Gio

18

Feb

2010

il professore

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Lussuria

Perdonatemi, perchè ho peccato, e credo che continuerò a farlo. Faccio sesso con il relatore della mia tesi, vent'anni più grande di me, sposato lui, sposata io, figli lui, figlio io, almeno "un'altra" amante -sicura- lui, nessun "altro" amante io.

Disgustoso, vero? Eppure mio marito è la persona che amo e con cui voglio passare il resto della mia vita. perchè è divertente, responsabile, comprensivo, innamorato, è insomma tutto ciò che non immaginavo nemmeno esistesse in una persona sola.

Con "l'altro" c'è solo gustosissimo sesso, una volta ogni tanto, rubato tra un capitolo della tesi e l'altro, quando lui sa che in dipartimento non c'è nessuno. Arrivo, sc*****o e ci salutiamo. Gli do sempre del Lei, sia in pubblico che quando siamo a quattr'occhi, e questo fatto mi eccita ancora di più. Agli occhi degli altri io sono l'irreprensibile studentessa XY, prossima alla laurea.Ed ogni volta che vado nella sua stanza non so mai se dovrò battere documenti al computer o dovrò, semplicemente, battere...

Immagino che stiate pensando che sono una di quelle che apre le gambe per ottenere dei vantaggi (e sappiate che non ho nulla in contrario su quelle che lo fanno davvero, mi sono molto simpatiche, e quasi quasi vorrei essere come loro) ma sono troppo orgogliosa per chiedere qualcosa a chicchessia perciò se lo pensate, sbagliate. Ho finito gli esami un mese prima di rivolgermi a lui per la tesi, ho la media del 28,4, il 110 e lode non me lo toglie nessuno. E mai, MAI, avrei pensato che tutto questo potesse accadere. Lo vedevo irraggiungibile, stimatissimo, conosciutissimo...e 1000 anni luce distante dal mio mondo. Ma quando siamo nudi (o quasi) sulla sua scrivania, le distanze si annullano. Mi piace da morire sentirlo fremere di piacere. In quei momenti è nelle mie mani.

E mio marito? So che capirebbe, se solo gliene parlassi come ne sto parlando a voi.. Ma non voglio parlargliene. Voglio che questa cosa sia solo mia...quasi come non fosse mai accaduta. Vigliacca? Forse. ma tutto funziona a meraviglia così.

Il prof pensa che mio marito sappia tutto, e che me lo lasci fare perchè sono capricciosa e perchè in fondo non tolgo nulla a nessuno, che poi è ciò che penso anche io. Il motivo per cui gli faccio credere questo è evidente:  non voglio che pensi che tra me e mio marito ci siano segreti. In altre parole non voglio che il prof creda di condividere un qualsivoglia segreto con me. Spesso mi ha invitata a casa sua, per trascorrere folli pomeriggi di passione (la moglie lavora in un'altra città, e dell'amante tutti, in facoltà, sanno che esiste ma siccome detesto i pettegolezzi non ho mai voluto sapere dettagli) ma io ho sempre rifiutato. Per la mia coscienza non è una gran colpa cogliere l'occasione di un amplesso sul luogo di studio, ma sarebbe colpa gravissima agghindarsi magari con pizzi e veli, dire a mio marito che vado in facoltà o in un qualsiasi altro posto, e invece vado ad infilarmi nel letto del prof. In altri termini, c'è una certa differenza tra mentire e mentire per omissione.

Non mi chiedo cosa succederà dopo, io sostengo sempre che il diavolo fa le pentole e non i coperchi, Speriamo che almeno questa volta, per sbaglio, il coperchio l'abbia forgiato. Perchè francamente di essere additata come la sgualdrina di turno del prof, non è che mi vada tanto. e meno ancora mi va che l'equilibrio perfetto (sì, perfetto) su cui regge il mio matrimonio sia turbato da qualche sco***a con uno così carismatico che fa sbavare orde di ragazzine. Ed io che gli faccio quello che voglio, e mi faccio fare ciò che vuole....ahhhh che meravigliosa sensazione di potere! e non me ne frega proprio nulla se -probabile- non sono l'unica....mica sono sua moglie o la sua amante!

Grazie, ora mi sento meglio...non è per niente facile essere così str**** e sembrare brave persone...ogni tanto, sfogarsi fa bene :-)

