Mer
28
Ago
2019
Fallimento
Ecco, l'ennesimo fallimento lavorativo. Era l'opportunità della vita, nonostante le mansioni non mi facessero impazzire e poi.. come vuoi chiamarla, "sfiga" o "non saperci fare"? Non c'è in realtà un reale motivo di licenziamento ma solo dei casi Tipo abbiamo bisogno di licenziare e licenziamo l'ultimo arrivato.
Fatto sta, che non ne posso più. Certo, se penso che hanno istituito il reddito di cittadinanza, che non è assolutamente facile specie in alcune regioni italiane.. beh, mi sento un pò fortunata ma.. saltare da un posto all'altro mi demoralizza. Forse a demoralizzarmi di piu' sono quelle persone che già di base odio e che purtroppo non posso mandare a quel paese che non fanno altro che chiederti h24 le stesse cose, e ti spingono a lavorare e poi sembra che te la tirino chiedendoti sempre come va con il lavoro, se ti rinnovano, non ti rinnovano, quanto prendi, come, ma secondo me non è brava gente.. il tutto senza neanche conoscerli.
E poi a questi ci sono quei genii che non hanno mai lavorato nella loro vita, che hanno superato i 30 e che tramite conoscenze hanno avuto un posto di lavoro decente e che si prendono il lusso di farmi la paternale.. a me, che lavoro da quando ero minorenne.
Mi vergogno. Chi mi ama dice che mi colpevolizzo troppo, che non sono io il problema ma il sistema in generale ed anzi, che sono io ad essere fin troppo onesta e dedita al lavoro.
Ho quasi 30 anni, un diploma e 3 importanti esperienze lavorative brevi (meno di 1 anno) .. siate sinceri, pensate possa mai ricevere un contratto di lavoro duraturo e serio?
Siate realistici, vi prego.
5 commenti
"intesa come valore", al quinto rigo, non "lavoro"
il reddito di cittadinanza è un'altra cosa,questa cazzata è un sussidio inutile.
Mi vergogno. Chi mi ama dice che mi colpevolizzo troppo, ...
Perché ti vergogni! Se hai fatto tutto ciò che potevi fare cosa ti rimproveri?
Il mondo del lavoro non è semplice, ci vuole pazienza, non demordere e sapersi adattare.
Tieni duro, valuta la possibilità estero ed evita di colpevolizzarti.
Ti capisco, dato che ho circa la tua età, poche esperienze lavorative e un diploma. Direi che il fallimento non sei tu, ma un po' tutta la società in cui viviamo. Viviamo nell'era dei favoritismi, in cui trovi lavoro più facilmente, se riesci ad avere le giuste conoscenze. Tanta gente che cerca di "trovar sollievo" riguardo alla propria vita, paragonando la nostra vita alla loro. L'unica cosa che possiamo fare è farci forza e cercare di far il possibile per migliorare la nostra situazione... Mi auguro che le cose migliorino e comprendo questa sensazione di non farcela più... ma che possiamo fare, tranne continuare a combattere? Fatti e facciamoci forza
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Ma è già sbagliato il titolo "fallimento"! Scusa eh, ma devo essere schietta per esserti in qualche modo d aiuto:non bisogna mai associare la propria persona, intesa come lavoro, alla professione, ai voti, ai diplomi, altrimenti così non te ne esci più! Cioè il pensiero non deve essere " mi hanno licenziata quindi non valgo", oppure "mi hanno tenuta quindi valgo", perché così facendo si regala nelle mani degli altri il potere di giudicare il nostro valore, che invece solo tu sai e custodisci. Bisognerebbe lavorare su quest aspetto, prima che sul lavoro vero e proprio inteso come professione, perché cerchi all esterno risposte che vanno cercate invece prima all interno. Sarà con quest atteggiamento solido, misurato e forte che entrerai bene nel mondo del lavoro, quando sarai incurante del giudizio altrui arriverà il lavoro davvero giusto per te, le due cose anche se non sembra sono super collegate, un abbraccio