Mar
30
Giu
2015
Io devo fare da testimone di nozze
Ok, fare da testimone di nozze ad un amico, fratello, sorella ecc... dovrebbe essere un onore ma per me non è affatto così... a me le cerimonie religiose mi mettono in imbarazzo, sono ateo, non credo in Dio ma rispetto tutte le religioni. Mio fratello al contrario, come tutta la mia famiglia, è MOLTO religioso, il mese prossimo si sposa e la cerimonia sarà classsica. Io già mi stufo abbastanza ad andare a messa, figurati ad andare al matrimonio e vestirmi elegante (giacca e cravatta, mi soffocano e mi rendono come un pinguino impacciato) ma non solo, dovrò pure fargli da testimone, quindi tenergli le fedi (probabilmente), stare in prima fila sotto il tiro dei commenti acidi degl'invitati per come sono vestito e il fatto di essere anch'io al centro dell'attenzione! E' stato lui a chiedermi la testimonianza ed io inizialmente gli ho detto che preferivo farmi da parte e che il testimone per me era un onore troppo grande, ma mia mamma è intervenuta sbottandomi contro che io non posso rifiutarmi di fargli da testimone e quindi per non scontentare nessuno, ho detto a tutti: "vedremo...". Passano i giorni, organizziamo questo benedetto matrimonio e scopro di essere inserito nel registro dei testimoni, cioè scusa, io non ti ho ancora detto che ho accettato e tu mi metti nella lista? Ma scherziamo? Ho parlato con mio fratello e gli ho detto che mi ha mancato di rispetto, perché non puoi scrivere il mio nome, senza che io abbia accettato, lui mi ha risposto che me la devo mettere via che ha scelto me e poi lui assieme a miei genitori in tono paternalistico, mi hanno detto che devo essere felice e di non azzardarmi ad avere la luna storta e rovinare cos' quella giornata.
PS: Mio fratello è molto più grande di me (abbiamo 6 anni di differenza) e sin da quando era piccolo mi ha sempre trattato in modo paternalistico, per esempio se commettevo un errore o prendevo un brutto voto a scuola, i miei genitori (giustamente) mi facevano la ramanzina (alle volte un po' troppo lunga), non mi bastasse la loro lezione, ecco che arriva mio fratello a ribadirmi le stesse cose magari in tono più acido e supponente e io puntualmente mi arrabbiavo e lo mandavo a quel paese dicendogli di pensare ai fatti suoi, ovviamente ri-scatenando la reazione dei miei che mi rimproveravano il fatto che avessi mancato di rispetto a mio fratello.
PPS: Con tutto quello che ho scritto, sembra che io sia infelice o voglia male a mio fratello, ma non è così, io gli voglio bene e solo che vorrei che fosse meno impiccione e "maestrino", inoltre, sono contento che si spos, tra l'altro lei sembra una brava ragazza e forse può aiutare mio fratello a migliorarsi.
PPPS: Mi scuso se il mio sfogo è chilometrico... ma avevo un sacco di cose da dire e detesto abbastanza i matrimoni classici (ovviamente però, rispetto chi li adora e ognuno il proprio matrimonio, l'organizza come vuole).
48 commenti
Correttore del cazz..spero che si capisca ugualmente
speriamo non muoia un tuo congiunto, sia mai che quell'ora di funzione religiosa ti stressi a tal punto da non essere presente al funerale
"gli ho detto che preferivo farmi da parte e che il testimone per me era un onore troppo grande"
Che scemotto sto sposo, anziché chiederlo al fratello, non poteva delegare l´onore a qualcuno scelto a caso in un ferramenta? Mah
Ammazza come la metti giù pesante. Che già quando dici "matrimonio classico", mi viene in mente il matrimonio di una cara amica che inziò alle 10 del mattino e terminò alle 3 di notte...praticamente un sequestro di persona, poi faceva caldo. Ma ci siamo divertiti e lei era felice, quindi ne è valsa la pena.
Ma cacchio, si sposa tuo fratello e al gente non guarderà te, saranno tutti presissimi a parlare male dell'abito della sposa, a criticare i fiori, a lamentarsi del caldo, a parlare di come la cugina x sia riuscita nuovamente a fare concorrenza alle passeggiatrici sulla Cristoforo Colombo (è una strada di Roma, ndr.),come la zia y abbia lo stesso vestito di quando siete andati al matrimonio del cugino di terzo grado.
