Sab
01
Ott
2016
Mi odio, senza volerlo...
Mi odio. Ma non di aspetto fisico, anche se potrei avere di meglio (capelli marroni, occhi marroni... insomma, una faccia che se incontraste per strada sarebbe alquanto irrilevante), non mi trovo né mozzafiato, ma neanche un mostro. Il mio problema sta tutto su come sono cresciuta. La colpa non è dei miei genitori perché loro non hanno avuto molta influenza su di me, se non sullo studio e sullo sport. Il mio problema sono sempre stata io e sempre lo sarò. Non per gli altri (anche se...). Ma per me stessa.
Mi definisco una ragazza piuttosto complicata... o meglio, mi piace complicarmi la vita. In questi giorni me ne sono resa conto come se mi fosse arrivato tutto insieme su un treno dritto sulla fronte. E ora sono qui, dopo aver assimilato il colpo che penso che ormai la botta in testa non si può più riparare: smetto di girarci intorno, i miei sono problemi di cuore. Sono innamorata. Di una ragazza. Ovviamente fidanzata. Era una mia cara amica... il problema è che ho uno strano modo di vedere i miei "gusti". Mi spiego meglio... diciamo che la mia mente (o il mio cuore) va a periodi, per qualche mese posso sbavare dietro al ragazzo più figo del liceo, e il giorno dopo ritrovarmi a fissare la mia compagna pensando a come sarebbe bello se fossimo fidanzate e con un figlio. E, guarda caso, la cotta più grande della mia (seppur corta e fino ad ora) vita, me la sono presa per una ragazza. Ed è per questo che mi comportano diversamente con lei! Ero piuttosto timida, impacciata, si vedeva lontano un migliore mi piaceva! Così lei su questo aveva da ridire... una sera mi scrisse e mi disse che non sopportava che mi comportassi così con lei. E che le dicevo? Che se mi fossi comportata come con l'altro le sarei saltata addosso? Così ho assorbito i colpi, fino a ricevere il colpo di grazia, ovvero lei che mi diceva che forse non avremmo dovuto parlare per un po' dato la litigata e che se ne andava a casa del suo ragazzo (erano le 21.30, tanto per precisare).
Allora mi sono chiesta... cosa ci faccio qui. Perché continuare a complicare la vita degli altri e soprattutto la mia? È da diversi mesi che dico a mia madre che esco di casa, quando invece me ne vado a giro per la mia città, camminando per non so quante ore. A scuola mi isolo. Parlo poco con tutti. Studio e studio a non finire, per tenere la mente occupata. Ma l'unica cosa che vorrei in realtà è smettere di essere quella che sono.
Mi scuso per lo sfogo lungo mezzo miglio... è grazie. A chiunque sappia formulare una risposta che risponda al mio quesito incasinato.
1 commento
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Durante l'adolescenza puo` capitare di essere confusi sul proprio orientamento sessuale, non sei certo l'unica.
Se la tua amica e` a disagio per questa cosa, forse e` il caso di lasciarla perdere per un po': magari in futuro vi riavvicinerete, oppure no; ma non pensare mai che la tua esistenza complichi la vita agli altri. Sono ben altre le persone che fanno danni.
Un abbraccio!