Mar
11
Dic
2018
poveraccia
non sai più a cosa attaccarti...poveraccia...quanta infelicità tutto intorno a te... genitori suicidi, figli deformati dall'ignoranza, ex compagni disprezzati e spremuti come vacche, menzogne, pettegolezzi e veritá piegate a tal punto da divenire ferraglia arruginita conficcata sulla schiena rotta, colleghi di lavoro esasperati, la dimora del baco da seta umida, impolverata, caotica e maleodorante, le mani ruvide e ingiallite da anni di sospirate bionde paglie. Dove credi di andare se non colmerai quel vuoto che invano tenti di riempire con tutta sta monnezza? chi ti credi di essere? il soldatino spendaccione che si sazia col rancio del nemico ha percorso poca strada e non ha vinto alcuna guerra.Simuli di agitare tra i moncherini la bandiera bianca ma sai benissimo che è un trucco:ne hai solo camuffata una dei pirati con la polverina...ma i pirati spesso vanno in pezzi non dimenticarlo...poveraccia...neanche alla poesia riesce più di farti bella....a mala pena le riesce di svelare il buco che hai nel petto e di riempirlo con gli stracci... vestita di pezze ti credi una gran signora, ma le signore hanno l'animo splendente e gli occhi belli e non zeppo di odio e puzzolente
4 commenti
Se tronchiamo hanno ci troviamo con due perfetti endecasillabi inframezzati da un quinario. Elegantissimi. ma le signore han l'animo splendente
e gli occhi belli
e non zeppo di odio e puzzolente
Non mi sembra proprio un testo da ricordare
Letteratura pura. Ma è ripreso da qualche classico? Ti prego, continua a scrivere...
ma le signore hanno l'animo splendente
e gli occhi belli
e non zeppo di odio e puzzolente
Rosco, porca miseria. Capolavoro.