Dom

31

Lug

2011

Un suocero che odia

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Superbia

E' colpa mia, non dovevo star zitta per dieci anni, ingoiare disprezzo, insulti, arroganza, derisioni...e conti da pagare. Non sapevo cosa fosse un ubriaco - mio padre viveva per la casa, la famiglia, il lavoro - non avevo esperienza di droga (quando mai?), neanche indirettamente, troppo ingenua ovviamente per resistere agli attacchi di malizia premeditata, alle pugnalate alle spalle, ai colpi avvelenati si spillo di mio suocero e l'altra nuora, alleati per cacciarmi a calci e sputi fuori dalla famiglia. Lui è violento - nel senso che ha picchiato la moglie per anni, anche quando era incinta - arrogante, superbo, alcolizzato da non reggersi in piedi. pende dalle labbra velenose, e ridotte a una linea dall'invidia, della nuora ignorante,  maleducata, maligna, pronta a mettere zizzania per difendere i suoi sporchi interessi: ovvio, è stato a letto con la consuocera, che da allora comanda a bacchetta, attraverso la figlia, la famiglia di lui. Il primo figlio non osa aprir bocca davanti alla protervia della moglie. Il secondo, mio marito, è stato il capro espiatorio di tutte le loro frustrazioni. L' ho sposato, nell'ignoranza delle conseguenze (sì, sono una stupida, più di così non si può) per compassione, pensavo, con l'affetto che gli era sempre mancato, di aiutarlo a rinascere. Forse avrei fatto meglio ad aiutare me stessa...Così ha portato a casa mia, nella mia famiglia, droga, alcool, bestemmie, superbia e arroganza. Ci son voluti dieci anni perchè si decidesse a diventare un essere uomo. Ma questi dieci anni non li auguro a nessuno: umiliazioni continue, anche se attenuate con il tempo, sui soldi (i miei hanno provveduto a mantenerlo il primo anno di matrimonio, finchè non sono morti; ho anticipato la cifra per una grossa auto, ''perchè lui non poteva essere da meno''; ho sempre seguito la casa, la contabilità, il lavoro, e insieme ho anche studiato), sulla cucina (''perchè la cucina di mia madre era sempre in ordine, non c'erano giornali sulla tavola''), sul sesso (''perchè non sei disinibita, le altre invece lo sono, e che ne diresti di uno scambio di coppia?''). Quando ci siamo sposati non avevamo i soldi per la camera, ovviamente mio suocero non ha scucito un centesimo perchè l'altra nuora aveva detto ''tanto è un matrimonio che non durerà, e poi chissà cos'ha da nascondere lei per sposare uno così''. Ogni nostra iniziativa, ogni nostro passo avanti è stato denigrato e deriso, mio suocero mi ha chiesto anche dei soldi per 'regalare' un rustico a mio marito. Hanno deriso mio padre e mia madre, e da ultimo, visto che non ho gettato la spugna, hanno convinto anche mia suocera, che dorme con il paraocchi, che sono l'amante di mio cognato, il fratello di mio marito. Ora mio marito ha deciso di non sentirsi realizzato nel suo lavoro, nel quale prende uno stipendio non disprezzabile, ha deciso per un'impresa commerciale (trovata da me, contrattata da me), per la quale servono soldi che lui non ha. Dovrà pagare io, come il solito, così mio suocerò potrà vantarsi della bravura di suo figlio. Da ultimo mio suocero pretendeva di venire a vivere a casa mia, per prendere l'affitto dal suo appartamento, per rifarsi una verginità psicologica, e per rovinare il buon nome di mio padre trascorrendo sei ore al giorno al bar, come un lavoro. Ho perduto un bambino, un mese dopo un tradimento di mio marito, che mi ha lasciato con una salute non sempre stabile. Ho ingoiato lacrime, dolori e umiliazioni, che mi hanno fatto lievitare di peso, fino a non trovare vestiti nei negozi. E se chiedo a mio marito di tirarmi su un muro per la lavanderia - è muratore -, risponde ''credi che sia facile? Non pressarmi, porei stancarmi di vivere con una a cui non va mai bene niente. Eh, quando c'è troppo benessere, ci sono anche le pretese''.

 

5 commenti

mi spiace...

hai la mia piena solidarietà e comprensione per tutto il dolore che hai e stati sopportando da donna innamorata. Cmq sappi che non è mai troppo tardi per RICOMNCIARE a vivere...

