Dom

18

Ago

2019

Chi mi da un consiglio?

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Spesso in un numerose occasioni mi sono proposta per es quando andavo in chiesa (ora non vado più mi sto più avvicinando al buddismo) attività come animatrice di bambini, come catechista ma non sono mai stata reputata all'altezza di svolgere determinati compiti nè dal prete (che era un mezzo esaurito, che parlava più spesso del diavolo che di Cristo, stillando nel credente una paura al di fuori da ogni controllo, almeno nel mio caso), che per potere accettare di fare la catechista, sotto consiglio del cerimoniere (l'unico che mi reputava in grado e l'unico che si salvava in quel ammasso di gentaglia) passare da una signora con la quale il prete non si sarebbe potuto rifiutare. Mi affiancò ad una ragazza (di solito ci sono massimo 3 catechisti), invece questa me ne affiancó altre e 2, più lei. In una classe di 7 bambini eravamo 4 catechiste. Per me è stato veramente umiliante. Eravamo alle estate ragazzi e io mi ero proposta come animatrice e un ragazzo mi affiancó a una di questo cobricola. Eravamo dentro perché faceva troppo caldo e ogni squadra era in un aula a svolgere una determinata attività. Quando questa ragazza con cui mi avevano aggregati che doveva recarsi in un altra aula si volta e mi fa: Ce la fai sola? Ma che crede che sia così deficiente ed incapace di tenere d'occhio dei bambini? In un altra occasione, faccio parte di un associazione dove si gioca a carte (non si gioca con i soldi, si gioca a giochi tipo commaander, 7 rosso, the game, il consiglio dei 4, 7 wonders, dixit ecc...) e ogni tanto questa associazione organizza dei giochi da tavolo e io mi sono proposta di aiutare ma anche questa volta il mio aiuto è stato rifiutato. Perché devono essere gli altri a decidere cosa sono o non sono in grado di fare? Perché se mi propongo per qualcosa è perché so che una determinata cosa la posso fare. Allora perchè nessuno mi lascia provare? Se invece non mi reputasssi all'altezza non mi sarei mai proposta no? Mi sono recata da tanti psicologi per avere una risposta a questa domanda ma tutti per il semplice fatto che la maggior parte, non mi reputa all'altezza di questi ruoli hanno dato per certo che la percezione altrui sia corretta e quella mia errata. Non si sono presi neanche il disturbo di mettere in dubbio la percezione altrui considerandola corretta per semplice maggioranza. Con la scusante io non psosso intervenire  sugli altri ma solo su di te. (Basta semplicemente  consigliare come comportarsi e cosa dire in questa occasioni per far comprendere agli altri che la loro percezione agli altri, sempre su di me stanno aggendo, anzi così agiscono sia su di me che sugli altri) Un ulteriore  riprova che la percezione altrui in tal senso è sbagliata: qualche anno fa avevo un amica che avevo una fratellastro e una sorellastra più piccola e per come mi rapportavo a lei la zia  (i bimbi piccoli erano suoi figli ed era la matrigna della mia amica)-mi chiamava: "Sara dei bambini" in aggiunta questa signora aveva lavorato come animatrice in una ludoteca di sua proprietà quindi era competente nel ruolo. Io ci so fare con i bambini. Ripeto devo essere  io a decidere cosa sono in grado o non in grado di fare non gli altri. Dunque, vorrei un vostro consiglio come mi devo comportare se mi dovesse ricapitare una situazione del genere? Come posso far capire agli altri che sono perfettamente in grado di destreggiarmi in una determinata situazione? Ora mi sono iscritta ad un partito politico e stiamo organizzando la presentazione di un libro e uno dei ruoli è l'addetto alla sorveglianza che non deve far altro che prendere le chiavi dai vigili e riportaglierle e sorvegliare e spiegare in che cosa consiste insomma niente di tanto particolare. Parlando        al telefono  con il segretario del partito della mia provincia ha cercato di insistere di affidare questo ruolo qualcun'altro. Avendo io il modulo mi sono dovuta prendere il ruolo con la forza apponendo a quel ruolo i miei dati. Vorrei un consiglio un maniera alternativa d'agire e forse più corretta? Ma sono stanca di essere tappata le ali e che le altre persone mi impediscano di emergere. 

13 commenti

a me sembra un problema di antipatia.

gli altri non ti vogliono. tu ti proponi e loro dicono no. 

ci sarà un motivo.

che tu sia in grado di fare qualcosa non vuol dire che gli altri debbano per forza accettare. 

ti focalizzi sulle capacità e non pensi al resto. 

mi sono spiegato?

Avatar di AnonimoAnonimo alle 10:38 del 18-08-2019

Buddista eh. Come in Basilicata on my mind di Rocco Papaleo in cui gli abitanti di Eboli sono rimasti male perché Cristo non si è presentato dope che gli avevano organizzato la festa di benvenuto (almeno ci avesse avvisato, la roba s'è buttata)

U Pepa s'a nt'rsset
E n'ha telefonet
N'a ditu d'sta quit
N'aver't aiutet
E nui p'sta quit
P n'aiute' a r'sist
Senza r' dic nind
N'ammu fattu buddist...

