Cinerea

Lun

22

Ago

2016

Cose, e aria condizionata

Sfogo di Avatar di CinereaCinerea | Categoria: Altro

Quindici mesi fa la vita mi ha travolta, dopo un sonno lungo anni; mi sono passate accanto persone il cui nome mi è rimasto incastrato nel cuore, il cui passo ha scandito il ritmo delle mie settimane.

Ho pronunciato nomi come preghiere, all'alba di me; li ho macerati disfandoli d'usura, riducendoli a fili sottili e taglienti che hanno incatenato la mia anima all'affetto. Mi sono sciolta al sole come se non l'avessi mai visto prima. In realtà, la vita era lì; ero solo io che guardavo altrove.

Ogni parola è stato il perno su cui gli anni hanno ruotato, turbinando, e sono svaniti mentre il giorno seguiva la notte; e chissà quante cose ho perso, mentre dormivo.

Non mi riconosco più nelle foto. Mi aspetto sempre di vedere la cosa informe che ero, infagottata in vestiti terribili; e invece al suo posto c'è qualcun altro. Non so più come appaio, non sono più "quella grassa". Sono una come altre. Chissà chi sono, adesso.

Ed ora, quante cicatrici mi sono rimaste. Sulla pelle, ormai non le conto. Ed il mondo mi urla come dovrei essere, come non sono, come devo diventare, cosa devo fare.

Basta così, sono stanca. Mi sto bene come sono, mi piaccio, piaccio agli altri, sono sana.

Basta.

Infine: che meraviglia, questa vita. E quanto lavoro da fare, quante nuove vette ad ogni svolta; e prima o poi speriamo di arrivarci, lavorando abbastanza.

Ho mal di gola, l'aria condizionata miete vittime. Che bisogno c'è di tenerla a manetta, dico io.

E alla fine non gli ho più scritto; prima o poi incrocerò qualcuno "giusto" per me. Non si può mai dire..  

Tags: cose

Mer

13

Lug

2016

Le conclusioni

Sfogo di Avatar di CinereaCinerea | Categoria: Altro

Continuo a scrivere qui perché altrimenti non mi sembra una cosa reale. Cielo. E se mi accartoccio sul pianoforte, è la volta che vado definitivamente fuori di testa. 

Se c'è ancora qualcuno che legge (cosa di cui inizio a dubitare), mi scuso.  

Ricapitolo infine: 

Non so che cavolo sia successo. Ma lì nasce e lì muore. Ora che sono razionale e sveglia e non scrivo alle 4 del mattino, ne sono convinta. 

L'ho sentita per telefono, e siamo della stessa opinione. Ciò che stimo in quella donna è anche questo: la capacità di essere sincera, oltre che spontanea. È stata una cosa "del momento", e non si sa perché sia successa (che poi alla fine non è successo proprio niente.). Abbiamo chiarito la natura del nostro rapporto. 

"Ti voglio moltissimo bene.". "Anch'io.". Questo è quanto. Ieri lei era fuori fase, io anche, il discorso interessante, e boh. Non si sa bene che sia successo. 

Si dice che a volte per punirci gli dei ci accontentino, giusto?

Lezione imparata. Cercherò di essere più saggia.

Rileggere tutto ciò che ho scritto qui mi ha molto aiutata, tra l'altro. Sono stata ingenua, nel volere qualcosa che appena si è avvicinato mi ha terrorizzata. 

Non smetteremo di prendere il caffè insieme, occasionalmente; nè di parlare, nè null'altro che non sia normale in una relazione di questo genere. 

Non cambierò insegnante. È la migliore della città, e io ho della strada da fare indipendentemente da tutto.

È come svegliarsi da un sogno lungo dei mesi.

Ho riletto ogni commento lasciato sotto i vecchi sfoghi. Ringrazio, sempre che stia ancora leggendo i miei sfoghi "io, io, io", chi si è trovato a seguire da lontano questa vicenda. 

Riprenderò il mio percorso, che in fondo non si è mai interrotto.

Vi auguro buona fortuna per i vostri progetti, quali essi siano. 

(Cinerea

Mer

13

Lug

2016

Oggi - e i segreti

Sfogo di Avatar di CinereaCinerea | Categoria: Altro

Che casino.

Dimenticata? AH! Ma figuriamoci. Ci ho provato, ma immagino che sarà per la prossima.

