Mer
19
Lug
2017
come spezzare questo circolo vizioso?
Circa due mesi fa, dopo mesi che continuavo più o meno saltuariamente a far sesso con quest uomo sposato, pensavo finalmente di aver toccato il fondo del barile con lui , dopo avermi detto una frase che ho trovato a dir poco fastidiosa ed egoistica, mi era venuto da vomitare e mi ero sentita così svuotata che ero convinta fosse arrivato finalmente il momento di smetterla di vederlo. L ho odiato, ma ci sono riuscita per due mesi. Ma l ho rivisto ancora una volta. Ogni volta mi ripeto che è l ultima.. io dico sempre che lui mi fa schifo , ma mi faccio schifo anche io quanto lui, sono fidanzata e se nei mesi precedenti nei confronti del mio ragazzo ero per modo di dire "coerente" con me stessa ed ero molto distaccata e fredda (questo non mi giustifica affatto lo so benissimo), ora sono diventata schifosa, cioè mi comporto come se nulla fosse e sono amorevole come lo sono sempre stata.
Mi sono promessa che vado in cura da qualcuno perché devo risolvere assolutamente questa cosa dato che sono così genio che non riesco ad avere le palle e guardarmi allo specchio e dirmi: lasciali perdere.
Entrambi.
24 commenti
Ecco per favore però non fare come molte pazienti che si son fatte anche l'analista!!
Scegliti una donna o metti in conto che nei casi come il tuo è altamente probabile che si verifichi un transfert tra te e psicologo. Ovvio non sarebbe un gran problema se lui lo sa gestire, ma rallenta o impedisce ogni forma di terapia.
@bonusmalus cosa intendi per trasnfert tra me e psicologo?
Ah succede molto spesso, è accaduto con una certa frequenza anche alle mie pazienti quando esercitavo.
Per definizione sarebbe una trasposizione di sentimenti provati nell'infanzia verso l'analista o il terapeuta .. in pratica è molto peggio perchè può accadere proprio di innamorarsi del proprio psicologo o di desiderarlo ardentemente ...poi in realtà scopri che è tutta una difesa dell'inconscio che non vuole farsi "smontare" i suoi ancoraggi. :)
In effetti, ora che ci penso e pur sapendo benissimo come funziona, anch'io mi farei più che volentieri la mia di analista muhahah
Non è lui che fa schifo, ma sei TU, potenziale rovinafamiglia. Ti sta solo tornando indietro un po' del male che cagioni
Ok... Questo è stato il tuo primo sfogo che ho letto e ho dovuto recuperare gli altri due nel tentativo di capirci qualcosa.... e ti dico quali sono le mie impressioni in merito ( bada bene, impresioni, solo tu puoi sapere come stiano le cose):
a me sembra che la prima cosa che emerga è una drammatica non accetazione di sè e dei propri bisogni, tutto il resto è consequenziale. Mi spiego meglio: c'è un uomo sposato che approfitta di un tuo pessimo periodo per svuotarsi i coglioni ed un fidanzato ( o presunto tale ) che pur di non perderti è disposto a chiudere entrambo gli occhi, turarsi le orecchie e il naso, fare finta che tutto vada bene e di sentirsi appagato sessualmente ( cosa impossibile, e sai perchè... perchè non lo sei tu, quindi non può esserlo lui) eppure... il dato che emerge ancora prima di un giudizio su queste due persone, è la disistima nei tuoi stessi confronti, più volte scrivi "mi faccio schifo". Ma non dovresti: è proprio questo che ti ha condotto nella spirale in cui ti trovi. Mi pare evidente che tu abbia cominciato a sentirti una brutta persona quando hai cominciato a realizzare di non amare più il tuo ragazzo verso il quale non solo continui a nutrire affetto, ma continui a sentirti legata da un vincolo di gratutidine che non esplori meglio nei tuoi sfoghi e di cui ci dici assai poco. Il tuo rapporto col porco sposato soddisfa i tuoi due bisogni più impellenti del momento: quello fisico/sessuale, e quello di poterti sentire la merda di persona che pensi di essere. Ed il secondo è il più importante perchè è quello che ti dà l'illusione di non potere essere soddisfatta sessualmente da nessun altro e che ti impedisce di uscire da questo circolo vizioso. Magari è tutto sbagliato e sto solo scrivendo fesserie... ma se così non fosse, essendo la disistima nei tuoi stessi confronti l'origine di tutto, capovolgi: amati come nessuno ti ha mai amata, abbi stima di te e comincia a frequentare persone che riflettano la stima e l'amore che hai per te stessa.... ti aiuterà a vedere nella giusta prospettiva i due uomini che fanno parte della tua vita.... e lasciarteli entrambo alle spalle.
