Lun
21
Ott
2019
Mi sento sempre giudicato
Ciao io ho 24 anni e purtroppo mi sento sempre giudicato da tutte le personeche mi ccircondano soprattutto da quelle a cui voglio bene
Sono disoccupato da qualche meseee so di dover riprendere il lavoro perché ho 24 anni e mi devo costruire una vita per me stesso e questo lo so.
In ambito lavorativo ho lavorato 1 anno da una parte e un anno da un altra trovando questi lavori grazie alla buona parola di qualche familiare
Non nego che tutto ciò che è stato mi sia servito ma non posso negare che sono state esperienze alla fine negative
Ora sto cercando un lavoro che non è semplice da trovare e mi sono di nuovo messo in una situazione di lavoro che non mi andava per far contenti gli altri perché giustamente bisogna lavorare ma alla fine ho rinunciato
Ora sono qui a pensare a che cosa penseranno i miei e la mia ragazza.
Purtroppo mi sento sempre giudicato e alla fine mi faccio sempre condizionare dagli altri in quello che voglio e devo fare e questa situazione inizia davvero a pesare
Vorrei che fosse più facile
3 commenti
Giusto Lotta, vinci alla lotteria e non ne hai più bisogno.
Tornando nel mondo reale per un momento, caro sfogante, fin quando ti farai condizionare dal giudizio altrui sarai e resterai sempre una persona depressa, ansiosa ed infelice. Parti dal presupposto che le persone hanno più paura di te del giudizio e da quanto impara a fregartene. Fai le tue scelte indipendentemente da ciò che pensano gli altri. Sii coraggioso, il mondo è già abbastanza pieno di vigliacchi
Leggere i commenti a questo sfogo mi è stato d'aiuto perché vivo l'ennesimo momento di crisi. Anch'io in passato mi sono fatta condizionare e ingiustamente perché mi sono sempre impegnata al massimo in tutte le cose che ho scelto di fare indipendentemente dai risultati. Avevo intrapreso un percorso universitario che purtroppo non mi avrebbe portato a quasi nulla a livello lavorativo e l'ho scoperto cercando lavoro da laureanda. Nello stesso periodo ho vissuto un lutto e una grave crisi familiare oltre che personale. Ho deciso di lasciare l'università contro il parere di tutti, ho tagliato i ponti con i miei genitori e mi sono mantenuta a stento facendo lavoretti saltuari rigorosamente in nero, ho visto in faccia la povertà e l'eventualità di dormire sotto un ponte a vita. Ho vissuto un periodo di forte depressione ma non potevo permettermi di abbattermi. Alla soglia dei 24 anni, dopo un breve periodo all'estero, ho deciso che l'agonia doveva finire... faccio un taglio su tutti gli eventi intermedi... Fatto sta che adesso ho ripreso gli studi e sono prossima alla laurea in un corso che spero mi porterà qualche guadagno. Ho intenzione di ritrasferirmi appena finiti gli studi. Sono stata e sono tuttora criticata per le mie scelte e il percorso poco ortodosso, ho ancora una paura folle del futuro e l'angoscia di non riuscire a costruire nulla mi attanaglia quotidianamente, ma ho imparato che niente è la fine finché non si decide che quell'evento debba segnare la fine e soprattutto a non farmi giudicare da nessuno. È una lotta quotidiana, ma bisogna farcela per se stessi.
Inserisci nuovo commento
Iscriviti!

Perché giustamente bisogna lavorare.
In realtà non bisogna.