In compenso, la scena di oggi:

Lei bianca come un cadavere, il viso a circa due centimetri dal mio. Sento il suo respiro, e mi gira la testa. Il suo profumo mi blocca i pensieri come la sabbia fa con gli ingranaggi. I suoi occhi, piantati nei miei, esprimono una disperata incertezza e qualcos'altro. Rimaniamo lì per qualche istante. Silenzio. Poi io volo via, fuori dalla porta, perchè che cazzo, è sposata.

Lei resta dov'è, la vedo con la coda dell'occhio. Controluce.

Smetti di chiamarmi tesoro, cara, bella, bellissima; smetti di dirmi ciò che mi dici, smetti di abbracciarmi e accarezzarmi. Mi uccidi.

Non posso farti questo, e non posso farlo nemmeno a tuo marito. 

O almeno, questo ho pensato lì per lì. 

Da brava diciottenne ho fatto le indagini necessarie (internet e io, una lunga storia d'amore); e lui mi sembra terribilmente una brava persona. Per l'amor del cielo, io spero che lo sia davvero. Perché scostarmi da te - ed andarmene - mi ha schiantato l'anima. 

Poi:

Torno a casa dei miei di pessimo umore, devo accompagnare mia madre per delle spese. Problema: mio padre ha dimenticato le chiavi. Quindi dobbiamo aspettarlo per uscire, evitando di chiuderlo fuori casa.

Lui è sparito chissà dove, ricompare dopo un po'; mia madre ha un diavolo per capello e cerca di dissimularlo con poco successo, io ho solo voglia di dare testate al muro. Cinque del pomeriggio, luce vagamente calante per via delle nuvole.

Evita ogni domanda del genere: "ma dov'eri?".

Io lo so dov'eri, papà.

Tu eri con lei, correggimi se sbaglio. O forse con una "matura" che cercavi su quel famoso sito di incontri. Quando ti ho beccato per caso, hai presente?

Pessimo bugiardo, come al solito, e terribile attore. 

Si tiene alla larga da me e mia madre (non sia mai che ne senta l'odore e faccia domande scomode). Finge di capire fischi per fiaschi. Risponde in modo vago e non pertinente. Guarda altrove. Cos'è, pensa che siamo stupide?

Sparisce sempre più spesso in posti non meglio precisati, cancella tutti i messaggi, ha password per qualsiasi cosa. Si sente abbastanza in colpa perché ogni mio desiderio sia un ordine. Ma non ne approfitto, mi viene solo la nausea. 

Sono stanca. Non capisco dove viva mia madre. Non si capiscono più, attaccano briga per tutto (principalmente perché mia madre si irrita e sbotta per praticamente qualsiasi cosa).

Tutti questi segreti, queste bugie, questi sguardi che cercano vie d'uscita. 

Non so più che fare. I miei genitori se la sbrigheranno tra loro, com'è giusto che sia. (Tra moglie e marito..)

E lei? Mi chiedo se anche lei, tornando a casa oggi, avesse gli occhi sfuggenti di mio padre. (Sempre che oggi abbia visto il marito, perché.. "è complicato".)

Mi chiedo se dovrei agire d'egoismo o accollarmi la parte della martire, giusto per dormire la notte. Mi rendo conto che non rinuncerei a lei per altro che questo, il quieto vivere della mia coscienza. 

E non sono abbastanza ingenua per, eventualmente, figurarmi qualcosa che non sia una vita fatta di ritagli, di chiamate all'occasione come un cane; una vita all'ombra del suo cuore.

Una misera condotta da amante d'occasione.

Non sono stupida e so in cosa mi caccio, se ci entro.  

Eppure, lei è così tante cose. 

Eppure sono (quasi) da ambo le parti.

Eppure ne sono profondamente, ridicolmente innamorata.

Che diavolo dovrei fare? 

Sab

09

Lug

2016

Finalmente

Sfogo di Avatar di CinereaCinerea | Categoria: Altro

Mia cara, sono libera dal tuo fantasma. 

Che bello, che liberazione! Finalmente!

Finalmente mi sono decisa a ridimensionare il mio affetto e a vederlo per ciò che è.

(Salti di gioia).

Ti voglio un sacco di bene e ti stimo tanto, e questo è quanto.

(Altri salti di gioia). 

Affetto reciproco, niente più niente meno. Non è bellissimo? 

Sono strafelice, paradossalmente (?). Nessuna sensazione di vuoto, nessun malumore. Sto una favola. 

Auguro una buona giornata a chi mi leggerà. Buona serata. 

Lun

04

Lug

2016

L'inizio di Luglio.

Sfogo di Avatar di CinereaCinerea | Categoria: Altro

Sono in uno di quei periodi pieni di sole in cui riempirmi gli occhi di luce è fin troppo facile.

