Lun
29
Ago
2016
Domanda
Immagino che ognuno di noi cerchi o pensi di agire in funzione del proprio benessere psicofisico, a nessuno piace soffrire, eppure puntualmente le persone si lasciano, le coppie divorziano, le amicizie si rompono, gente che piange, che si sente sola, gente che si toglie la vita.
Come è possibile tutto questo? Forse non sappiamo qual'è veramente il nostro obbiettivo e dunque non siamo in grado di prevedere dove le nostre azioni portano?
Ricordo quando mi lasciai con la mai ragazza passavo le mie giornate chiuso in casa, a pensare: ma perchè l'ho lasciata? Ho abbandonato l'unica persona che mi voleva bene? Adesso sono solo, non mi piace essere solo, adesso devo trovare un'altra persona che si affezioni a me, non è facile"
Nonostante la consapevolezza della sofferenza di fronte a queste situazioni, continuiamo a cascarci, sempre.
Forse perche non ci accontentiamo mai, o forse perchè non ci rendiamo mai conto di quello che abbiamo finchè non lo perdiamo.
Chi è stanco di soffrire alzi la mano
2 commenti
Tu cerchi una persona che si affezioni a te, che ti voglia bene e che non ti faccia sentire solo.
Se hai lasciato la tua ragazza è perchè non c'era amore da parte tua, altrimenti non lo avresti fatto, mentre da parte sua mi sembra di si, hai scritto che ti voleva bene.
Il rapporto di coppia e il sentimento deve essere reciproco non unilaterale, ci si deve amare in due altrimenti che coppia è?
Se vai alla ricerca di un'altra ragazza che ti voglia bene per non sentirti solo, allora ti troverai nella stessa situazione di prima.
Ad amare si deve essere in due, e non ti sentirai piu solo
Auguri
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Non sempre soffriamo in conseguenza delle nostre azioni: a volte sono i comportamenti degli altri a farci soffrire, altre sono eventi indipendenti dalla volonta` nostra e altrui, ad esempio lutti, malattie.
Se ti sei pentito di aver lasciato la tua ragazza forse non avevi ponderato bene la tua scelta, non considerando il peso della solitidine che avresti dovuto affrontare.