Sab

13

Lug

2019

Il destino esiste?

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Secondo voi il destino esiste? Se sì raccontatemi qualche aneddoto che confermi questa teoria 

Io cmq penso che esista, vorrei sapere come la pensate voi 

E un'ultima domanda: secondo voi tutti siamo fatti x stare con qualcuno nonostante a volte la vita x certe persone sembri non riservare un compagno/a? 

A vous la parole!

36 commenti

no e no

Avatar di farnightfarnight alle 09:16 del 13-07-2019

Penso che sia impossibile dare una risposta corretta, non lo possiamo sapere e soprattutto non lo possiamo dimostrare in nessun modo.

Sta di fatto che che il pensare che sia già tutto scritto o che non lo sia condiziona il modo in cui vivi, in cui ti comporti.

Ci sono dei nodi già prefissati nella nostra vita ma fra uno e l'altro abbiamo libero arbitrio o è tutto già stato deciso passo per passo e le nostre scelte sono solo una crudele illusione di libertà? Oppure non esiste alcun destino e tutto ciò che facciamo dipende direttamente da noi?

Detto questo penso che il pericolo che si incorre nel pensare che tutto sia già stato scritto è che poi venga usato come scusa, "non è colpa mia, era destino che succedesse". Facendo così non si affronta le proprie scelte, si vive in modo passivo.

 Per la seconda domanda, vale la stessa risposta che ho dato alla prima, se si è convinti che dipenda dal nostro destino, allora nemmeno ci si sforza di trovare la persona "della vita", si attende che miracolosamente appara nella nostra vita, e ci si sconforta quando non appare ma ne sentiamo il bisogno.

Sii tu stesso/a a scrivere la tua storia, affronta i tuoi errori e il fatto che dipendano solo da te, solo in questo modo potrai vivere a pieno la tua vita e senza rimpianti.

Avatar di Sad soulSad soul alle 12:39 del 13-07-2019

Io credo che il destino non esiste al principio della vita, poi si veificano fatti e circostanze, scelte, sfiga, bòtte di culo, imprevisti, probabilità, come al gioco del Monopoli.

E poi a un certo punto il destino prende forma. A me è andata così. 

Chiaramente certe cose condizionano il futuro. Se ciai la mamma puttana e il padre alcolizzato (film Il paramedico) è chiaro che avrai più difficoltà.

Avatar di OldJoeOldJoe alle 13:27 del 13-07-2019

@oldjoe, nemmeno io credo che esista, ma riusciresti in qualche modo a dimostrarlo? 

Credere nel destino è esattamente uguale al credere ad una religione qualsiasi, sta a te decidere, e tale decisione condizionerà inevitabilmente la tua vita. 

Avatar di Sad soulSad soul alle 13:32 del 13-07-2019

Nessuno lo sa. L'umanità (o meglio: la sua parte pensante) si scervella da sempre su questo argomento e nessuno ha mai fornito una prova decisiva. Nemmeno la Scienza è capace di farlo: nell'800 prevaleva una visione deterministica del mondo e della società; poi il'900 ha rimesso tutto in discussione.

Io ci credo, ma i miei argomenti non convincerebbero altri che hanno avuto una storia diversa dalla mia. Persone destinata a stare insieme ? Sì, ce ne sono. E anche persone destinate alla soltudine.

Avatar di FingertipsFingertips alle 13:43 del 13-07-2019

sad soul,

sarebbe un discorso interessante. 

ce ne parlavano a scuola col Manzoni, preso dal concetto della predestinazione e imparanoiato...

però è caldo, non si può affrontarlo come merita. 

per me il destino "prende forma" a un certo punto della vita.

Avatar di OldJoeOldJoe alle 13:44 del 13-07-2019
Sono la sfogante

Io credo che esista, e poi certo, come dice sad soul (assolutamente d'accordo con questo punto) credere che esista o meno condiziona il nostro comportamento. È vero, in tutto ciò che facciamo siamo noi a fare scelte e prendere decisioni, e siamo assolutamente liberi in questo, però credo che il "determinismo" stia proprio in questo. Ovvero nel momento in cui decidiamo un qualcosa, iniziamo a delineare un percorso ben preciso che faremo, e la strada da percorrere sarà la strada che esattamente dovevamo percorrere nella nostra vita. Quindi penso che il destino esista in questo senso, cioè siamo noi stessi che agiamo in un modo tale per cui il destino di ognuno si possa compiere 

Ditemi come la pensate, se siete d'accordo o in parte con ciò che è secondo me

Affrontare certi argomenti è bellissimo quando lo si può fare con gente intelligente come voi 😊

Avatar di AnonimoAnonimo alle 15:40 del 13-07-2019
About: Destiny

Fondamentalmente, nella vita si fanno delle scelte.

