Sab

04

Mag

2019

Fine

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Buongiorno, vorrei sfogarmi. Niente di nuovo sotto il sole. 
Vorrei dire a qualcuno come ci si sente quando un matrimonio finisce. Voi direte: eh, sai che problema!! Forse chi lascia giustamente ritrova la libertà, se non si ama più si vede la possibilità di ricominciare a vivere, forse chi viene lasciato se ne fa una ragione, forse il problema sono io, dovrei andare dallo psicoterapeuta....
Però come mi sento io lo so io. Si scende in fondo a un pozzo, sempre più giù. Si guarda al passato con rabbia, ogni bel gesto, ogni momento felice diventa qualcosa che non si capisce più, si guarda con diffidenza: non era vero? È una discesa nel buio, non si vede più futuro, non c’è più speranza, è un dolore enorme. È come se la vita fosse finita ma bisogna alzarsi, andare a lavorare, stare in mezzo alla gente e non dire niente. Fingere che tutto sia normale, se sei disperata la gente ti evita. È la disperazione più totale, non vedere più una soluzione a niente, la vita è finita, non ci sarà mai più nulla. Non sarò più felice, non avrò più nulla, mai nessuno mi vorrà bene. A casa mi guardano e mi dicono che era l’epilogo naturale, che non poteva durare perché io sono sbagliata, impossibile che qualcuno volesse dividere la sua vita con me. Mi dicono che mi devo rassegnare, che si vive (si respira, si mangia, si dorme) anche da soli. Ci sono quelli che dicono che oramai, passati i 40, la vita è questa. Che il mio lavoro mi permette un tetto e nutrimento e quindi così sarà, in attesa della fine.   Ritrovare amicizie è impossibile. Le donne escono per cercare un compagno, gli uomini pure. Stare insieme per il piacere di farloè tempo sprecato. Mi sento fuori dalla vita. Il lavoro è difficile, i colleghi non sono amici, cercano di evitare problemi, morte mia vita loro. Io mi sento sola. Non ho la famiglia, non ho amici. La fine del matrimonio mi ha portato via tutto, perfino la casa. Le parole che mi sono state dette significavano che non sono adatta alla vita, che non vado bene. Che posso solo respirare, mangiare, dormire, forse lavorare. Per tutto il resto io sono sbagliata. Che la colpa è mia. È una selezione naturale. Sembra che nessuno voglia stare con me. Io continuo a sbagliare. E nessuno capisce che sono in piedi, ma in realtà è come se strisciassi. Ogni passo per me è come spostare una montagna. Ogni volta che ritorno a casa è come se entrassi in una camera a gas. Non respiro. Non parlo con nessuno. Se parlo rompo le scatole a qualcuno, disturbo. Se esco con qualcuno faccio perdere tempo. Io non ho più niente. Non faccio più niente, non mi interessa più niente. Eppure mi piace stare in mezzo alla gente, ascoltare le persone. Se qualcuno ha bisogno io ci sono, ho sempre una parola per tutti, per tutti vedo speranza, vedo una possibilità. Tranne che per me.
Dov’è il mio difetto di produzione? Cosa ho che non va? Perché non ho dei rapporti umani? Non ho niente da offrire? Non basto? Se non propongo nulla di strabiliante, non vale la pena stare con me? Come si fa a vivere? Molte volte penso che vorrei scappare, andare dall’altra parte del mondo, dove nessuno mi conosce. Ma non ho fatto nulla. Non    ho tradito gli amici, non ho fatto del male. Mi sento persa. Questa vita non mi appartiene, non so che starci a fare. Nessuno capisce come mi sento, rifiutata dalla mia famiglia, sempre critiche, come se fossi l’incarnazione del male. Perché nessuno ha una parola di conforto per me? Perché nessuno capisce che la fine del mio matrimonio è stata la fine del mio mondo? Perché nessuno si accorge che non ce la faccio? Perché non riesco a farmi bastare quello che ho? Non ce la faccio. Non riesco ad andare avanti, sono sempre in fondo al mio pozzo nero, sola e senza speranze. Sola. Ammesso che ci sia la possibilità di risalire, la strada mi pare lunga. Sarò vecchia quando (e se) ne uscirò. E avrò buttato la mia vita. Sono inadatta? Tutti trovano una soluzione, una speranza, tranne me. Vorrei un miracolo. Dio non c’è, la famiglia non c’è, la comunità non c’è. Cosa devo fare? A chi chiedere aiuto? 
Sì, un matrimonio finisce e il mondo crolla, mi manca la terra sotto i piedi, non so che fare. Dal giorno in cui sono nata ho sbagliato tutto, non ho mai fatto niente nel modo giusto. Non ho più uno scopo. 
Ditemi come si fa a uscirne. Se si può.