23 commenti

cara, prima di tutto voglio dirti una cosa. sei troppo simpatica. no, non sto facendo dell'ironia: mi sei simpatica veramente. perchè sei umana. molto umana. che è il contrario di dire "hai dei limiti": l'essere umano, secondo me, potenzialmente non ne ha. e credo che da una persona come te potrebbe saltarne fuori sempre una nuova, il che è molto bello. non si finisce mai di conoscersi, insomma. e meno male, sennò si muore. e poi vedi, a me le persone che non fanno mai quello che gli altri non si aspettano, quelli che non cambiano mai, quelli che "io non lo farei mai!", quelli che è sempre colpa degli altri se c'è anche il benchè minimo cambiamento nella loro vita, beh... queste persone mi stanno sul cazzo. perchè non sanno vivere. e passano la vita senza viverla. insomma, per dirla tutta questa storia col professore io la trovo fantastica. prima di tutto perchè è un'avventura, e mi pare che tale debba rimanere. sei consapevole che questa storia non deve invadere lo spazio comune con tuo marito, tanto da evitare luoghi intimi (come la casa) per vederlo. il luogo pubblico è più congeniale per una relazione che non deve sconfinare i limiti del "lei". vedi, in questi casi io non ci vedo proprio nulla di male: siamo noi che gestiamo le situazioni, non il contrario, e l'occasione colta al volo con la consapevolezza e la volontà di non lasciarsi travolgere dagli eventi è... è vita. sì, credo la si possa definire proprio così: vita. personale. non c'è bisogno che altri vengano coinvolti, semplicemente perchè non si diventa un corpo e un'anima sola quando ci si sposa (maledetto federico caccolalnaso - moccia-), ma si rimane individui ben distinti, con le proprie vite e i propri spazi. dopotutto mica è obbligatorio vivere il sesso solo attraverso il canale dell'affettività. o meglio, la maggiopr parte delle persone lo fà (soprattutto le donne cresciute in una certa cultura patriarcale maschilista), ma non è corretto, perchè in questo modo si rischia di vivere tutto a livello affettivo, lasciando tappati gli altri livelli (sto parlando dei chakra orientali, ma qui finisco sennò facciamo notte). essere e diventare adulti significa anche aprirsi ad altri livelli esperenziali. mi pare che con te, se senti e vivi davvero quello che hai scritto, non ci siano problemi. oltretutto eviti anche un'azione di esplicita complicità con il professore rifiutando di condividere segreti con lui, e questo mi sembra sottolinii la faccenda. insomma, per farla breve io non ci vedo nulla di male. tu sai perfettamente che un'ingerenza di quest'uomo nella tua vita potrebbe rovinare ciò che hai costruito, sei decisa a difendere il tuo spazio - tra l'altro non a caso hai scelto il professore... un uomo che, almeno potenzialmente, è abbastanza adulto e responsabile da non fare colpi di testa. una persona che ti dava più garanzie di uno studente o assistente qualuque. tu dici che non l'hai scelto, ma inconsciamente tutti noi facciamo progetti e scelte, anche se sembra che le cose ci capitino -, sei decisa a non rivestire un ruolo ben definito (nè moglie nè amante), il che ti permette un margine d'azione e autonomia maggiore. per me è tutto ok. ti sembrerà strano, forse ti aspettavi che il primo commento fosse una cosa del tipo "brutta stronza, prima o poi un dio giusto ti farà pagare il male che stai facendo a tuo marito, pensa se lui ti facesse la stessa cosa e bla bla bla...". no. perchè sono agnostica, e quindi non del tutto sicura dell'esistenza di dio. secondo poi perchè non siamo piccioni (e questo lo sosterrò sempre, con l'eccezione di quel neocatecumenale di povia) e perciò se il nostro sentimento nei confronti di una persona non cambia, non vedo perchè dovremmo negarci un incontro fisico con qualcun altro - testimone del fatto che il sentimento sussista è la volontà di difendere la persona amata dalle ingerenze di una propria distrazione. infine credo che se tuo marito facesse la stessa cosa ma come te fosse deciso a difendere il vostro spazio, non ne faresti una tragedia. in fondo esistono dei tradimenti molto peggiori. 

il secondo motivo per cui questa storia mi piace è che mi sono immedesimata. anch'io adoro un mio professore, che naturalmente non sa nulla e non immagina nulla. io ho un pò di problemi con lo studio perchè soffro di fobia sociale da esame (e questo da una vita), e pur avendo una media invidiabile sono un pò indietro con gli esami. mi rode molto, perchè gli stessi professori all'uni spesso mi hanno fatto i complimenti per la mia preparazione, alcuni sono arrivati addirittura a regalarmi loro pubblicazioni in edizione limitata con tanto di firma (è una cosa rara nella mia facoltà). capirai che forse sono un pò troppo timida per approcciare con lui, ma non mi nego delle fantasie piccanti. lui ha 50 anni, filosofo e poeta molto stimato. anche sposato, ma io non sono gelosa :p. insomma, leggere la tua storia mi ha fatto sorridere e dire "forse un giorno anch'io... chissà!"

Avatar di aladyahaladyah alle 22:28 del 18-02-2010

ciao cara,ho letto solo ora e vorrei sapere a che punto sei adesso. ho letto con curiosità ed empatia la tua storia soprattutto perchè mi ci sono ritrovata. io sposata un figlio. lui sposato un figlio. lui è il mio capo. non c'è nulla di importante tra di noi non ci sono in ballo sentimenti impegni o cose del genere solo....attrazione....elettricità.....momenti rubati alle nostre vite a regalarci sesso. il sesso è l'unica cosa che c'è tra noi. condivido appieno con te la sensazione di potere esercitato sull'uomo potente è inebriante è segreta ed è solo nostra. anche io sento di togliere niente alla mia vita e di non aggiungere niente alla sua se non un pensiero fisso che non si toglierà tanto facilmente

Avatar di AnonimoAnonimo alle 11:30 del 30-07-2010
risposta all'anonima del 30-07

Buongiorno, mia cara collega fedifraga ;-) Tutto procede come dovrebbe: la mia vita matrimoniale veleggia su acque tranquille, ed io ho cambiato il pelo (mi sono laureata) ma non il vizio. Continuo a frequentare il suo Istituto per il dottorato, sì, insomma, ne avrò ancora per qualche anno... e continuo a frequentare la sua stanza. Un paio di volte al mese, non di più, quanto basta insomma per tenerlo sulla corda e per alimentare il desiderio reciproco.Infatti... E' tornato dalle ferie lunedì scorso e puntuale, lunedì alle 8,01 è arrivata la sua telefonata. Ma per vederci dovrà aspettare domani, eheh! Non pensare che io sia una di quelle che se la tirano, è che mi sono imposta una certa disciplina dei sentimenti: la mia famiglia ha la priorità, e in questi giorni ho da fare con loro. Ma non solo.