La cosa curiosa è che ad ogni scelta del protagonista (nella Vostra Vita, Voi) il vostro campo d'azione si restringe, ovvero la scelta fatta ne preclude un'altra o più di una. Ma non si può vivere senza fare delle scelte: se non scegliete voi, sarà il mondo a scegliere per voi.

Non si può procrastinare una decisione oltre un ragionevole lasso di tempo. 

Ci consigliano di non fare scelte impegnative quando siamo depressi, impauriti, o preoccupati, perché non saremo noi stessi al 100%, e saranno la paura o i sensi di colpa a condizionare detta scelta.

Si parla di destino. Dando per scontato che, da giovanissimi, abbiamo la possibilità teorica di fare qualunque cosa, perché abbiamo tutta la vita davanti, più in là non sarà così. 

Sono le scelte, tecnicamente, a ridurre via via il campo d'azione. 

Ed è qui il link al destino. 

Farò un esempio letterario con un copiaincolla che mi consentirà di riposare la mia stanca mano destra (chissà perché stanca, boh...)

E allora leggete ed eruditevi.

 

*****

Testo estratto da: "angor - Come scrivere un libro pubblicare e distribuire GRATIS a migliaia di lettori - ediTNTrice Village" scaricabile legalmente dal sito TNT Village (Licenza Creative Commons)

-----

Ogni narrazione ha un inizio, uno sviluppo e una fine.

[...]

Christopher Vogler è uno sceneggiatore che ha lavorato per la Disney ed insegna alla UCLA (Uni­versity of California, Los Angeles). Il suo saggio "Il viaggio dell'eroe", nato come quaderno di ap­punti personali, ha cominciato a circolare tra amici, finché è stato necessario pubblicarlo in tre edi­zioni ogni volta ampliate (1992, 1998, 2007).

Ecco un breve estratto del suo pensiero.

Preparazione al viaggio

Tutti i racconti sono costituiti da alcuni elementi strutturali comuni, che si trovano universalmente nel mito, nelle fiabe, nei sogni e nei film.

Essi sono conosciuti come il “viaggio dell’Eroe”. (la Vostra vita nella tesi delle scelte che vi ho presentato - nota di OJ)

[...]

C’è un modello che guida la struttura di tutti i racconti.

L’opera del mitologista Joseph Campbell “"L’Eroe dai mille volti", una specie di codice segreto del racconto; una teoria, la teoria del viaggio dell’Eroe che potrebbe rappresentare uno strumento narrativo per abbattere i costi dei vani tentativi e delle infinite riscritture di copioni. Il viaggio dell’Eroe è qualcosa di più di una semplice descrizione di modelli celati nella mitologia: è una gui­da idonea per la vita, soprattutto dello scrittore.

Le idee radicate nella mitologia e identificate da Campbell in “L’Eroe dai mille volti”, possono es-
sere applicate per comprendere quasi ogni problematica umana e sono una buona chiave per anda-
re incontro sia alla vita che al pubblico di massa in maniera più efficace.