Credimi nessuno guarderà te, le fedi le affideranno a un bimbetto/a trenne che sarà costretto/a ad indossare un abito ridicolo in seta sintetica che gli/le pruderà da morire, farà cadere le fedi, ci sarà scompiglio e tante risate.
Tu dovrai mettere solo una firmetta dove ti dice il prete perchè la tua presenza serve alla parte civile della cerimonia.
E' il matirmonio di tuo fratello, mangia divertiti e sii felice per lui e se rompe i coglioni con l'aria da saputo faglielo presente.
E scegliti un vestito che non ti faccia sembrare un pinguino( che carini però!) ma neanche Il Pinguino!
E divertiti (te lo riepto così ti ricordi che è una festa)
Anzi, se proprio devi leggere qualcosa durante il rito spingi affinchè scelgano qualcosa dal Cantico dei Cantici, una tra le parti più belle della bibbia, non che piena di riferimenti sessuali più o meno espliciti.
E no, anche se sei ateo o agnostico non prenderai fuoco se disgraziatamente l'acqua santa entra in contatto con la pelle e non ti andrà in pappa il cervello se ascolti un pò di sacre scritture.
Shachathcidenti che piacere leggerti
gran boccata d'ossigeno
c'è ancora speranza a questo mondo
Ma grazie Acerbis!
Autore, ti do ragione, tuo fratello e i tuoi genitori hanno sbagliato per due motivi: il primo è stato proporti un ruolo che ti avrebbe creato disagio e il secondo è dare per scontato che lo avresti accettato.
Non credo che un ateo dovrebbe essere pressato per far da testimone ad un matrimonio religioso. Tu, tentando di defilarti, hai dimostrato molto più rispetto per il sacramento che tanti credenti.
Ora non so se sia tardi per tirarsi indietro, ma io comunque non lascerei cadere il discorso con la tua famiglia.
Il testimone ha titolo civile ...
Ma la cerimonia resta comunque religiosa.
Ma non lo ucciderá o lo fará diventare un cristiano devoto. Al comune sarebbe stato lo stesso, con mezz´ora in meno. Non é che un cristiano che se entra in un luogo senza crocefisso si incenerisce.
Poi lui si lamenta pure del vestito del matrimonio. Anche se non fosse formale, non é che ci vai in bermuda e infradito. E non é che sei obbligato a farlo per una vita, ma per un giorno solo.
Mi chiedo cosa faccia nella vita, se studia ancora, cosa, o dove lavora
@InquietaMente.
Come ti hanno detto è a titolo civile, basterà non partecipare alle orazione, evitare di andare a leggere, prendere l'ostia. Quella dell'autore mi sembre di più una presa di posizione nei confronti di un fratello, insomma un capriccio.
Sarà diverso quando gli chiederanno di fare da padrino al loro primo figlio.
Al di la` del discorso religioso, lui ha manifestato anche un disagio nello stare al centro dell'attenzione, ma nessuno della sua famiglia ne ha tenuto conto.
Io pure mi sarei arrabbiata se mi avessero inserito nel registro dei testimoni a mia insaputa. In questa cosa leggo una mancanza di rispetto per la volonta` altrui.
I testimoni sono al centro dell´attenzione? E gli sposi ... stanno reclusi in sagrestia?
Puo` darsi che lui si percepisca come al centro dell'attenzione.
Ma una persona non puo` sentirsi libera di rifiutare?
Sicuramente.
Poi é pericoloso. Ho sentito di gente che dopo aver assistito ad un matrimonio, é divenuta gesuita. Altri non riescono a sciogliere il nodo alla cravatta anche dopo anni e anni, e devono abituarsi a conviverci. Altri ancora, accecati dai flash dei numerosi fotografi (il matrimonio é un pretesto per un book fotografico ai testimoni) han perso la vista. Non ultima, ma piú rara come ipotesi, potrebbe capitar eche gli animalisti di greepace ti rapiscano per poi spedirti in Antartide, scambiandoti per pinguino fuori dal suo habitat
Ora capisco le paternali del fratello, le teste di cazzo van seguite passo passo.