Lui appartiene ad un universo parallelo. Un uomo che stimo, che mi ha mostrato il suo lato oscuro, ben nascosto dietro una facciata di irreprensibilità. E di questo gli sono grata, mi è servito a renderlo più umano: Grazie al suo carisma e alla sua competenza mi sono appassionata immensamente al mio lavoro e sul lavoro vorrei diventare esattamente come lui. E' il mio mentore e gli voglio bene, ma non ho intenzione di sacrificare tempo ed energie per lui, perciò è un gran vantaggio che le cose stiano esattamente come stanno. Ciò che più temo - e che sto molto attenta a non far accadere- è di diventargli in qualche modo "necessaria", perchè questo significherebbe rendere i due universi convergenti e quindi rischiare una collisione.

Talvolta mi chiedo come finirà, quando e perchè. Probabilmente arriverà "carne fresca" ed io passerò, perchè tutto passa, e questo pensiero non solo non mi intristisce, ma anzi mi solleva. Nella mia storia, e credo anche nella tua, c'è una sorta di gratuità che mi tranquillizza e mi fa vivere abbastanza serenamente quello che comunque, a tutti gli effetti, è e rimarrà un tradimento.

In bocca al lupo a te (ed anche a me!) ;-)

Avatar di AnonimoAnonimo alle 13:11 del 18-08-2010
aggiornamenti

Non so perchè sia tornata qui a scrivere, forse mi ha fatto piacere trovare qualcuno che sia nella mia stessa situazione, qualcuno con cui confrontarmi o anche solo parlare di questo mio segreto. Certe volte mi sento matta da legare: è un gioco pericoloso, il mio.

L'altro ieri abbiamo passato tutta la mattina insieme: ho ritrovato la sua cara, vecchia scrivania che alla fine è anche piuttosto comoda, anche se non ha nulla a che vedere con la sua poltrona in pelle nera... Mi ha detto che le poche ore che gli concedo non gli bastano. Lo lascio sempre con un appetito sfrenato, un appetito che non posso soddisfare perchè significherebbe dedicargli molto più tempo di quanto non faccia. Anche io però resto con un certo appetito: tornata a casa ho continuato a desiderarlo finchè non ho fatto una bella doccia e rivestito i panni della meravigliosa moglie fedele. Non è stato per niente faticoso, mi viene automatico. Shift.

Quanto al desiderio per il prof non so se davvero desideri lui, la sensazione inebriante di potere di cui parlavamo o un'altra cosa ancora: so che non mi negherebbe nulla di professionale se solo glielo chiedessi nella penombra della sua stanza, mentre accarezza avidamente ogni centimetro del mio corpo nudo. Ma non lo faccio. Il mio vero potere, in fondo, è questo. Il mio essere "superiore" lo spiazza, un paio di volte mi ha confessato che si arrovella sul perchè io faccia sesso con lui. Talvolta mi dice di temere che lo stia prendendo in giro. Io gli sorrido e gli rispondo che è da sempre il mio prof preferito. Insomma, sono inebriata di vita, amo mio marito come non mai, senza sensi di colpa, con lui tutto è fantastico, anche il sesso, ma quando il prof mi darà il prossimo appuntamento,proverò il solito tuffo al cuore. 

Certo che leggere 'sta roba mi fa venire i brividi... 

Avatar di AnonimoAnonimo alle 22:18 del 21-08-2010
cara 'collega' ti rispondo....

con molta gioia.Mi ha fatto davvero piacere leggere la tua e sapere che ci siamo 'trovate'! Io e il capo non ci siamo visti per parecchio tempo per via delle vacanze con le rispettive famiglie e non ci siamo assolutamente mai sentiti. al rientro mi ha cercato lui. La mia impressione è che inizi ad essere in qualche modo coinvolto e sembra anche terrorizzato da questa cosa. Ho cercato di fargli capire che da parte mia la cosa continua a mantenersi su di un livello di totale leggerezza...Lunedì si torna al lavoro, vedremo...Condivido appieno con te anche le emozioni che un'eventuale/probabile/imminente fine della storia potrebbe arrecarmi.con affetto 

 

Avatar di AnonimoAnonimo alle 12:00 del 27-08-2010
ritorno al lavoro

carissima,il rientro al lavoro è stato molto piacevole....lui mi cerca....siamo due matti....dietro la porta del suo ufficio ci sono tutti gli altri.....c'è anche sua moglie...

faccio come fai tu, torno a casa e trovo la mia vita, una vita che mi piace, mi soddisfa e mi diverte ma non so e soprattutto non voglio fare a meno di lui, sapere che questa facilità di ricomporsi e rientrare nel ruolo la vivi anche tu mi fa capire di non essere la sola.....anzi che sicuramente non siamo le sole...

è buffo no? per tanto tempo abbiamo criticato gli uomini, i maschi per questa loro capacità e ora viviamo le stesse cose....credo non sia cambiato nulla, diciamolo, loro sono solo stati sempre più onesti anche se è facile essere onesti quando la società te lo consente!

 

Avatar di AnonimoAnonimo alle 10:59 del 31-08-2010
ciao, Colly ;-) (che sta per collega)

Eccoci ancora qui, alla pagina 7 della lussuria... Da quando ho scritto l'ultima volta, non è successo gran chè: lui è fuori sede per organizzare un congresso ed io, fino a metà ottobre, farò la spola tra il nostro ed un altro dipartimento. Probabilmente la prossima settimana ci sarà un'Udienza Reale, alla quale sarò ben lieta di partecipare. Ma quando varco quella porta non so mai se aspettarmi l'accoglienza o il sospetto. Se il nostro ultimo incontro è stato particolarmente focoso -e lo è stato!- è probabile che il prossimo sia improntato ad una sottile diffidenza. Credo dipenda dal fatto che non si raccapezzi. Talvolta ho la sensazione che si senta come un animale in trappola: è come se lottasse per non cedere ma poi non può farne a meno. Sono la sua droga. Se così fosse, mi dispiace che la viva così. Forse è per via della sua età matura o forse perchè per lui questa situazione di atraumatico equilibrio è del tutto nuova, troppo bella per essere vera.