Il viaggio dell’Eroe
Fondamentalmente, la storia dell’Eroe rimane sempre un viaggio: un Eroe si allontana dal suo abi-
tuale ambiente familiare per avventurarsi in un mondo sconosciuto che lo mette alla prova: un
viaggio lontano verso un luogo reale (un labirinto, una foresta..), oppure un posto nuovo, che di-
venta teatro del conflitto, con forze nemiche che mettono alla prova.
Ma ci sono anche viaggi interni diretti verso la mente, il cuore o lo spirito. In ogni storia l’Eroe
cresce e cambia compiendo un cammino; dalla disperazione alla speranza, dalla debolezza alla
forza, dalla follia alla saggezza... sono questi percorsi emozionali che avvincono gli spettatori e
che rendono la storia interessante.
Il protagonista di ogni storia è l’Eroe di un viaggio, anche se interiore o nella sfera dei suoi rap-
porti.
Le 12 fasi del viaggio emergono spontaneamente anche quando lo scrittore ne è inconsapevole.
Le fasi del viaggio dell'eroe
Atto I: partenza, salita (Departure) - INIZIO
1 - Mondo ordinario (Ordinary World): L'eroe lascia un mondo per cominciare un viaggio, ed en-
tra in un altro mondo (Special World).
2 - Richiamo all'avventura (Call to Adventure): La sfida per l'eroe, dove si stabilisce l'obiettivo e il
percorso da farsi. La chiamata all'avventura stabilisce il rischio o il prezzo da pagare e rende chia-
ro l'obiettivo (goal) dell'eroe.
3 - Rifiuto del richiamo (Refusal of the Call): Ci sono casi d'eroi riluttanti (proprio perché in que-
sto modo aumentano la percezione del rischio che correranno) che cercano di "negare" la chiamata
e fanno sforzi per fuggire.
4 - Incontro col mentore (Meeting with the Mentor): Quello di cui ha bisogno l'eroe per mettersi
in viaggio: consigli, direzione, guida, uno strumento "magico" da portarsi (un'arma, ma anche una
conoscenza, o la fiducia in se stesso, la protezione, l'allenamento)
5 - Varco della prima soglia (Crossing the First Threshold): L'eroe accetta la sfida. Qui si entra
nel mondo speciale del racconto. Ci si lancia nel viaggio dal momento in cui non si può più tornare
indietro (no turning back). È il momento più difficile dell'atto I, il suo vero inizio. È una soglia su
cui ci sono guardiani, esseri che cercano di fermare l'eroe e che vanno ignorati, assorbiti, ricono-
sciuti o trasformati in alleati.
Qui finisce il 1° Atto.

 Enemies): In questa zona l'eroe fa i primi incontri, viene coinvolto nelle sfide che servono a imparare le regole del mondo speciale. Qui si rivela il vero carattere dell'eroe, si mettono in evidenza i sentimenti, i ritmi, le priorità, i valori e le regole che
contano.
7 - Avvicinamento alla caverna più recondita (seconda soglia) (Approach to Inmost Cave): L'eroe si avvicina all'apice, al posto pericoloso. In questa fase spesso ci si ferma sul cancello per preparare, pianificare e sorpassare i guardiani dell'ombra. L'eroe si sta formando una nuova percezione di sé e degli altri, ha tempo per indossare una divisa, o la maschera archetipica o le "armi" prima dell'incontro fatale. È anche la fase dove i compagni di viaggio spariscono e la lotta si fa più dura,
con la sorpresa di veder emergere nuove qualità nei personaggi.
8 - Prova centrale (Supreme Ordeal): È il momento critico della battaglia con l'ombra, lo scatenamento della suspense. La prova in cui l'eroe rischia davvero di morire o muore per poter rinascere di nuovo. È la fonte di ogni magia per il mito dell'eroe, ove si svolge il vero rito di passaggio o il rituale d'iniziazione (come nelle società segrete e nelle confraternite). Durante la prova centrale l'eroe si trova faccia a faccia con le sue più grandi paure, con il fallimento dell'impresa, o con la
fine di un rapporto, dove si conclude definitivamente la sua vecchia personalità e si torna cambiati.
Dopo niente sarà mai più lo stesso.
9 - Ricompensa (Reward): L'eroe, sopravvissuto, "festeggia" (anche per l'aver imparato qualcosa).
Se c'è un tesoro da prendere, questo è il momento. Qui anche è il momento di un piccolo riposo prima del viaggio di ritorno (spesso una scena d'accampamento, o d'amore). E c'è comunque una rivelazione, un riconoscimento, un'epifania.
Qui finisce il 2° Atto.

Atto III: ritorno (Return) - FINE
10 - Via del ritorno (The Road back): Bisogno del ritorno, ma trasformato. L'eroe non è ancora fuori dalla "foresta". La storia deve raccontare la sua decisione di tornare al mondo ordinario (la scelta di non rimanere nel mondo speciale, con la paura che il premio possa sparire in giorni ritornati comuni). È un altro punto di svolta, un altro attraversamento di soglia.
11 - Resurrezione (terza soglia - climax) (Resurrection). Non è la prova più grande, ma la definitiva. È come un esame finale per provare che si è imparata la lezione, dato che una cosa utile nel mondo straordinario non è detto che sia trasportabile in quello ordinario. A volte in questa fase si risvegliano i falsi pretendenti, quelli che vogliono approfittare delle conquiste dell'eroe per farle proprie e rubargli il premio.
12 - Ritorno con l'elisir (Return with Elixir): L'eroe è tornato rinato, definitivamente cambiato, e ha portato con sé l'esperienza raggiunta, un dono da usare nel mondo ordinario. Ci sono due possibilità: il ritorno al punto di partenza (starting point), ma ora il vecchio mondo sembra diverso, e la forma aperta (open-ended) il cui finale continua all'interno di colui al quale la storia è stata raccontata. In ogni caso il vecchio sé è morto e il nuovo sé è immune da tentazioni.
E qui finisce il 3° e ultimo atto.

