Mer
15
Feb
2017
Disparità di trattamento in maternità
Ricordiamoci, per favore, che questo è un sito per sfogarsi..
.. detto questo..
FANCULO.
Sono al sesto mese di gravidanza, dopo un rischio di aborto,e continuo a venire a lavoro.
Perché? Perché la mia Coop si attiene agli stipendi dell'Inps. Il che vuol dire: gravidanza anticipata all'80%, obbligatoria all'80% e facoltativa al 30%.
Dato che non navighiamo nell'oro e dovrò per forza chiedere almeno un paio di mesi di facoltativa, cerco di venire a lavoro e prendere lo stipendio pieno fino alla fine.
Primo..mi fa girare i coglioni che la facoltativa è pagata così poco. Se decido di non starmene a casa a fare un cazzo prima del parto..ma mi serve stare a casa DOPO, per prendermi cura di mia figlia, vengo penalizzata. Non capisco.
Inoltre..ogni ditta fa un po come cazzo gli pare.
Sto parlando con una che conosco..si è fatta l'anticipata a casa (dal terzo mese, per intenderci), e l'hanno pagata al 100% (integrazione del 20% da parte del suo datore di lavoro).
Tra poco partorisce ed ha già in mano le carte per stare a casa fino al settimo mese della bimba, e la pagano tra l'80% ed il 100%.
A me non sembra giusto.
E sono incazzata nera.
23 commenti
Pensa alle libere professioniste che non percepiscono un tubo...
Sono venuta ANCHE se ero a rischio..
Parlando con medico, (che mi ha tenuta sotto osservazione nel primo periodo), patronato e lavoro..potevo stare a casa benissimo.
Ma con 80% dello stipendio.
Per fortuna il mio lavoro non è pesante, ed in quel periodo dovevo sostituire una collega in ferie in un posto in cui dovevo fare portineria pura e semplice (fare accoglienza, ricevere pacchi, rispondere al tel).
Quindi ho rischiato. Probabilmente sono una cretina..ma mi dovrò fare alcuni mesi al 39%..quindi preferisco non rinunciare a nessuna percentuale del mio stipendio, per ora.
30% non 39..
Io non ho parole..tu lavori con una gravidanza a rischio per non perdere il 20 % ? Cioè 20 euro ogni 100 euro ? Mah ..allora come faresti a mantenerlo sto bambino se non puoi rinunciare a qualche soldo..? Comunque ci sono persone che hanno perso il lavoro quando erano incinta..la disparità esiste ma tu non stai tra le peggio..
cambia i pannolini a lavoro, sulla scrivania del titolare :|
L importante è che non ti metti in perocolo... stai attenta... comunque non sei cretina, penso che sei tutt altro, che ci tieni al lavoro e con giudizio
Sono solo pochi e felici contratti (alcuni settori statali e parastatali) che hanno la maternità pagata al 100% ( la mia amica più cara rientra fra questi)
Tutti gli altri si attengono alla normativa vigente. Non sei l'unica, non lo sei stata e non lo sarai.
Ho preso anche io solo l'80%...ed ho pure lavorato fino al nono mese, nonostante svenimenti continui, ricoveri per deperimento e altre problematiche.
Il mio rientro a lavoro dopo il rischio d'aborto è stato attentamente valutato..e sono stata seguita dal medico di base e dalla ginecologa, oltre a stare attenta io stessa a ciò che poteva farmi stancare od essere un pericolo per me e/o il feto.
Detto questo, non lavoro per la differenza tra 80% e 100% di questi mesi (che cmq su uno stipendio di 800 euro al mese pesa..), ma perché dopo il parto avrò bisogno di stare a casa altri 3 mesi aggiuntivi, dato che non abbiamo nessuno che possa aiutarci con la bimba e mandarla al nido per almeno metà giornata a 3-4 mesi mi sembra eccessivo..
Lavoro per poter avere un cuscinetto per quei 2-3 forse 4 mesi in cui dovrò prendere il 30%.. ed è soprattutto questa l'ingiustizia, secondo me.
Farnight..se il mio datore di lavoro fosse qui lo farei..ma la Coop ha sede a Pescara..
Cmq grazie per le risposte.
Anonimo io lavoro nel.comnercio eppure sono rimasta a casa subito appena saputo di essere incinta pagata al 100% fino al decimo mese di mia figlia, poi aggiungendo ferie e permessi sono tornata a lavoro che lei aveva quasi un anno, poi se qualcuno voleva stare a casa oltre era retribuito al 30%.
Lavoro con il contratto commercio e servizi pure io. La retribuzione non e' al 100%. Avrai ricevuto un trattamento di favore dal titolare. Ma i contratti collettivi, salvo pochi e fortunati, non prevedono la maternità pagata al 100%.
Se fossi rientrata dopo un anno non avrei trovato nessun posto in cui tornare. Per quante ferie e permessi abbia in un anno, non coprono che 6 settimane e la vedo difficile arrivare a 12 mesi.
Ripeto, ho iniziato lavorando da casa e non me ne pento. Capisco però il datore di lavoro quando una dipendente se ne sta a casa un anno. Avendo un lavoro di responsabilità non mi pareva molto sensato. Il bambino e'. cresciuto comunque sano, felice e sereno.
E nel commercio la maternità NON è pagaa al 100% fino al decimo mese!!!
