Lun
06
Apr
2015
Non so se sia invidia.
Già, non so esattamente se ciò che provo sia invidia. Forse senso di incompiutezza... non so neanche io da dove partire.
Facciamo che parto da qui: mi sono laureato esattamente due anni fa in una materia socio-economica... a due anni esatti dalla laurea ho lavorato sette mesi in un'azienda come operaio, ovviamente lavoro che nulla centrava con ciò che avessi studiato, ma si sà, di questo tempi c'è ben poco da lamentarsi. E vivo a Milano.
Ora sono sette mesi che sono disoccupato, a breve raggiungerò i 700 (settecento) cv inviati da quando mi sono laureato e di colloqui... pochissimi, una quindicina occhio e croce. Massimo 18, non di certo 20. E tranquilli, l'80% delle posizioni alle quali mi candido sono da stagista a 600€ (se va bene) al mese ed in QUALSIASI campo. Ne manderei molti di più, ma per alcune posizioni nettamente raggiungibili ricercano candidati con doti davvero eccezionali, tipo due lingue conosciute alle grande, cinque anni di esperienza, utilizzo di qualunque tipo di software presente sulla faccia della terra e max 25 anni.
Ogni tanto mi chiedo se davvero esista un candidato del genere.
Me veniamo al dunque: i miei amici, chi più e chi meno, si stanno tutti e dico tutti sistemando. Chi compra casa, chi firma l'indeterminato presso una bella azienda, chi ha già avuto due aumenti di stipendio in cinque anni... insomma, l'unico disoccupato senza una minima prospettiva sono io. Entro più nel dettaglio.
A 26 anni prendo la disoccupazione, questo mi fa sentire un difetto sociale... si ma sono in molti a prendere la disoccupazione direte voi, ma ciò non mi interessa. Io non voglio pesare o dipendere da nessuno!
E qui centro il punto: prima stavo riflettendo su quante volte mi capita di mentire per non uscire con i miei amici...quando magari essi dicono "Andiamo a mangiare in quel posto stasera!" ... "Facciamoci una gita in quella località!" ... io racconto balle per non andarci perchè non me lo posso permettere e per di più mi sento una merda nel farlo perchè la sofferenza mista a frustrazione è doppia. Evito di cacciare 30€ per una cena, perchè con quella cifra ci esco tre volte minimo! Oggi è Pasqua, ieri avrei dovuto partecipare al compleanno della ragazza di un mio conoscente con altri amici, ho preferito non andarci per evitare di spararmi in un giorno 60km tra andata e ritorno più soldi per il regalo e, domani, c'è la solita grigliata di pasquetta alla quale quest'anno non andrò per evitare di cacciare altri soldi e farmi altri km e quindi dover rifare benzina a breve. Soldi, soldi, sempre loro! Ho detto al mio numeroso gruppo di amici che andavo all'estero da parenti con i miei genitori durante queste festività (ho davvero parenti all'estero eh...) per evitarmi questi due impegni per me troppo gravosi sotto il profilo puramente economico. Mi sento in colpa, davvero. Non voglio raccontare loro bugie ma al tempo stesso mi vergogno terribilmente a dire la verità.
Esco con i miei amici per carità, ci conosciamo da una vita, ma evito di farlo per più di una/due volte alla settimana... mi sento in colpa per i soldi, ho paura di spendere troppo. Ogni tanto mio padre mi lascia venti euro e per me è una ferita, quasi mi fa schifo prenderli, mi pesano da morire! I miei amici invece spendono senza farsi troppi problemi, sapendo che a fine mese arriva lo stipendio sul conto. Hanno il cuore più leggero. Proprio ieri uno ha speso davanti ai miei occhi un sacco di soldi per un jeans... ok non lo fa tutti i giorni, ma ha POTUTO farlo. Non spenderei mai quella cifra per un paio di jeans neanche se guadagnassi 5000€ al mese... ma l'ho invidiato non per il jeans in se, ma perchè ha POTUTO FARLO (e lo ripeto). Questo è solo un banale ma significativo esempio.
Come detto c'è chi compra casa con la ragazza, chi è già a vivere da solo, parlano di lavoro, di stipendi nelle loro grandi aziende dove lavorano in team, dove si fa business planning, dove si lavora per target, con un determinato budget, on the job e tutti quei cazzo di termini. Dove lavoravo io era già tanto se il capo ci dicesse "Buongiorno!" e quella troia della capa si lamentava se ogni tanto usciva qualche sorriso a qualcuno. Una volta scaduto il contratto via, come se mai avessi lavorato lì per sette mesi, non sono venuti neanche a stringermi la mano.
Cani arricchiti.
