Mer
23
Dic
2015
Senza Titolo
leggo tanti post di ragazzi sui 16 anni che hanno problemi con i genitori.. Nelle storie che leggo mi ci ritrovo spesso, i miei genitori sono sempre stati strani e insopportabili a volte anche cattivi, ma sotto sotto sotto pensavo che di loro mi sarei sempre fidata.. Certo già da molto presto ho capito che la mia convivenza con loro non sarebbe durata molto, ma adesso ormai non li voglio neanche vedere..
Ho 22 anni, quando avevo 15 anni i miei genitori hanno voluto comprare due appartamenti uno sopra e uno sotto,
Nell'appartamento di sopra hanno sistemato me e mia sorella (che al tempo aveva 19 anni), da quel momento è peggiorato tutto.. Già non eravamo una bella famiglia ma le cose sono precipitate, anno dopo anno. Mia sorella dopo tre anni circa cominció una relazione con un ragazzo più grande di 14 anni che abitava da solo, mia sorella tornava una volta al mese a casa. I miei genitori hanno paura di lei, economicamente non le mancava mai nulla, fin da quando era piccola non le si diceva mai di no.
anch'io avevo un ragazzo a quei tempi, a casa ero sempre da sola e, anche se non l ho mai detto ai miei, il fatto di essere sola mi faceva soffrire. Mi faceva sentire diversa.. Abbandonata.
A volte, qualche sera il mio ragazzo stava a casa con me, guardavamo un film, mangiavamo una pizza, e dato che abitava " lontano" rimaneva a dormire da me, magari capitava una volta a settimana non di più. I miei genitori erano contenti che lui rimanesse, anzi preferivano perché stavano più tranquilli che a sapermi fuori di casa..
Io volevo davvero bene a quel ragazzo, ma quando ci ripenso so' che lui era solo un modo per avere una specie di famiglia...una famiglia in cui potevo essere io, senza aver paura di essere messa in giudizio o umiliata..
Quando mia sorella tornava a casa, una volta al mese al massimo, lo faceva solo e unicamente per chiedere soldi. Quando era via non rispondeva mai alle chiamate di mia madre, la trattava male a volte. A me dispiaceva molto perché non volevo che si comportasse così, e quindi cercai di compensare, non chiedevo mai i soldi ai miei.. Cercavo di non dare fastidio.. Ho scelto di fare un corso al posto dell'Università e ho scelto una scuola più lontana perché costava meno. peccato che si siano abituati e se per caso chiedevo qualche soldo in più dei soliti 5 euro erano subito frasette sarcastiche "te ne do dieci ma portami il resto". Quelle frasi dette un po' per scherzo e un po' per davvero che ti fanno sentire una nullità. (a mia sorella ne davano 50 più il bancomat)
Mia sorella non veniva trattata bene dal suo ragazzo, a volte la ignorava le nascondeva delle cose, quando tornava a casa e per caso c'era anche il mio andava su tutte le furie, non voleva che venisse a casa. Tuttavia dopo un po' io e il mio ragazzo ci siamo lasciati e quindi il problema morì lì.
Poi ci siamo riavvicinate, mia sorella stava per compiere gli anni e mi invitò a fare un aperitivo con anche i suoi amici. Il suo ragazzo si presentò con un suo amico, il suo amico attualmente è il mio ragazzo da tre anni. All'inizio mia sorella ne era contenta, tantè che quando litigava con il suo veniva a casa e è capitato che mangiasse con noi facendosi offrire tutto dal mio.
Poi un giorno dal nulla, mi chiese di non far più venire in casa il mio ragazzo, che però ormai era anche suo amico.. Il mio ragazzo ci rimase male, insomma prima ti fai offrire pizza e fai l'amica e poi dici ad una persona di non farsi più vedere senza motivo? I Miei seguirono la sua scia, prima erano in buoni rapporti con il mio ragazzo poi lo denigrarono senza motivo.
