Lottascudo

Ven

08

Nov

2019

Il significato dell'amore

Sfogo di Avatar di LottascudoLottascudo | Categoria: Altro

Il significato di amore è questo e non ne vedo altri. La volontà della sopravvivenza altrui, la spinta ad agire perché l'altro sopravviva. E lo noto in tutte le specie animali o, quanto meno, le più evolute. Dove il maschio combatte per la sopravvivenza della femmina, dove la madre protegge e garantisce un futuro alla prole. Perché? Perché la femmina è depositaria della creazione di altre vite e perché la sua prole è l'altra vita da salvaguardare. Specchio che riflette ciò che accade nell'umana miseria. Padre e madre che garantiscono un futuro (migliore) ai figli. 

E' tutto così biologicamente e istintivamente discincantato. Amore, amors, a-mors. Senza morte. L'amore non è altro che un espediente biologico che, tramite l'istinto, garantisce la sopravvivenza della prole e quindi il perpetuare della specie. Amore che porta al sacrificio del sé per il prossimo (il più vicino) e cioè a "fare il sacro", quel sacro che altro non è che onorare la magnificenza della specie. L'uno che annulla sé stesso di fronte ai tanti, in nome della continuità, finché dura.

Eppure esistono coppie senza figli che non vogliono o non possono averne, oppure coppie omosessuali, di ogni genere. Ma l'amore esiste lo stesso, nella coppia. Perché? Retaggio! Un retaggio così significativo che porta un individuo sano a preoccuparsi per l'amato, cioè colui che deve essere salvaguardato. 

L'amore è questo. Un arcaico metodo di sopravvivenza della specie, freddo, incalcolato e svuotato di ogni retorica. 

Mar

05

Nov

2019

Non vedo vie d'uscita

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Da quando ho memoria, l'unica cosa che ho sempre voluto è essere sereno, neanche felice: soltanto sereno, abbracciato da un'imperturbabilità senza fine. La natura non è stata clemente con me, ho ereditato gli stessi tratti psichici di mia mamma. Una predisposizione alla tristezza, all'ansia e, soprattutto, alla depressione, che mi accompagna da quando avevo 12 anni.

Da quando sono nato sono sempre stato soggetto a imposizioni. Ti devi chiamare così, devi indossare questi vestiti e devi mangiare quello che dico io. Certo, sono cure di genitori che si occupano del figlio neonato con amore, ma sempre imposizioni fatte e finite. 

L'obbligo che più ho odiato è stato il "diritto" all'istruzione. Essere obbligati ad andare a scuola. Ed ero pure bravo eh! Ma non lo sopportavo. Io non volevo studiare: volevo imparare! Perché io, essere umano ed essere vivente nato libero, devo sottostare a leggi, norme e obblighi. Io sono libero, perché devo essere obbligato a fare qualcosa che non voglio fare? 

25/30 ore a settimana, per 9 mesi, per circa 18/19 anni tra scuola dell'obbligo (controsenso, l'istruzione è un diritto) e università, ore prese e gettate nella spazzatura. Meno male che almeno all'università ho studiato ciò che ha una parvenza di gradevolezza, per me. Ma il resto... Che cazzo me ne frega a me di Leopardi? Chissenefrega delle poesie di Ungaretti! Di tutti questi cessetti inutili. INUTILI! Ho, mio malgrado, una buona cultura umanistica, imposta, di cui non so che fare.

Mi sento rapinato dei miei anni, in cui potevo giocare, costruire e inventare. Mi viene male a pansare che a momenti queste 5/settimana potrebbero diventare 8, per un misero stipendio.

Mi viene male a pensare che forse dovrò trasferirmi, spendere 700 euro di affitto per un monolocale angusto e usare il resto per vivere. Che vita è?

Mi viene male a vedere mio papà, impiegato, che parte di mattina con la maglia della ditta. Non è libero neanche di vestirsi come gli pare. Ma si può?

Mi ricordo un colloquio di un anno fa circa. Normale giornata lavorativa 9-18 con un'ora di pausa. "Però sai, qui non usciamo mai alle 18, ci fermiamo almeno mezzoretta in più". Chiaramente mezzora regalata. Anche questa cazzo di mezzora ti vuoi prendere, ho pensato.

Mi viene male a pensare di essere nato e poi essere stato costretto a tanti obblighi. La morte, la sofferenza, la fatica. Che vita... Chissà cosa passa nella testa di una persona che vuole figli. Massì, mettiamo al mondo una persona, gettiamola in pasto al mondo e poi muoia come fanno tutti. Come fanno tutti. COME FANNO TUTTI. La vita è una moda! Una moda dove non puoi essere alternativo.