Adesso passo invece le mie giornate a mandare cv sia a mano che via web...vivo su infojobs e simili...vivo aspettando una telefonata, un colloquio, vado a prendere i pannoloni per mio nonno malato di parkinson e riporto a casa mia nonna dall'ospedale dopo la solita visita di routine. Tutto ciò è frustrante, terribilmente. Quando ho trenta euro nel portafogli è un miracolo, faccio conti su conti, previsioni su previsioni. Quanto spenderò? Quanto costerà? Risparmio il più possibile, spendo solo il necessario. In previsione di questi tempi ho risparmiato anche durante il mio periodo da lavoratore. Snervante, tutto snervante. Ho voglia di realizzarmi, di coronare qualche sogno da ragazzo di 26 anni quale sono... di togliermi qualche sfizio, di non dover rinunciare più a delle stupide uscite serali dove si rischia di spendere più di 20€...e dovermi poi guardare su facebook le foto dei miei amici mentre si divertono spensierati.
Ah, mi sono dimenticato di dirvi che l'80% dei miei amici non sono laureati e lavorano perchè paraculati, buttati dentro dallo zio, il cognato, il cugino etc...Mi sono sentito dire "Eh lo so... ma in Italia funziona così!" (aimè vero) oppure "Senza mio zio non so a quest'ora dove sarei..." o ancora "Senza mio padre sarei in mezzo ad una strada..." e concludo con "Mia zia mi ha risolto la vita!". Alcuni non hanno mai inviato un cv in vita loro, o altri non lo fanno da cinque anni e non conoscono minimamente la miseria lavorativa che c'è fuori. Leggo nei loro occhi lo stupore nel vedere che ancora non ho trovato lavoro. Il cameriere? Ma senza esperienza dove vai??
Attenzione, non invidio loro perchè paraculati, invidio loro perchè si stanno realizzando, perchè possono investire nelle loro passioni, è sottile il discorso...perchè fanno progetti, perchè questa estate alcuni di loro molto probabilmente andranno oltreoceano mentre io mi tufferò in qualche piscina. Non li odio badate bene, ad alcuni di loro voglio bene come fossero miei fratelli, siamo cresciuti insieme.
Io di agganci da qualche parte non ne ho...e mi vergogno anche a chiedere. Pensa te quanto sono stronzo! Devo fare tutto da solo ed è tre volte più difficile in un paese che offre poco e nulla, anche qui nel 'grande Nord'. Anche nella città dell'Expo di sto gran cazzo, dove forse non hanno capito che dal 1° Novembre sono di nuovo tutti a casa. Dove il 50% degli annunci sono per fare il venditore porta a porta ovviamente con partita iva senza fisso ne nulla.
Vedo il dispiacere negli occhi dei miei genitori nel vedermi ancora così, a casa quando loro tornano da lavoro... un ragazzo con una laurea, il b2 di inglese, con l'ecdl e soprattutto tanta voglia di imparare, di impegnarmi, di realizzarmi. Uno ragazzo senza futuro, quasi senza speranza. La domanda "Allora il lavoro? Novità?" detta da qualsiasi persona mi terrorizza, mi mette a disagio...mi fa sentire diverso rispetto agli altri. Cerco sempre di evitare l'argomento. L'unico ragazzo laureato della compagnia sfigato che non lavora. Così mi sento.
Sono arrivato persino ad evitare di conoscere o frequentare ragazze ...chi le porta fuori? Chi offre? La benzina? Qualche viaggetto? Non se ne parla, non se ne parla davvero...è tutto una rinuncia.
Come da titolo, non so se sia più invidia nel vedere chi attorno a me è spensierato oppure senso di frustrazione, rabbia, di incredulità nel vedere che ancora sto così... Non lo so, so solo che sono stufo. Ma realmente stufo. Ogni Domenica sera mi dico "Speriamo che questa settimana sia quella buona!"
Ora vado a letto... guardo l'ora e noto che siamo già nel giorno di pasquetta, andrò a farmi un giro in bicicletta da solo. Se non piove.
Ah, Martedì ho un colloquio. Per fare lo stagista ovviamente.
Baci!
11 commenti
Non posso commentare, mi viene l'acido. Che paese di merda.
Si paese di merda
Il mondo del lavoro fa letteralmente cagare.
Io sono laureata con master. Gia per laurearmi ho pagato tutto io, non mi ha regalato nulla nessuno. Ho girato diversi lavori, ora da anni ne faccio uno che detesto. Ma che fare? Mi son fatta anche io il mio periodo da disoccupata, centinaia di cv mandati, colloqui vergognosi da pianto di nervi a cosa finita.
E' una perenne presa per il culo.
Ed anche io che mi guardo intorno e ..vedo di tutto. Però è vero..chi sta meglio di me è in quella situazione o per una botta di fortuna impressionante (e per fortuna lo ammettono), o per una bravura eccezionale (io non sono cosi tanto brava), o per aiuti esterni.
Punto. Io devo già ritenermi fortunata ad avere un lavoro, e lo sò bene..anche se mi porta a piangere od incazzarmi almeno una volta al giorno, mi da da vivere.
