Ven
11
Mar
2016
Tutto Joker minuto per minuto
Contenitore vuoto. In aggiornamento continuo in tempo reale.
301-325 commenti di 325 totali
Provocante non è pornografico e la malizia sta tutta nella mente di chi guarda... 😉🍷🍷 Nel dubbio, segnala ai moderatori 😛
Ma no, a me intriga da morire, non fraintendiamo.
E allora ecco... 😘😘👅😉
Adesso non penso che la malizia in quei quattro emoticon la veda solo io ;)
Leda per favore! Il ragazzo ha già un surplus di ormoni in circolo. Non me l’agitare ulteriormente altrimenti dobbiamo chiamare gli artificieri per stanarlo dal cesso
Ahahah
Ok, ok, me ne sto buona buona. Non è mia intenzione infierire ulteriormente. Buona serata a tutti e... Me ne vado a recuperare le forze 🛀💤
Tranquilla puoi infierire su di me quanto vuoi. <3
Ahahah, ho ascoltato la cover di Dolcenera della canzone di signorino...
Semplicemente geniale! Una botta di sensualità e ironia che rende una semplice cazzata in pezzo di strepitosa figata
Ecco il relativo linklink
h://youtu.be/NkCk5qvL5GU
Ma daverodavero i commenti anonimi adesso vengono approvati subito?
F.to soldatojoker
Ma allora è verooo!!!!
Evvai!
Genova per me e per loro...
Genova per me è il porto vecchio, è l'acquario, punto di partenza per viaggi nautici, è Fabrizio de Andrè, Paolo Villaggio; Genova per me è il G8, piazza Alimonda, la scuola Diaz.
Adesso Genova per me è anche una tragedia enormemente assurda, al di là della mia, umana, comprensione: una catastrofica tragedia.
Eppure Genova non e solo quello per me e… per noi.
Con quella faccia un po' così
Quell'espressione un po' così
Che abbiamo noi prima d'andare a Genova
E ogni volta ci chiediamo
Se quel posto dove andiamo
Non c'inghiotte, e non torniamo più
Eppur parenti siamo in po'
Di quella gente che c'è lì
Che come noi è forse un po' selvatica ma
La paura che ci fa quel mare scuro
E che si muovo anche di notte
Non sta fermo mai
Genova per noi
Che stiamo in fondo alla campagna
E abbiamo il sole in piazza rare volte
E il resto è pioggia che ci bagna
Genova, dicevo, e un'idea come un'altra
Ma quella faccia un po' così
Quell'espressione un po' così
Che abbiamo noi
Mentre guardiamo Genova
Ed ogni volta l'annusiamo
E circospetti ci muoviamo
Un po' randagi ci sentiamo noi
Macaia, scimmia di luce e di follia
Foschia, pesci, Africa, sonno, nausea, fantasia
E intanto, nell'ombra dei loro armadi
Tengono lini, e vecchie lavande
Lasciaci, tornare ai nostri temporali
Genova, ha I giorni tutti uguali
In un'immobile campagna
Con la pioggia che ci bagna
E i gamberoni rossi sono un sogno
E il sole è un lampo giallo al parabrise
Con quella faccia un po' così
Quell'espressione un po' così
Che abbiamo noi
Che abbiamo visto Genova
Ora per me Genova e anche altro...
Questo tuo pensiero mi ha fatto immaginare la Liguria che mi ha fatto innamorare di lei dalla prima volta che l'ho visitata...
Il mio pensiero va a chi resta. A chi in questo momento sta soffrendo. A chi piange un padre, una madre, un fratello, un figlio, un amico. Perché la vera tragedia, al di là di tutto, è questa.
E auguro a chi è andato via di fare un meraviglioso viaggio. Pieno di luce, amore, pace.
Grazie soldato
Quando la morte avrà
Sconfitto il compromesso
Cui la meschinità
Ti aveva condannato
E il lampo dei tuoi occhi
Si mostrerà contento
Di vivere da uomo
Almeno un momento.
Allora ti amerò
Allora quando avrai
Il coraggio che
Non hai avuto mai.
Allora ti amerò
Ma tu non lo saprai
E per tutti e due sarà
Troppo tardi ormai.
Vedere poi tutti i paesi illuminati
Più dall'orgoglio che dalla luce,
Le case bianche figlie delle colline,
di una piacevole assenza di voce,
In cui andiamo a ricoverarci
Come malati terminali
Quei letti bianchi, i pochi ospedali
In cui è possibile almeno star male
E i due bonghisti neri,
Venti carabinieri
Che battono il piede assorti
Nei loro pensieri...
Non è rabbia per niente
E non è più leninismo
E' il cielo di Roma
Questo è l'amore ai tempi del fascismo.
E' vero che non ci capiamo,
Che non parliamo mai
In due la stessa lingua,
E abbiamo paura del buio e anche della luce, è vero
Che abbiamo tanto da fare
E non facciamo mai niente.
E' vero che spesso la strada ci sembra un inferno
E una voce in cui non riusciamo a stare insieme,
Dove non riconosciamo mai i nostri fratelli,
È vero che beviamo il sangue dei nostri padri,
Che odiamo tutte le nostre donne
E tutti i nostri amici. Ma ho visto anche degli zingari felici
Corrersi dietro, far l'amore
E rotolarsi per terra,
Ho visto anche degli zingari felici
In Piazza Maggiore
Ubriacarsi di luna, di vendetta e di guerra.
