

Sta su tutto. Questo per dire che io non ci credo che esista.

 É una bella etichetta che giustifica la pigrizia di chi non sa stare in mezzo agli altri. Idem con patate per la adhs.

 Tutte le malattie psicologiche moderne sono sintomi di una generazione snowflakes del cazzo, troppo sensibile, cresciuta nell'ovatta.

Avatar di AnonimoAnonimo alle 16:40 del 04-01-2017
Anonimo alle 16:40

manifesti delle idee assurde che ti servono per spargere merda sul prossimo e sentirti meglio. è una tua autoterapia dannosa alla società.

tu sei un sperger senz'a

non so se poi ci credi davvero ma chi avrà ragione: te oppure il resto del mondo?

tu no di sicuro, comunque se lo pensi davvero, non sia mai che tu abbia ragione, scrivilo con educazione e togli le offese e le accuse. non è tuo diritto offendere gli altri. non so se esistono gli snoufleichs ma di sicuro esistono gli haters. e quegli altri che poi si tira la catena.

Avatar di OldJoeOldJoe alle 18:46 del 04-01-2017

Anche questo sfogo é  duro...  Non vuoi belle parole...  Giustamente..  Non servono...  Il brutto è  che non posso neanche darti aiuto...  Ho letto su wikitutto la definizione dell'asperger ed ovviamente non ho capito un tubo,  se non che è  imparentata con l'autismo... I miei strumenti formativi non mi permettono (al momento) la comprensione del "fenomeno".  Parli di suicidio...  Mi spaventa  sta cosa...  Non tanto la questione etica religiosa morale,  quanto il fatto che è  una via dalla quale non c'è  ritorno...  Come il mio viaggio nella vita,  vedo i segni del tempo sul mio viso e so che non c'è  nulla che può invertire il processo,  non è  neanche paura della morte o della decadenza fisica...  È  solo che vorrei la possibilità di ripensarci,  di tornare indietro.

Anche se non l'hai detto chiaramente,  si comprende che hai capito che non puoi basarti esclusivamente su dei test di autovalutazione,  ed infatti hai cercato un parere qualificato che ti tolga il dubbio,  dare un nome al disagio è  già un grosso passo nell'affrontare il problema...  Ma la questione è  proprio questa...  Sei stanca e non ti va di affrontare piu nulla...  Da come e quanto scrivi a me non sembra che rifuggi la relazione,  ne sei incapace di stabilirla,  il racconto è  ordinato coerente e ben rappresentato...  Ed anche quando parli di farla finita,  non ti preoccupi di muovere sentimenti pietistici nei confronti di chi legge...  Ma la prendi solo come possibile soluzione di un problema.

Io non credo (spero)  tu voglia farlo... E ti chiedo in qualche modo,  di rinnovare il tentativo di contattare qualcuno che sappia la risposta,  ma penso che tu l'abbia già  preso in considerazione,  non so dire altro...  Non volevo postare un contributo,  perché gli sfoghi come i tuoi mi spaventano...  Mi spaventano perché è  impossibile non trovare un pezzetto di se stessi in quel che leggi.

Piccolè...  Mi piacerebbe tu interloquissi con noi... Con Me...  O chiunque altro possa darti un informazione utile.  

Avatar di gagenoregagenore alle 20:25 del 04-01-2017

L'anonimo non ha tutti i torti, la ragazza ha studiato al liceo, ha iniziato l'universita' e quello che scrive non e' poi così grave..ci sono casi peggiori.. anche avesse un problema psicologico, allora tutti i ragazzi ne hanno..Ha una famiglia strana ed è' questo il problema. Sei carina e intelligente, se non ci fosse la crisi, lavoreresti e avresti casa per i fatti tuoi. Il problema e' che come molti non sei indipendente economicamente. Concentrati su di te e sulle  possibilita ' da sfruttare, diventa più razionale e staccati psicologicamente dalla tua pseudo famiglia..

Avatar di AnonimoAnonimo alle 20:28 del 04-01-2017

ma quale aspenger.. è semplicemente insicurezza e depressione come la stragrande maggioranza degli insicuri e depressi

Avatar di bardeibardei alle 10:09 del 05-01-2017

Consultori, punti d'ascolto, ospedali hanno tutti personale preparato che nel peggiore dei casi sapr

Avatar di SparklePrincessSparklePrincess alle 11:37 del 05-01-2017

*commento partito in anticipo, scusate

 Consultori, punti d'ascolto, ospedali, hanno tutti personale preparato che nel peggiore dei casi saprà dirti a chi devi rivolgerti. Sicuramente anche in facoltà ci sarà uno psicologo a disposizione degli studenti. Non devi mica intraprendere una cura, chiedi solo info che sono più personalizzate, quindi più giuste di quelle che trovi su Internet. I test di auto valutazione sono utili ma spesso fuorvianti, non concentrarti solo su un risultato o un nome che magari nn sono x niente giusti. I sintomi elencati sono quelli che sono, tutti nessuno escluso, e quindi è facile cadere in errore. X dirti, io ancora ora ho problemi a distinguere destra e sinistra, che sarebbe un sintomo di dislessia, ma non sono dislessica! È il quadro che conta, nn il particolare. E purtroppo i test fai da te spesso guardano solo il particolare...

X il resto, hai una situazione a casa pesante che (giustamente) ti ha portato a cercare la lontananza e un passato alquanto complicato tra ricoveri e timidezza. Secondo me non hai l'asperger, ma io non so fare diagnosi perdipiù su tot righe scritte in fretta, ma lascerei comunque aperta la porta ad altre eventualità. Probabilmente hai bisogno di qualcuno che ti aiuti a rimettere tutto in equilibrio, indipendentemente dalla diagnosi. Quindi non rivolgerti solo all'aiuto asperger o come si chiama questa associazione, ma resta più sul generale, poi si vedrà... 

Un abbraccio grande 

Avatar di SparklePrincessSparklePrincess alle 11:55 del 05-01-2017
Asperger

Ciao, posso capire la tua situazione in quanto io stesso sospetto di essere Asperger (definito anche autismo ad alta funzionalità proprio perché si colloca al confine tra l'autismo e il "normale". È anche di difficile diagnosi per via della grande variabilità che si ritrova; per farvi capire, questa ragazza dice di non sapere andare in bici, infatti la goffaggine e il poco equilibrio sono un tratto comune a molti Asperger, ma ci sono altri che riescono ad esempio a giocare a livello agonistico a rugby. Per questo si usa il termine "disturbi dello spettro autistico", per indicare che ci sono punti in comune, elementi tipici dell'autismo classico possono comparire nell'Asperger e viceversa, ma anche tratti tipici  della sindrome di Aspeger possono essere presenti o meno in una persona con tale sindrome). 

Detto questo, a cui vorrei aggiungere che non è da sottovalutare il tuo disagio che ti spinge a pensare al suicidio, poiché tra gli Asperger il tasso di suicidio è molto elevato.

Comprendo appieno il sentimento che provi verso la tua famiglia, quella frustrazione che ti provocano..

Non sei sola, e non è vero che nessuno ti ama, solo ancora non l'hai trovato. Poi una bella ragazza alta, bionda, intelligente, puoi trovare chiunque :)

Tieni duro con gli esami mancanti, raggiungi il tuo traguardo, la tua indipendenza economica. È importante perché potrai costruire una tua routine (tratto Asperger) e vedrai che riuscirai a stare meglio.

Infine prendi in considerazione che tra i tuoi genitori e i tuoi fratelli potrebbe essere presente qualche altro Asperger. 

Avatar di AnonimoAnonimo alle 11:44 del 17-02-2017

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