Pensa che all'inizio (quindi quasi due anni fa) un pomeriggio mi fermai nel suo studio per aiutarlo -dietro suo esplicito invito- a preparare la bibliografia per un seminario del giorno dopo e..insomma, sì...andò come andò. Dopo però mi trattò con stizza, chiedendomi bruscamente cosa mai ci facessi io lì .Io non sono una che perde la calma, perciò mi limitai a dirgli che stante il suo evidente turbamento, ritenevo saggio e delicato lasciarlo da solo alle sue meditazioni. Inutile negarlo:ci rimasi malissimo. La mattina dopo mentre ero ancora in auto per raggiungere il luogo del seminario, ricevetti una sua telefonata di scuse accorate. Episodi simili non ne sono più accaduti, però un paio di volte ho avuto l'impressione netta che fosse infastidito dalla sua "debolezza", più che dalla mia "leggerezza".

Non potendo parlarne con nessuno, non so come interpretare certi suoi atteggiamenti. Io mi sono fatta l'idea che tema di perdere il controllo dei suoi sentimenti, oppure che abbia paura di essere troppo vulnerabile, o ricattabile (è evidente che non ha mai conosciuto una come te o me!). Insomma, talvolta si comporta come un animale selvatico. Il fatto è che io non voglio addomesticarlo...e quindi che faccio? "Me lo tengo" così imprevedibile?

Com'è andato il tuo rientro dalle ferie? Incontri ravvicinati del terzo tipo? Eheh!
Piuttosto, ti capita mai di guardarti allo specchio e chiederti: "ma chi è questa qua"? Io provo a darmi una risposta, ma niente. Com'è sfaccettata, la natura umana!!!!

E' stato bello trovare una tua risposta, ti abbraccio!

Avatar di AnonimoAnonimo alle 19:56 del 02-09-2010
che strano!

Quando ho scritto il mio ultimo commento, il TUO ultimo commento non c'era ancora, forse dipende dai tempi di approvazione dei moderatori... Quindi il tuo rientro è stato un bel rientro! Non avevo dubbi: la lontananza accende il desiderio, si sa.

E' vero, il nostro comportamento è tipicamente maschile, o per lo meno così sembrerebbe. Credo che in parte dipenda da ciò che dicevi tu (se l'uomo tradisce è un vero maschio, se lo fa la donna è una sgualdrina perciò le donne stanno così attente a non farlo sapere in giro) ma sospetto che noi siamo, come dire... anomale: si dice infatti che le donne tradiscano quando sono stanche ed insoddisfatte del prorio menage affettivo, ma noi non lo facciamo per questo! Anzi, credo che non potrei mai concedermi questo "lusso" trasgressivo se non fossi perfettamente appagata dalla mia situazione matrimioniale, impiegherei tutte le mie energie a cercare di far quadrare i conti della mia unione invece di distrarmi... Quindi, lo vedi? Siamo anomale. Per quanto mi riguarda, lo sono sempre stata: ho sempre avuto comportamenti più da "compagno di giochi" che da femme fatale, ho sempre legato più con i maschi che con le donne, e forse ho finito per assorbire il loro modo di considerare la vita.

Auguriamoci solo che gli uomini coinvolti nelle nostre tresche non diventino improvvisamente femmine e si facciano cogliere da una memorabile crisi isterica! ;-))

Alla prossima!

Avatar di AnonimoAnonimo alle 11:31 del 06-09-2010
ciao colly!!!

mi fa uno strano piacere questa nuova amicizia (spero di poterla chiamare così)! già è strano quello che mi sta capitanto con LUI ma devo dire che anche aver trovato TE con cui confidarmi è molto speciale. In questi giorni non ci siamo praticamente mai visti per via dei suoi impegni fuori sede ma la scorsa settimana è stata...intensa. Per sentirsi a posto con la coscienza (che pare non lo lasci dormire ecc. ecc.) mi dice, con cadenza regolare, che dovremmo troncare la cosa. Poi mi cerca, mi dice cose pazzesche e dice che è tutta colpa mia, che non può farne a meno. Se analizziamo la situazione dall'esterno con razionalità e sangue freddo il risultato è sicuramente una pazzia illusoria ma quando siamo vicini....siamo due calamite...finchè durerà io sarò felice di viverla. So che tu puoi capirmi e il fatto che la tua storia duri da così tanto tempo mi fa sperare (l'ho scritto davvero????)

Un abbraccio

Avatar di AnonimoAnonimo alle 10:34 del 17-09-2010
colly rediviva a rapporto!!!

Ehm, ciao colly, è un po' di tempo che non bazzico da queste parti, ma altre questioni concrete hanno tenuto banco nella mia quotidianità e non ho avuto tempo di scrivere un resoconto più o meno dettagliato sulla situazione...Ma tanto novità non ce ne sono, questo mese di settembre è scivolato via senza lasciar tracce, giusto un gustosissimo aneddoto su una sperimentazione che avevo in mente a tempo e che ho condotto soltanto una decina di giorni fa: dovevamo svolgere un lavoro in tandem, e certo...nel nostro programma non scritto c'era anche un meeting privato. La novità è che stavolta sono stata io, per la prima ed ultima volta e più che altro a scopo sperimentale, a proporre il meeting privato. Risultato: da uel giorno non mi ha più incalzato per svolgere il lavoro suddetto ed io, a distanza di 10 giorni dal mio invito più o meno esplicito a vederci in istituto un pomeriggio, non l'ho ancora visto! Ahahaha, mi teme!
Commenteremo presto, ora devo scappare, alla prossima!