Avatar di AnonimoAnonimo alle 12:04 del 04-08-2011
grazie

grazie anonimo, purtroppo è tutto vero quello che ho scritto, e mai avrei immaginato che l'amore e la compassione fossero ricambiati così. E' un grande aiuto avere la comprensione di qualcuno, non ci si sente più soli. Quando sarà il momento giusto farò leggere queste righe a mio marito, compresi i tuoi incoraggiamenti, che sta facendo un lungo percorso di crescita... ovviamente deriso dal  suo stesso padre...

Avatar di AnonimoAnonimo alle 14:30 del 19-09-2011

Non capisco perchè non lasci tuo marito. Sei masochista, per caso???

Avatar di AnonimoAnonimo alle 17:42 del 16-01-2014

Rispondo ad anonimo: non mi accorgevo di soffrire, mi avevano educata al rispetto degli altri, degli anziani, alle buone maniere con tutti, a non chiedere, ad accontentarmi di quello che avevo. La vita mi ha dato una dura lezione, ma a forza di bastonate sui denti ho capito. Ed è stato grazie allo sfogo su questo sito, impossibile in altri luoghi o con altre persone: nessuno mi avrebbe creduto oppure mi avrebbero chiesto se, in fondo, non ero io la malata. Credo sia partito tutto da questo sfogo, veritiero ed anonimo: leggere la mia vita come se fosse allo specchio, mi ha dato una consapevolezza che non avevo; ero cieca, ma un po' alla volta ho capito che al mondo c'ero anch'io e avevo diritto di vivere e di essere amata e rispettata. Sono iniziate violente discussioni con lui, non di accusa, ma di richieste di amore e attenzione. Me ne sono andata di casa una sera, senza premeditazione, quando il calice ha traboccato. Ho trascorso una notte in una struttura protetta, sono seguiti dei colloqui; non è stato facile, non lo è neanche ora. Ma in due abbiamo vinto, dell'arroganza di mio suocero il primo a sorridere ora è mio marito, io mi sono allontanata dalla sua famiglia, non sentendo la loro rabbia e il loro odio vivo più serena, curando la mia salute fisica e psicologica come se fosse un orto, un frutteto.

Sicuramente ho sbagliato matrimonio, ora posso dirlo senza vergognarmi, forse ero convinta di dover essere perfetta per essere presa in considerazione. E ora che sono disposta anche a separarmi, lui non vuole più, ha scoperto di volermi bene. Ceto si perdona, ma non si dimentica; non è rancore, ma non si possono dimenticare tanti dolori e offese. Non me li porto dentro per rinfacciarli, ma fanno parte della mia vita, ci sono e basta. Li accetto, come errori dovuti a immaturità, ingenuità, paura di essere respinta. Lui non è diventato un angelo, ogni tanto gli risale il vecchio carattere, ma gli faccio fronte, non accetto più nessuna parola minimamente offensiva: e stranamente questo tenergli testa lo frena e lo obbliga a portarmi rispetto. Non mi aspetto niente da lui, ho imparato a stare in piedi da sola.

Ringrazio chi mi ha letto e chi non mi ha letto, chi mi ha creduto e chi no. Guardarsi allo specchio fa male, ma ci permette di dare una svolta, anche se lunga e faticosa, alla nostra vita. Ora ho il coraggio di dire senza vergogna qual è stato l'avvenimento che mi ha spinto a scrivere qui, come se fosse una richiesta di aiuto, a me stessa prima che ad altri: la goccia che ha fatto traboccare il vaso, e spingermi ad andarmene da casa, è stato un violento schiaffo da parte sua, così forte da sbattermi per terra, spappolare gli occhiali (che tengo ancora per ricordarmi della forza che sono riuscita  tirar fuori) ed evitarmi, per soli 5 centimetri, di sbattere la testa sul pilastrino della ringhiera d'ingresso: sarei morta sicuramente con la testa sfondata, e sarebbe stata la fine per me e per lui. Non toccava a me curarlo dei suoi problemi psicologici, ma alla fine è stato così. Gli errori si pagano. Ora non mi importa più di niente e di nessuno, chiunque volesse farmi del male, non ci riuscirà più.

E la cosa più divertente è che mia suocera ha incominciato, timidamente, a ribellarsi.

Grazie ancora a tutti, grazie al web, grazie al sito. Ci sentiremo ancora sicuramente. grazie a chi mi ha capito e a chi mi ha chiesto perchè non lo lasciavo. Poche parole, ma così forti, che hanno rotto un macigno.

 

Avatar di AnonimoAnonimo alle 23:50 del 13-09-2014

Ops. ho scritto "ceto" invece che "certo", ma avrete capito sicuramente

Avatar di AnonimoAnonimo alle 23:53 del 13-09-2014

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