Aurora

Sono una cogliona!!!

Ma perché? Perché?!  Perché quando sono sotto pressione faccio così cagare? Perché padroneggio la materia fino a qualche settimana prima dell'esame e poi, pochi giorni prima del suddetto, divento un'ameba che non riesce nemmeno a guardare il libro, senza andare in crisi esistenziale?!!

Perché è questo ciò che mi succede ogni fottutissima volta.

Per non parlare, poi ,degli elementi esogeni che intaccano irreversibilmente la mia concentrazione senza possibilità di scampo. Ad esempio: 1) M. vaffanculo, vaffanculo, vaffanculo tu e quella faccia da schiaffi che ti ritrovi. 2) Mamma, non ce la faccio più a vederti piangere un giorno sì e l'altro pure: lo vuoi chiedere sto divorzio o no? 3) Fidanzato geloso che non si rassegna al fatto che ho avuto, ho e avrò amici di sesso maschile 4)Relazione a distanza che non mi permette di avere una vita sessuale continuativa: a 23 anni non si può fare l'amore una volta a settimana, quando va bene. Dovrebbero dichiararlo illegale!!!! 5) Aurora versione despota verso se stessa: massacro dell'autostima "modalità on".

Tutte queste seghe mentali da cosa sono causate?! Dalla mia incapacità di mantenere il sangue freddo sotto pressione. Tutto ciò mi rende più fragile, vulnerabile...e l'insicurezza ed il senso di inadeguatezza regnano sovrane. 

Riuscirò mai a liberarmi di tutto ciò? Riuscirò mai ad essere pienamente padrona di me stessa nei momenti di tensione?

Citando Manzoni, ai posteri l'ardua sentenza.  

Senza Titolo

Ok. Ho accettato un lavoro, di poche ore a settimana, ma con un orario indecente; la nota positiva è che almeno mi permette di avere tutta la giornata libera e poter così studiare per gli ultimi esami che mi mancano, iniziare a pensare alla tesi.

Solo che ora ho paura di non reggere gli orari, ho paura di non sapermi assumere determinate responsabilità.

Al di là del fattore economico, questo lavoro mi serve perché è ora che mi dia una svegliata e mi metta in gioco in qualcosa di nuovo. Lo devo a me stessa, all'apatia che mi ha avvolta dopo le vacanze, agli stimoli inesistenti delle persone intorno a me.

Ora, il bello sarà dirlo al generale, la mia dolce mammina. Appena saprà che sto mettendo già da un po' da parte i soldi per la specialistica e che, come per la triennale, non ho intenzione di accettare neanche un centesimo da lei...andrà su tutte le furie, asserendo che, finché vivo sotto il suo stesso tetto, è suo compito mantenermi  ( traduzione del verbo mantenermi= utilizzare il fattore economico per ricattarmi, manipolarmi , fare leva sui miei sensi di colpa per trattarmi come un'estensione del suo essere. Peccato che io sia um'altra persona).

Stasera prevedo fulmini e saette sulla Lombardia. 

Che rottura di palle!

Ho almeno altre quattro ore di viaggio prima di arrivare a destinazione, i miei compagni di viaggio dormono tutti ed il tizio che è alla guida ha monopolizzato la radio con una chiavetta con inserita solo musica metal. Per carità, meglio questo genere di certe cagate super  commerciali, ma dopo tre ore ininterrotte, mi sono rotta le balle. 