Non voglio essere insistente, nè persuadere, ma da che mondo e mondo al centro dell'attenzione ci sono gli sposi. Dovrà limitarsi a stare seduto ed alzarsi quando glielo dicono e a mettere una firma.
Capisco che possa essere arrabbiato, però doveva essere più esplicito e non solo in questo ambito, ho come l'impressione che i suoi parenti si sentano dei prescelti dal signore.
Non vuole fare da testimone? va dal prete e gli spiega i suoi motivi, anzi se gli dice che è Ateto pure meglio e si fa togliere.
Ovviamente dovrà poi assumersi le responsabilità del suo gesto, visto che mamma e fratello sono dei gran rompicoglioni e non credo che capiscano le sue ragioni.
Inoltre, vorrei far notare, che se lui attuasse il suo prosito di starsene in disparte, vestito casual, l'attenzione l'attirerebbe ancor di più.
Secondo me non sono questi i frangenti in cui puntare i piedi, ma sono altri, per mia esperienza personale, ho capito che si puo' alzare una guerra per ogni cosa, sulla base di quali principi poi? E non si tratta di debolezza ma si tratta di usare il cervello quando si ha a che fare con gente che non lo usa, e con certa gente non puoi metterti a discutere perchè non ne cavi nulla.
Va al matrimonio, si veste come gli pare, uno stile casual chic, si fa due foto, cerca di divertirsi, che non siamo ad un funerale, e magari rimorchia.
Ovviamente mi aspetto un feed back dettagliato della giornata.
*che NON si puo' alzare una guerra. Pardon.
@mmHg
Quindi una persona che non si adatta a tutto quello che la famiglia gli impone secondo te e` una testa di c...
Secondo me sta solo esprimendo il proprio parere, peraltro legittimo, e lo sta facendo con termini piu` educati dei tuoi.
Gli impone? Cavolo gli é stato chiesto di fare il testimone al fratello, di mettere una firma e stop!
Fammi capire, se non fará il testimone, parteciperá al matrimonio vestito in giacca, o pure partecipare al matrimonio é una imposizione? Perché tra le varie argomentazioni, é questo che traspare.
In ogni modo, si lo penso. Sto esprimendo il mio parere, peralro legittimo, che lui sia quanto ho detto. Cazzo é una parolaccia. Ebbe, c´é chi si concentra sui modi, chi sui contenuti.
Vediamo un pó, cercheró di esprimere piú "educatamente" quanto penso. penso che lui sia un immaturo capriccioso e viziato, autoelettosi Don Chisciotte per combattere battaglie irragionevoli ed inventate e giustificare il proprio essere radical chic.
Gli impone, lo ribadisco, dal momento che l'hanno inserito nel registro senza dirgli nulla.
Come si vestira` quel giorno devi chiederlo a lui, non a me.
I contenuti si possono esprimere anche senza offese. Spesso la forma e` anche sostanza.
Un commento negativo puó esser interpretato come offesa. In ogni caso, il mondo é popolato da molte categorie di persone, non siamo tutti egregi portatori di geni e comportamenti ottimali. La categoria alla quale penso lui appartenga esiste, inutile esser ipocriti in merito, ed esiste proprio perché di testine ve ne sono a frotte. negarla, sottintenderla o celarla é solo un atto misero del politically correct. Magari io appartengo alla stessa categoria per motivi diversi, in piú sono iscritto anche a quella dei maleducati, e a quelli che parlano senza fronzoli, né ipocrisie.
Lui ha risposto "vedremo". Non un no, non un si, da una persona che si supponeva dicesse si, in una realtá in cui essere fratelli dovrebbe significare qualcosa. In ogni caso una imposizione viene da chi ha una autoritá, nel caso citato, la sua famiglia non ha potere su di lui: potrebbe tranquillamente marinare all ´ultimo momento, non c´é obbligo, non verrebbe condannato o arrestato.
L´imposizione che tu sostieni verteva anche sull´abbigliamento. Se vuoi difendere una posizione, tieni conto di tutto quanto scritto, non solo di ció che conviene. Altrimenti é scorretto, e son solo parole volte a dimostrare qualcosa di falso, chiudendo gli occhi a piacimento. La verza cucinata, senza il supporto degli occhi, puó sembrare molto altro.
