Ven

26

Lug

2019

Fottiti, vita

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Ira

Non bastava l'essere scambiata per una ritardata mentale da chiunque ed essere trattata da tale durante tutta la mia infanzia. Non bastava il bullismo, non da parte della classe, ma di tutta la scuola, durante medie e superiori. Non bastava l'urofobia sviluppata grazie ai bulli, dopo un'infanzia passata a guardare gli altri giocare da casa per via di continui problemi di salute e la preadolescenza con addosso occhiali, apparecchio e busto. Non bastava l'avermi fatto prendere un innamoramento sostanzialmente insopprimibile, forse il solo ad essere vero, per l'unica vera "migliore amica" che abbia mai avuto. Non bastavano i problemi economici, né il clima malato in cui sono cresciuta. Non bastava l'essere l'unico membro della mia famiglia con una naturale tendenza a ingrassare. 

No... Ci mancava pure i disturbi del controllo della vescica. Ricapitoliamo. Sono urofobica e da un po' di tempo ho qualche problema di incontinenza e ritenzione urinaria. Sembra un ossimoro, eppure... In tutto ciò non sono ancora arrivata a conoscere le cause. Miriadi di visite totalmente inutili. Le amicizie non riescono a capire la situazione, a capire che a queste condizioni spesso per me è una cazzo di tortura anche solo uscire da casa. Il che è un po' diverso dal "non avere voglia di uscire". Porca troia, io fremo dal desiderio di uscire da questa merda di stanza. 

Sempre più spesso mi ritrovo a chiedermi perché cazzo io non sia ancora morta.

Tags: vita, merda

8 commenti

Se davvero hai voglia di uscire esci anche col pannolio.

Sembra una rispostaccia e invece no.

Dipende da quanto vuoi per davvero una cosa. Forse sei un  po' indecisa sull'uscire o no.

Hai ancora molto da riflettere. Il guaio è il tempo perso. Rischi di buttar via la gioventù.

Prendi la bici, un pannolino sotto le mutandine, e vai a riflettere in campagna, dove in caso di bisogno puoi pisciare al volo.

Velocizzeresti il processo di rielaborazione traumi e guadagneresti tempo. 

Au plain air si ragiona meglio che a casa. 

Pensaci.

Avatar di OldJoeOldJoe alle 04:13 del 26-07-2019

In tutta onestà credo che, approfittando del mezzo, tu stia raccontando le cose un po' peggio di quel che sono. Nessun problema, però dubito che non ci siano stati momenti positivi nella tua vita, sui quali potresti forse riflettere di più. Non è mai solo questione di sfiga quando i problemi sembrano affastellarsi in questo modo, c'è sicuramente un filo conduttore. Anche se è doloroso vale la pena di scoprirlo per trovare la propria rotta, in acque buone o cattive.

Avatar di AnonimoAnonimo alle 04:17 del 26-07-2019

Ma,sei stata da uno psicologo?Mi spiace tantissimo per la tua situazione, dev'essere dura per te sentirsi sempre a disagio.

Ma devi combattere questa cosa affrontandola a viso aperto,magari un assorbente può aiutarti?Uscire in certi orari,dopo aver urinato? 

Avatar di AnonimoAnonimo alle 05:03 del 26-07-2019

Eh diamo sempre la colpa ai bulli....a me invece i bully mi hanno fatto molto bene, hanno contribuito a farmi venire su due palle Hypertrofiche COSÌ! TUTTI nella vyta ne incontriamo, soprattutto sul lavoro e sono ben peggiori che quelli a scuola fidati. Specie chi è buono e sensibile è preso di mira, ma come dico sempre ciò che non ammazza ingrassa! Sopportare angherie e soprusi nell'immediato ti fa soffrire ma nel tempo ti forgia e ti rende atto ad affrontare la vyta di petto. C'è chi reagisce poi diventando a sua volta un bullo per sfogarsi sui più deboli ed è un bastardo tale e quale che alymenta il circolo vyzioso oppure, come il sottoscritto i deboli li difende NEI FATTY! Infatti sono Attivista Socyopolytico, Delegato Syndacale Azyendale e Guardia Zoofyla della protezione animali (ENPA) tutti attivismo a difesa e tutela dei più deboli contro i potenti bastardi e sfruttatori. Ho avuto la possibilità (e cmq grazie alle mie altisonanti capacità l'avrei ancora) di stare dalla parte dei bastardi oppressori e sfruttatori invece attorno ai 30 feci la scelta opposta (dopo aver esaustorato particolari esperienze di vyta) e ciò a 42 anny mi rende immensamente soddisfatto!

Hyper💪🏻 

Avatar di AnonimoAnonimo alle 06:34 del 26-07-2019
Sono l'autrice

Anonimo delle 06:34 Non capisco se tu sia un troll. Comunque, mah... Peggio di quelli, dopo la scuola, non ne ho più incontrati. Sinceramente credo di non dovere a queste persone proprio un cazzo. Al massimo devo ringraziare me stessa per non aver mai lasciato che la loro stronzaggine influisse sul mio rendimento scolastico o che mi spingesse a cambiare scuola. 