Mi sto annoiando a morte! Che barba che noia che noia che barba  

La bulimia del vivere

"Non è che la vita vada come tu te la immagini. Fa la sua strada. E tu la tua. E non sono la stessa strada. Io non è che volevo essere felice, questo no.Volevo...salvarmi,ecco: salvarmi. Ma ho capito tardi da che parte bisognava andare: dalla parte dei desideri. Uno si aspetta che siano altre cose a salvare la gente: il dovere, l'onestà, essere buoni, essere giusti.No.Sono i desideri che salvano. Sono l'unica cosa vera. Tu stai con loro e ti salverai. Però troppo tardi l'ho capito.Se le dai tempo, alla vita, lei si rigira in un modo strano, inesorabile: e tu ti accorgi che a quel punto non puoi desiderare qualcosa senza farti del male. È lì che salta tutto non c'è verso di scappare, più ti agiti più si ingarbuglia la rete, più ti ribelli più ti ferisci. Non se ne esce. Quando era troppo tardi, io ho iniziato a desiderare. Con tutta la forza che avevo. Mi sono fatta tanto di quel male che tu non puoi nemmeno immaginare" I desideri.Quest'inverno ho iniziato un percorso con una psicologa, percorso che è terminato dopo appena quattro sedute. Quando la dottoressa mi ha comunicato che per lei, non aveva senso continuare a vederci, ho esordito basita "ma dottoressa io ho l'ansia!". "Aurora, per fortuna hai l'ansia...vuol dire che sei umana. L'ansia che senti è positiva, va ascoltata...significa che il tuo corpo, il tuo inconscio hanno bisogno di una pausa da tutti i doveri che hai addossato nei riguardi della tua persona. Ascolta quest'ansia, prenditene cura ti indicherà i tuoi veri desideri, non quelli che ti sei imposta".  Baricco, la dottoressa...sempre loro: i desideri! Non dovrebbe  essere naturale desiderare? E allora perché mi risulta sempre così difficile? Il dovere, l'onestà, essere giusti, essere onesti: a me è stato insegnato questo, ma non mi è stato insegnato a desiderare. E allora ho imparato da sola, sto imparando ancora oggi da sola, ma non è così facile accettare certe parti di me, certi limiti, certi fallimenti e, pur di non vederli, mi addosso di doveri che mi oscurano, che non mi permettono di desiderare, ma è semplice autodifesa da ciò che mi fa male. Ma, alla fine, è meglio sentirlo questo male piuttosto che costruirsi attorno una muraglia che non mi permetta più di vivere, soffocata da ciò che mi sono imposta di essere.  Sono fragile, va bene così. Ho fallito, va bene così. Tutti mi dicono che non importa: i miei genitori, il mio ragazzo, i miei amici...persino la mia mmigliore amica, che non ha peli sulla lingua, da cui mi aspettavo una bella dose di acidita, stasera mi ha detto che non importa.  E allora perché non riesco a parlarne senza che mi faccia male?  Perché, come sempre, la prima che si giudica in maniera tagliente sono io, perché pretendo troppo da me stessa, perché sbagliare non mi è concesso, invece sbaglio...continuamente e quando è il momento di perdonarmi è sempre dura, troppo. Quindi scrivo per imparare a perdonare i miei errori e per ascoltare i miei desideri.  Mi perdono per aver detto che è un fallimento personale, quando ho avuto solo ddiversi incidenti di percorso che mi hanno fatto ritardare. Arriverò, con un po' di ritardo, ma arriverò là dove mi ero prefissata, cercando di smetterla di guardare quella maledetta data di nascita che mi comunica che sono in ritardo.  E ricomincio dai miei desideri, quelli più puri, quelli scevri da ogni condizionamento esterno. Riparto da loro per respirare di nuovo. Così le emozioni si mescolano tra loro, la voglia di vivere tutto, tutto quello che mi sono tolta questi anni per espiare ancora non so bene quale colpa, si staglia dentro di me con irruenza...voglio prendere tutto quello che la vita vera mi dà, senza lasciare più niente, come una sorta di bulimia del vivere, ma non voglio vomitare niente..voglio vivere tutto quello di positivo e di negativo che  ho di fronte, senza più nascondermi dietro la persona che mi ero imposta di essere. Non voglio più nessun palliativo che si chiama dovere, voglio una cura che si chiama essere. 

Perché alle 11.30?

Che minchia di orario è le 11.30? Perché non possono fare gli esami al mattino presto?

