Lun
16
Mag
2016
Ansia, studio, depressione
Ho 20 anni, sono al secondo anno di università e non riesco più a studiare. La prima sessione andò bene , riuscivo a concentrarmi e a rendere. Poi qualcosa è cambiato dentro di me... Non riesco più a mettermi sui libri e a cercare di capire. Mi piace tanto la mia facoltà, non ho mai pensato di aver sbagliato.. Eppure quando cerco di studiare mi innervosisco, divento ansiosa, non capisco e alla fine è tutto un circolo vizioso. Credo che questa situazione mi abbia fatto entrare in depressione ma la psicoterapia non mi sta aiutando molto... Vedo il mio futuro così nero...
16 commenti
Ragazzi, ma com'è tutti sti universitari stressati? Andate in tilt giá dall'Università? Quando sarete di fronte a paure ben più tangibili come farete? Reagite cazzarola, siete giovani, non incartatevi su 4 esami, sono esami non fucilazioni. Siete adulti, comportatevi come tali. Tirate fuori gli attributi che ce li avete e reagite.
@ xyz
Dipende anche dal corso che frequenti eh.. ci sono corsi più facili di altri, non è che sia tutto rose e fiori all'università.:D
@autore
Fatti forza! Pensa solo che non durerà per sempre e prima finisci meglio è! :D focalizza il tuo obiettivo e non toglierlo dalla testa finché non l'hai raggiunto.
senti impellenza verso qualcosa?
Di ragione a xyz...ma io mi chiedo anche...è obbligatorio fare l'università? ??quando leggo sembra che vogliate tutti far l'università per deprimervi...ma invece di andare nel pallone non fare prima a ritirarvi e andare a fare un corso di cucina se proprio volete andare avanti a studiare e nn volete lavorare...
@CrNiMo: non lo metto in dubbio, ma uno che va nel pallone per questi motivi come affronta i problemi della vita? Un mutuo, scadenze impellenti che non puoi rimandare, la casa, il lavoro, la famiglia, tutta la tua vita da gestire. Ti blocchi ad un esame, come affronti un colloquio di lavoro?
Dovrebbe essere uno sbocco per tante opportunità, un punto di partenza per volare in alto, ma leggo tanti sfoghi di gente che non sa come andare avanti. Porco giuda, dovrebbe essere l'inizio di tante cose belle! Vi perdete in un dedalo di pippe mentali (perché il non riuscire a stare sopra i libri cos'è? La facoltà ti piace, il nervosismo e l'ansia da cosa dipendono?), magari siete pure bravi ma sprecate tempo e occasioni che non tornano.
Autrice, non pensare al futuro nero, perché mai dovrebbe essere nero? Te lo devi ancora costruire il futuro, suvvia. Dai meno importanza alla sessione di esami, non che te ne devi fregare ma dagli la giusta importanza, non è che dai tuoi esami dipende il destino dell'uomo! Mettiti sui libri con calma e tranquillità, lavora sodo e vedrai che i risultati arriveranno. Calma, concentrazione e meno aspettative.
Vediamo un po' se si riesce a trovare un collegamento. dunque,io sono un operaio.e te magari dirai, e cosa c'entra con me ? allora, capita di tirare su dei pesi da terra.quale e' l'errore piu' grande che in molti ma molti fanno ? alzare il peso di schiena e non di gambe. quale e' la differenza ? la differenza sta' nel modo in cui si esercita forza per alzare il peso. di schiena,ci si piega con la schiena si afferra l'oggetto interessato e si tira su.grandissimo errore. invece di gambe, ci si piega su esse.e si tira su l'oggetto con la forza delle gambe e braccia.e la schiena rimane dritta.stesso lavoro ma con lo sforzo che va a distribuirsi sul corpo. quindi, meno fatica. e qui' entra in ballo lo studio. secondo me,questa regola vale su tutto.non e' la quantita' ad essere un peso ma e' il modo che fa' la differenza. quindi secondo me,fermarsi e riflettere su dove possiamo cambiare sistema per ricavare piu' risultati con meno fatica e' molto importante.e l'energia guadagnata si usera' per altri mille e piu' mille svariate cose
Come si dice, per usare una dialettica moderna. il tags sarebbe. non e' la quantita' a fare il peso,ma e' il modo a fare la differenza. mi piace, me la segno pure io
Specifico che peso, inteso come qualita'
Vaisereno forever, che grande! Volevo dirti hai 20 anni al secondo anno, quindi se non sbaglio precisa con gli studi, complimenti. Arriva la primavera ti scombussola un po' e tu che fai, invece di farti un infuso di cicoria o di tarassaco per superare il cambio di stagione vai in psicoterapia? ma basta che vi punge una zanzara andate in psicoterapia? se lo sa renzi comincia a tassare le sedute. ma voi sareste la classe dirigente del futuro? Fanciulla cara i buoni consigli te li ha dati già vaisereno io voglio solo aggiungere che sarebbe anche meglio svegliarsi un po' che dici? Un bacione!
però, gente, cercate anche di essere anche meno duri nei suoi confronti!
è più probabile che sia andata in terapia per altri motivi e questo sia andato a influire su tutto il resto!
Senza contare che è utile come un troll su internet dire a uno "quando avrai i veri problemi, cosa farai?". Questi sono i problemi che deve affrontare in questo momento. Non sa ancora cosa vuole dire avere un titolare che ti smerda, un mutuo da pagare, dei figli ribelli o dei problemi di salute, non si può fargli recuperare il senso della prospettiva mettendogli davanti problemi che ancora non capisce perché non li ha mai vissuti! Sembra che abbiate dimenticato tutti quanti cosa vuol dire avere vent'anni!