*****

Se provate a inventarvi un personaggio e cominciate a dargli una storia ALL'INIZIO potrete far fare, teoricamente, tutto quello che vi pare al personaggio: è durante lo svolgimento dell'azione e del trascorrere del tempo che il personaggio non sarà più in grado di fare "tutto", e ciò dipenderà dalle scelte che farete fare a detto personaggio. 

Se ipotizziamo che quel personaggio siete voi, e il racconto la vostra vita, ecco che le scelte che avete compiuto, compìte e compirete, vi precluderanno altre scelte. 

Una cosa simile al destino. 

Tutto chiaro? 

Prosegua il dibattito. 

Ad maiora. 

 

Avatar di OldJoeOldJoe alle 16:10 del 13-07-2019
Il destino non esiste...

Quello che chiamiamo destino è solo l'effetto di una serie di cause che non conosciamo.

Avatar di AnonimoAnonimo alle 16:11 del 13-07-2019

Non credo molto nel destino.

Avatar di SuPpostaSuPposta alle 16:48 del 13-07-2019

Se esiste è simpatico come le imitazioni di Ubaldo Pantani

Avatar di fracazzoDaVelletrifracazzoDaVelletri alle 16:51 del 13-07-2019
Per oldjoe

È molto interessante il tuo copia e incolla, e mi vorrei un attimo soffermare sul refusal of the call. Quando non ci facciamo trasportare da un certo richiamo a causa delle nostre paure e insicurezze, è possibile però che la stessa "chiamata" prima o poi ci si rappresenterà più avanti? Questo x chi crede nel destino.. una volta ho letto una frase che più o meno fa così: il destino ti coglierà proprio sulla strada che hai scelto per evitarlo. Come x dire che se qualcuno o una determinata situazione è destinata a noi, prima o poi finiremo sempre lì pur percorrendo una strada diversa da quella della "prima chiamata" 

Una cosa, al di là di TUTTO, è certa: se non ci si inizia a mettere in gioco, non permetteremo mai al nostro destino di compiersi se davvero ce n'è uno ben preciso x ognuno di noi (io ci credo ma è ovvio che in infimo margine di dubbio lo mantengo). Altrimenti sapremmo già quale sarebbe a grandi linee il nostro destino, e cioè una vita vuota senza sfide da affrontare e senza alcuna possibilità di mettersi alla prova e vedere fin dove le nostre capacità ci possono portare. 

Proprio come dici tu oldjoe, il destino inizia a prendere forma proprio quando ci si inizia a mettere in cammino

Avatar di AnonimoAnonimo alle 20:57 del 13-07-2019
*infimo

Scusate, volevo scrivere piccolissimissimo margine di dubbio 😊

Avatar di AnonimoAnonimo alle 21:02 del 13-07-2019

NON ESISTE. È TUTTO RANDOM. Se incontri la persona dei tuoi sogni e non ti sembra vero, non pensare sia il destino. È  totalmente nelle probabilitàe di ciascuno incontrare qualcuno adatto a noi.Esistono solo le circostanzes

Avatar di AnonimoAnonimo alle 21:37 del 13-07-2019

Eh, sì. Grazie dei complimenti.

Per me è stato così : nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai nel culo una matita... 

Scherzi a parte, è stato verso i 30 anni. 

Le mie scelte mi hanno portato a un ruolo. Ho seguito il mio essere me stesso, ché non avrei potuto fare altrimenti, pena il tradire "el hombre que soy". 

Si è definito il mio essere, cioè a quell' età ero "uomo fatto" e ho affrontato la situazione (l'ambiente) nell'unico modo in cui, per mia precedente formazione, un uomo (l'uomo che ero) avrebbe potuto affrontare quella situazione e quell'ambiente.