Lo so come andrà a finire...queste due ore saranno un inferno, o meglio sarà una lotta contro il contenimento dell'ansia pre-esame! È una sensazione che odio provare...mi prosciuga tutte le energie!!

Cazzoooooooooooo!! Odio l'attesa! La odio, la odio, la odio!!!

Devo resistere altri 20 giorni, solo altri 20 fottutissimi giorni e poi per un mese non voglio sentire le parole esami, sessione, libri, voto, tesi, relatore o qualsiasi altro sostantivo che possa anche lontanamente far riferimento a questi giorni di merda. 

MA VAFFANCULO!!!

È da GENNAIO, ribadisco da GENNAIO che cerco di dare questo cazzo d'esame che, puntualmente, coincide in termini di giorni e orario,  con qualche altro esame che devo dare in quella sessione.  Mi sono rotta le @@: è così difficile dare un orario prima, come fanno tutti gli altri professori, in modo tale da potersi organizzare e non sperare fino all'ultimo che non si accavvalli ad altro? No, il genio in questione pubblica  i vari orari tre giorni prima..ma complimenti davvero, mi hai fottuto anche sto giro. Anzi no, questo mese hai fatto bingo: devo anche sbattermi e andare in università al tuo merda d''orario di ricevimento per giustificare l'assenza ( grazie al cazzo come faccio venerdì ad essere alle 11 in due aule nello stesso momento?), visto che sono già due mail che ignora beatamente!! Non so, l'unico modo per riuscire a presentarmi a sto esame è avere il Giratempo di Hermione oppure creare un clone. Soluzioni alternative non ne vedo all'orizzonte. 

Aaaah che nervoso!!!! Quanto vorrei poterti mandare a fanculo!

 

Oddio!! L'ho fatto!

È stato un raptus di follia, niente di programmato. Ero lì, seduta sulle poltroncine, che aspettavo il mio turno e alla fine mi sono decisa: ho tagliato i capelli drasticamente. Prima arrivavano appena sopra il sedere e adesso sono appena sotto il mento. Inizialmente è stato uno shock, visto che è dalla quinta elementare che ho i capelli lunghi o molto lunghi, però adesso mi piacciono.

Ho anche fatto colpo su due tizi in metro, che hanno iniziato a fare gli splendidi. Età:16 anni. Solo io potevo " cuccare" due sedicenni, che non credevano avessi 23 anni. -.-" 

Ok, i capelli corti mi "ringiovaniscono" un po' troppo. Fanculo!! 

 

Zia.

Esiste la categoria rottura di coglioni?! Questo sfogo va inserito in quella categoria,grazie.

Bene, avete presente il parente  rompicazzo, quello che vi rovina sempre le occasioni in famiglia,  quello con le manie di protagonismo, quello che si vanta fino alla morte, quello scorbutico, quello che si autoinvita a pranzo eccetera eccetera eccetera? 

Bene, io ho la sfortuna di avere una zia così. E ovviamente ha  anche procreato,, donandomi due zuccherini di cugine.

Bene io non li reggo più. Nè lei né suo marito né le sue figlie. Veramente sono arrivata ad un livello di sopportazione che sto per espodere. Esempio: tempo fa zietta&co chiamano mia mamma e dicono " ma il giorno X è il compleanno di Aurora, dai veniamo a cena". 

1- chi cazzo ti ha invitato 

2- Aurora ha 23 anni, non credi che abbia di meglio di fare?!

Mia mamma ovviamente ( donna dispotica solo con noi figli) mica poteva dirle di no ( "non ce la fa a dire di no). Io, che grazie a Dio non sono mia madre, appena ho saputo dell'infausta telefonata, ho sclerato a tal punto che ho fatto in modo da trovare una scusa per non averceli tra le palle il giorno del mio compleanno ( tra paramenti ovviamente vengono solo a scroccare il pranzo/cena, mica fanno il regalo o se lo fanno è talmente scadente da essere imbarazzante oppure ti rifacciano il fatto che hanno speso dei soldi, quando invece i miei, pur con le difficoltà economiche che hanno affrontato in questi anni, sono sempre stati generosi con loro IMMERITATAMENTE).