Buona fortuna!
x stikatz - Confusissima - Legolas
stikatz: ho letto solo questo sfogo ma mi sembra che la tua analisi sia perfetta.
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aggiungo che lo psicoterapeuta è una buonissima idea (lo è quasi sempre). non capisco perché Confusissima abbia bocciato l'idea. egoismo, disistima, mancata accettazione di una cosa o dell'altra, qualunque sia il problema lo psicoterapeuta è sempre d'aiuto, a meno che non sia un cretino, of course.
Grande Joe, ti vedo bello carico e proiettato al sostegno umanitario. Dovremmo fare un clubbe.
Ehy @confusissima come stai? Si è vero sono bella che invischiata in questa cosa.. mi sento in un pantano.. sono molto arrabbiata in questo periodo!!!! Voglio solo uscirne ma mi sento un po' dipendente dalle attenzioni sporadiche prettamente sessuali di questo stronzo. Mannaggia a me. Avete ragione tutti. Mi voglio poco bene , perché non posso sentirmi importante è desiderata quando q questo gli gira di farsi un giro in giostra con me.
@stikatz bel Nick innanzitutto :D. Probabilmente hai ragione pure tu nella tua disamina. Mi vedo molto cambiata in questo periodo. Io odio questa persona ma credo di essere diventata peggio di lui come comportarmento, le milioni di menzogne che mi invento per vederlo .. chissà cosa mi attira di questo demente. Perché mi accorgo che molt volte mi voglio liberare solo ed esclusivamente per vederlo. Ovviamente il mezzo per poterlo vedere è farci sesso .. anche se a me basterebbe solo baciarlo.. mi sono incasinata catzarola.
Old, credo profondamente nella psicoterapia, per carità! Ma ritengo che in questo caso sia un "di più". Mettiamola così. E adesso proverò a spiegarne le ragioni.
Legolas cara, a me la situazione appare più semplice di quanto si possa immaginare. Tu hai già scelto. Purtroppo per te, come ti ho già detto nel precedente sfogo, anche lui. Quindi, piuttosto che mancanza di stima vs se stessi, a me appare come mancanza di palle. In definitiva, considerando il tuo ragazzo, egoismo allo stato puro.
Malus caro, no no no eh! Il club, in sfoghiamoci, è solo mio. Brevetto depositato.
facile di al tuo ragazzo che lo hai tradito e all'uomo sposato che se si fa rivedere lo dici alla moglie
(si lo so sono "spiccio" nelle soluzioni ma le questioni di fondo le la scio ai professionisti)
TomTom
se lo fa fa danni. funziona, in questo sono d'accordo. non ha volontà sufficiente per uscirne, e in quel modo qualcosa succede, però:
- confessare un tradimento fa più danni del tradimento stesso, e su questo potete dissentire, l'esperienza mi dice che è così. è comunque fattibile
- informare la moglie dell'amante significa fare qualcosa di immorale, a mio parere. la di lui moglie non avrà punta voglia di sentirsi dire che è cornuta, quasi di sicuro lo sa già, e semplicemente, per me vale la regola del "fra moglie e marito non mettere il dito" (mi voglio rovinare: a meno che la moglie non sia bonazza... 👿 ).
a parte la fine della tresca il risultato complessivo sarà fare incazzare tutti e crearsi dei nemici. se ci limitiamo al punto 1 ok (o lui la lascia oppure riorganizzano il rapporto, oppure decidono di lasciarsi ecc.), ma lasciamo stare la moglie di lui.
poi fate vobis. bastano 2 colloqui. molto probabilmente resterà sola. ma è una soluzione con un solo pro e un ballino di controindicazioni. la odieranno in 3. pericoloso.
Concordo Joe.
A regà, ma voi avete mai visto un cocainomane buttare un panetto di coca dal 20esimo piano? Io no. Queste trappolone creano più dipendenza delle droghe, a liberarsene in quel modo si rischia poi di andarsene a cercare di peggiori.