Poi, in un mondo completamente libero dagli schemi, in cui fratello, famiglia, matrimonio, convenzioni e regole varie son solo fastidiosi insetti, rimane la libertá immutata di pensare quanto prima ho scritto di chi mi pare.
Per come la vedo io, l'espressione testa di cazzo e` oggettivamente un'offesa, non un giudizio negativo.
Esistono anche imposizioni morali da parte delle persone a noi vicine che sono piu` fastidiose di quelle che provengono dall'autorita`.
Sull'abbigliamento non mi sono soffermata perche` per me e` irrilevante: se uno vuole puo` andare ad un matrimonio in jeans e maglietta senza che nessuno se ne senta offeso.
Ovvio, tu sei libero di pensare cio` che vuoi di chiunque ed io sono libera di non essere d'accordo.
@mmhg. Però, adesso, perdonami, stai un pochino esagerando a mio avviso. Lui sta di certo ingigantendo la situazione ma solo perchè ha dovuto subire le loro imposizioni in questioni molto più importanti, quindi ogni cosa lo fa scattare.
Sono concorde nel dire che avrebbe dovuto avere più polso, quindi, o rifiutare categoricamente, oppure accettare con delle riserve (scegliersi l'abito, evitare di leggere e partecipare attivamente etc etc). Quella di marinare all'ultimo sarebbe una vigliaccata che avvalorerebbe l'opinione che la famiglia ha di lui. Deve comportarsi da adulto, ma capisco che quando hai sempre subito e percepito come "autorità" sia i genitori che il fratello sia difficile cambiare la propria forma mentis dall'oggi al domani.
-che mi rimproveravano il fatto che avessi mancato di rispetto
se insulti fanno partire altri insulti e arrabbiature, allora i tuoi genitori non son capaci
-sono ateo, non credo in Dio ma rispetto tutte le religioni.
mah, "rispetto"
-figurati ad andare al matrimonio e vestirmi elegante (giacca e cravatta,
cosa c'è di male nel vestirsi bene? dovresti approfittarne, non lamentarti
Sono l'anonimo del post
Ho letto i vari commenti, evidentemente sono stato poco chiaro, a me non da fastidio l'idea in sè di fare il testimone di nozze (sì, non ne sono particolarmente entusiasta, ma è pur sempre mio fratello), mi ha dato fastidio il fatto di essere COSTRETTO a farlo, ma va bene lo farò, senza fare torti a nessuno, a farnight rispondo che io sono una persona pacata e difficilmente insulto (anche perché nella nostra famiglia siamo tutti abbastanza permalosi), se uno vuole fare la cerimonia religiosa, va bene che la faccia, non ho problemi mi stuferò un po' io, ma alla fine cercherò di godere il momento, per l'abbigliamento per quanto odi giacca e cravatta, li metterò lo stesso anche se è estate e perdonatemi se preferisco magari stare solo in camicia, ripeto questi in fondo sono problemi per me IRRISORI. Alla fine ringrazio InquietaMente che ha capito il senso del mio post.
Sempre l' anonimo del post
Il succo del discorso e poi vorrei chiudere, è in poche parole, non ho piacere di dover PER FORZA fare da testimone, non amo particolarmente le cerimonie religiose e se questo mi rende una testa di cazzo va bene, lo accetto e sono felice di esserlo.
Prego Anonimo, il senso del tuo discorso era chiarissimo. Te lo dice un'altra testa di cazzo che non ha piacere a far da testimone/madrina per i tuoi stessi motivi, ma nonostante questo non considera i suoi famigliari fastidiosi insetti.
Ma infatti ai miei famigliari come scritto nel post, voglio MOLTO BENE e sono contentissimo per mio fratello che si sposa (ripeto lei mi sembra una bravissima ragazza), ho solo certe idee che non condivido con loro, ma penso che siamo in un paese civile dove ognuno è libero di dire quello che pensa (ovviamente, senza mancare di rispetto agli altri...) è vero che da quello che ho scritto sembra che abbia esasperato i toni, però sarebbe meglio prima avvisare le persone invece che metterle in condizioni di essere costretti di fare una cosa, è questa la cosa che m'infastidisce, ma io sono una persona seria e farò tutto quello che mi diranno di fare, anche se io ho chiarito a loro la mia posizione.