Avatar di AnonimoAnonimo alle 15:21 del 29-09-2010
strano

tutto molto strano, strane le situazioni, strane noi, strani loro....forse siamo troppo forti e spudorate noi....la storia pareva aver preso una strana piega romantica (che tra l'altro mi stava quasi terrorizzando!!) poi un incontro extra-lavoro, l'ultimo, un disastro, ha tirato fuori tutto quello che non voglio in questa storia, ho detto basta con tutta la serenità possibile (anche di più). sembrava d'accordo, per diversi giorni tutto come se non fosse accaduto nulla....poi un bacio, suo, bello, un bacio che ha chiarito parecchie cose o forse nulla...situazioni pazzesche...io non mi diverto più perchè lui non è più divertente ma ho il presentimento che non sia finita e che si stia trasformando in altro. Una parte di me vorrebbe chiarire ma significherebbe dargli troppa importanza...attendo la sua prossima mossa per continuare la partita... Cara tu hai novità? Il lavoro è andato poi in porto? 

Avatar di AnonimoAnonimo alle 09:29 del 07-10-2010
ambiguità

Ciao, cara!

Trovare questo tuo messaggio mi ha turbato non poco perchè mi obbliga ad una riflessione scomoda, che pure ronza spesso nella mia testa: sebbene siamo entrambe propense a definirli/ci strane, in realtà non c'è nulla di strano quando si sguazza in un'ambiguità di fondo della quale purtroppo non si può fare a meno, pena lo sgretolamento della nostra adorabile vita alla luce del sole. Nessuno riesce a camminare bene con due piedi in una scarpa, ma questo vale ancora di più se si prova a camminare con un piede in due scarpe. Noi siamo il piede e loro sono le due scarpe. Mica facile, eh! Cosa, dire, Colly: l'esperienza mi suggerisce che non sarà facile uscirne, se si comincia a tirare e mollare. Quando si dice basta, dev'essere basta. Niente ripensamenti: dopo un congruo e comprensibile periodo di abbattimento (causato essenzialmente dal venir meno dell'euforia che il sesso clandestino dispensa a piene mani, ma anche -bisogna ammetterlo- dal fatto che a modo nostro gli vogliamo bene e ci dispiace dover troncare...come sarebbe bello se non fosse mai necessario giungere a tali conclusioni!) si ricomincia a respirare e ci si può lasciare il tutto alle spalle. Queste sono storie facilmente "deperibili" come spesso accade agli alimenti più gustosi. E la tua, ma anche la mia non fanno eccezione. E' solo questione di tempo. D'altra parte è VITALE ricordare sempre a noi stesse che la nostra vita è da un'altra parte: è con i nostri figli, il nostro Compagno, è nelle lasagne della domenica, nell'intimità del risveglio mattutino e nelle scampagnate fuori porta mano nella mano, non su quella poltrona di pelle nera o nei corridoi deserti del mio istituto. Perciò, qualsiasi cosa succeda, la parola d'ordine è:lasagne! Eheheh, scherzo, sai quello che voglio dire. Inutile arrovellarsi il cervello a cercare di capire/comprendere/scusare/perdonare/soprassedere perchè tutto questo risucchia le nostre energie, e noi dobbiamo preservarle per loro, per i nostri Cari. Ho sempre ritenuto che l'Amante debba rappresentare uno spazio segreto di gioco, di relax, di innocente evasione. Se, al contrario, diventa ammorbante, bisogna scappare. A gambe levate, a perdifiato, senza mai voltarsi indietro. 

Ciò che ho notato del tuo messaggio è una contraddizione verbale che ovviamente sottende ad un'indecisione interiore:4° rigo: "ho detto basta";ultimo rigo: "..per continuare la partita..."

Ergo: non è finita. Non c'è nulla di male in questo, basta esserne consapevoli! Inoltre concordo appieno con te, lascia che sia lui a muovere il prossimo pezzo degli scacchi. Poi, e solo allora, sarà il tuo turno, e potrai decidere il da farsi. 

Quanto a me no, il lavoro non è andato in porto, lui ora è all'estero per un congresso, torna la prossima settimana, ma nei giorni scorsi avremmo certo potuto quagliare (lavorativamente parlando, intendo) e invece nisba. Non una parola che esulasse dalla normale routine accademica ("dove sono quegli articoli?", "è venuto il prof. Tal dei Tali", "c'è una riunione di dipartimento alle 9.30" e simili amenità)

Ah, ma guarda: io a scacchi non so giocare bene, ma "alle belle statuine" sono imbattibile! ;-) Potrebbero passare settimane prima che la situazione trovi uno sblocco ma quel che è certo è che non sarò io a sbloccarla. (tra l'altro, quando arriva l'autunno, io cado in letargo, perciò mi diventa ancora più difficile vincere l'inerzia che mi contraddistingue...)

Alla fine di questo papiro mi vien da pensare che sia un peccato che le nostre riflessioni debbano essere esposte al pubblico ludibrio, ma forse è la penitenza che dobbiamo scontare per essere come siamo ;-)

Ti abbraccio con affetto. 

Avatar di AnonimoAnonimo alle 21:03 del 08-10-2010
negare l'evidenza

mi fa un po' specie come, per alcune persone, e per una persona in particolare, non parlare di alcune cose significa che queste cose non esistano.....forse è un modo come un altro per ripulirsi la coscienza....per chi ovviamente la coscienza se la sente sporca.

Noi (io e te) ben sappiamo che non per tutti è così, ma mi  adeguo....ho imparato anche io a non parlare perchè se è vero che tra il dire il fare c'è di mezzo il mare è indubbio che anche senza 'dire', 'fare' rimane in ogni caso la parte più deliziosa del gioco.