Sorrido spesso. Dormo pochissimo, mangio anche meno. Ascolto gli uccelli cantare alle cinque di mattina, e rido da sola in stanze buie e vuote. 

Presumibilmente esaspero il vicinato suonando tutto il giorno, finchè è estate, ed inciampo sui tasti del pianoforte come su scale. 

Fuori, traballo sulle strade dissestate del centro storico su sandali che non sono abituata a portare (più alti del solito); e finalmente tengo la schiena dritta. 

Intrattengo relazioni amichevoli con chi ha piacere ad avermi intorno. Osservo con particolare cura chi m'interessa, e me ne curo. Mi accerto di dimostrare in modo appropriato il mio eventuale affetto. Cerco di essere buona e cara - ceffoni a stronzette manesche a parte. Lo definirei un successo parziale. (Risate sarcastiche nella mia testa). 

Ed ora ho qui quest'immagine, incastrata nella memoria, che riflette e moltiplica la luce abbacinante di questo recente e torrido primo pomeriggio di luglio.

Lei che mi sorride, io che ricambio. Tante chiacchiere a cuore aperto, e nessun disagio da parte mia. Nessun mio gesto è opacizzato dal timore di fare qualcosa di sbagliato; ogni cosa al suo posto, i nostri sguardi agganciati in una linea continua. Tanti argomenti diversi, tanta voglia di raccontarsi - ed ascoltarsi - da ambo le parti. Ore letteralmente fuggite; o forse evaporate, dato il caldo. 

Che bel sorriso ha. Mi palpita fra le ciglia ogni volta che chiudo gli occhi.

 - Altra immagine, sempre lei.  

Fine maggio. Ha posato il suo viso contro il mio in cima alle scale polverose. Che gesto strano, ho pensato, che strana sei; e mi è rimasto addosso il suo profumo per ore. Che devo pensare, mia cara? Io ci rinuncio, a pensare.

 - Terzo frammento, io.

Sei del pomeriggio, tapparelle parzialmente abbassate.

Io che ballo da sola, nella cucina immersa nella penombra. Non ballo mai. 

 - Quarto pensiero, l'eco dei miei passi.

In questa casa i miei passi rimbombano nelle ore piccole della notte, e faccio avanti-indietro in continuazione. Non mi sento sola, i miei passi mi rispondono.

Sono felice a modo mio.

Si aprono nuove vie in continuazione; e la mia vita si dipana alla velocità del tempo che cammina. Diciamo che procediamo a braccetto, finchè riesco a tenere il passo.

 - Ultima scheggia.  

Non so più di cosa sia lastricata la strada per l'inferno, probabilmente non solo di buone intenzioni; ma, per chi mi cerca, sto saltellando da un sasso all'altro. Probabilmente cercando (spesso invano) di mantenere una certa grazia.  

Tags: sassi

Sab

02

Lug

2016

I pensieri delle due di notte.

Sfogo di Avatar di CinereaCinerea | Categoria: Altro

È nuovamente notte, e fa un gran caldo. 

A questo punto della mia vita vivo da sola, in un appartamento buio e troppo grande. Pavimenti freddi e lisci di marmo, una libreria piena dei titoli più disparati, un pianoforte a disposizione. Sola. La mia voce qui dentro ci rimbomba. A dirla così sembra un po' patetica, come situazione. O forse privilegiata. Un po' di entrambe, probabilmente.

Mi vengono in mente pensieri frammentari. 

 - Le persone si dimenticano forse un po' troppo spesso della mia età.

Il rimprovero che mi rivolge spesso mia madre è che mi manca la freschezza delle mie coetanee. Le piacerebbe che fossi più "leggera", meno riflessiva, un po' più questo, un po' meno quell'altro.. E perchè non ti metti queste scarpe, e perchè non ti trucchi un po' come le tue compagne, e perchè, perchè, perchè. Perchè di no, ecco perchè. Lei è l'unica che si ricorda che ho diciott'anni, credo.  

 - Oggi mi sono messa una mano su un fianco, posa abituale. Mi sono fatta male. Ho sentito ossa dove prima c'era più carne, ed ho usato troppa forza (?!). Mi sono sorpresa e sono "scivolata" perdendo l'equilibrio. 

Il ragazzo che metteva a posto gli scaffali mi ha guardata con un'espressione indecifrabile. E io mi sono messa a ridere. Da sola.