Caro Tom Tom , so che quella è la via più semplice ma non la percorrerò mai. Se mai dovrò lasciare il mio ragazzo non gli confesserò mai nulla. Ne tantomeno rovinerò una famiglia per questa cosa che da parte sua non vale nulla... Se non "divertimento".. per l ennesima volta gli ho detto che dobbiamo smettere , lui mi risponde che non si può andar avanti di certo in eterno, che il feeling che abbiamo io e lui non è facile trovarlo in un altra persona (no, non abbocco a questa cazzata) . Credo che non mi lasci perdere perché sua moglie non gliela sgancia volentieri. Per me la situazione è un po' più complicata.... perchè io lo vedrei solo anche per baciarlo e basta , ma purtroppo questo non basta Er vedersi.. quello che mi frega è che sono attratta sessualmente da lui e non da il mio ragazzo .. vorrei non averlo mai incontrato
se nai dovrò lasciarlo...ma se neanche sei attratta sessualmente dal tuo ragazzo cosa ci stai a fare ancora?
Un giorno ti sposerai. Ti auguro che qualcuna si trombi per bene tuo marito.
Ciao Legolas,
come sai io sono molto più indulgente con te. La situazione in cui ti trovi mi sembra frutto delle circostanze e della tua paralisi nel prendere decisioni. Hai un ragazzo buono ma talmente insicuro che, pur di non rinunciare a te, si berrebbe qualsiasi panzana. E poi con il tuo amante hai una situazione diametralmente opposta. Lui ti tratta malissimo e peggio ti tratta più lo desideri e lo trovi eccitante, anche se, alla fine, ti fai schifo. Sei come su una barca a vela in cui due membri dell'equipaggio si sporgono fuori completamente dai lati opposti, mantenendola in perfetto equilibrio. Se qualcuno molla scuffi di brutto, ma fino a quel momento, che dire, goditi la precaria tranquilla navigazione. A non affogare imparerai quando sarai caduta in acqua
Non resisto...
Cole... Ma qiando parli dei due membri dell'equipaggio che sporgono dalla murata della barca... Esattamente... Cosa intendi?
Ma Gage, da te non me l'aspettavo! 😂😂😂😂
Eh... Lo so... Che la vergogna ricada su me... :-D
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Nella trattazione dei sette vizi capitali siamo giunti alla LUSSURIA, ossia l'uso disordinato dell'istinto sessuale. Nel progetto di Dio l'esercizio della sessualità con il piacere che vi è connesso, ha come fine quello di costituire per l'uomo un mezzo per esprimere il suo amore verso una persona dell'altro sesso, e ciò a servizio della vita e nel contesto del matrimonio indissolubile.
E proprio perché corrispondono al progetto di Dio, il Concilio afferma (GS 49) che “gli atti con i quali i coniugi si uniscono in casta intimità, sono onorabili e degni e, se compiuti in modo veramente umano, favoriscono la mutua donazione che essi significano, e arricchiscono vicendevolmente in gioiosa gratitudini gli sposi”.
Purtroppo, però, in questo settore, più che in ogni altro forse, portiamo le tristi conseguenze del peccato originale. S. Paolo avrebbe voluto che i cristiani non avessero neppure nominato questo disordine morale:«Quanto alla fornicazione e a ogni specie di impurità o cupidigia, NEPPURE SE NE PARLI TRA VOI, come si addice ai santi; lo stesso si dica per le volgarità, insulsaggini, trivialità: cose tutte sconvenienti» (Ef 5, 3 – 4).
Ma noi, invece, ne dobbiamo parlare, perché questo vizio impuro ha assunto oggi una estensione ed una sfacciataggine, che il riferimento biblico a Sodoma e Gomorra sembra tutt’altro che esagerato…. Ogni vizio è un padrone prepotente e quello impuro conta molti servi e schiavi, forse più di ogni altro. E’ stato detto che non tutti i dannati sono finiti all’Inferno solo per questo peccato, ma tutti anche per questo peccato. Forse è una affermazione che può sembrare esagerata ed unilaterale, ma se poi ci si pensa bene, ci si accorge che non è molto lontana dal vero. Sì, perché il peccato impuro avvelena tutti i settori della vita spirituale, incominciando da quello fondamentale della FEDE. Pensate alla crisi religiosa di una larga fascia della gioventù…..
