Ven

01

Feb

2013

Delusione

Sfogo di Avatar di 345345 | Categoria: Accidia

Di nuovo trovo che la malvagità sia, come affermato da diversi intellettuali, la principale se non unica ed universale qualità dell'uomo, più che mai nella società moderna.

I recenti intrallazzi amorosi di una mia amica non fanno altro che confermare la tesi di Hobbes. Dopo aver mollato il moroso triennale perché il don Giovanni che l'aveva tradita è ritornato sulla piazza, ha ridicolizzato un ragazzo rispettato ed apprezzato da tutti. Prima l'ha illuso ed ora lo schermisce. Crea ogni possibile ed immaginabile situazione per umiliarlo. Inutile dire che tutti gli spettatori, chi era innamorata di questo tipo, chi lo frequenta come un amico, chi ci ride insieme, chi è stato illuso e fottuto in passato da una mocciosa superba, chi passerà la vita da solo perché non ha il coraggio di farsi avanti, chi vive nell'indifferenza, chi ha una situazione peggiore, omnes in sintesi, ridono di lui. Avendo vissuto, in forma più lieve, una situazione simile, cerco di convincerla a rifiutarlo definitivamente. Purtroppo non solo il grillo parlante non viene ascoltato, ma per di più nessuno mi asseconda. Trovandosi sul palcoscenico, con i riflettori puntati, mi sembra chiaro che lei non voglia rifiutare questo ruolo da prima donna.

Ma allora dov'è  la sympatheia, dal greco, la capacità di provare lo stesso sentimento, lo stesso dolore? Tutto si riduce a mera ipocrisia? Come si può, come posso io, pensare di aprire il mio cuore a qualcuno, se proprio nel momento di massima debolezza, ognuno è pronto a pugnalare, a distruggere?

Perché, o esseri umani, l'umiliazione dell'altro vi esalta?

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