Lun
03
Dic
2018
27 anni e non sono più in grado di vivere
Anni fa ero una forza della natura, sul serio: sempre attiva, iper creativa, ero brava nel disegno, nella scrittura, mi piaceva informarmi di qualsiasi cosa e infatti ho letto tantissimi libri nella mia vita. In più sono sempre stata studiosa, ho sempre conseguito ottimi risultati. Ero una bella ragazza, con tante persone attorno e soprattutto amavo (anche ora in realtà) viaggiare, la mia più grande passione. Cercavo sempre lavoretti per mantenermi, non volendo gravare sui miei.
Poi a 22 anni qualcosa è cambiato: ho la mia prima relazione con un narcisista manipolatore che mi distrugge totalmente e infatti, in 5 anni, non sono mai riuscita a riprendermi.
Per molto tempo ho attribuito a quel ragazzo l'inizio dei miei guai, ma poi col trascorrere degli anni mi sono resa conto che quello non è stato altro che un evento che ha svelato un'insoddisfazione latente nella mia vita, in primis determinata dal rapporto con i miei genitori. Loro non hanno mai rispettato le mie inclinazioni naturali, perché troppo interessati a volere una figlia che rispondesse alle loro aspettative, totalmente distanti da quella che è la mia persona; a loro importava che io fossi la più brava di tutti, quella che eccelleva in tutto, colei che sarebbe diventata un magistrato, vantando così un titolo assai prestigioso da fare invidia a chiunque. Hanno deciso il mio percorso per me, facendomi iscrivere al liceo classico (che ho odiato con tutta me stessa, fra l'altro io volevo iscrivermi o al linguistico o all'artistico, considerati istituti di serie B dai miei) e poi a giurisprudenza (percorso che, pur non essendo quello della mia vita, mi piace, ma sappiamo quanto sia pesante e difficile; non avendo la serenità mentale giusta è impossibile affrontare quei mattoni).
Adesso, a 27 anni, mi ritrovo con vari esami da sostenere, infelice, triste, trascurata, trascorro intere giornate a letto. Ho riflettuto molto durante questi anni: nonostante questo stato d'animo ho capito chi sono e cosa potrei fare nella vita, ma sono senza forze, senza stimoli. Ho conosciuto un altro ragazzo, il mio attuale fidanzato, che è innamoratissimo di me, ma cosa posso mai offrirgli in queste condizioni?
La verità è che so di avere potenziale, ma ora come ora mi sembra tutto nero, difficile e impossibile.
Mi maledico ogni giorno per essere stata incapace di imporre le mie idee su quelle dei miei genitori. Adesso che sono in questo stato pietoso, sono molto dispiaciuti e credo si siano pentiti del loro atteggiamento, ma chi mi restituisce il tempo perso?
Ogni giorno cerco di ripartire, di ricominciare... magari a volte parto anche bene, poi i pensieri negativi mi inghiottiscono e vengono meno tutte le forze, fisiche e mentali.
Ah, aggiungo che ovviamente quelli che consideravo amici sono spariti tutti, ma non gliene faccio una colpa. Poco a poco mi sono chiusa in me stessa e non sono mai stata in grado di raccontare ciò che sento a qualcuno. Voi siete i primi.
Oggi mi sono decisa e credo che chiederò aiuto a uno psicologo, nella speranza che possa aiutarmi.
Scusate lo sfogo..
5 commenti
Durissima
Sata durissima ma devi renderti conto che la tua vita no ti piace e fare lenorml' fatica di cambiare tutto quanto
poi i pensieri negativi mi inghiottiscono e vengono meno tutte le forze, fisiche e mentali.
È giusto anche vivere la sofferenza, fino in fondo. Anche tu hai provato quanto la negazione possa distruggere. Molti dicono che uno psicologo non serve, io ti dico che quello giusto, può migliorare tantissimo la tua vita. Devi andare a fondo del problema e guardarlo in faccia, solo allora ti sentirai di nuovo protagonista della tua vita. Baci 💕
Ma adesso un tipo che ci sa fare e vi piglia un po' per il culo si chiama "narcisista manipolatore"? Ma che è una moda!? E ci hai messo 5 anni per capirlo!? Cmq da quello che scrivi pari che sei bipolare, ti conviene andare da uno psichiatra NO psicologo. Anzi psichiatra/psicoterapeuta è l'ideale
D'accordo
Con l'ultimo commento. Simile percorso anche il mio, impara a campà. Lascia perdere la perfezione, campa. Trova un lavoro a contatto con le persone, impara ad avere la.cosiddetta cazzimma. Lascia perdere I pensieri negativi, il potenziale... Bubbole. Fidati, solo bubbole. La cosa migliore che puoi fare è lavorare subito e scontrarti col mondo. Miglior cura provare per credere. E pigkia quel titolo fidati, gli avvocati/magistrati non fanno nulla dalla mattina alla sera. Bacione
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invidio chi non ha mai avuto "crisi" nel proprio percorso di crescita!ho sbagliato anche io scuola fidandomi delle indicazioni date dai genitori e insegnanti che mi credevano essere molto più di quanto io in realtà avessi voglia di essere, perchè la dura verità è che anche se si hanno le capacita magari uno non ha sempre voglia di essere sotto pressione e impegnato e invece fare un percorso più (diciamo) facile ci consente di vivere più sereni.
A volte meno è meglio, magari saresti più felice a fare qulasiasi altro lavoro piuttosto che il magistrato.
Non sei la prima ne l'ultima che cambia il percorso della vita che gli era stato imposto dai genitori, vedila come una rinascita!Poi potrebbe succedere che invece capisci che ti piaceva quello che stavi facendo e quindi riprendi ma senza la pressione di dover dimostrare qualcosa a terzi ma solo a te stessa.