 - La mia migliore amica è a centinaia di chilometri di distanza, e dov'è non si trova un granchè bene. Vorrei abbracciarla. Anch'io avrei bisogno di un abbraccio. Le voglio sinceramente bene. 

 - Ieri una persona a me cara mi ha trattata con disprezzo perché era seccata dal fatto che avessi intuito come si sentiva.

Alla fine siamo venute alle mani. Le ho tirato un ceffone, e la parte migliore è che non me ne pento affatto. Me ne sono andata da casa sua, e poi il silenzio per un paio d'ore. Mi ha chiesto scusa via messaggio. Frega niente. Una vita d'amicizia non la salvi con un messaggio, la salvi muovendo il culo e presentandoti a casa mia per parlarmi di persona. Soprattutto dopo le tue affermazioni, amica mia. 

 Anche lei spesso si dimentica della mia età.

 - Che cazzo di università scelgo? Panico. Sarà divertente conciliarla con il conservatorio. Che farò. Ad ogni costo. Che stress. Io prego il cielo e basta, a questo punto mi affido al mio lavoro, al mio studio, alla mia memoria e alla mia fortuna. 

 - Mi è tornata la voce. La felicità in cinque parole.

Stasera c'è un cielo meraviglioso. 

Gio

30

Giu

2016

Piccolezze?

Sfogo di Avatar di CinereaCinerea | Categoria: Altro

Oggi sono stata definita per la prima volta "una donna". 

È successo durante una conversazione, casualmente. Nessuno tentava di compiacermi.

La natura della persona che l'ha detto non è servile o reverente. Non ha la mia età, è più in là con gli anni.

Non era nemmeno qualcosa di studiato, ne sono assolutamente certa. 

È una piccolezza, ok. Ma ha colpito la mia attenzione. 

 

.. Accidenti, che botta. Non me l'aspettavo. 

Cioè, non mi aspettavo che sarebbe stata una botta.

.. Curioso.

Sab

25

Giu

2016

Le pose e la grafia, o "in funzione di piacere".

Sfogo di Avatar di CinereaCinerea | Categoria: Altro

Diciotto anni, circondata da coetanei (e non solo) perennemente in posa.

In posa attendendo un colpo d'occhio nella loro direzione (spesso non di "chiunque", ma d'una persona in particolare); in posa per non uscire male in foto, in posa per gli altri.

 

Io nelle foto esco sempre malissimo. La mia foto tipica comprende una me spettinata che guarda altrove.

Non ho alcun diritto di giudicare il come gli altri vivono la propria vita, ma è nella mia natura sputar sentenze. Chiedo venia.

 

È che in questi giorni ho avuto a che fare con persone che, nello scrivere lettere a persone a loro care, si preoccupavano della bella grafia.

Elemento indicativo, ovviamente. Però è un atteggiamento che ricorre in tante altre occasioni.

 

Non è qualcosa che mi appartiene, ed è per questo che lo giudico.

Io sono diventata la persona che volevo diventare e ne sono fiera. Piaccio, non piaccio, a volte piove, a volte c'è il sole. 

Non voglio vivere la mia vita in funzione di piacere.

Voglio viverla in funzione di amare, se e quando mi è concesso scegliere. (Al solito, i casi della vita sono infiniti. E le necessità tante.)

 

Amo la musica, i libri, la penombra della mia casa, viaggiare, la campagna di notte, la città di giorno, il centro di mattina, l'aria piena di cinguettii prima di mezzogiorno, amo tante cose; amo la mia famiglia, voglio sinceramente bene ai miei amici.. eccetera.

Cerco di essere un incontro positivo. 

Cerco di dare ciò che posso dare a chi credo lo meriti.

"Amo" di un altro tipo di amore raramente, ma profondamente; e spesso sono corrisposta.

Non sempre, ovviamente. (Caliamo un velo pietoso, per il momento.) 

 

Volevo solo scriverlo.

Grazie per aver letto queste righe.

Vi auguro una buona giornata. 

 

Cinerea. 

Tags: foto

Mer

25

Mag

2016

Chi ha paura dei mostri alzi la mano

Sfogo di Avatar di CinereaCinerea | Categoria: Altro

Già che ci sono, potrei anche scrivere del mio sogno. 

O meglio, del frammento di sogno che mi è rimasto incollato addosso. Me lo trascino dietro da tutto il giorno, e sento come un vuoto al cuore.

Ultimamente dormo pochissimo, il meno possibile; mi sono gettata nello studio (per quel che serve, tanto sarò probabilmente rimandata lo stesso), e cerco di pensare anche meno di quanto dormo. 