Ma cerchiamo di precisare il nostro discorso, chiedendoci IN CHE COSA CONSISTA la lussuria, quale sia la natura di questo peccato e persino perché debba ritenersi peccato, cioè offesa di Dio, rottura dell’armonia con Lui, disordine morale. Non sono pochi oggi, infatti, quelli che non la ritengono più tale:”Ma che male facciamo? Sei d’accordo tu, sono d’accordo io, non togliamo nulla a nessuno ….” Oppure:”Sono bisogni naturali che sentiamo tutti, che male c’è nel soddisfarli?...” Per non dire di peggio. Discorsi molto superficiali, ma che ingannano parecchi. La confusione (interessata!) delle idee in questo campo (confusione promossa talvolta da un certo tipo di cosiddetta “educazione” sessuale impartita a scuola) aiuta non poco il vizio a dilagare.
La lussuria è peccato – e peccato grave – perché è un uso disordinato, e quindi contrario alla volontà di Dio, di una facoltà (quella sessuale) ordinata esclusivamente al matrimonio, cioè alla comunione totale (spirito e corpo) di un uomo con una donna e al mantenimento e alla propagazione del genere umano (“Crescete e moltiplicatevi”). Matrimonio che Gesù ha elevato a dignità di sacramento, cioè consacrazione e sigillo divino all’amore umano, sacramento che comporta una stabilità inscindibile tra i due partners e grazie preziose per la loro crescita spirituale e per l’educazione umana e cristiana dei figli.
Fuori da questa cornice sacra del matrimonio l’uso della facoltà sessuale diventa disordine egoistico, che si oppone al piano di Dio. E siccome la sessualità è qualcosa che prende tutto l’uomo, si può cadere in questo disordine col pensiero, col desiderio, con gli sguardi, con le parole, con le azioni, da soli e con altri, in modo più o meno grave, ma sempre grave di per sé. I teologi, infatti, dicono che questo peccato non ammette pareri di materia, come l’ammettono gran parte degli altri peccati (per esempio, uno può rubare poco o molto, può irritarsi leggermente o giungere fino all’odio, può lasciarsi andare al pettegolezzo o giungere a una grave calunnia, essere leggermente brilli o ubriaco fradicio…ecc. ecc.). Nella purezza anche un pensiero gravemente disonesto o un desiderio nascosto, pienamente accettati, costituiscono colpa grave agli occhi di Dio:«Se tu guardi una donna con occhio impuro, è come se già avessi peccato con lei», dice Gesù (Mt 5, 29). L’impurità può essere peccatoveniale per insufficiente avvertenza della mente o imperfetto consenso della volontà (cosa, ritengo, abbastanza frequente). S. Paolo parla chiaro a questo riguardo:«Non illudetevi: né immorali, né idolatri, né adulteri, né effeminati, né sodomiti, né ladri, né avari, né ubriaconi, né maldicenti, né rapaci erediteranno il Regno di Dio » (1 Cr 6, 9 – 10). Lui che ha anche raccomandato di non profanare il nostro corpo, tempio vivo dello Spirito Santo.
Ma anche a prescindere dalla chiarezza della Parola di Dio e della Tradizione della Chiesa a questo riguardo, la stessa ragione umana comprende che nel peccato impuro non è l’anima intelligente e libera che ha in dominio il corpo, ma viceversa…. E a chi dice: “Ma siamo uomini!...” per giustificare le proprie debolezze morali in questo campo, si può rispondere:”Appunto per questo devi essere padrone di te stesso!” E qui si tocca con mano l’altezza morale del cristianesimo, che non si accontenta di un perbenismo esterno, “sepolcri imbiancati”, ma scende nell’intimità e nella profondità dell’animo umano per esigere piena limpidezza , trasparenza e dignità morale. Il regno di Dio è dentro di noi, prima di essere attorno a noi. Nell’Antico Testamento vengono puniti con pene severe l’adulterio, l’incesto, l’omosessualità, la bestialità e viene deplorato l’onanismo (Gn 38, 9 – 10), ma nel Nuovo Testamento Gesù ci fa fare questo salto di qualità per giungere alla limpidezza del cuore. Ed è veramente da compatire chi non riesce a rendersene conto. Il peccato impuro in tutte le sue forme, dentro e fuori del matrimonio, calpesta la dignità della persona umana che non può mai essere ridotta a cosa e impedisce lo sviluppo della vita divina nell’anima.