Non più scelte da fare, ma rimboccarsi le maniche, lavorare e combattere.

Non ho avuto una vita facile, né sono riuscito a rendermela più facile. Ho combattuto, se mi permettete, come Ettore che va a combattere con Achille sapendo che è suo dovere fatlo, e sapendo che non avrebbe potuto vincere, perché Achille non era un uomo come gli altri. Era invincibile per incantesimo creato dalla di lui madre. Come ci racconta l'Iliade, Achille morì per una freccia piantata sul tallone. Era la parte che non era stata immersa nel fiume (Stige?) perché la madre lo resse per il tallone al momento dell' immersione.

Non potevo più cambiare le cose, tranne, forse, cercare il tallone d'Achille della situazione per tentare di vincere, senza sapere dove si trovasse. 

Ma ora sono stanco. 

Nuovo inizio. New deal. 

Forse ora ho un po' di scelte da compiere. 

Ho una storia da raccontare. Le mie battaglie le ho combattute, vorrei un riposo del Guerriero.

Avatar di OldJoeOldJoe alle 22:38 del 13-07-2019
*oldjoe

 

Mi fa piacere che tu abbia vinto la tua battaglia 💪

e complimenti per la vena umoristica con cui spesso tingi i tuoi post 😄😄😄

Avatar di AnonimoAnonimo alle 03:05 del 14-07-2019

Esiste a metà.Mi spiego: è come se ad ognuno di noi alla nascita venga data una carta, qualcuno prima ha nominato il monopoli, ecco si avvicina molto. Immaginiamo proprio delle carte da gioco, tipo quelle napoletane, ok. Ognuno di noi ha quindi quella carta da giocarsi, non ne ha altre. Il modo in cui decide di giocarsi quella carta, o di non giocarsela affatto, quello sta aL suo libero arbitrio. Il destino potremmo farlo coincidere con il concetto di talento: ad ognuno ne viene affidato uno, e tutta la vita è una prova ed un esercitazione per srotolare tale talento nel mondo. Ora, è evidente che "il destino" non è con noi mentre scegliamo al supermercato se ci va di comprare le carote o L'insalata. Li siamo soli con il nostro libero arbitrio, come in moltissime altre scelte e momenti della giornata. Però alcuni eventi fanno parte del "piano", e quando avvengono noi stessi restiamo sbalorditi e increduli, solitamente siamo i primi a renderci conto di qualcosa pur non sapendolo spiegare: è il caso di alcuni incontri importanti, di alcuni incidenti, ecc. Ad esempio è innagabile che alcune persone, pochissime, quando entrano nella nostra vita, ci creano una specie di dejavu, come se la conoscessimo da sempre.Accade di solito con i grandi amori o le grandi amicizie, ma può succedere anche con un capo o un estraneo. È un evento raro, ma quando accade è un momento indimenticabile (a me ad esempio quando è accaduto con una persona, mi è sembrato di vedere la scena al rallentatore, proprio come se in un filmato si mettesse il rallentatore, eppure in quel momento non potevo saperlo, ma proprio il tempo per un istante si è dilatato). Il discorso sarebbe lungo, lunghissimo, per cui mi limito a dire che il destino esiste come piano generale, ma che ognuno di noi può anche interrompere, come in un contratto. Se io stamattina in un attimo di pazzia decidessi di buttarmi dalla finestra, sarebbe nel mio libero arbitrio, nessuno mi impedirebbe di farlo, anche se magari per me era "previsto" che morissi a 92 anni. Il destino è come una specie di mappa generale, indicativa, come una carta napoletana e come una cartina "geografica" con cui orientarsi nel mondo. Ok percorso però sta a noi, con le nostre gambe, i nostri piedi e le scelte di ogni minuto.

Avatar di AnonimoAnonimo alle 06:48 del 14-07-2019

Come lo spiegate il fenomeno della premonizione ? Pensate che siano cazzate ? Forse perché non vi è mai capitato di averne ... se ne parla poco, ma negli USA e nella vecchia URSS si sono spese cifre enormi per fare esperimenti sui fenomeni PSI. 