Ultimamente mia zia ha preso l'abitudine di chiamare a casa mia, anche per la minima stronzata. Tra un po' penso che chiamerà pure per informarci se fa la cacca molle o dura.  È una cosa che non sopporto. Ma sai quanto cazzo me ne frega di quello che succede a te o alle tue figlie?? N-I-E-N-T E. ANZI quando chiama l'unica cosa che succede è il livello del mio nervosismo che sale esponenzialmente. Non la sopporto perché è un' ipocrita, falsa. Ha passato anni a non cagarci di striscio  ( anni in cui abbiamo vissuto in pace), ha sempre sfruttato i miei per i suoi porci comodi, ha sempre criticato me in tutto e per tutto, ha sempre cercato di sparare merda su di me ( inventandosi di sana pianta fatti mai accaduti e parole mai dette) solo per parare il culoalle sue figlie. 

E ora viene a fare tutta l'amicona di sto cazzo, solo perché le gira così??( o meglio io so perché le gira  cosi) Ma fottiti va!!  E anche mia madre è una deficiente che non ha il coraggio di rimetterla al suo  posto, ma subisce impassibile.

adesso vado a scrivere alla figlia maggiore  un bel messaggino su whatsapp  in cui mi inventò una scusa dell'ultimo minuto per non andare stasera al suo compleanno ( è la festa che fa solo con gli amici, a cui avevo accettato di andare solo perché spinta dal mio fidanzato che aveva visto della gentilezza in questo gesto e che mi ha spronato a dar loro una seconda possibilità, ma in realtà non è così per un cazzo): ho apoena scoperto che un sacco di persone le ha dato buca e quindi sta cercando di raccattare gente da ogni dove per non perdere i soldi della prenotazione. Il tuo buffet ficcatelo su per quel posto in cui non batte il sole, non sono la ruota di scorta di nessuno. 

 

 

Amicizia tra uomo e donna

Ci credete? Perché? 

E se il vostro partner si lamentasse di un eventuale rapporto di questo tipo? Come reagireste?

La domanda non è campata per aria, ma nasce da una situazione reale. Il mio ragazzo non crede nell'amicizia tra uomo e donna e  secondo lui, se un uomo si "avvicina" ad una donna è sempre per secondi fini. Infatti non ha praticamente amiche, se non le ragazze dei suoi amici. Io, invece, fin dal liceo, ho sempre avuto amici maschi con rapporti più o meno stretti. Adesso, senza considerare gli amici in comune, ho solo un amico maschio e ogni volta che devo ( o dobbiamo) uscire con quest'ultimo si scatena un putiferio e inizia a propinarmi  filippiche infinite sul fatto che lui ci provi con me ( cosa assolutamente non vera) e che questo rapporto, secondo lui, ha un unico fine da parte del mio amico. Mi sono un po' stufata di sentire le sue frecciatine e di vedere i suoi musi lunghi ogni volta che propone di vederci. Vi è mai capitata una situazione del genere? Come faccio capire a questo zuccone che io e R. Siamo legati da una semplice amicizia? 

Merda

Ma è possibile??? È possibile che non vada  una cosa per il verso giusto,neanche per sbaglio??!! 

Per me deve essere tutto estremamente complicato e tortuoso (non complicato e basta, non un po' complicato, ma sempre mooooltoooo complicato)? Anche le banalità!  

E va bene così.  Vaffanculo destino di merda, continua pure a rendermi la vita difficile. Però ricorda: tu sarai anche uno stronzo, ma io sono diecimila volte più stronza di te. Mi libererò di tutta questa merda e raggiungerò i miei obiettivi. Fosse l'ultima cosa che faccio.