Lun
06
Feb
2012
IL BINGE NON AMMAZZA, TUA MADRE Sì
soffro di binge da tutta la vita, il che vuol dire che sono in perenne sovrappeso e con l'autostima sotto i tacchi. ho chiesto molte volte aiuto ai miei genitori, ma le mie richieste sono sempre cadute nel vuoto.
per una fortunata serie di coincidenze, capita che nel 2009 umore e forza d'aninmo sono entrambi al top, così che cambio radicalmente approccio alla vita e divento proprio quel brillante, estroverso, spontaneo (nonchè fisicaccio da urlo) esserino che ho sempre sognato di essere...finalmente sono felice!mi accontento ampiamente di poco,io!
la mia mammina, da SEMPRE frustrata per via del suo debole carattere e dello sfortunato percorso della sua vita, decide che la colpa delle sue disgrazie è tutta da attribuire NON all'insieme delle scelte rovinose da lei intrapresa, bensì nella freschezza della gioventù mia e di mia sorella.
capita allora che inizia ad inasprire la serie di violenze morali e fisiche perpetrate da sempre. focalizzo su quella che ritengo la più grave di tutte: con il compiacente appoggio del dottore di base del ns. paese (dalle dubbie competenze mediche e capacità minime mentali) cerca di obbligarmi ad un ricovero coatto in ospedale per anoressia nervosa. impresa impossibile da realizzare ed ovviamente assurda, visto che non sussistevano i termini del citato ricovero in quanto dalle analisi endocrine risultava tutto regolare, il rapporto peso altezza dava 18.6 e che il pomposo dottorino non mi aveva neanche mai, non dico seriamente visitata, ma almeno vista in faccia!!!
la mia apparentemente dolce mammina però è molto innervosita dalla pessima figura che ha fatto e continua a vessarmi incessantemente oltre a sputtanarmi per tutto il paese raccontando maldicenze varie e quasi tutte tra l'altro false; così che stremata mi accetto di intraprendere un percorso psicologico (a mio totale carico).
uno se ti vuole un minimo di bene ti viene incontro, non ti sputtana!
è una cosa orribile che a farti così male sia proprio quella che dovrebbe amarti di più.e ancora di più è orribile che per quanto male mi faccia ogni giorno io le voglia comunque bene e non riesca a darle l'unica cosa di cui ha veramente bisogno una persona del genere: UN GROSSO CALCIO NEL CULO!
2 commenti
spero che tu abbia capito cosa voglio dire, mi sono resa conto di aver scritto proprio male certe frasi, con errori grammaticali da pivellina! chiedo scusa!
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quando sono ingrassata, mia mamma ha cominciato a dimagrire. e invece di dirmi che era preoccupata per me, perché sono ingrassata tantissimo nel giro di pochissimo, ha cominciato a offendermi e a sparlare di me (in teoria non dovrei saperlo, ma in pratica, ne sono perfettamente consapevole, purtroppo!), un po' per per cercare di stimolarmi a dimagrire, e un po' perché, io credo, non mi aveva mai perdonato i 2 periodi in cui ero dimagrita tanti chili in poco tempo. in buona sostanza, tentava di convincermi a cambiare facendo leva nel mio orgoglio, e intanto si vendicava (come se io passassi il mio tempo a dirle che lei era obesa quando perdevo quei 10, 15 kg!!!!), ma purtroppo con me non funziona in questi termini. ingrasso quando passo un periodo di veramente bassa autostima, e quando questa si rialza, dimagrisco spontaneamente. è tutto psicologico.
comunque ora le cose vanno meglio. mia mamma si è abituata al mio nuovo peso (oltre al fatto che è di nuovo ingrassata, e credo non abbia il coraggio di dirmi niente proprio per questo motivo!). ma io ricordo ancora come mi sentivo nei suoi confronti. il fatto è che in quanto figli, sotto sotto siamo estremamente convinti che i nostri genitori siano perfetti, e che se dicono qualcosa contro di noi, lo fanno per il nostro bene. e che se ci opponiamo a loro loro ci tolgono il loro amore. ma il fatto è che non è così. nel senso, se un genitore ci vuole bene, a meno di non essere dei totali disgraziati, ce ne vorrà bene comunque, qualsiasi cosa gli diciamo. se sono persone veramente mature, poi, credo che apprezzeranno se gli facciamo notare un errore. ma genitori che si comportano così, come tua madre, mi dispiace dirtelo in modo così diretto, non ti vuole bene. poco per volta, devi trovare il coraggio di dirle in faccia la verità. il percorso psicologico (a meno che non sia controllato da tua madre - cosa alquanto improbabile, ma non si sa mai) può aiutarti in questo senso. abbia pazienza, e quando ti sentirai pronta, dille quello che si merita. l'atteggiamento di base è improbabile che cambi, dentro di sè neghera ogni responsabilità per la sua vita. ma può darsi che, una volta visto che ti opponi ai suoi atteggiamenti malati magari smetterà di parlare male di te. purtroppo non c'è nessuna garanzia, ma almeno tu saprai che non avrai più paura di lei.