Però questa notte ho sognato un buio senza ritorno; ho sognato una me stessa che camminava in un mondo fatto di gallerie tenebrose e librerie cariche di tomi polverosi, a malapena illuminate da luci deboli ed intermittenti che occasionalmente balenavano ai margini del mio campo visivo. 

In mano stringevo dei soldi, e sapevo che qualcuno o qualcosa voleva portarmeli via.

Prima scena: io venivo uccisa da qualcosa che non avevo modo di vedere, i soldi sparivano; volgevo lo sguardo al cielo che si era improvvisamente aperto su di me, e miriadi di stelle invadevano il mio mondo. Ma ero morta, ormai, ed era troppo tardi; mi mettevo a piangere, perché sapevo che non le avrei viste mai più. Avevo addosso una sensazione di sconfitta lancinante, che bruciava come acido. E sprofondavo, sempre più giù, schiacciata sul fondo della miseria di quell'ultimo istante. 

Seconda scena: Io procedevo nelle gallerie, e sapevo che qualcosa mi seguiva da vicino. Ad ogni passo, per ogni battito del cuore, la sensazione si faceva più vivida; e stringevo i soldi, avevo freddo, ed il mio respiro accelerava sempre più; ma all'improvviso mi fermavo. Perchè capivo che il buio davanti a me, verso il quale procedevo con i soldi in mano cercando di scappare da chi mi seguiva, era esso stesso il nascondiglio del mio inseguitore. Il terrore.

Quindi iniziavo ad indietreggiare, incespicando, non abbastanza veloce, non abbastanza.. e lo vedevo. L'ho visto sporgersi verso di me. Il volto più terribile che potesse apparirmi davanti era a meno di mezzo metro dal mio, ed avevo paura. Già sentivo i suoi artigli affondarmi nella carne, quella chiostra di denti affilati arrivarmi addosso.. E i soldi, naturalmente, sparire.

Mi sono svegliata con un brivido nel buio, alle tre di mattina; l'immagine di quel volto atroce diventava sempre più smussata man mano che riprendevo conoscenza.

Ma ciò che mi ha schiacciata è stata l'agghiacciante consapevolezza del fatto che quella cosa non era uno dei mostri di cui avevo paura da piccola. 

Quel mostro erano i miei disturbi alimentari. Ho sempre paura che mi riacchiappino, in qualche modo, che si mangino la mia anima, la mia salute, i miei soldi.

Sono inorridita.  

E prego il cielo che quel mio dannato demone rimanga chiuso in qualche recesso dimenticato della mia mente, e lì rimanga a marcire per il resto della mia vita.

Tags: mostro

Mar

24

Mag

2016

Lei, al solito - ( meglio noto come: "Abbiate pazienza con me" )

Sfogo di Avatar di CinereaCinerea | Categoria: Altro

La donna di cui sono innamorata è dotata di una dolcezza un po'stizzosa, che è tipica delle persone con il cuore tenero e l'intelligenza affilata.È qualcosa che si riflette in ogni suo gesto, e lo vela di una profonda contraddizione; è umana, e solo il cielo sa quanto è bella anche - forse soprattutto - per questo. 

La donna di cui sono innamorata non è una donna fragile; ha una struttura imponente, ed un incedere sicuro che le conferisce un certo carisma. 

La donna di cui sono innamorata dona sempre un certo tono ascendente alle sue affermazioni, e questo particolare fraseggio rende il suo parlare quasi musicale. 

La donna di cui sono innamorata ha delle opinioni impopolari su certe questioni, ed ha il fuoco nell'anima.  

La donna di cui sono innamorata ha una gestualità ampia, teatrale, ed una certa tendenza al dramma; a volte è buffa, nella sua enfasi. Ha una risata argentina, spontanea, travolgente; è una risata povera di sarcasmo. 

La donna di cui sono innamorata pochi giorni fa mi ha detto: "sei bellissima".

Sorrideva, era raggiante. Si vedeva dagli occhi, brillavano. Chissà poi perché. 

E io sono felice da suppergiù una settimana.

No, non mi faccio illusioni.

Ma io che ci posso fare, se è meravigliosa? 

 

Prima o poi di me che ne parlo ne avrete le pa**e piene, lo so. Ma posso scriverne solo qui. Abbiate pazienza, vi prego!  

Iscriviti!

Iscriviti
Iscriviti e potrai aggiungere commenti senza attendere approvazioni, votare gli sfoghi e gestire i tuoi post ed il tuo profilo senza limitazioni.
Clicca qui per aggiungerti