Dom
19
Nov
2017
Un collega saccente
Sono alla mia prima esperienza lavorativa (tirocinio retribuito) e nel mio ufficio c’è un collega col quale non faccio altro che scontrarmi. Io certo non mi permetto di replicare, alla fine lì dentro non sono nessuno ne tantomeno voglio attirare l’attenzione o creare problemi (per questo anche non voglio parlarne con il mio tutor). In più è bravo nel suo lavoro e figurarsi se non ne uscirebbe “pulito” da ciò, giustificandosi in qualche modo. Poi non siamo a scuola dove un compagno ti tratta male e vai dall’insegnante, quindi non voglio proprio coinvolgere altri.
Ovviamente non ho problemi ad ammettere che a volte ho sbagliato io e le critiche le meritavo, però c’è da dire che sono lì per imparare e le cose si possono dire in mille modi e con mille toni. Poi spesso è anche lui che esagera… è così saccente da far impallidire chiunque, per esempio non sa niente dell’ambito di cui mi occupo io eppure ha sempre da sottolineare qualcosa, tant’è che spesso controlla cosa faccio al pc e mi da “consigli” gratuiti!! Se fosse della serie “Dai, ti aiuto” lo apprezzerei anche, ma il tono è completamente diverso.
Spesso poi blocca ciò che sto facendo per farmi svolgere qualcosa per lui e ci perdo tutto il giorno perché non gli va mai bene nulla. (vorrei precisare che è l’unico con cui ho a che fare col quale ho questo problema, perché ok che non sono la n°1 al mondo nel mio campo ma comunque me la cavo e la gente lo riconosce).
E’ davvero una continua critica, qualsiasi cosa faccia! Perché non solo non va bene nulla ma lo dice anche con tono spregiativo. Mi demoralizza un sacco perché so di non essere un’incapace ma è esattamente come mi fa sentire!
Sono arrivata al punto di sperare che non mi assumano a fine tirocinio perché, nel caso in cui invece andasse bene, non sarei così scema da sputare su un’opportunità lavorativa, va bene che ho 22 anni e una vita davanti ma non mi sembra il caso di rifiutare uno stipendio a causa di un’antipatia.
C’è però da dire che psicologicamente già dopo un mese non ce la faccio più, è capitato che a pausa pranzo scoppiassi a piangere da sola, non voglio nemmeno pensarci a come starei dopo un anno del genere.
Scusate tanto per la lunghezza di questo sfogo, alla fine però metterlo giù così mi è anche servito a calmarmi un po'...
Buona domenica!
5 commenti
Sono arrivata al punto di sperare che non mi assumano a fine tirocinio perché, nel caso in cui invece andasse bene, non sarei così scema da sputare su un’opportunità lavorativa [...] a causa di un’antipatia.
C’è però da dire che psicologicamente già dopo un mese non ce la faccio più, è capitato che a pausa pranzo scoppiassi a piangere da sola, non voglio nemmeno pensarci a come starei dopo un anno del genere.
non c'è altro rimedio che parlare col tutor. finisce male sennò. l'omertà non ti salverà.
Quali sono i problemi nel dire "stai nel tuo!"?
Sei per l'appunto in una fase di apprendistato che ti servirà per entrare a pieno titolo nel mondo del lavoro.
La prima lezione da imparare quindi è come mettere a posto i rompicoglioni e non consentire che ti rovinino la vita anche nelle pause e lontana dall'orario di lavoro.
Ti assicuro che non è un specialità del posto. Sono ovunque: impara a difenderti o ti sbraneranno.
Allora, innanzitutto mantieni la calma, e su con l'animo. Non abbaterti, ma usa questa esperienza e falla tua. Se tieni a quel posto, avanti e non lasciarti trasportare dagli eventi.Ma tira fuori la tua personalita'.... Ma prima di tutto, calma e guarda i tuoi obbiettivi
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Benvenuta nel mondo del lavoro
Persone come il tuo collega appartengono alla categoria dei "palloni gonfiati" come si dice dalle mie parti. E sicuramente il suo atteggiamento è scorretto. Ma rassegnati: il mondo del lavoro è così. Il tuo collega sta cercando di sgomitare per ottenere il posto migliore, ma chi non lo farebbe? Purtroppo non contano solo le capacità ma anche la "faccia tosta" che uno ha.
Tu sei troppo passiva nei suoi confronti. Posso capire il non voler avere grane con lui né col capo, ma FARSI RISPETTARE si. E io ho l'impressione che tu non lo stia facendo. Devi definire ciò che è tuo, il tuo ruolo, e lavorare solo su quello, senza farti mettere i piedi in testa! Quindi non esiste che tu perda tempo sul TUO lavoro per portare a termine il suo, ad esempio. Anzi così fai ancora di più la figura della babbea.
Pensaci, vedrai che sia il collega che il capo se cambierai compprtamento ti rispetteranno di più, e non sarai licenziata. È sbagliato sperare che non ti assumano perché come si suol dire "sai quello che perdi ma non quello che trovi". Il mondo del lavoro è così, rassegnati.