Ven

22

Lug

2016

Non riesco a chiedere aiuto

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Ho sedici anni e sono una persona abbastanza timida. In questo periodo sono parecchio frustrata perché vorrei molto andare da uno psicologo ma succede sempre qualcosa che me lo impedisce. Già ho aspettato io troppo tempo, dovevo andarci già mesi fa ( quando ho passato davvero un brutto periodo anche se ora sto un po' meglio). Quando mia sorella ha fatto presente ai miei che avevo bisogno di uno psicologo avevano pensato di mandarmi da un privato. Peccato che costano davvero troppo, e quindi mi sono rifiutata. So che la mia famiglia ha problemi economici adesso e una terapia non ce la possiamo permettere. Non so perché avessero accettato quella volta, forse pensavano (per quel che ne sanno loro di come funziona la cosa) che in massimo uno/due appuntamenti si sarebbero risolti tutti i miei problemi e sarei diventata una figlia socievole e perfetta. Peccato però che so di avere bisogno di più tempo, loro pensano che voglia andare dallo psicologo solo per la mia insicurezza e timidezza ma non sanno tutto il resto. Poi ero già andata un anno fa dalla psicologa della scuola ma non aveva aiutato molto. Quindi ora che è estate mi ritrovo ad aver bisogno di uno psicologo. Ho pensato che l'ultima opzione è quella di andare al consultorio che però è in un paese un po' distante da casa mia. Devo per forza chiederlo ai miei perché é un casino andarci da sola ma non ho il coraggio. Non ho voglia di dare spiegazioni a loro perché non ci riuscirei. Continuo a rimandare e allo stesso tempo dire a me stessa che ne ho bisogno. Poi ci sono momenti in cui sto bene mentre altri sono in crisi e mi faccio mille problemi del tipo "magari non servirà a niente, sarà come è successo con la psicologa della scuola", oppure ho paura di piangere. Si perché uno dei problemi con quella psicologa, oltre a sentirmi non capita e non presa sul serio, era che raccontando quelle poche cose che gli dicevo mi veniva da piangere. Non ho mai pianto ma mi venivano le lacrime agli occhi e la psicologa faceva finta di niente e mi lasciava parlare. Era veramente imbarazzante e già dopo la prima volta non volevo più andarci. Lo so che è normale piangere in questi casi ma io non voglio. So che se andrò da un nuovo psicologo la storia sarà probabilmente la stessa. Mi sentirò a disagio, non riuscirò ad aprirmi e finirò col trovare la cosa frustrante e quindi vorrò smettere. Mi son già venute le lacrime agli occhi solo scrivendo sto testo.È quello il problema. Vorrei trovare un'aiuto stabile per riuscire a tirare fuori tutto e risolvere o almeno migliorare i miei problemi. Vorrei sentirmi capita e sostenuta. Ma è davvero tutto molto complicato e forse non sono in grado di affrontarlo. A volte sento il bisogno di mettermi in moto per migliorare la mia vita ma poi vengo bloccata dalle mie solite paure. Ho paura di tutto e sinceramente se continua così ho anche paura di quanto potrà andare avanti questa storia.

5 commenti

l'età adolescenziale è  un periodo del kaiser, ma assolutamente necessaria,  il problema è  che amplifica tutto,  e se determinate cose non le risolvi, te le porti dietro. 

Tu in realtà sei già  a metà  dell'opera,  in quanto hai già realizzato,  che hai un problema (vabbé  in verità  lo abbiamo tutti),   conosco perfettamente il tipo di disagio,  una continua altalena tra momenti di cauto ottimismo e momenti neri dove non vedi via d'uscita, in quei momenti pensi sia tutto inutile qualsiasi cosa tu faccia,  che ti stai illudendo inutilmente,  che non c'é  via d'uscita...  beh!  non é  vero,  io trovo che l'idea  del consultorio sia ottima,  ma non puoi accedervi da sola,  anche perché sei minorenne,  e l'esercente la potesta genitoriale (i tuoi genitori), devono essere a conoscenza del tuo problema,  è  un obbligo imposto dalla legge del nostro ordinamento giuridico (ed anche dalla legge naturale),  tieni conto che se tu avessi soldi e modo di andare da uno psicologo privato, le regole deontologiche e la legge,  gli imporrebbero di contattare la tua famiglia (amenoché non sia la causa del disagio,   ma non credo sia questo il caso),  piccolè...  a volte pensiamo di essere soli ma,  mamma tua ti ama,  non dimenticarlo mai,  apriti con lei,  dalle fiducia, in caso chiedi aiuto a tua sorella. 

piccolè...  un abbraccio.

non L'Ho mai detto a nessuno,  e mai lo diró...  sono maschio ho 51 anni ed ho moglie ed un figlio di 16 anni... ogni tanto...  in privato...  da solo...  di nascosto anche da me stesso...  un pianterello me lo faccio. la debolezza è  nella nostra natura,  è  sbagliato rinnegarla, e non vuol dire non essere risoluti o in gamba, ma avere il coraggio di vedersi come si é.

piccolè  facci sapere come va...  un bacetto.  

Avatar di gagenoregagenore alle 11:17 del 23-07-2016

@Gage un uomo che si lascia andare al pianto, è semplicemente un Uomo con la U maiuscola, che non si vergogna di esternare i propri sentimenti. Ciao :-*

Avatar di SiLaDoMaQuiNoSiLaDoMaQuiNo alle 11:39 del 23-07-2016

"era che raccontando quelle poche cose che gli dicevo mi veniva da piangere."

Può succedere, non è grave, stai tranquilla! Prova a informarti anche online sui prezzi di uno psicoterapeuta (che rispetto al semplice psicologo ha una formazione più ampia) vicino a te. Anche se forse non so se li dicono via mail. Ma tentar...

"e sono una persona abbastanza timida" 

Non è grave. Ognuno è com'è. Se però la cosa ti crea problemi perché, ad esempio, vorresti ma non riesci ad essere te stessa, allora fai bene a cercar una risoluzione al problema.

Coraggio!  

Ciao!

Roxanne 

 

Roxanne 

Avatar di AnonimoAnonimo alle 12:10 del 23-07-2016

Massima stima, gagenore. 

Autrice , @gagenore ti ha dato un buon consiglio. Seguito.  

Avatar di AnonimoAnonimo alle 12:24 del 23-07-2016

Secondo me è inutile non dire nulla ai tuoi genitori perché poi neanche tu ti senti realmente capita da loro, e loro non possono aiutarti. Mi dispiace, ma non sarà un consultorio a seguirti come dovrebbe, piuttosto parla apertamente con i tuoi, anche se non vorreste e parlà anche con il tuo medico di famiglia, quando soffrivo d'ansia il mio medico di famiglia mi indirizzò verso una "psicologa d'ufficio". Il tuo dottore sicuramente saprà dove mandarti specialmente conoscendo la tua situazione finanziaria.

Avatar di AnonimoAnonimo alle 13:52 del 23-07-2016

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