A parte questo:  il fatto che non conosciamo le cause non significa che quella cause non esistano. Siamo in balia di forze che non controlliamo, oppure di cui ignoriamo perfino l'esistenza (vedi inconscio). Nasciamo con un patrimonio genetico già definito, in una famiglia che non ci siamo scelti, con una costituzione psicofisica ben determinata... poi siamo gettati nel mare delle relazioni, degli incontri, delle malattie, degli eventi ... in cosa siamo padroni del nostro destino ?

Avatar di FingertipsFingertips alle 11:13 del 14-07-2019

Gli americani hanno assoldato i nazisti superstiti fatti fuggire dal Vaticano e li hanno accolti e protetti in cambio di informazioni sui loro esperimenti di manipolazione della psiche umana. Ci sono stati esperimenti della CIA, che sono andati avanti fino agli anni 70. Mk Ultra, Monarch, obiettivo The Manchurian Candidate.

Hanno colpito anche in Italia, loro paese di conquista, e anche nella mia città.

Roba sporca. Che ho studiato e che in parte ho vissuto personalmente. 

Il monopolio della violenza. Chi controlla i mass media conttolla le coscienze.

Arancia meccanica e 1984. 

Tal están las cosas. E' un brutto mondo. 

 

Tante cose sembrano coincidenze e non lo sono. La ricerca di base su cavie umane confina con la magia nera. 

La magia è sempre stata studiata a scopi bellici. Anche Francisco Franco era uno studioso di magia. L'aveva fatta coi maggrebini. 

E non fu mai colpito da pallottole vaganti nonostante sia stato spesso in battaglia.credeva di avere una dote in tal senso che gli veniva dall'aver fatto magia. 

Tutti i gruppi di pitere hanno sempre studiato esoterismo.

Io ho avuto qualche esperienza di tipo paranormale. 

Ci si può approcciare con pensiero scientifico, e allora si parla di rucerca di base, oppure con le superstizioni.

I risultati si avvicinano e si incontrano.

La scienza del male confina con la magia nera. E il potere fa gola a tutti.

Telepatia, chiaroveggenza, fantasmi... Possessioni diaboliche, droga.

Credo che tutti, più o meno, abbiano le loro esperienze di cose strane che non hanno facile spiegazione, però esistono. 

Ognuno ha le sue credenze. Non voler credere a niente è un volere e basta,magari per paura. Ma certe cose esistono, è innegabile. 

Avatar di OldJoeOldJoe alle 12:48 del 14-07-2019
Premonizioni

A proposito di premonizioni, poco tempo fa ho letto qualcosa a riguardo che ha a che fare anche con la fisica quantistica, anche se non ho capito benissimo nel dettaglio perché non ho mai approfondito l'argomento con molta attenzione. Ad ogni modo, anche secondo la quantistica il futuro non sarebbe (e quindi il destino) non sarebbe altro che la proiezione di qualcosa che è già successo in passato e che deve solo essere rivissuto, quindi sarebbe già tutto stato scritto, prestabilito, ecco quindi spiegati ad esempio i sogni premonitori. Mia nonna è una persona che ha sempre fatto sogni premonitori, cose poi avvenute veramente, sia che riguardassero familiari che gente estranea, da brividi 😨 

 Per oldjoe: 

Ma la tua cultura è SCONFINATA 😲 ma quante cose sai??? 😨 be stupendo! Dimmi se ho capito bene, quindi tu sostieni che se un destino abbiamo, tutto deriva da una manipolazione che si trova a monte di tutto? Il che spiegherebbe tutta una reazione a catena tipo domino di tutti gli eventi nel mondo

O forse sto divagando proprio 😞

Avatar di AnonimoAnonimo alle 15:48 del 14-07-2019

Alcuni studiosi hanno sostenuto questa tesi: le cose devono accadere perché sono giù avvenute in un altro piano della realtà, di cui il mondo materiale è solo una proiezione. Non so se Old Joe si riferisse a questo. Le premonizioni sono un fatto reale: io ne ho avute tante soprattutto nell'adolescenza. In quei momenti sei assolutamente certo che un certo avvenimento accadrà e puntualmente esso si verifica ... Questo è un argomento molto forte in favore del destino.

Avatar di FingertipsFingertips alle 16:26 del 14-07-2019

Ciao.

Ho appena avuto un incubo. Dormivo e ho il fiato corto.

Non ho una cultura sconfinata, sono vittima di manipolazione di gente che faceva / fa cose di quel tipo. 

Poi è arrivata internet e mi sono messo a studiare un po' di cose. 