 

Avatar di AnonimoAnonimo alle 11:20 del 22-11-2010

leggere i vostri commenti mi ha rincuorata e non poco, sono una di voi, una di quelle giudicata da tutti perfetta, la perfetta giovane mogliettina devota al maritino in carriera, la mamma chioccia dolce e premurosa coi suoi piccoli tesori, colei che passa i pomeriggi a prepare la pasta fatta in casa, ma che appena ha l' occasione corre fra le braccia del suo ex, tra l'altro anche lui sposato, sentirmi in colpa?? NO e perche' mai se mi fa' fin vivere meglio le mie giornate, addirittura mi ha aiutata a digerire quella strega di mia suocera, ora non mi importa niente degli altri, la mia vita e' perfetta cosi', non tolgo nulla alla mia famiglia, anzi hanno con loro una donna che si sente tale, si sente appagata e non farebbe mai un colpo di testa per un gioco a cui ama giocare...

Chissa' se tornerete qui a leggere e in caso, vi faccio un in bocca al lupo. 

Avatar di AnonimoAnonimo alle 09:06 del 16-02-2011
ti prego

va bene tutto ma non dire che ami tuo marito...

Avatar di AnonimoAnonimo alle 23:12 del 03-07-2011
a volte ritornano...

Sono tornata dopo mesi e mesi in cui avevo persino dimenticato l'esistenza di questo sito che ha accolto il mio sfogo, forse perchè si torna sempre sul luogo del delitto ;-) e mi ha fatto piacere trovare un in bocca al lupo, che non fa mai male! Contraccambio l'augurio e auspico che i nostri equilibri restino sempre stabili!

Per i curiosi che si chiedano, eventualmente, che fine abbiamo fatto io, mio marito e il prof, aggiorno: io e mio marito siamo -come sempre- felici ed innamorati (sì, caro anonimo: felici e innamorati! Non mi aspetto che tu capisca, come d'altra parte non avrei capito io solo qualche anno fa, ma io AMO mio marito.)

Per una serie di motivi, molti dei quali contingenti, ma anche -in fondo in fondo- per un mio volontario "allentamento della presa" le occasioni di incontro privato con il prof si sono azzerate negli ultimi 3 mesi, ma a settembre sarò "costretta" ad un lavoro gomito a gomito con lui e non garantisco serietà professionale 24 ore su 24 :-)

La novità che merita di essere raccontata è che mio marito mi ha esplicitamente detto -lungo discorso in spiaggia mentre baldi giovanotti seguivano con lo sguardo le mie passeggiate...e ci tengo a precisare che non sono uno schianto, è solo che mi vendo bene, testa alta e spalle dritte...- che non sarebbe assolutamente geloso di me se io avessi un altro uomo: come dicevo nella mia prima confessione io ho sempre saputo che lui comprenderebbe perfettamente la situazione, lui appartiene alla schiera di quelli che in maniera più o meno velata amano "sfoggiare" la propria moglie ben sapendo che i miei sentimenti per lui, qualsiasi cosa accada, non sono in discussione...Ho scoperto di recente che esiste una categoria di uomini che trova eccitante l'infedeltà della propria moglie. Cornuti per i più, loro si definiscono cuckhold. Forse lui è uno di loro...così come d'altra parte anche io potrei essere definita cuckhold perchè se lui avesse una storia di sesso -anche ammantato di affetto, perchè no?- la cosa non mi sconvolgerebbe in alcun modo. Ciò che mi farebbe stare male è se mi togliesse qualcosa in termini di attenzioni, di confidenza, di tempo trascorso insieme, ma certamente non l'idea che possa svagarsi con un'altra. Il sesso è un gioco, assai divertente e rilassante: perchè il compagno di giochi dovrebbe essere uno e soltanto uno per tutta la vita? Io mi sono fatta l'idea che questa storia della "fedeltà" sessuale sia solo un'imposizione culturale, retaggio di secoli di educazione cattolica. La fedeltà è camminare l'uno accanto all'altro nella stessa direzione: se poi per un tratto la strada maestra è occupata anche da altri viandanti, che ti raccontano qualche barzelletta e alleviano le fatiche del viaggio, che male c'è? Secondo me -personalissima opinione- l'unica cosa essenziale è non andarsene per cacchi propri o, ancora peggio, abbandonare la strada maestra.

Questa mia fetta di vita è una specie di "attività onirica", non ha nulla a che vedere con la realtà, è fatta della stessa evanescente materia di cui son fatti i desideri, è un gioco, è un brivido, un batticuore, una verifica del mio potere di seduzione (ero lì lì per censurare questa frase, ma è esattamente quello che penso, quindi mi sfogo e lo scrivo alla faccia dei benpensanti: sì, mi piace indossare il mio tacco 12 e sapere che quando lo incrocio per i corridoi gli si alza la pressione...è una sorta di rivalsa per tutti gli anni trascorsi a nascondere la mia femminilità per essere la classica "brava ragazza")

oops...s'è fatto tardi!Devo scappare, alla prossima!   

Avatar di AnonimoAnonimo alle 09:55 del 23-08-2011

Forti emozioni.
Quello che mi manca.

Avatar di farnightfarnight alle 15:41 del 12-11-2014

Com é finita  col prof?

Avatar di AnonimoAnonimo alle 23:06 del 22-09-2016

Non è finita.

ma è giusto che racconti come si è evoluta la situazione.

Nel 2013 sono andata a casa sua per la prima volta. Dopo mesi di tentennamenti ho accettato il suo invito. È stato in quel preciso momento, quando cioè ho varcato furtiva la soglia del suo appartamento che ho capito che i miei sentimenti per lui erano cambiati. Amo quell'uomo come si amano gli Amici. È il mio Maestro. È una persona che stimo infinitamente dal punto di vista professionale. E no, non ho fatto carriera. Anzi, il mio periodo di lavoro in dipartimento è  terminato. Una manciata di giorni e sarò lontana dall' istituto. Lontana da lui. Il solo pensiero mi riempie gli occhi di lacrime.