PS: Io non penso che questo sia un comportamento capriccioso ed egocentrico, ma si sa il mondo è bello perché è vario! ;)
Sono d'accordo con tutto quello che dici: non sei capriccioso o egocentrico, piuttosto sono le persone che ti definiscono in questo modo ad avere una mentalita` chiusa e ad essere incapaci di mettersi nei panni degli altri.
In effetti é piú difficile aprire una mete chiusa che mettersi una giacca.
Etichette senza senso, incapaci di senso pratico e metter due sillogismi in fila.
Vedo che , finalmente, cominci a fare un po' di sana autocritica.
Parti dai presupposti corretti e vedrai che i tuoi sillogismi acquisteranno un senso logico.
Io mi riferivo a te. Mettersi nei panni di un altra persona e non concordare col suo comportamento, non vuol dire aver la mente chiusa. Altrimenti dovremmo essere tutti d´accordo, su qualunque affermazione.
Cosa cambia tra criticare un comportamento e criticare una critica? Quale é la ragione per cui chi dissentisce diventa di mentalitá chiusa, e l´altro nò?
Utilizzi la solita maniera delle etichette, chiunque la pensi diversamente, é regredito, o di chiusa mentalitá, e cosí via. Ripeto ancora, ciechi Don Chisciotte lanciati al galoppo per partito preso.
Nessuno ti ha mai chiesto di essere d'accordo su un comportamento che non condividi, ma solo di provare a capire le ragioni degli altri. Capire e concordare non sono sinonimi.
Non sei di mentalita` chiusa perche` non concordi con me, ma per il tuo rifiuto di accettare pensieri e atteggiamenti diversi dai tuoi.
Chi la pensa diversamente da me NON e` regredito, lo e` chi si rifiuta di prendere in considerazione un altro punto di vista.
Cosa significa non accettare un comportamento che non condivido?
Prendo in considerazione un altro punto di vista, provo a capirne le ragioni, non lo condivido. Mettersi nei panni degli altri, e giudicarne secondo il proprio pensiero le motivazioni, e non condividerle, significa aver una chiusa mentalitá? "persone che ti definiscono in questo modo ad avere una mentalita` chiusa e ad essere incapaci di mettersi nei panni degli altri"
A me sembra una difesa di una valutazione cercando di far passare per chiusa e gretta quella degli altri´, secondo basi inventate.
La tua prima frase non la capisco proprio, io ho scritto altro, se tu non lo capisci non so che farci.
Il passaggio in cui hai preso in seria considerazione le ragioni dell!autore mi e`sfuggito. Puoi indicarmelo?
Quali sono le basi inventate della mia valutazione? Sei tu quello che insulta chi non la pensa come te. Io, come dici tu, ho espresso solo una valutazione negativa su quanto hai scritto. Se quello che scrivo ti irrita tanto e` perche` ci leggi un fondo di verita`.
Non capisco perché quello irritato sono io e non tu. No, davvero.
Se non capisci quanto scrivo, problemi tuoi.
Le basi della mia valutazione stanno nell´immedesimarmi nella situazione, e capirne gli intoppi. Da cui, una valutazione.
Una firma di 3 minuti, una giacca non sono niente. in un rapporto tra fratelli.
Arrampicarsi sugli specchi (Se quello che scrivo ti irrita tanto e` perche` ci leggi un fondo di verita`.) inventando irritazioni da cui estrarne conclusioni puó funzionare solo per chi ha i paraocchi e deve ad ogni costo difendere una posizione, giusta sbagliata fuorviante che sia.
Essere coerenti con la propria coscienza e il proprio modo di percepepire una situaxione come oppressiva non e` nulla?
Certo, molto meglio recitare la parte della bella famigliola unihta ad uso e consumo di un gruppo di estranei.
Per fortuna sono io quella che si arrampica sugli specchi!
Anonimo del post
Caro mmHg, vedo che continui a non voler seguire il nostro concetto, quindi te lo rispiego per l'ultima volta e lo faccio in maiuscolo così capisci meglio: IL PROBLEMA NON STA NELLA FIRMA, NEL VESTITO O NEL FATTO DI STARE IN CHIESA IN PRIMA FILA MA E' IL FATTO DI DOVER FARE PER FORZA E SOTTOLINEO PER FORZA UNA COSA CHE MAGARI NON CI SI SENTE DI FARE, spero ora di essere stato chiaro, altrimenti davvero, non so più che pesci pigliare, dimmi cosa non ti è comprensibile... a te se ti obbligherebbero a fare una cosa che non ti piace come ti sentiresti? Faresti buon viso a cattivo gioco? Accetteresti tranquillamente come se niente fosse? O t'incavoleresti?