MA è davvero brutto guardarsi intorno e vedere quanto siamo tornati indietro. Il lavoro ormai è un lusso, non è più un diritto.
-colloqui vergognosi da pianto di nervi...
Vi dico solo che anni fa mi capito almeno un paio di volte che mi chiedessero il segno zodiacale durante il colloquio...
La frase che piu mi ha colpito di Lunak e questa: "il lavoro e ormai un lusso, non e piu un diritto", purtroppo questa affermazione e verissima e a maggior ragione lo e per persone della mia eta. Fino a qualche anno fa se pur con contratti a termine avevo una certa continuita lavorativa, ora come ora per quanti cv possa mandare, non mi chiamano nemmeno oer un colliquio conoscitivo e tutto questo perche a 40anni per il mondo del lavori sei vecchio.
L'Italia è una repubblica democratica fondata sulla ricerca del lavoro
-tipo due lingue conosciute alle grande, cinque anni di esperienza, utilizzo di...
Ma guarda che a volte non devi farti questi problemi. Si parla, si discute, si impara.
-ma al tempo stesso mi vergogno terribilmente a dire la verità.
Secondo te staresti peggio a mentire o a dire la verità?
Prova con la verità.
-Mi sono sentito dire "Eh lo so... ma in Italia funziona così!" (aimè vero)
Confermo. Meglio chiedere ad amici e parenti piuttosto che mandare curriculum.
-il b2 di inglese, con l'ecdl
Vabbé...
-Sono arrivato persino ad evitare di conoscere o frequentare ragazze
E che è, loro lavorano tutte? Sono una razza superiore?
-a breve raggiungerò i 700 (settecento) cv inviati
Ma è fatto bene?
Sei stato attivo in qualcosa, negli ultimi tempi?
autore
sono un quasi tuo coetaneo,quasi laureato e che dire,io provo ad omologarmi la laurea e provare con l'estero,a questo punto perchè non provi anche tu?lo so non è facile,ma la situazione è questa,io ti comprendo perchè nella tua situazione mi ci troverò anche io tra un anno,quindi almeno ci si prova tutto il possibile,se il paese (confermo anche io) funziona così,meglio provare altrove
A farnight
Il mio cv è fatto bene, redatto da una signora che ha lavorato tutta la vita in ambito HR. Infatti da quando me lo ha modificato lei sto facendo più colloqui. Ho anche quello europeo per andare sul sicuro! Il b2 e l'ecdl sono comunque due attestati, che testimoniano che almeno ho delle basi in questi contesti, meglio averceli che non! So di gente che lavora in banca che non sapeva inserire l'allegato in una mail.
Aggiornamento: due aziende questa settimana mi hanno dato picche. Evviva!
estero
Prova ad uscire dai confini italiani... anche con un qualsiasi lavoro ... allarga gli orizzonti, a 26 anni puoi farlo tranquillamente
-Ho anche quello europeo per andare sul sicuro!
ok
-Aggiornamento: due aziende questa settimana mi hanno dato picche. Evviva!
:/ meno ok
comunque i tuoi amici non ti fanno entrare da nessuna parte?
non hai mai preso parte ad un progetto?
Per l'autore
Come è finita?Hai trovato un lavoro?
Ti do unconsiglio vai via dall'Italia.
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Posso solo dirti che mi dispiace e che ti capisco. Ho vissuto sulla mia pelle la disoccupazione di mio padre ( anche io vivo a Milano) per alcuni anni e quel periodo mi ha portato via la serenità e la spensieratezza che si dovrebbero avere a 20 anni. Adesso di anni ne ho 23 e sono terrorizzata dall'idea di finire gli studi universitari, proprio perché ho già vissuto quel senso di impotenza e frustrazione che si prova, quando ci si trova in questa situazione.
Chi non vive in prima persona la disoccupazione non può capire quanto sia logorante vivere di settimana in settimana, aspettando una chiamata..che alla fine non arriva mai. Ne ho sentite di tutti i colori ( anche qui su sfoghiamoci): persone che dicono che se uno vuole lavorare qualcosa trova ( ahahahahah), che i giovani d'oggi sono arroganti e non si accontentano, persone che addirittura NEGANO l'esistenza della disoccupazione ( "ma come è possibile che ci sia così tanta disoccupazione? Fatti un giro sul web ci sono migliaia di annunci" minchiate del genere sentite con le mie orecchie, dette ovviamente da chi ha il suo posticino statale al calduccio).
Ribadisco che ti capisco e quello che provi verso i tuoi amici, penso sia normale. Mai provato a chiedere a loro se possono aiutarti ad inserirti nel posto in cui lavorano?
Ti faccio un in bocca al lupo, anzi lo faccio a tutti coloro che cercano un lavoro onesto che permetta di vivere con dignità, sperando che questa maledetta crisi, prima o poi, abbia una fine.