 È per questo che stasera mi ha telefonato. Mi ha chiesto se domani io sia libera all' ora di pranzo. Mai gli avrei detto di no. Domani scivolerò tra le lenzuola del suo letto da scapolo, in una casa che non condivide  nè con la moglie nè con l'amante e cercherò una fugace consolazione al dolore della separazione imminente. Mi chiedo spesso se anche lui provi questo dolore lacerante.Mi chiedo se gli mancherò come lui mancherà a me. Quando riesco ad essere obiettiva penso che ne sono passate tante, dalla sua stanza. Lui sa come si gestiscono queste cose. Dovrei lasciare che gestisca adeguatamente anche me. Senza storie, senza drammi. È così che sarà. Niente drammi. Ma mi mancherà come l'acqua alle piante d'estate. Sarò spavalda, come sempre. Prenderò tutto il piacere che sa darmi, e gliene regalerò altrettanto. Ma domani una parte di me morirà in quella stanza da letto. Riuscirò a trattenere le lacrime. Signori, domani finisce un'epoca. Nulla sarà come è stato finora.

 È probabile che le nostre strade si incrocino nuovamente, ma non incontrerò più il suo sguardo ogni giorno nei corridoi del dipartimento. Non lo sentirò più chiamarmi per nome.

il mio nome, pronunciato da lui, mi mette i brividi.

Lo amo. Inutile che ci prendiamo in giro. La mia è una sorta di devozione ad un uomo di altissima statura professionale ed umana.

sì, amo mio marito. Anche. Ma non devo separarmi da mio marito. È questa la differenza. Ed è anche che mio marito è sempre a mia disposizione. E,  sebbene ndi mio marito ne approfitti spesso e volentieri, mi rendo perfettamente conto del fatto che il sesso saltuario con il prof è stellare. Il solo pensiero di ciò che accadrà domani mi fa bagnare. Scusate ma siamo su un sito che si chiama sfoghiamoci. Ed io mi sfogo.

Qui non è del mio matrimonio, sempre solidissimo, che si parla. Non è dell'amore coniugale, che si parla. Tutto questo non è e non è mai stato in discussione. 

Io sto parlando di una parte della mia esistenza che è stata forgiata attraverso la frequentazione reciproca quotidiana. Almeno 8 ore al giorno trascorse gomito a gomito. La sua autorevolezza aleggia in dipartimento anche se lui è chiuso nella sua stanza. Mi ha insegnato una professione. In questi anni sono stata la "sua" donna di fiducia. Nessuno, mai, ha sospettato cosa ci fosse, tra di noi. Un comportamento irreprensibile da parte di entrambi. Certo, il nostro livello di confidenza è aumentato, tutti sanno che siamo intimi, professionalmente parlando. Se lui non c'è, si rivolgono a me. Ma il resto è insospettabile.

Tornerò alla mia vita di un tempo, quando non conoscevo il tradimento. Ma so con assoluta certezza che, se mi chiamerà, io percorrerò nuovamente le rampe di scale che mi separano dal suo appartamento. Dai nostri corpi intrecciati.

 

 

Avatar di AnonimoAnonimo alle 00:34 del 20-07-2017

Rivedo in queste righe una mia relazione molto molto simile, estremamente passionale, l'unica differenza è che la ragazza in questione metteva in atto dei meccanismi repulsivi puntualmente dopo ogni nostro incontro, come se volese proteggere sia me che lei et scongiurare ogni eventualità che mi potessi innamorare, che potessimo chiederci di più...

A parte ciò, nonostante te lo auguri con tutto il cuore, io dubito che tornerai "alla tua vita di un tempo" senza avvertire la mancanza di quel fuoco e di tutto ciò che ad esso è correlato, sarebbe come soffocare un istinto primordiale ...ho idea che ti sarà necessario un contrappeso, di qualunque tipo, non necessariamente il tradimento come accade tutt'ora per lei ..ma una sorta di evasione/passione tua, inconfessata e inconfessabile.

Avatar di BonusMalusBonusMalus alle 13:34 del 20-07-2017
dell'Amore e della Mancanza

Ciò che doveva accadere infine è accaduto. La mia separazione da lui si è consumata con raffinata dissimulazione. Avrei dovuto gioire per il traguardo conseguito e invece ho affrontato il commiato con la morte nel cuore. Mi sono sentita come può sentirsi una pianta estirpata dal proprio vaso, ormai senza le radici ben piantate nella terra fertile che lui rappresenta per me. Oggi l'ho rivisto. Elegante, come sempre. Di un'eleganza che naturalmente prescinde dall'abito che indossa. Avrei voluto dirgli molto di più di quanto sia stato possibile. Ma credo che lui sappia cosa gli direi, se il gioco delle Parti non mi imponesse una riservatezza che tutela entrambi.

Hai ragione, BonusMalus, non si può mai tornare alla vita di un tempo. Alla vita prima di lui. Perché è incontrovertibile che lui faccia parte della mia vita, anche se non potrò condividere più con lui la quotidianità. Ma non riesco, ora, ad immaginare cosa, o chi, potrebbe mai colmare la sua assenza. L'incendio che lui ha appiccato me lo porto dentro, la mia passione per la professione che ora, indegnamente, condivido con lui. Le sue parole, i suoi insegnamenti, la sua umanità, sono il faro che guiderà i miei passi. Ma è il resto, che non troverò in nessun altro. Lui non è sostituibile. Con niente. Non sono una fedifraga seriale. Nemmeno nelle lunghe pause che hanno contrassegnato i nostri incontri - mesi senza nemmeno sfiorarci- ho mai cercato altro. Il mio matrimonio mi è sempre bastato. Nel mio cuore, nella mia mente probabilmente non troppo sana, la mia relazione con lui aveva e ha la sacralità di un matrimonio. Non pretendo di essere credibile. Talvolta penso di non esserlo persino ai miei occhi. Eppure, ora, è così.  