 

E un po' di cultura ce l'ho. Non lo nego. Sono un srmplice diplomato, però ho studiato molto da autodidatta. 

 

Certe cose non si trovano nei libri. Se ne fai esperienza ne paghi il prezzo. Sono un sopravvissuto a tabte cose,  sl mio tempo, alla droga, a due genitori stronzi, a incidenti stradali, attentati. 

Non lo so nemmeno io. Mi reputo una persona interessante da conoscere per una qualche donna. Mi piace la conoscenza biblica each other.

Avatar di OldJoeOldJoe alle 16:49 del 14-07-2019
*oldjoe

Mi dispiace che tu ne abbia passate tante 😓

cmq ho pensato che avessi due lauree come minimo 😎 io ho una  laurea ma chissà quaaaante cose non conosco.. però devo ammettere che certe cose non le approfondisco per paura, e di  conseguenza non nutro forte curiosità verso di esse.

E' vero, moltissimo si impara da autodidatta e soprattutto con l'esperienza, la vera maestra di vita. Sì, senza dubbio sei una persona interessantissima 😉

Avatar di AnonimoAnonimo alle 19:29 del 14-07-2019
anonima 19 e 29

Incontriamoci sul sito

 

www.levatilemutandeketidevofa1discorzo.org

 

Oppure su Telegram...

 

t.me/spakkiu

 

Il primo link è uno scherzo, il secondo è vero.

 

Kiss.

 

Avatar di OldJoeOldJoe alle 07:51 del 15-07-2019
*oldjoe

Ma dai! Hai davvero questo nickname su telegram???? Nooo non ci credo!!! 😂

Avatar di AnonimoAnonimo alle 12:32 del 15-07-2019

Sì, perché?

 

Cos'ha il username che non va?

Avatar di OldJoeOldJoe alle 13:16 del 15-07-2019

@ fingertips

Alcuni studiosi hanno sostenuto questa tesi: le cose devono accadere perché sono giù avvenute in un altro piano della realtà, di cui il mondo materiale è solo una proiezione.  

C'è qualcosa di linkabile? Sarei interessata alla lettura 

Avatar di fatadelporto2fatadelporto2 alle 13:56 del 15-07-2019
*oldjoe

Non so, mi suona un po' strano perché assomiglia ad una certa parola dialettale e anche piuttosto volgare in uso nella mia regione, o almeno credo che si usi in tutta la regione.. ma x favore non chiedetemi i dettagli 😂

Avatar di AnonimoAnonimo alle 21:50 del 15-07-2019
*oldjoe

Ah cmq cercando lì, ce n'è più di uno con il tuo nickname quindi non saprei chi sei 

Avatar di AnonimoAnonimo alle 21:53 del 15-07-2019

Lo sapevo, ovviamente. Cercavo una parola semplice da ricordare. Io sono quello senza numero. Spakkiu e basta.

 

Ma non è il nickname. È un alias che serve solo al link. 

Iil vantaggio è che dai l'alias e la gente non viene a sapere il tuo numero di tel

 

t.me/username

T sta per Telegram

me per messaggi

Slash username

It's better than WhatsApp.

 

 

Avatar di OldJoeOldJoe alle 22:18 del 15-07-2019
*oldjoe

Aaah ok 😉 io non ho mai usato telegram quindi non lo conosco.. sono una grandissima fan di Whatsapp 😊

Avatar di AnonimoAnonimo alle 23:12 del 15-07-2019

Buttati su Telegram che è il futuro!

Ci si fa tutto. È whatsapp più altre funzioni. Prova. 

Si può inviare di tutto, anche film interi, archivi, ognibene. 

È il Messenger più evoluto che ci sia al momento.

Prova.

Avatar di OldJoeOldJoe alle 23:20 del 15-07-2019
*oldjoe

Per motivi tecnici riguardanti il mio cellulare, sono stata costretta a disinstallare l'app 😐vabbè dai, magari più avanti riesco a scaricarla di nuovo 

Un saluto 👋 

Avatar di AnonimoAnonimo alle 05:15 del 16-07-2019

Istalla, istslla.

Metti in stalla Telegram.

Avatar di OldJoeOldJoe alle 10:12 del 16-07-2019

Dalu2

Avatar di OldJoeOldJoe alle 10:13 del 16-07-2019
errata corrige

Salu2

Avatar di OldJoeOldJoe alle 10:14 del 16-07-2019

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