4 commenti

E la madonna a un quarto dello sfogo mi è salita voglia di smartellarmi i coglioni! Infatti ho smesso di leggere! (per non iniziare a smartellarmi i gioielli di famiglia appunto).

Ve' Miss pessimismo cosmico non sei la prima nell'ultima, anzi capita a circa 330000 persone all'anno in Italia, quindi vedi quante potenziali amicizie messe come te.😉 

Considera chiusa una fase della tua vita e dopo un fisiologico periodo di assestamento se ne aprira' una nuova; se più bella o più brutta dipende in larga misura da te, ma se questa si è chiusa con una separazione non dovrebbe essere stata il massimo!😕 

Pensa ai separati con figli che non vedono più mutuo e/o affitto alimenti e quindi zavorrati ed addolorati negli anni a venire....te invece sei libera e hai la vita in mano. Leccati le ferite e poi si riparte, che uno che ti lekka la ferita verticale fra le coscie fidati che arriva!

Avatar di AnonimoAnonimo alle 15:03 del 04-05-2019

In effetti il tuo sfogo è prolisso e lamentoso. Sembra che ti aspetti che qualcuno debba prenderti a carico.Per i tuoi familiari sarà una bella scocciatura.

Avatar di AxelAxel alle 15:16 del 04-05-2019

povera ti capisco e ti abbraccio... Come mai non hai avuto figli, almeno loro ti sarebbero restati?

Avatar di AnonimoAnonimo alle 19:40 del 04-05-2019

Ho 30 anni, ti ringrazio per il tuo sfogo, perché per quanto pessimista e condizionato dal momento difficile che stai vivendo, è ricco di spunti interessanti. Al commentatore precedente voglio dire che i figli non si fanno affinché ci stiano vicino nei momenti di solitudine. I figli devono essere liberi di vivere la propria vita, e non di avere delle palle al piede cui badare. Fra l'altro i genitori sbandati o possessivi sono i peggiori, i più egoisti. La tua situazione mi ricorda molto quella della madre della mia ragazza. I suoi sono separati, il padre è andato via anni fa, e da allora la madre fa la capricciosa, la possessiva con la figlia. Vorrebbe che lei rimanesse a casa per farle compagnia, perché si sente sola, le dà dell'egoista...è una situazione assurda. Le fa pesare sempre tutti, io ormai non la posso soffrire sua madre, è una fallita totale. Mi fa anche pena, ha una vita davvero vuota e triste da quando il suo matrimonio è finito, ma che diamine, perché deve rimetterci la figlia...Comunque ti auguro di riprenderti e di non ridurti nelle stesse condizioni, almeno tu sei libera, senza figli e ancora nei 40 e qualcosa, ce la potresti ancora fare a rifarti una vita. Invece la madre della mia ragazza ne ha 57...Lei sì che è fregata, e Sono sicuro che romperà i coglione anche quando io e la figlia andremo a convivere. Ci perseguiterà, me la ritroverò dovunque, la peggiore suocera del pianeta mi è capitata. Scusate lo sfogo nello sfogo,  ma leggere questo mi ha ricordato alcune cose che detesto...non ce la faccio più... 

Avatar di AnonimoAnonimo alle 06:15 del 05-05-2019

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