Anonimo delle 05:03 Sì... Ho provato a frequentare degli psicologi e senza ricavarne una grande utilità. Gli assorbenti già lì uso, ma a 24 anni un assorbente o un pannolone non possono essere la soluzione al problema. Di norma cerco di fare il meno rinunce possibili e non evito tutte le uscite. Ma come ho detto... Sono urofobica e ho problemi nel controllo della vescica. I due problemi coesistono, il primo non è scomparso. Quindi magari capita che quando posso usare un bagno, in determinate circostanze, mi sia impossibile. Ma, considerando anche il secondo problema, questo incrementa ulteriormente il disagio. Finché si tratta di un'uscita normale tra amici intimi ho pochi problemi. I problemi aumentano quando si deve uscire con altre persone, soprattutto quando si esce con molte persone e quando si deve passare molto tempo fuori. Magari una giornata o più giorni. E andare al mare con amici è diventato praticamente impossibile. Mi sono ridotta ad andarci tristemente solo con mia madre e quando non c'è nessuno. 

Anonimo delle 04:17 Si, naturalmente ci son stati dei momenti belli nella mia vita. Anche se, beh, in proporzione nettamente più bassa rispetto alle cose negative. 

 

Avatar di AnonimoAnonimo alle 14:00 del 26-07-2019

Sfogante,tu avevi già scritto della tua urofobia,ricordo uno sfogo poco tempo fa.Più che dirti che mi spiace,non posso fare,scrivi qui quando non c'è la fai più e spero nel frattempo tu possa trovare una soluzione.

Avatar di AnonimoAnonimo alle 15:04 del 26-07-2019

Autora sono l'anonimo delle 0634, tranquylla che non sono un trollolero trollola', ma sono ben reale. Ce' chi reagisce alle avversita' della vita, anche se arrivano incolpevolmente, e si forgia il carattere prendendole come trampolino per la propria rivincita, e invece chi si laggna sopra e passa la vita a lamentarsi dando la colpa a tutti eccetto che a se stesso. A te la scelta su quale attitudine seguire

Avatar di AnonimoAnonimo alle 15:16 del 26-07-2019

Sfogante, IN PARTE ti posso capire.
Anch'io ho avuto qualche "problema di vescica", se così lo si può definire, qualche anno fa.

Ho subito atti di bullismo in adolescenza che mi hanno fatta stare malissimo, ma non ero mai arrivata ad avere certi disturbi. 
Invece all'improvviso eccoli qua!

Per farla breve, dopo svariati esami è venuto fuori che si trattava di una forma d'ansia scatenatasi a seguito della morte di mio padre, difatti è iniziata proprio qualche mese dopo. Non riuscivo a lasciare la mia casa perchè andavo in bagno in continuazione (tipo ogni quarto d'ora e anche meno!) e fortunatamete avevo terminato gli studi, altrimenti non avrei saputo come fare! Mi sembrava di impazzire e mi vergognavo a spiegare questo disturbo alle persone. Mi incazzavo con me stessa perchè non riuscivo ad essere 'normale' e razionalmente sapevo che non era possibile avere uno stimolo così continuo, perciò dipendeva da me la cosa, dalla mia testa.

Prima di provare uno psicologo, ho tentato dietro consiglio medico ad uscire  ovviamente da sola, perchè gli amici son spariti dopo il mio grave lutto...tutta gente adorabilmente stronza che certo non mi ha aiutata a metabolizzare le cose) prima per dieci minuti al giorno, poi venti, poi mezz'ora...tentando di riabituarmi a non correre in bagno al minimo stimolo. Certo, è stata dura! Nel mio caso un po' alla volta son riuscita a migliorare (ma non a smettere del tutto perchè l'ansia è sempre più del normale e non so se e quando tornerà a posto), perciò ti consiglierei di fare qualche prova, anche se dovessi impiegarci mesi e mesi.

Per il momento fai bene ad uscire con tua madre e non per tempi troppo lunghi, perchè la cosa deve essere graduale! Devi fare un passetto alla volta finchè non inizia a migliorare e quando i tempi si allungano, l'uscita seguente aggiungi qualche minuto, senza sforzarti.

Io inoltre ho da sempre difficoltà ad usare i bagni pubblici dai tempi della scuola, perchè erano orrendamente sporchi, e ad esempio mi agevolo constatando che sono puliti (rari, ma ci sono!) e usando solo quelli. A volte mi capitava perfino di non riuscire a fare nulla se solo sentivo parlare nei bagni vicini e dovevo attendere che uscissero tutti, ma al diavolo, aspettavo senza preoccuparmi! Quando mi succede oggi, faccio la stessa cosa.

E anche se quando sono agitata per qualcosa ricomincio ad andare in bagno spesso, quantomeno non è più una cosa fissa!

A volte noto che quando sto in casa ci vado molto più spesso rispetto a quando sono fuori...dovrebbe essere il contrario perchè la preoccupazione di non trovare un bagno, e soprattutto uno pulito, dovrebbe causarmi un maggiore stimolo...ma la mente fa brutti scherzi!

Poi...se sei andata da uno psicologo non ti ha prescitto qualcosa che potesse placare un po' la situazione? A me non hanno mai voluto dare nulla e penso che sia sbagliato, perchè a volte aiuta in parallelo con la terapia. Finchè si scava per arrivare al nocciolo della questione almeno si ha una parvenza di vita normale, no? 

Ovviamente non voglio farmi grande nè giudico la tua situazione, anzi.
Io ero più piccola di te quando mi è capitato e lo capisco. Però ti consiglio di provare e riprovare perchè, non essendo un problema fisico ma psicologico (almeno così mi è parso di capire, non vorrei dire stupidaggini!!!) qualunque sia la causa non si deve mai mollare. 

Un grosso in bocca al lupo!

Avatar di AnonimoAnonimo alle 17:15 del 27-07-2019

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