E tra l'altro, e qui mi rivolgo a Brigante libero, la classe dirigente del futuro è stata formata indirettamente dalla classe dirigente del passato. Se i giovani di oggi sono impreparati ad affrontare il futuro, (come lo sono stati tutti quelli delle generazioni passate), non si può puntare il dito solo su di loro. A parte che poi, probabilmente, quello che hai detto tu di questa ragazza è lo stesso che è stato detto di te, di tuo padre, di tuo nonno e via dicendo... Non sarebbe male quindi l'idea di interrompere il circolo vizioso e piantarla di giudicare i ragazzi di oggi. Senza contare che trattarci (perché ne sto uscendo, ma faccio parte anch'io della categoria) come se TUTTI dovessimo per forza diventare straordinari è deleterio!
E, autrice, stai calma, d'accordo? è normale avere fasi così, durante lo studio. Respira a fondo, non sei la sola ad affrontare fasi simili. Magari parlane anche con i tuoi compagni di università.
Mega quotone per vaisereno.
PREMESSA: scuso fretta e strafalcioni...Criseide le tue argomentazioni mi hanno convinto. hai ragione, é sbagliato puntare il dito nel caso su una persona specifica, potrei aver fatto un errore. Converrai però con me che é una generazione di depressi. Insomma io ho avuto problemi, mio padre pure, e mio nono anche, anzi gli passavano gli aerei sul tetto e di tanto in tanto qualche bomba gli cadeva nel giardino. Poi cazzo se vedevano una cicorietta tenera per terra si buttavano a pesce manco avessero visti 50 euro eppure non erano così depressi. Io sono il primo ad essere vicino A tutte le fragilità dei giovano di oggi, anzi ne ho studiato e continuo a studiarne, a ricercarne le cause e sono complesse, anzi di più. Ne avrebbero anche, se così si può dire, il diritto di stare depressi, non hanno basi solide, non hanno valori a cui aggrapparsi, l'unico riferimento é una becera estetica culturale che li guida che nulla ha a che vedere con il reale ritmo biologico della vita. Quindi si hai ragione e i discorsi da uomo duro, da vecchio, da nonno , paternalistici sono stupidi. Però, perché c'è sempre un però, una via di mezzo cioé criseide. E' anche bene ma proprio per loro che la si smetta pure di compatirli sempre e comunque. Una svegliata dovranno pure darsela. Non é giusto che sempre gli altri alla fine siano gli osservatori, occorre che anche loro comincino ad aprire gli occhi, per il loro bene e poi perché i furbi gli approfittatori gli sciacalli c'erano, ci sono e ci saranno ed io non voglio immaginarmi che davvero si tratti di una generazione di vittime.
Hola Brigante, ricambio il saluto di tutto cuore
Sarò pedante e troll ma la penso come Brigante, essere comprensivi si, ma ogni tanto ci vuole una svegliata, come la rondine che butta giù dal nido il pollotto per farlo volare.
I problemi che ha sono questi, ma se non li affronta che fa? Arriva a 40 anni con l'ansia, depressione, insoddisfazione, con ben altri problemi davanti? Bisognerebbe essere in grado di affrontare le sfide una dopo l'altra, per noi stessi, in fondo la vita è fatta di questo. Ridimensionare gli esami universitari per quello che sono, mettersi sui libri con calma, concentrarsi, senza avere paure o pensieri negativi.
E non parlo dall'alto della mia esperienza, non sto dando lezioni di vita per caritá. Lo dico perché mi tante persone in gamba si bloccano su cazzate, potrebbero arrivare lontano ma si fanno fregare da problemi inesistenti, da pippe mentali, rimangono indietro o abbandonano mentre gli incompetenti prendono il pezzo di carta, e questo mi fa incazzare. Autrice, non perdere ulteriore tempo, sei andata bene, ora non fermarti. Rompi il circolo vizioso, solo tu puoi. Un grande pacca sulla spalla, coraggio non fermarti
Xyz, non ho detto che sei troll, ma che le uscite sui problemi che dovrà affrontare sono inutili come i troll.
Comunque rispondo a tutti e due, ora.
Dico solo che, e lo dico per esperienza, deve affrontare quello che sta passando ora, senza pensare ai problemi che avrà in futuro. Non le serve a niente sentirsi dire che poi andrà peggio, se non ad aumentare l'ansia.
Condivido con voi l'idea che il problema va affrontato, e se sta andando in terapia vuol dire che il problema lo sta affrontando. L'importante è che non si fermi alla superficie dicendo che non le sta servendo a nulla, altrimenti finisce tutto in vacca. E allora sì che diventerà parte della schiera di falliti. Vedrete che col tempo ne verrà fuori. Teniamo solo conto che non ha senso paragonare i problemi che si affrontano in un certo momento, con problemi che si affrontano in un certo altro momento. La depressione è uno dei mali dei nostri tempi. Trattarlo come una cosa da sottovalutare unicamente perché c'è chi sta peggio, o perché i nostri nonni avevano le bombe che esploddevano vicino a casa e morivano di fame peggiora le cose. Ora abbiamo altri problemi. Concentriamoci su quelli.
esplodddddddddddddddddddevano... oddei, neanche capace di scrivere, sono.
Comunque, metto già le mani avanti: lo so che non sottovalutate la depressione. Ma spesso viene trattata come se avesse una sintomatologia precisa. Invece è un mostro mutevole e, per questo motivo, molto bastardo e pericoloso, per ognuno ha una forma diversa. In questo senso viene sottovalutata.
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Hai dei problemi famigliari o esterni allo studio? Se no, forse sei preoccupata per il tuo futuro, magari con il pensiero di aver paura di non trovare un lavoro.
Rifletti su quale sia il tuo problema, vedrai che poi ritroverai la confidenza e lo stimolo per rimetterti a studiare seriamente.