Era lui, tra noi due, all'inizio, a mettere in atto comportamento repulsivo. Dopo ogni nostro incontro, stentava a rivolgermi la parola. Mi evitava. Forse anche lui, come la "tua" ragazza, temeva di essere trascinato in qualcosa che lo spaventava. Non credo di averlo trascinato da nessuna parte. Non so e non saprò mai se io sia una delle tante, come tante. Non glielo chiederò. Non mi direbbe mai la verità, quale che sia. Forse nemmeno in fondo vorrei saperlo. L'effimera gratificazione sarebbe soffocata mortalmente dalla consapevolezza che per noi non c'è un' altra vita che quella che abbiamo vissuto tra le mura dell'istituto.

Quando tutto è cominciato, mi chiedeva se lui fosse il mio unico amante. Non credeva possibile che il mio tradimento fosse tutto e soltanto per lui. Chissà, forse l'avrebbe sollevato, sapere che era uno tra tanti. Poi credo che abbia compreso la vera natura dei miei sentimenti. E infatti ha smesso di chiedere. Non si fidava di me. Ne era attratto ma faticava a credere alla gratuità dei gesti e alla genuinità del mio piacere tra le sue braccia. l'ho convinto della linearità dei miei sentimenti non chiedendo mai nulla in cambio. Ho rifiutato pubblicazioni, congressi, relazioni. Ogni cosa, per convincerlo che non volessi altro che lui. Lui per com'era, non per i vantaggi professionali che poteva offrirmi. Mi sono guadagnata la stima dell' intero Istituto lavorando come una dannata. E gliel'ho offerta come "riconoscimento" per avermi permesso di essere una sua Creatura. E ora mi sento perduta, perduta, mille volte perduta senza di lui. Lui è LA mia passione, nemmeno tanto inconfessata. Chiunque sa quanto io lo ami e lo apprezzi professionalemnte, come tutti d'altronde. È la mia passione per l'uomo cher mi chiedo come sia possibile che non trapeli. O chissà, magari trapela, boh. 

 Mi piacerebbe pensare che, come tu dici,  per la regola del chiodo scaccia chiodo, qualcos'altro rapisca i miei sensi e la mia mente come lui ha saputo fare. La vedo difficile. 

Avatar di AnonimoAnonimo alle 23:58 del 07-08-2017

Se solo avessi saputo quanto sarebbe stato difficile, gestire questa perdita, forse non avrei sofferto così, mi sarei preparata psicologicamente. O forse, più probabilmente, non sarebbe cambiato nulla. Scusatemi se sto usando questo spazio ma non vi nego che ho trovato molto conforto nel rileggere i miei post. È stato come riaprire un vecchio diario. E scoprire che le cose sono andate esattamente come ricordavo che fossero andate. Talvolta la memoria gioca degli strani scherzi, offuscata dalle emozioni. E invece era tutto ben nitido. Tutto come ricordavo. Resta il mistero di come io faccia a sdoppiarmi al punto da essere sempre la solita, allegra, moglie compagnona, pur covando un dolore così profondo. Non devo sforzarmi. Mi viene naturale. Mio marito non deve pagare alcun prezzo per la mia "variazione sul tema". E così la mia vita matrimoniale trotterella festosa nelle sterminate praterie di un progetto di vita comune, mentre nella grotta,  ben nascosto,  arde il fuoco della mia inconfessabile passione. Ho nostalgia del suo profilo assorto davanti al PC, del suo incedere lento nei corridoi del dipartimento, dei suoi capelli bianchi, del suo odore. So che devo dare tempo al tempo affinché i colori sbiadiscano un po' per riprendere fiato. Io che adesso ho il fiato corto, sempre ad un passo dalle lacrime ogni volta che penso a lui. Voglio il suo abbraccio, voglio il suo sguardo che si posa indagatore su di me. Non voglio il sesso con lui. Questo forse potrò ottenerlo ancora. Sarebbe semplice se fosse questo il mio desiderio. E invece no. Voglio ciò che non potrò mai più avere: la possibilità di affacciarmi nella sua stanza alle otto del mattino e cominciare la giornata con un buongiorno che era, davvero, sempre, un buongiorno, anche quando uno dei due aveva la luna storta.Incredibile come i destini umani si modellino attorno a piccoli, insignificanti, gesti. Gesti che, nel momento in cui non possono essere più compiuti, rivelano il loro incommensurabile valore. È confortante che la fine sia giunta cosi, per esaurimento del tempo limite. Non avrei sopportato -ora lo so- che uno tra noi due avesse deciso di porre fine alla Storia. Avrebbe significato che qualcosa era andato storto. E invece no. Niente strappi. Solo l'ineluttabilita di un contratto lavorativo che, per la sua peculiare natura, non è rinnovabile. Potrei sproloquiare ancora a lungo. Ma non mi servirebbe. Vorrei un sedativo per il cuore, vorrei non immaginare piu quei mille quadretti di vita che si svolgeranno ancora, stavolta senza di me. Cosa mi riporterà alla quiete? Staremo a vedere. 

Avatar di AnonimoAnonimo alle 23:30 del 08-08-2017

Mamma che storia.... come va ora? è succeso altro tra voi?

Avatar di AnonimoAnonimo alle 22:11 del 09-10-2018

Inserisci nuovo commento



Attenzione: i commenti sono moderati per i non iscritti.

Statistiche:

Voto medio

7.00

1 VOTO

Iscriviti per poter votare questo sfogo.
 

Iscriviti!

Iscriviti
Iscriviti e potrai aggiungere commenti senza attendere approvazioni, votare gli sfoghi e gestire i tuoi post ed il tuo profilo senza limitazioni.
Clicca qui per aggiungerti