Mer
03
Lug
2019
Divorzio
Mia madre vuole andarsene. Il matrimonio con mio padre è finito da un bel pezzo, ma lui si rifiuta di ammetterlo. Ormai vivono come due separati: i figli non dovrebbero mettersi in mezzo, ma so che se la famiglia sta andando in pezzi non per colpa di mia mamma. Mio padre ha dei seri problemi a livello psichiatrico, ma non vuole affrontarli:non parla quasi più, sta sempre zitto e quando apre bocca è per gridare. Inoltre, cambia umore da un momento all'altro e diventa irascibile per le cose più stupide. Cerca di farci sentire in colpa anche per cose con cui noi non abbiamo nulla a che fare. Non ha mai voluto spendere un soldo per me e mio fratello che non fosse le cose essenziali, e non perché non ne abbia la possibilità, considerando che prende uno stipendio che in molti non si sognerebbero nemmeno. Qualsiasi cosa gli chiedessimo, anche per le urgenze, la risposta è sempre stata no:finivamo sempre per litigare. Mia madre adesso si trova in difficoltà economiche per alcuni motivi, e lui si è rifiutato di aiutarla nonostante lei abbia sempre contribuito (nei limiti in cui poteva) al sostentamento della famiglia. Così ha preso la decisione di andare da un avvocato e chiedere finalmente dopo anni di sopportazione e violenze psicologiche la separazione. Solo che lei non sa come muoversi, perché non ha le possibilità per pagare un avvocato. Volendo, potrebbe far pagare a lui le spese legali? Qualcuno ha qualche consiglio in merito? Grazie.
8 commenti
Non so. Gli avvocati sono una categoria un po' strana. Alcuni accettano gli incarichi dai clienti poveri facendo un accordo su una percentuale dei soldi che avrebbe il cliente se vince la causa. Quindi, siccome tua madre avanza soldi e lui ce l'ha, solo che è un tirchio, un avvocato che faccia questo accordo dovrebbe trovarlo. Sennò c'è il gratuito patrocinio.
Di più non so.
Valuta se e' nella possibilita' di chiedere il gratuito patrocinio
Può chiedere il gratuito patrocinio perché il reddito di tuo padre in questo cado non fa cumulo
Non so dove viviate ma esistono associazioni che offrono consulenza legale praticamente gratuita almeno di base per capire come muoversi. Provate a guardare su internet.
Sono l anonima dipoco fa. Se vostro padre realizza con j suoi comportamenti configurabili come violenza psicologica cercate di raccogliere prove (messaggi scritti, evidenza nel negare sostegno economico etc) di modo che possiate più facilmente ottenere una sentenza a vostro favore (vostro: di voi figli e di vostra madre) dal punto di vista economico e magari anche per tutelarvi un domani se vostro padre (ma spero di no) dovesse pure scroccare perché magari volete allontanarvi da lui. Attenzione chi è violento verbalmente o umilia il congiunto o peggio reiteratamente può diventare violento se la vittima decide che non vuole più essere tale. In bocca al lupo!
Sbroccare non scroccare. Sono con il cellulare e sembrò analfabeta Sorry per la sintassi
Mio padre usava la scusa del lavoro per non stare mai in casa, non fare la spesa né un cazzo di niente.
Dopo che è morto casualmente abbiamo scoperto che aveva avuto una casa a 3 km dalla città.
Dio solo sa cosa facesse in quella casa.
Lì vicino c'è una trattoria storica e una sera che ero andato a cena lì sentii la vecchia padrona dire a bassa voce "è il figliolo di quello".
Allora mi impegnai a succhiare il discorso.
Pare che dopo aver mangiato come un quadrupede (e bevuto) andasse in bagno a farsi una sniffata e poi se ne andava.
Quando usciva dal bagno "faceva paura".
Credo che sia vero.
Corrisponde al profilo del pazzo che era.
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La richiesta di addebito può essere richiesta solo in caso di separazione giudiziale, cioè se non si trova accordo tra le parti.E di solito si ottiene facilmente solo in caso di adulterio.