Mar
27
Feb
2018
Depressione per disoccupazione
So che è un problema vasto, che riguarda molti italiani, giovani e meno giovani. Si parla di scelte professionali legate al desiderio d'autonomia.
Io mi sento molto preparato sulle cose in cui so di essere specializzato e ricevo anche molti complimenti per questo, ma di fatto mai nulla di remunerativo e purtroppo il mio è un campo dove lavoro ce ne è pochissimo e soldi ancora meno.
Mi sento capace di fare solo questo mestiere (che è legato alla scrittura), ma sinceramente non vedo sbocchi e ho quasi 34 anni. Sono stanco e depresso. Tutto il resto lo odio oppure semplicemente non mi ci sento tagliato. Mi sento in un eterno vicolo cieco che conduce alla mezzetà e poi alla morte senza non essere riuscito a combinare un cazzo e, diciamocelo, oggi per combinare qualsiasi cosa se non hai soldi sei fregato.
Tutto ciò che ne risulta è un perenne senso di essere rimasto indietro nella vita rispetto a tantissime persone che conosco. E io non sono neanche una persona con particolari ambizioni tipo farsi una famiglia e sfornare figli, non ci penso proprio. Voglio essere indipendente e vivere per conto mio, tutto qui. Mi sento un figlio di papà per gli aiuti economici che mi dà mio padre, anche se in realtà mi ha sempre viziato poco e ad esempio non mi hanno mai comprato un'auto o un motorino (la patente però ce l'ho).
Mi sento bloccato e depresso e non riesco a trovare lo stimolo per far nulla, neanche vedermi con gli amici, figuriamoci provarci per una relazione o anche una semplice cosetta occasionale. Pian piano ho perso delle buone abitudini e passioni che avevo, vorrei riprenderle per rialzarmi e sentirmi più attivo, ma il peso della depressione è più forte.
2 commenti
devi rompere l'avvitamento, perchè ha una sola direzione ... verso il basso, il mio consiglio è di accettare qualsiasi lavoro, se vedi che non ce la fai da solo (probabile) chiedi aiuto a chi ti è vicino... non voglio spaventarti ma ti stai avvicinando a quell'età in cui non avrai più attrattiva per un datore di lavoro... ma a questo punto il peggiore dei tuoi nemici è la tua "pigrizia", è una forma di difesa lo comprendo, ma nuoce anche a te.
ho scritto un sacco di banalità è tu le sai già... ma il mio scopo è farti venire quella gocciolina di sudore freddo che sta scendendo dalla tua tempia... muoviti!
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Abhe' c'è chi ti mantiene ecco perché. Se dovessi guadagnarti la pagnotta Vàlà che ti saresti scantato. Questa non è depressione, che è una malattia, la tua invece è idealizzare una situazione ideale che nin corrisponde alla realtà e qui la frustrazione. Anche i sassi sanno che indirizzi tecnicoscientifici danno ben altre opportunità rispetto a quelli umanistici. Ci hai provato perché eri e sei nelle condizioni di poterlo fare, ma ora gira pagina, non è mai troppo tardi per farlo