Volevo solo andare via, non vederli più, mi sale ancora la rabbia adesso a pensarci, che persone di merda, lei e i miei genitori. Abbandonata e in balia delle loro decisioni che venivano prese unicamente per invidia. Dovevo stare a casa, da sola e se volevo parlare i miei erano solo pronti a umiliarmi... Al mio compleanno, sono usciti a cena. tutti. tranne me. Sono tornata a casa dal corso che facevo e non c'era nessuno. Per farvi un esempio..
Il mio ragazzo si stava comprando una casa, un bilocale ovviamente aiutato dai suoi genitori come è normale che sia e io un giorno dissi ai miei " tanto adesso *** compra una casa e io andrò quasi sempre da lui, come fa mia sorella"..
Ho cominciato a stare sempre con lui, i miei non mi hanno mai più dato un euro. Neanche per mangiare. Sono andata un milione di volte da loro a chiedere un'aiuto o almeno per capire perché m mia sorella a 19 anni aveva la macchina nuova di concessionaria, adesso che me ne ero andata la casa era diventata sua, l'università privata dal costo astronomico e l'ufficio. Io? Neanche i soldi per le mutande.
Le risposte di mio padre sono state:
" sei una ciambella senza il buco"
" i soldi sono miei e faccio il cazzo che voglio, se ho voglia di regalare qualcosa a *** a te non deve fregare nulla"
" be' lavori no? I soldi a cosa ti servono"
" se hai bisogno chiedili al tuo ragazzo"
Ok, è vero che non sono una cima, ma non ho mai fatto veramente nulla per meritarmi così tanto disprezzo.. Anzi mi sono sempre impegnata a non dare fastidio.
Ho smesso di parlarci, ho smesso di vederli.. non si sono fatti sentire neanche loro, menomale che il mio ragazzo è un ragazzo d'oro, se non fosse per lui non so cosa avrei dovuto fare per mangiare, non avevo nulla e non potevo neanche tornare a casa perché il ragazzo di mia sorella si era trasferito a mia insaputa, anche se mio padre continuava a sostenere che non mi dava soldi perché metà della casa sopra era mia.. mah.
Adesso la mia vita e bella come non lo è mai stata, amo *** più di quanto chiunque possa immaginare, faccio la segretaria in uno studio assicurativo e nel mio lavoro sono brava. Ogni tanto adesso sento mia madre, se la vedo mi guarda con disprezzo.. Non le piace il lavoro che faccio e neanche dove abito sono un'essere inferiore per lei.. Tuttavia io sono felice, la mia casa non è affatto bella come loro, ma loro sono tristi e vuoti.. Io sono piena di gioia e senza rimorsi per essermene andata. Mia madre pretende che io vada da loro a pranzo qualche volta, io le dico che se vuole beviamo un caffè in giro ma non vuole.. Ma che dovrei fare, devo pensare anche al mio benessere andare da loro sarebbe come pugnalare me stessa e tradirei il mio compagno che mi ha mantenuta senza farmelo mai pesare. con tutto ciò che ho dovuto fare per crearmi un posto al mondo, vedere che loro sono in un castello e io sono stata messa da parte.. Mi farebbe morire.
secondo voi, il fatto di non volere un rapporto con i miei mi rende una brutta persona?
chiedo scusa se questo è più che uno sfogo.. Lo psicologo costa troppo
6 commenti
Le premesse le avevi tutte fin da tempo, e a quanto pare i tuoi familiari non migliorati col tempo.
Secondo me c'è qualcosa sotto.
Mi sembra più che normale che tu non voglia frequentarli.
Non ti dovresti sentire affatto in colpa vivi lla tua vita come hai detto hai la conoscenza pulita ora sono loro a doverti chiedere scusa.
Non ti dovresti sentire affatto in colpa vivi lla tua vita come hai detto hai la conoscenza pulita ora sono loro a doverti chiedere scusa.
mi vuoi dire che non ti hanno mai detto cos'è che a loro non va di te?
comunque si son presi parecchie libertà
Ti trattano di merda, non vuoi averci rapporti e hai pure rimorsi? No vabe sei un troll dai.
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Ma perché tanta disparità di trattamento? Che strana questa storia...