L'idea della morta l'ho accettata con gioia, come se qualcuno mi avesse fatto un regalo. Mi rende felice e sereno pensare che prima o poi tutto finirà. Serenità che si dirada quasi subito a vedere quanto tempo dovrò passare ancora qui.

Pensare mi piace molto, è come se entrassi fisicamente nel mio cervello e guardassi dei grandi schermi, come al cinema, sui cui sono proiettati i miei pensieri, come se non fossi io a pensare, mentre mi godo le scene. 7

Sono nato in un mondo dove ho e devo pagare servizi che non voglio, che non uso e che non userò. Mi fa schifo. 

Io non voglio sentirmi utile e non voglio lasciare un ricordo di me, non ho bisogno che il mio onore si rifletta su qualcun'altro.

La vita è una truffa. 

Gio

24

Ott

2019

Operatori telefonici e dati

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Di solito, quando mi chiama un operatore telefonici di chicchessia, vuoi per acqua, elettricità, utilizzo di qualcosa, come passo la giornata, ecc... mi viene sempre proposto di fornire i miei dati, rispondere a delle domande o a dei test. Bene.

Sarei molto lieto di partecipare ai quiz, quindi a fornire tutti i dati e le risposte che servono, se avessi qualcosa in cambio. Perché dovrei fornire un servizio gratuito e fornire gratuitamente i miei dati a persone e società che con i miei dati ci campano? 

Per questo chiedo sempre se a titolo del mio ipotetco favore ricevo qualcosa in cambio. Mi viene prontamente detto che "mi dispiace, ma no". E allora basta. Per niente, nemmeno i cani abbaiano.

Discorso diverso per gli operatori alla stazione ferroviaria. Lì raccolgono risposte per migliorie ai servizi, almeno credo.

Gio

26

Set

2019

Che palle queste vaccate

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Ne ho piene le palle di quelli che dicono che la vita è preziosa. 

La vita è preziosa per ognuno di noi, in quanto nostra personale, ma non in tetmini assoluti. La vita è preziosa perché è rara, anzi unica, e ha quindi una valore inenarrabile. A volte invece nemmeno quello. Che valore ha la vita di un malato terminale, di un vegetale? Non prendiamoci in giro. Il valore è proprio quello in termini economici. Una vita simile non ha valore e l'unico che può attribuirgli un valore è, al massimo, il portatore di quella vita.

Da quando nasciamo a quando moriamo non siamo liberi. Nasciamo già appartenenti allo Stato. Ecco, la vita ha valore solo per questo ultimo. 

Io non voglio appartenere allo Stato.

Mar

24

Set

2019

Come si permette questo?

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Ho scritto a un tipo su una chat di incontri. Non è il classico belloccio, è alto un metro e fico secco e pesa come un cuscino, ma lo trovavo affascinante, aveva un nonsoché di carismatico.

Non solo non mi ha risposto, ma non ha nemmeno visualizzato 'sto cessetto rachitico.

Devo dire che ci sono rimasto di merda! Di solito non scrivo mai a nessuno, lascio che gli altri scrivano a me. Scrivo una volta io per primo e vengo trattato come una merda, ma vaffanculo. Ti ho scritto anche che ti trovo carino e manco un grazie?

Neanche un messaggio per dirmi di andare in culo. Nulla. E questo stronzo sta online come se niente fosse.

Eppure sono anche un bel ragazzo, dei bei ragazzi mi hanno fatto la corte e ho sempre avuto flirt con bei ragazzi e ragazze.

Peccato, io lo trovavo carino :(

Fottiti stronzo, tu e le tue frasette da due soldi, sotto le foto, che sembrano quelle di un 50enne che ha appena scoperto i social. 

 

Mer

11

Set

2019

Ho appena litigato

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Ho appena finito di litigare e cosa faccio? Scrivo e mi sfogo. 

Per essere precisi ho litigato con una commessa di una nota catena di negozi che di occupa di vdeogiochi, catena che sta per chiudere i battenti e pere questo è un sollievo.

Mi reco nel negozio per comprare un gioco. Costo 20.98.

"Devi fare la tessera per accedere a questa promo", ma non c'era scritto. Siccome la tessara mi dice che costa 17 euro decido che il gioco non vale la candela e faccio per andarmene.

"Ma sì dai, siccome sei tu ti faccio la promo senza tessera" ok. 