Sì, possiamo veramente dire che dopo l’orgoglio non c’è ostacolo più grande alla perfezione cristiana del vizio della lussuria: essa produce abitudini tiranniche, egoismo sfrenato, infiacchimento dell’intelligenza e della volontà, assenza di slancio verso il bene, insomma una vera e propria palla di piombo al piede per l’uomo nel suo cammino verso Dio.
Ma per non discostarci dal carattere pratico di queste nostre conversazioni, sarà bene accennare a qualche mezzo per preservarci dal vizio della lussuria o per intraprendere un serio cammino di purificazione qualora disgraziatamente vi fossimo caduti.
· Innanzi tutto idee chiare e convinzioni profonde, altrimenti ci manca il punto fermo su cui far leva. Quanto abbiamo accennato finora tendeva proprio a tale chiarificazione, ma certo nella confusione di idee di oggi non si insisterà mai abbastanza su questo punto.
· Notiamo poi che molte persone cadono nei peccati di lussuria per il loro orgoglio e la loro presunzione. Sì, la purezza va a braccetto dell’umiltà. E chi è umile ammette di essere debole e non si espone sconsideratamente a tentazioni e pericoli. Guai ai presuntuosi in questo campo! Chi non usa prudenza e mortificazione è in balia del Demonio. Qui vince chi sa fuggire per tempo….
· Già, la mortificazione. La mortificazione, quella fisica e quella dello spirito, è come la ginnastica, l’allenamento della volontà, senza della quale essa rimane fiacca e incline a tutti i cedimenti, anche i più vergognosi. E questo, l’abbiamo notato già altre volte, è un discorso difficilmente recepito in una società consumistica, tesa a soddisfare in tutto e subito qualsiasi desiderio, anche il meno nobile, tantochè gli stessi annunciatori del Vangelo spesso sorvolano sull’aspetto austero della Croce, presentando un cristianesimo a buon mercato, digeribile da tutti, anche dai più smidollati, ma per ciò stesso non autentico. E appunto anche per questo il vizio impuro dilaga, come torrente melmoso, senza trovare praticamente resistenza. Golosità e pigrizia in particolare sono due grandi alleate della lussuria. Ma a proposito di “alleati” dell’impurità l’elenco potrebbe oggi continuare a lungo: la televisione e il computer sono divenuti un veicolo continuo di oscenità e di infezione morale; la maggior parte dei periodici laici in mano a tutti danno anch’essi il loro notevole contributo a creare una mentalità moralmente permissiva; la moda esibizionistica, tomba legalizzata e propagandata di ogni restante senso del pudore; e persino certa musica, a dire degli esperti, può risultare sessualmente stimolante. Come dicevo l’elenco dei trabocchetti, più o meno pericolosi, alla virtù cristiana della purezza, della castità, in una società complessa e permissiva come la nostra attuale, potrebbe allungarsi a dismisura, ma mi sembra quasi inutile soffermarmi su ciascuno di essi. Io ho l’impressione, comunque, e ve lo partecipo come tale, che noi cristiani ci stiamo arrendendo su questo fronte, forse per paura di essere additati per gente sorpassata e dalla mentalità ristretta. Persino noi preti, nel momento della maggiore apertura delle coscienze, quello della confessione o della riconciliazione sacramentale, rischiamo di sorvolare diplomaticamente su certe esigenze della morale evangelica in materia, per non diventare impopolari ed essere catalogati preti “preconciliari”… Ma quale conto dovremo rendere al Giudizio Divino? Non ho parlato delle passeggiate solitarie, in machina o non, tra ragazzi e ragazze, vero e proprio “piccolo turismo del peccato”…. Ma, ripeto, è inutile fare elenco di guai che tutti conosciamo, se non c’è volontà e sincerità di evitarli con coraggio e fermezza, coraggio che il cristiano oggi deve avere di essere diverso dalla e nella massa degli smidollati e dei viziosi. Ma in fondo è bello, e persino esaltante, dover essere cristiani per scelta cosciente e coraggiosa e non per stanca tradizione! E oggi è davvero così.