Ciao Claudio, buon viaggio. Mi mancherai e quando passerò per Piazza Maggiore non potrò che pensare a te.
Tu lo sai, vero, che saremo in due al massimo a capire a quale Claudio ti stai riferendo
Eh già, Cole, credo proprio di si... Ma non importa.
Ormai si è rimasti in pochi.
C'è un compagno, altra generazione,
Che vuol bene ai matti,Gira con un fazzoletto rosso
E una foto di Togliatti
Che alza sulla testa, che alza verso il cielo.
Poi sparisce e dopo un po' ritorna
Con un camioncino
Sopra, un'apparizione strana,
C'è una damigiana
Piena del suo vino.
A quel vino ci mettiamo sotto
Come a una cascata
È così rosso, anche se è Albana
Non si beveva dal sessantotto...
Se ne va che è ormai quasi mattino
Sicuro della linea
"la sinistra vecchia e quella nuova,
Togliatti stai tranquillo,
Le uniamo con il vino".
Il mio personale contributo al Moonday: una musica di Donaggio su testo di Franchi e magistralmente interpretata da Jannacci.
Mario
forse l'unica cosa di buono che tu hai fatto nella vita
Mario
è non avere voluto figli
così non hai fregato il mondo
tra vent'anni chissà in quanti saremo
in quanti rideremo?
ma ci pensi, sul treno
tutti impazziti a chiederci dove andremo?
Mario
ma tu guarda i miliardi che spendono
a togliere i sassi alla luna nel cielo
questi prendono, vanno, tornano
non fanno niente, è solo un volo
noi quaggiù ci sbraniamo, gridiamo ti amo
e chi la sente la povera gente?
Gente
ognuno la pensa in maniera diversa
eh, ognuno ha la sua testa
per lo meno un figlio ti fa compagnia,
ma poi scappa e vola via
poi che c’entra la terra e la luna?
son sempre gli stessi ad avere fortuna
Mario
non ti resta che l'amore
Mario
hai capito la canzone
Mario
io ti vedo passare alle sei di mattina
te e la tua bicicletta
Mario
due speranze nel cuore, un po' di giardino
e un sogno, la tua casetta
alla sera ti fermi nel bar qui vicino
giusto per bere un bicchiere
e nel bianco degli occhi, nel rosso del vino
muoiono le sere
Mario
la domenica arriva sempre in ritardo
pallida e senza fiato
con te spaesato che inciampi negli anni
e anneghi in un quarto di vino
chi lo sa, forse è giusto, forse è un errore
chissà, sarà destino...
Mario
non ti resta che l'amore
Mario
hai capito la canzone
Mario
le slacciavi la gonna, sudavi, ridevi
ti spogliavi sempre in fretta
Mario
le dicevi, ti amo, ti voglio, sei mia
le offrivi la tua sigaretta
ma serviva soltanto per guardarla fumare
per scherzare con l’amore
ti serviva per darti dell’uomo
che spoglia ogni sera una donna diversa
Diversa
ma è anche diversa la sera
che si è regalata la tua donna
una sera più sua
o solo una sera diversa dalla tua
la tua è un ricordo e basta
la sua è un grande buco nero nella tua testa
Mario
non ti resta che cantare
Mario
non c'è più la tua canzone
Mario
ti ho sentito gridare, agitarti, spiegare
ho fatto una nuova scoperta
Mario
dicevi, adesso mi alzo
e vado ad aprire anche l'ultima porta
Ora esco, io provo a sparire
vado a dissolvermi in cometa,
quanto basta per non sentirlo più
il ritmo strano della vita
Mario
io faccio il cantante, è vero
e suono e vesto solo idee
ma lo stesso io dico
dov’è che si cambia sparandosi un colpo qui, in testa?
lascia fare alla vita questa vecchia fatica
siamo feriti quanto basta...
Mario
non ti resta che ascoltare
l'eco che hanno messo nel finale...
Un giorno dopo l'altro, un pezzo dopo l'altro, un mito dopo l'altro...
E così anche per Roy Batty è arrivato il tempo di morire. Ma sul serio, non come in Blade Runner. Lui che ha detto cose che noi umani tuttora continuiamo a dire, a citare, adesso chissà se vedrà veramente i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhäuser. So solo che finché il suo cupo volto rigato dalle intemperie continuerà a essere visibile sugli schermi, i suoi ricordi non saranno destinati a svanire come lacrime nella pioggia.
Addio Rutger, buon viaggio tra le stelle.
https://milano.corriere.it/notizie/cronaca/19_novembre_07/pedofilo-saronno-varese-abusi-sessuali-operaio-minori-si-fingeva-donna-adescare-ragazzini-web-arrestato-0fcbf046-013d-11ea-bfaf-9602a8f3f6c1.shtml
Porca boia, questo si travestiva da cougar per fare un servizietto ai ragazzini. Il quarto ragazzino non c'è cascato... Gli altri tre erano convinti di aver avuto un "dono" dalla milfona, e invece... Sticazzi 😰😨
Roba da matti.
Oh mamma... pensavo di averne lette di tutti i colori ma questa mi mancava.
Avete visto? Questo nella penombra faceva la vocina come il lupo di cappuccetto Rosso!
Fortuna che almeno i ragazzi erano fra i 15 e 17 anni, quindi sufficientemente grandi da non rimanerne troppo segnati (si fa per dire).
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@Leda
Possibile che non ci sia una regola nelle condizioni d'uso contro la scelta di un'immagine di profilo così esplicitamente provocante?