*volevo scrivere se ti obbligassero, pardon...
@anonimo del post.
Perché hai risposto "vedremo", quando sapevi giá di non volerlo fare?
Per il resto, non sei obbligato, lo sei magari moralmente. ma nessuno ti punterá una pistola alla tempia. Poi i tuoi potrebbero reagire, male, e non perché hanno ragione loro e tu no, ma perché ognuno ha le sue fisime, tu le tue, loro le proprie. Ahimé queste cose succedono. Il segreto sta nel far meno danni a sé stessi e agli altri possibile.
All´altro, se vabbé.
Per quel che vale , sono un'altra.
Non la penseremo mai allo stesso modo: io faccio quello che ritengo giusto per me, tu probabilmente ti adatti per quieto vivere o magari sei tu che imponi agli altri la tua volonta`.
Altra. Non sono andato a contrallare il genere. Sul fatto che non la penseremo mai allo stesso modo, lo penso anche io.
Anche io faccio quello che é giusto per me, adattarmi in alcune situazioni al quieto vivere, limare alcuni miei spigoli, é una azione che pongo in essere porprio perché la reputo giusta per me. La mia volontá la impogno agli altri solo al lavoro, e da altri mi é imposta.
@mmHg hai ragione infatti nel dire che io non sono obbligato a farlo, ho risposto "vedremo" semplicemente perché loro hanno continuato ad insistere e a pregarmi ma è ovvio che se mi fanno incavolare posso sempre dirgli che mi tolgo... però sono pur sempre una persona adulta non metterò il broncio ne per essere testimone, per il vestito o per la cerimonia, farò del mio meglio per rendere questo giorno speciale bello e felice per gli sposi e per tutti gli invitati. Loro sanno già che non me la sento e mi hanno riportato quanto detto tu, ma come ti ho spiegato il problema non è tanto fare il testimone in sé, ma quanto dover accettare per forza di farlo per ragioni morali come dici tu. Ho scritto questo post proprio per discutere di questa cosa visto che, non mi pare che in questo forum o negli altri venga trattato questo argomento, quindi non ho voluto solo sfogarmi.
capisco la tua reazione all'averti incluso senza il tuo consenso, ma penso anche volessero una risposta vera e propria, non un "vedremo"
poi non è una questione di religiosità, nel senso suppongo ti vogliano come familiare
@farnight
Penso di averlo capito anch'io, effettivamente mi spiace essermi sfogato così in maniera brutale, alla fine però il testimone l'ho fatto col sorriso sulle labbra, facendo pure buon viso a cattivo gioco (facendomi pure fotografare da una fotografa che spaccava i maroni non poco e che ad un certo punto l'avrei pure mandata a quel paese), effettivamente anche la sposa aveva sua sorella come testimone quindi capisco mio fratello... ci vogliamo bene ma entrambe abbiano degli spigoli che a volte sono difficili da smussare.
Quindi é andato tutto bene?
Sì, a parte un po' di nervosismo iniziale, ma ci sta! ;)
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Forse per lui era "semplicemente" implicito, essendo tu molto importante e volendosi bene, che tu fossi il suo testimone.
Credo che nessuno ti vieterebbe di rifarti indietro se lo volessi..ma è pur sempre una persona a cui tieni, e magari uno sforzo, in questo caso, sarebbe anche giusto farli.
Per gli altri..è diverso. Se per te è così pesante fare da testimone, dillo. Io ci sino rimasta malissimo quando il mio testimone, a pochi giorni dall'evento, mi ha rivelato che aveva accettato ma in realtà non se la sentiva
Cazzo, siamo amici..se non ti va o non te la senti, dillo!
Mi sono incassata..tra persone adulte avrei preferito un "Grazie ma non me la sento", piuttosto che, a posteriori " Ma perché lo hai chiesto a me, io manco lo volevo fare!"