In cassa trovo sul led 23.98.

Chiedo spiegazioni. "Eh sono le garanzie e le protection" mai richieste e nemmeno mai offerte.

Alla mia richiesta di toglierle mi ha fatto una testa così sulla necessità di averle, e se succede questo e se succede quello, sei coperto e balle varie.

Mi sono dovuto incattivire per farmele togliere e farla finita.

Sul led della cassa 20.99.

Faccio presente che il gioco veniva 20.98 e lei "eh sì, ma ti ho inserito un carnet di buoni sconto al costo di 1 centesimo". 

Ora, non è per il centesimo e ci mancherebbe, non sono mai stato pidocchio in vita mia e mai lo sarò. Ma perché cazzo devo sentirmi preso per il culo?

Me l'hai offerto il cazzo di carnet? E poi che minchia me ne frega a me dei tuoi sconti, ho comprato per la prima volta dopo 10 anni.

Alla fine sono 20.98, esattamente l'unico oggetto che ho chiesto.

Pago 21. Lei beffarda, con la faccia di chi crede di essere furba pensando che avrei fatto meglio a tenere il carnet, date le circostanze "non ho i due centesimi di res...". La incalzo mettendo sul bancone 8 centesimi che ho trovato frugando tra gli spiccioli "ecco, scommetto che 10 centesimi li hai".

Non provo pena per questi commessi che a giorni si troveranno senza lavoro.

 

 

 

Mar

10

Set

2019

Colloquio di lavoro

Sfogo di Avatar di LottascudoLottascudo | Categoria: Ira

Avvenuto circa 3 settimane fa.

"Bravo, bel curriculum, interessante percorso di studi, interessanti anche le esperienze lavorative che ha avuto, bravo qua, bene là... Dopo le ferie la contattermo per darle una risposta, anche qualora avessimo scelto un altro candidato, lo facciamo sempre.". Parole testuali.

Ora. Il contesto era piccolo, una decina di dipendenti totali, l'età media era di 37 anni, a detta di chi mi "colloquiava", quindi immagino gente piuttosto sveglia e con poce persone a cui correre dietro. Allora è possibile che nessuno si sia sognato di scrivermi una mail per dirmi che in realtà il mio cv fa cagare, che sono un povero incapace e che hanno sceltro un altro?

Perché dirmi che mi farete sapere se poi non mi cagate nemmeno di striscio? 

Colloquio tra l'altro avuto col giovane titolare dell'"azienda", non con uno delle risorse umane che può anche infischiarsene. 

In sostanza non ho meritato nemmeno l'educazione della risposta negativa (promessa) nei confronti della mia candidatura. Sono allibito.

E allora fottiti stronzo.

E piuttosto non dire niente, oppure limitati alla canonica frase "ti faremo sapere" senza tanti fronzoli, deficiente.

Ven

06

Set

2019

Allibito

Sfogo di Avatar di LottascudoLottascudo | Categoria: Ira

Per fare l'infermiera serve la laurea, per insegnare all'asilo serve la laurea. Per insegnare alle elementari serve la laurea e una mia conoscente di 45 anni con il diploma di magistrali, con la cattedra fino a ieri, si ritrova precaria.

Per fare il miistro è sufficiente la terza media.

Per fare il postino serve un voto minimo alla maturità. 

Per partecipare ai concorsi pubblici devi dare anche il culo. 

Grazie Italia, grazie Europa. 

Mer

04

Set

2019

PubblicitĂ  assorbenti

Sfogo di Avatar di LottascudoLottascudo | Categoria: Altro

Non so se anche voi vi siate imbattuti nella raffinata pubblicità che dice che il mestruo è naturale e che non dovrebbe essere tabù.

Bene, sono d'accordo. Potrei anche essere daccordo sul farlo passare durante lora di cena. Ma servivano veramente le goccioline rosse che scendo lungo l'interno coscia della mestruata? 

Un po' di finezza magari... 

Ven

30

Ago

2019

Notizia dell'anno

Sfogo di Avatar di LottascudoLottascudo | Categoria: Altro

Non esiste il gene dell'omosessualità, ma al massimo delle varianti genetiche che contribuiscono in modo limitato rispetto a influenze ambientali e culturali a determinarla.

Ah, che gioia vedere il motto "born this way" crollare come un castello di carte al vento.

Non essendo genetica, ma un mix tra varianti genetiche e influenze ambientali e culturali, vuol dire che l'omosessualità, come l'eterosessualità, non è innata.

Pertanto si può guar... cambiare scusate. 

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