Mar
17
Set
2019
Sommersa da tutto
Mi sento piena di problemi e non riesco a vedere una via d'uscita a nulla...
Mio padre non vede l'ora di andare in pensione, dopo anni di lavoro, ma da un paio di anni è stato costretto ad un cambio. Prima lavorava molto vicino a casa, adesso abita distante dal luogo di lavoro e a detta dei suoi datori di lavoro, è stato mandato lì per poter vivere tranquillo gli anni prima della pensione. Peccato che da quando è lì, deve svegliarsi tutte le mattine alle 4 e mezza e fare lo spezzato. A me dispiace tantissimo per la sua situazione... ma purtroppo non ho modo di far nulla per migliorare la sua situazione. Tutto ciò mi fa rabbia e mi piange il cuore a vederlo sempre così stanco...
D'altra parte, io ho il problema opposto. Non riesco a trovare lavoro. Ho provato anche a cercare tirocini o stage... ma ancora nulla. Ho provato a chiedere alle conoscenze di mio padre e le mie, nulla. Inizio a pensare di aver dei problemi io... ma credo anche che ci sia anche molta disinformazione tra i datori di lavoro. Dai 27 anni, mi sento dire che sono vecchia, che cercano ragazze molto giovani e molto esperte. Io in quegli anni, cercavo di frequentare l'università e di stare accanto a mia madre che era costantemente in ospedale... Alla fine, ovviamente, non sono riuscita a concludere gli studi, ne ad avere esperienza lavorativa. Ora ne ho 29 e ormai la vedo particolarmente nera. Ho provato ancora da varie parti, ma ormai sto pensando di iniziare una bella carriera nel call center, che forse sarà l'unico luogo in cui mai mi prenderanno. Mi sembra di avere delle ottime prospettive di vita. In realtà, sto continuando a mandare curriculum, più che altro a supermercati e fast food, perché credo (e spero) che forse siano gli unici che ormai potrebbero decidere a darmi mezza chance.
Mia madre non è mai stata in salute, da quando sono nata. Fin da piccola, cercavo di fare il possibile per non farla affaticare... e purtroppo, la sua condizione è andata peggiorando negli anni. Nonostante tutto, ha sempre cercato di fare il possibile per me. Oltretutto, mia madre e mio padre non vanno neanche più particolarmente d'accordo e l'ambiente che c'è in casa, ha volte è piuttosto pesante... Io cerco di chiedere il meno possibile, perché ovviamente mi rendo conto di essere solo un peso. Se andiamo al supermercato, non prendo nulla in più (anche se i miei genitori mi chiedono di prendere qualcosa per me stessa), se esco con le amiche, utilizzo i pochi soldi che riesco a guadagnare ogni mese, idem per il cellulare. Vivo con loro, ma non mi va di pesare troppo su di loro. So di dover già essere grata di aver un tetto sulla testa.
Ho anche un ragazzo, ma giustamente, abita in un'altra città. Lui è la persona più dolce di questo mondo... cerca di incoraggiarmi sempre ed è molto positivo. E' convinto che un giorno, riusciremo a vivere insieme. Io temo che non ci riusciremo, più che altro per gli affitti dove abita e per la mia condizione lavorativa. Oltre a questo, mi ha veramente buttata giù sua madre. L'ultima volta che sono andata a trovarlo, mi ha detto che devo lasciare suo figlio... Credo abbia capito la serietà di suo figlio riguardo a questa relazione e che voglia farla finire. Mi ha detto che non ci dobbiamo più vedere, che lei si vergogna di me. Tutto questo, perché io non voglio convertirmi alla sua religione. Per lui, questo non è assolutamente un problema, anzi, non ha mai creduto nella religione della madre e se ne tiene in disparte.
Comunque sia, tutte queste cose insieme... mi fanno esplodere la testa, da mesi ormai. Immagino che già solo risolvere uno dei problemi, mi aiuterebbe a prendere una boccata d'aria da tutto, ma l'unico per cui posso usare le mie energie, è la ricerca di un'occupazione...
4 commenti
La madre di lui e la sua religione è l'ultimo dei tuoi problemi (e così trattalo).
E l'importante è entrare nel mondo del lavoro perchè le opportunità solo lì ti si possono presentare...quindi va bene anche un call center se ti permette di portar qualcosa a casa.
il mio consiglio è di andartene dove c'è lavoro. quando in un posto non c'è lavoro si va via.
Ti capisco, la vita ti rema contro e stare serena è difficile. Ho vissuto i miei 27 anni con la testa che scoppiava allo stesso modo. Lutti, pochi soldi, università che sembrava non finire mai. Ho lavorato anch'io in un call center. Anche il mio fidanzato all'epoca viveva in un'altra città. Avevo un gran bisogno di tirare il fiato.
Prima o poi qualcosa cambierà, non arrenderti. Allora potrai tirare un sospirone di sollievo. Le cose andranno meglio, è così che va nella vita.
Nel frattempo ti mando un abbraccio grande grande.