Sab

23

Giu

2018

A 22 Anni mi sento un fallito.

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Ira

Ciao a tutti, ho trovato questo sito per caso e non sono bene perchè alle 00.50 sto scrivendo qui, ma ho bisogno di buttar fuori quello che ho dentro perchè mi sento sul punto di scoppiare.

Ho 22 anni, sono uno studente universitario e in breve questa è la mia storia: Infanzia tranquilla i miei genitori sono sempre stati un po' assenti per via del lavoro e sono praticamente cresciuto con i miei nonni, anche l'adolescenza è stata relativamente tranquilla sono sempre stato un ragazzo timido ma a parte qualche problema con le ragazze alle superiori non ho avuto problemi, mi trovavo bene avevo amici, ho avuto uno svarione in terza quando sono stato bocciato perchè mi sono ritrovato in una classe di merda ma dopo ne sono uscito e nella mia seconda terza ho trovato quelli che sono i miei attuali amici, maturità passata bene ma alla fine delle vacanze inizia il tracollo.

A settembre mio nonno inizia a stare male e ad ottobre muore, lui era la persona a cui ero veramente legato, più dei miei genitori, decido di continuare gli studi e mi iscrivo all'università i miei avevano aspettative altissime nonostante sapessero che ero rimasto turbato dalla morte di mio nonno, va male, non passo nessun esame nella sessione invernale e decido di ritirarmi.

Scelgo di provare a seguire quello che era il mio "sogno", arruolarmi nell'esercito, provo più di una volta passo le prove fisiche con il masimo punteggio ma vengo scartato dallo psicologo, nel mentre si è fatto febbraio 2017, inizio a lavorare e lavoro fino a giugno quando non mi rinnovano il contratto così decido di riprovare con l'università, intanto iniziano i problemi di ansia, pemsieri ossessivi, angoscia e pure l'ipocondria, comunque scelgo di iscrivermi a storia mi dico sono sempre andato bene in storia e ho la passione.

Arriva settembre inizio motivato ma si spegne tutto subito, molti dei miei compagni di corso si conoscevano già e io non riesco ad inserirmi, le aspettative create crollano, mi dicevano che sarebbe cambiato tutto che avrei trovato un bell'ambiente ma niente di tutto ciò, la sessione invernale va male io cerco di contribuire a pagare gli studi con ripetizioni e altro perchè mi sento un fallito con i miei genitori, l'ansia è sempre più forte, i pensieri sempre più invadenti, sono sempre più incazzato verso me stesso e verso gli altri e mi sento crollare tutto addoso, a gennaio mi fidanzo passano i mesi e ora mi ritrovo in crisi con la mia ragazza, con i miei che hanno aspettative alte e con una sessione estiva che sta andando di merda, potrei chiudere il primo anno con zero esami all'attivo.

 Sono arrabbiato, l'ansia mi stringe come una morsa e io non ho nemmeno il coraggio di guardarmi allo specchio, sento di aver perso il controllo e mi sento un fallito, posso riassumere i miei ultimi 3 anni  con la frase di un film; " Questa è la storia di un uomo che cade da un palazzo di 50 piani. Mano a mano che cadendo passa da un piano all'altro, il tizio per farsi coraggio si ripete: Fino a qui, tutto bene. Fino a qui, tutto bene. Fino a qui, tutto bene. Il problema non è la caduta, ma l'atterraggio."

Non pretendo soluzioni, conforto o altro, volevo solo sfogarmi e nel caso sapere se qualcuno è o si è trovato nella mi astessa situazione. 

Tags: rabbia, ansia

2 commenti

CIao caro, prova a trovarti un lavoro vedrai che ti sentirai meglio. Consiglio ed esperienza personale, ho 20 anni ed ho vissuto le tue stesse situazioni a 18. ora ho trovato lavoro e mi sento un po' più soddisfatto, mi sono fissato degli obbiettivi e punto a quelli.

Fino ad un mese fa pensavo di ammazzarmi, fidati, è la soluzione che ti aiuta ad andare avanti è cercare di focalizzarti sul necessario che ti aiuti a soddisfare ciò che vuoi fare veramente e devi iniziare dalle basi, non hai soldi: lavori, anche lavori di merda, io mi spacco la schiena, però è una base che mi permetterà di conseguire patente e magari finalmente prendermi il diploma, visto che sono fermo al 5, aiutare la mia famiglia etc. mi farà sentire meglio e sarà solo l'inizio.

 

Ciao e buona fortuna anche a te. 

Avatar di AnonimoAnonimo alle 16:55 del 25-06-2018
Non sei un fallito, tranquillo.

Amico mio, prima di tutto chiariamo una cosa: non sei un fallito per niente. Te lo dice un quarantenne che ne ha viste tante e che ha avuto alti e bassi nella sua vita. Quello che stai passando è un brutto momento che però potrebbe aiutarti a formarti se lo affronti come una sfida che puoi vincere e non come un segnale (sbagliando) che tu non sei in gamba. Purtroppo la tua serie di sfighe inizia con la scomparsa di una persona cara, anzi carissima, ti assicuro che è assolutamente normale non riuscire a concentrarsi e a trovare la forza di darsi da fare dopo una cosa del genere. La società che ci siamo creati ci mette in competizione gli uni con gli altri di continuo, senza permetterti una pausa, punendo chi non riesce anche solo momentaneamente. Tu in quel momento non riuscivi a dare il meglio di te per il dolore della perdita, tutto normale. Normale anche che, non avendo affrontato momenti critici precedentemente, tu pensi che ormai la situazione sia irrecuperabile. Invece è solo una crisi, temporanea. Se ti metti sulla giusta carreggiata inizierai ad avere qualche successo, qualche riscontro positivo e questo porterà una catena di eventi positivi basati sulla tua rinnovata fiducia in te stesso. Esaminiamo cosa offre la società attuale a un giovane di 22 anni: poco lavoro, precario, pagato male. Ti licenziano e tu pensi che sia colpa tua, invece semplicemente non ti hanno offerto le opportunità che meritavi e non ti hanno dato la possibilità di esprimerti. Ti hanno assunto finchè servivi e poi tanti saluti. 20-25 anni fa avresti avuto un lavoro pagato decentemente che ti avrebbe avviato a un lavoro a tempo indeterminato. Sei giovane nel periodo sbagliato, non fartene una colpa. Trovo anche una fortuna che non ti abbiano accettato a militare, alla fine non è un ambiente così bello come pensi e in realtà non ti avrebbe dato molte soddisfazioni. Togliti quel senso di colpa e responsabilità di dosso: non è colpa tua se stai affrontando un momento difficile, la società ai giovani non offre nulla e se tu sapessi quanti giovani sono nella tua condizione! Sono tutti dei falliti? Certo che no! Dunque non farti spaventare dagli insuccessi, impegnati a fondo in una cosa ma fallo senza ansia, i tuoi genitori sono stati giovani in un periodo  in cui era facile esserlo, mentre tu sei giovane in un periodo in cui è difficile! Non farti scoraggiare e togliti dalla testa tutte queste idee su essere un fallimento, che non sono vere, tu sei uno che si impegna di continuo e prima o poi raccoglierai i frutti.

Avatar di AnonimoAnonimo alle 14:51 del 26-06-2018

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