 

(Il Papà s'è interessato e ci ha telefonato. Ci ha detto di stare calmi che ci avrebbero aiutato. E noi per stare calmi e aiutarci a resistere, senza dirgli niente ci siamo fatti buddisti. 

Avatar di AnonimoAnonimo alle 11:37 del 18-08-2019
Non proprio

In parte ma penso che sia normale concentrarsi sulle capacità, come ti sentiresti se qualsiasi tentativo che tu faccia per emergere nella società venisse respinto, non ti sentiresti umiliata/o? Bhe io sì. Io mi sento così, umiliata, inutile, e che non s servo e non sono utile a  nessuno. Il resto, sarebbe? Non capisco. 

Avatar di SfinitaSfinita alle 12:57 del 18-08-2019

Per anonimo 2. Hai qualche problema? È una mia scelta,  ed anche un mio diritto. Ho le mie motivazioni. Semplicemente, non credo più nella fede cristiana, è un controsenso di tutto e men che meno alla chiesa. A parte papà Francesco che è l'unico che si salva, ti ricordo che la chiesa è di Cristo ma non è Cristo. Visto che sei tanto credente più che dar retta alla chiesa dovresti dare retta a Cristo. 

Avatar di SfinitaSfinita alle 13:04 del 18-08-2019
@Sfinita

ho cercato di spiegarmi.

il succo è che ci deve essere qualche altro motivo. ignoro il motivo, però è evidente che se la gente non ti vuole un motivo c'è, a prescindere dalla tua preparazione.

sta a te scoprire il perché. di certo non puoi obbligarli. 

mi sono spiegato stavolta?

Avatar di AnonimoAnonimo alle 13:14 del 18-08-2019

Sfinita, sono anonimo2 e sono ateo. Era solo una citazione buffa. Forse dovresti sciallare un po'. Ti servirebbe in generale nella vita e probabilmente, nello specifico, per il problema che riferisci. 

Avatar di AnonimoAnonimo alle 13:30 del 18-08-2019

Si penso di aver capito anche se il motivo avevo pensato potesse essere che mi ritenessero incapace. Ma uno non può saperlo se non mi mette alla prova.

Avatar di SfinitaSfinita alle 13:52 del 18-08-2019

Anonimo 2 e non l'avevo capito. Come potevo capirlo, semplicemente  da una scrittura che è senza tono? 😉 Mi sembravi un fervente credente e la combutta dei due rami opposti è assai aspra. Penso che tu lo sappia meglio di me. Quello che dici hai ragione, ma non è semplice né facile metterlo in atto. A parte, che non sei l'unico che me l'abbia detto. Immagina: di essere uno che di natura riesce difficile comprendere quando uno scherza e ciò ti rende antipatica,  poi si aggiunge che c'è chi prende per il culo al solo scopo di umiliarti e di screditare ciò che dici, sia nella vita che su Internet, stare allo scherzo ti risulta ancora più difficile, i due estremi a cui abbiamo fatto riferimento sono gli antipodi fra loro e la mente si prepara ad un ennesimo scontro (è inevitabile sia che tu sei sia da una parte che dall'altra), ancora meno portata allo scherzo, la vita ti ferisce impedendoti di fare ciò che vorresti e tappandoti le ali senza nemmeno metterti alla prova, senza darti né spiegazioni, lasciandoti con un mare di dubbi e di perché senza risposta, aggiungici false amicizie che non avresti mai voluto incontrare (non mi dilungo sul tema amicizia o ne avremmo per giorni) che non hanno fatto altro che peggiorare la tua situazione di dubbi e insicurezze, e diventi sempre meno pronta allo scherzo e prendi tutto sul pesante e più sei così e più agli altri divertenti antipatica,  e più aumentano le tue insicurezze e il circolo si ripete sempre e in continuo. Dunque, come si esce da questo circolo vizioso? Qualche libro? 

Avatar di SfinitaSfinita alle 14:49 del 18-08-2019
Dunque, come si esce da questo circolo vizioso? Qualche libro?

Basta un filo di ironia e del sapone sulla pelle per farsi scivolare tutto. Sono pochissime le cose che meritano di essere prese sul serio e anche quelle è opportuno prenderle con leggerezza.

Avatar di AnonimoAnonimo alle 15:06 del 18-08-2019

La vedo leggermente diversa, per me è importante riuscire ad emergere, impegnarmi nel sociale e aver una vita attiva. Anzi è di fondamentale importanza. Ho le mie ragioni. Grazie, comunque del consiglio. Un modo per uscirmene, lo troverò prima o poi. 

Avatar di SfinitaSfinita alle 15:21 del 18-08-2019

Le due cose non si escludono. Anzi.

Avatar di AnonimoAnonimo alle 15:54 del 18-08-2019

Oddio la parrocchia, stillare, insomma ho smesso di leggere. Chiedo perdono a tutti voi.

Avatar di AnonimoAnonimo alle 12:50 del 19-08-2019

Oh che errore gravissimo che ho commesso ho scritto strillare al posto di instillare o istillare chiamate: Striscia! Domani è l'apocalisse! Ps: instillare o instillare può essere usato anche in senso figurativo, con l',accezione di infondere in una persona: sentimenti, emozioni, morali ecc... 

Avatar di SfinitaSfinita alle 18:33 del 22-08-2019

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