Art. 185 del contratto commercio:"durante il periodo di congedo di maternità la lavoratrice ha diritto ad una indennità pari all'80%della retribuzione, posta in carico dell'Inps dall'at. 74, legge 23dicrmbre 1978, n. 833, secondo le modalità stabilite e anticipata dal datore di lavoro ai sensi dell'articolo 1 legge 29 febbraio 1980, n.33"
Questo per il congedo obbligatorio (2+3 oppure se si vuole 1+4).
Per quello facoltativo. ovvero oltre i cinque mesi di maternità obligatoria, la retribuzione per legge viene corrisposta nella misura del 30%
È stata una fortuna la tua.
Ti invidio...
Si, davvero, infatti non cambierei mai il mio lavoro. Non che nonc
Non ci siano pe che, ma di sicuro sono piu i proche i contro
Io continuo a non capire come fate.. cioè , io ho un figlio e so che per mantenerlo ci vogliono molti soldi, se è un problema stare a casa con lo stipendio ridotto ( che poi si risparmia in benzina , pasti etc.) come farete quando nascerà?!non per farmi i cavoli vostri.. ma i soldi ( per lo meno a me) da quando è nato mio figlio si volatizzano
Infatti mai smesso di lavorare. I soldi servono eccome. E ne serviranno ancora di più quando andranno a scuola e ancora di più quando inizieranno le scuole superiori. E' meglio lavorare.
Immagino che tu lo sappia già, comunque nel caso non sia così sappi che la maternità obbligatoria di 5 mesi puoi prenderla in due soluzioni possibili: 2+3 (ue mesi prima del parto e 3 mesi dopo) oppure 1+4 (un mese prima del parto e 4mesi dopo)
La soluzione 1+4 ti consentirebbe di portare il bambino,al nido ad inizio dei 5 mesi.
So che per un figlio servono soldi.
Per questo cerco di metterli via ora che posso.. e non perdere mesi di lavoro.
Gli imprevisti ci sono sempre..le spese extra anche.
Se mi accontentassi o dicessi "pazienza anche col 30% ci campo benissimo.." (cosa vera..ci campiamo..), non sarei una buona madre, perché non penserei al futuro di mia figlia ne ad eventuali problemi che potrebbero esserci.
Penserei solo a me stessa e basta.
Fai sacrifici ora ma non te ne pentirai. Io ho lavorato da subito dopo un mese che era nato mio anche e soprattutto per il suo futuro. Sii felice ed orgogliosa di lavorare ed anche tuo figlio lo sarà e non ti rinfaccerà di non essere a casa per fagli la pasta quando esce da scuola.
Crescerai un figlio fiero di sua mamma che fa i salti mortali per conciliare il lavoro con la famiglia ma un giorno, con orgoglio ti dirà che è orgoglioso di avere una mamma che lavora.
Mio figlio ha già quindici anni e ripaga ogni attimo di sforzi, sacrifici e sensi di colpa affrontati. Sentirsi dire " mama sei una leonessa e sono contento che tu sia madre" ha dato senso ha quanto ho affrontato negli anni passati
Grazie.
Sono cresciuta in una famiglia in cui entrambi i genitori hanno fatto i salti mortali non per "sbarcare il lunario", ma per poter aiutare i figli ANCHE in futuro
Mio padre quando ero piccola andava a lavoro e la sera frequentava corsi per prendere il patentino da fischiata, mia madre lavorava in ospedale. Io e mio fratello siamo cresciuti con la consapevolezza che i nostri genitori lavoravano per noi. Ci siamo sempre impegnati, non abbiamo mai preteso nulla.
A me da fastidio chi dice "ma te la cavi cmq". Ovvio, se costretta me la cavo. Ho vissuto da sola con 800 euro al mese ed un affitto di quasi 500. Non ho mai chiesto niente a nessuno. Ed in certi mesi mettevo pure via dei soldi.
Ma io non voglio "cavarmela". Io devo pensare alla mia famiglia, al nostro futuro ed al futuro di mia figlia. Non solo al presente.
I genitori di mio marito hanno sempre fatto il minimo indispensabile. Lei è stata a casa ed il marito è vero..prendeva abbastanza per la "normale amministrazione", ma non certo per mantenere adeguatamente una famiglia intera.
Sono sempre rimasti in affitto, i figli non hanno mai potuto chiedere un regalo, hanno dilapidato un capitale iniziale (quando si sono sposati avrebbero potuto comprare casa..ma lei ha preferito fare la mantenuta..)
Ora non hanno soldi. Ogni volta che andiamo a trovarli piangono miseria. I figli devono arrangiarsi per tutto..Non gli puoi chiedere nessun aiuto..anzi..sei tu che devi aiutare loro.
Per cosa? Perché non hanno voluto sbattersi?
I miei invece hanno una casa di proprietà, quando vogliono se ne vanno in vacanza in moto, hanno entrambi una buona pensione, ed io non devo preoccuparmi per loro come invece mi devo sempre preoccupare per i suoceri.
E se ho bisogno mi aiutano! Domani vengono a trovarci e ci fanno un po di spesa!
È questo che voglio..Non far vivere mia figlia con le ansie che mio marito ha per i suoi, ma sicura e tranquilla come sono io grazie ai miei!
Brava!! Meglio fare sacrifici e darsi da fare ora ch sei giovane e poi avere un futuro sereno.
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Scusa ma se sei una gravidanza a rischio non dovresti essere a casa da subito?
Dipende anche dal.tipo di lavoro, non sono molto informata. Quando sono andata io mi.sono informata con la mia direzione generale e con il patronato e mi hanno aiutato loro.