Ven
16
Ott
2015
Appena andati a convivere e... va da schifo!
Non ci posso credere.. Dopo piu` di un anno di relazione a distanza, in cui io piu` volte ho pensato di finirla perché era troppo dura, e perché a causa di differenze caratteriali abbiamo avuto dei problemi, ma in cui lui ogni volta mi diceva che avremmo potuto farla funzionare comunque, finalmente il mio desiderio si avvera e si decide a spostarsi nella citta` in cui vivo io, e mi chiede di andare a vivere insieme.
Credevo che finalmente si fosse deciso ad impegnarsi seriamente (in passato non ha mai pensato di convivere, e ha 29 anni come me), e che mi amasse veramente. Invece da quando abbiamo messo piede nell'appartamento (6 giorni fa!) ha gli occhi di ghiaccio, nessun gesto di amore per me, sembra che sia stato costretto a fare una mossa del genere, quando io gli ho dato mille vie di uscita!
Abbiamo discusso e ora dice che siamo troppo diversi, che non puo` amarmi come vorrei io, che non puo` funzionare, che a lui piace uscire a bere con gli amici e a me no, che chiedo troppo e che ora deve pensare anche a me e ai miei problemi e mi vede come un peso ecc ecc ecc
Sono arrabbiata e delusa, nessuno l'ha costretto ad andare a convivere anzi.. Io gli ho sempre detto che se non era sicuro era meglio non farlo! Non so cosa fare, abbiamo appena firmato 6 mesi di contratto.. Se rimane ci sto male perché l'atmosfera e` pesante, ho l'ansia e non riesco a stare tranquilla, e se se ne va saro` da sola in quell'appartamento che era destinato ad essere per noi..
Io so di non essere la persona piu` paziente del mondo e forse avrei dovuto lasciarlo tranquillo invece di spingerlo a parlare, ma io sono in un paese estero da sola, senza famiglia né amici stretti, in due anni qui mi sono costruita un minimo di stabilita` (lavoro e una casa con ragazzi giovani) e ora lui me l'ha tolta. Io ho bisogno di certezze, di qualcuno che mi dia sicurezza.. e invece lui mi sta facendo questo, e non ne ho proprio bisogno!
11 commenti
Ops umiliata
Mandalo a cagare. Avete bisogni diversi...che ci state a fare insieme?
"finalmente il mio desiderio si avvera e si decide a spostarsi nella citta` in cui vivo io, e mi chiede di andare a vivere insieme." - quindi il desiderio è tuo non suo
"Credevo che finalmente si fosse deciso ad impegnarsi seriamente (in passato non ha mai pensato di convivere, e ha 29 anni come me)" - quindi in passato già hai abbondantemente sfraganato i @@ per sta storia della convivenza
"nessuno l'ha costretto ad andare a convivere anzi.. Io gli ho sempre detto che se non era sicuro era meglio non farlo!" - ma credi veramente a quello che scrivi?
Già dalle pocherighe che hai scritto si capiscono le pressioni subliminali che questo poveraccio è stato costretto a subire
mi immagino la scena "amore ormai sei, siamo adulti a 29 anni dovresti mettere la testa a posto ed impegnarti con una brava ragazza come me magari iniziando ad andare a convivere insieme. Pero io non voglio costringerti solo che se non andiamo a vivere insieme significa che non mi ami e quindi magari io che sono adulta a differenza tua potrei anche cominciare a cercare altrove. Io non voglio costringerti, anzi se non vuoi va bene comunque, ma sai come ti dicevo ormai sei adulto dovresti cominciare a prenderti le tue responsabilità, io donna matura ed autonoma, ho bisogno di certezze, di qualcuno che mi dia sicurezza. Quindi non per costringerti ma pensaci su sarebbe un bel passo per te, per noi. A tieni presente che si tromba solo se andiamo a vivere insieme. Ora facciamoci le coccole"
Ovviamente tu sarai stata molto piu subdola (passami il termine) ed ambigua nel lanciare l'amo...io purtroppo sono un uomo e certi livelli non li raggiungo
@TomTom
Che male c'è a voler convivere? Se lui non ne era convinto bastava un no, che comportamento è dire di si per farle piacere e poi scazzarsi?
Lei un rischio se lo è preso, ha lasciato casa dove stava bene per stare con lui. A me sembra che il bambino sia lui, che ragionamento è "troppo diversi, che non puo` amarmi come vorrei io, che non puo` funzionare, che a lui piace uscire a bere con gli amici e a me no, che chiedo troppo e che ora deve pensare anche a me e ai miei problemi e mi vede come un peso ecc ecc ecc"? Se è una coppia le cose si fanno in due. Se invece si sta insieme giusto per avere una/uno partner fisso da scopare capisco il ragionamento: la coppia va bene per quello, ma nel momento in cui le cose si fanno serie, il giocattolino è meglio romperlo e trovarsene un altro.
Cioè, a me sembra normale il desiderio di vivere insieme. Due persone che si amano, dopo un po' di tempo hanno questo desiderio. Non ti dico sposarsi e fare figli, ma godersi una vita di coppia nella stessa casa mi pare normale.
Se poi uno vuole rimanere in un certo senso libero e nella convivenza non ci si trova, bhe, c'è qualcosa che non va nel rapporto. Poi di questo te ne accorgi dopo aver firmato 6 mesi di affitto?
XYZ: io non credo che ci sia nulla di male anche se uno non va a convivere..le variabili sono tante, e convivere non è di per se una conferma che il rapporto va bene. Pero anche secondo me il ragazzo si è comportato da immaturo. Tomtom l'autrice può aver fatto tutte le pressioni che vuoi, ma quando una persona a 30anni si trova a dover firmare un contratto per 6mesi qualche domandina concreta dovrà pur farsela...troppo facile alzare le mani poi e dire: io non volevo, sei stata tu!
Per come la vedo, a differenza del commento dell'anonimo sopra di me, un rapporto viene messo seriamente alla prova nel momento in cui si va a convivere. Suvvia, fin quando ognuno ha la propria casa è facile che un rapporto funzioni, quando si convive invece si entra nella realtà delle persone, nelle abitudini. Vivendo a stretto contatto s'impara a conoscere chi si ha di fronte, non certo con il "ognuno a casa sua".
Detto questo, autrice, mi sembra chiaro che il suo comportamento è indice di scarso interesse nei tuoi confronti. Meglio soli che male accompagnati, stanne certa
@Anonimo alle 15:20 del 17-10-2015: non dico che ci sia qualcosa di male a stare ognuno a casa propria, ma dovrebbe essere un'evoluzione naturale quella di voler stare insieme nel proprio nido d'amore. Come ha scritto Settanta, convivere è la prova del nove, è il momento in cui ci si rende conto se si è "compatibili ". Finché ognuno torna a casa propria è una cosa. Quando la casa è una sola da dividere in due, è diverso.
Tom, non fare quello che va contro le donne per partito preso. Gli avrà anche fatto pressione, non dico di no, ma a una certa età è giusto pensare a convivere. E poi, più di qualche volta gli ha dato anche scappatoie e lui ha insistito per rimanere. Lui, mica lei. E lui non è un adolescente, se non se la sentiva poteva anche dirgli quella parolina magica che si chiama "no".
-un rapporto viene messo seriamente alla prova nel momento in cui si va a convivere
il fatto è il passaggio da relazione a distanza a convivenza...
cioè, è un salto enorme
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Deve pensare anche a te, ai tuoi problemi e ti sente come un peso??!
Ma stiamo scherzando!! Ma lascialo...sei giovane, troverai sicuramente un ragazxo x te.
Come ti ha umilata....