· Idee e convinzioni chiare, umiltà, forza e coraggio della mortificazione, ma non basta. “Senza di me, non potete fare nulla!”, ha detto Gesù, e sul pendio viscido dell’impuro più che in altri campi. Chissà quante volte l’avete notato anche voi: quando si trascura di innaffiare l’orticello della nostra anima con la preghiera e la grazia dei sacramenti, si seccano e pian piano muoiono tutte le virtù evangeliche, mentre rinascono lussureggianti le erbacce di ogni genere: orgoglio, ira, pigrizia, egoismo e, naturalmente, anche la sensualità. E’ stato detto, penso molto giustamente e a proposito, che per tenere sgombro il nostro cuore e la nostra vita dalla suggestione e dal vizio impuro, sono indispensabili DUE GRANDI AMORI: quello personale a un Gesù vivo, amico e fratello; un amore proprio delle anime interiori, un amore che quasi definirei “contemplativo”; e l’amore, la passione per la salvezza dei fratelli e la costruzione del Regno di Dio nel mondo, cioè la dimensione missionaria della vita cristiana, lo slancio delle anime apostoliche nell’affascinante sfida della “nuova evangelizzazione” dell’Europa e del mondo. Pensando soprattutto ai nostri giovani, nati e cresciuti in un’atmosfera che non è più quella di una “cristianità” tradizionale, ma quella spregiudicata e contestatrice di una società postcristiana, dobbiamo renderci conto che non è più il metodo ripetitivo di un moralismo, in sé sostanzialmente valido, ma che può facilmente apparire repressivo ed inibitorio, quello che otterrà udienza e avrà successo. Bisogna ricorrere a proposte più positive e stimolanti, bisognerà riproporre l’Amore (quello con l’A maiuscola!); l’Amore che si dona fino al sacrificio di sé; l’Amore che ci impedisce di raggomitolarci nel nostro egoismo e di soffocare nel viscidume dei nostri vizi; l’Amore che ci fa liberi e grandi, al di sopra di ogni mortificante meschinità; l’Amore che solo Cristo, il Figlio di Dio, è venuto a riportare e a riproporre sulla terra; l’Amore che dilata il nostro piccolo e povero cuore a pregustare l’Amore eterno e beatificante della Comunione dei santi. Dobbiamo noi stessi amare di più per insegnare agli altri ad amare e potere dire loro:”Ama e sarai puro e….sii puro per amare di più!”
Il linguaggio dell’amore è quello più comprensibile ed efficace con l’uomo del 2000 (ma probabilmente con l’uomo di sempre….), perché è il linguaggio di Gesù, è il linguaggio di Dio! Il nostro Papa, definito il Papa dei giovani, lo sa mirabilmente usare con loro, ed è probabilmente per questo che trascina con sé verso Cristo milioni e milioni di giovani…. Forse dovremmo provarci anche noi nel nostro piccolo.
Non posso terminare questa chiacchierata, però, senza uno sguardo, sia pur fuggevole e conclusivo, a Colei che è prototipo, modello e madre del Popolo di Dio e che noi chiamiamo Immacolata: in Lei ogni viscidume di peccato impuro, o semplicemente di ogni peccato, è stato superato da una splendida purezza, luminosa e feconda, trionfo della pienezza in Lei dell’azione dello Spirito Santo. Guardiamo più spesso a Maria Immacolata, “respiriamo” la presenza e il mistero di Maria nella Chiesa e nella storia dell’umanità e di ciascuno di noi (perché è stata costituita da Cristo morente Madre di tutti) e ci sentiremo disintossicati dai miasmi della putrefazione morale che ci circonda e che forse è persino in noi… Guardando a Lei, buttandoci tra le sue braccia materne, non ci sarà più impossibile vivere quella splendida beatitudine evangelica:”Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio!”.
Signore e signori, ecco per voi un balla lezione gratuita di catechismo. Non ci facciamo mancare proprio niente eh? Pure il prete del sito. E su, su, tutti in coro noi diremo: grazzie signore grazzie, graaazzieeeee. AMENNN
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Ben tornata legolas. Ti sei infognata di brutto ragazza. Perdonami, ma io, più che uno psicoterapeuta, lavorerei sul mio egoismo. Perché è preoccupante.
Un abbraccio!