Mer

10

Ott

2018

Mi sento in ritardo

Sfogo di Avatar di ArtemisArtemis | Categoria: Altro

  1. Ciao a tutti, questo è il mio primo sfogo, ma vi seguo già da un po'. È difficile per me esprimermi in questa sede, ma ci provo lo stesso perché mi piacerebbe ricevere pareri che non provengano solo dalle perzone che ho attorno. Tra pochi giorni farò 21 anni, e negli anni precedenti ho sofferto di ansia e depressione (diagnosticate). I miei problemi non si erano arrestati con la mia iscrizione all'università, anzi, peggiorarono. Ho vissuto da fuori sede 2 anni, durante i quali mi sono data pochissime materie, senza frequentare le lezioni,  stando sempre a casa, avendo pochissimi amici, trascurando la mia salute e persino la mia igiene personale talvolta. La psicoterapeuta mi ha indirizzato da uno psichiatra, il quale mi prescrive psicofarmaci. In quel momento qualcosa dentro di me si è ribellato, avevo cercato aiuto disperatamente, ma mi sono detta che quello non poteva essere l'unico modo per uscire da quell'incubo. Allora mi sono rifiutata di prenderli, ho deciso che non volevo più soffrire. Ho deciso di cambiare corso di laurea, perché quello che frequentavo lo avevo scelto per inerzia, mi sono trovata un lavoretto, mi sono messa i soldi da parte, ho studiato e ho atteso settembre in attesa del test di ingresso della nuova facoltà che con molto entusiasmo ho deciso di frequentare. Come sempre, ho rovinato tutto facendomi venire un attacco di panico durante il test. Ovviamente non sono riuscita a finire la prova, non sono stata ammessa. Non mi arrendo, tengo davvero molto a questo progetto. Mi trasferisco lo stesso in questa nuova città, affitto una casa con i soldi che ho messo da parte con molte rinunce, trovo un nuovo lavoro e mi iscrivo ai corsi singoli, che mi consente di darmi un discreto numero di materie prima di ritentare l'immatricolazione l'anno prossimo. Il lavoro mi prende circa 8 ore al giorno, è molto stancante,  tutti urlano e litigano. Frequento tutte le lezioni, e studio anche a casa. Non ho neanche un giorno libero a settimana, non ho amici, non ho nessuno, e mi pesa enormemente quando servo ai tavoli pieni di ragazzi della mia età che si riuniscono per stare insieme dopo le lezioni. Le uniche mie interazioni avvengono con i 40enni che vengono al locale a tarda notte a fare i provoloni. Ho paura di non farcela, di non reggere tutto questo, di perdere troppo altro tempo, tutti i miei amici si laureano a breve, e io mi sento terribilmente indietro e stanca. È così grave ricominciare l'università alla mia età? Qualcuno ha avuto esperienze simili ed è riuscito a cavarsela nella vita nonostante tutto? Scusatemi se ho scritto un po' male e mi sono espressa poco chiaramente, non mi sento nel pieno della mia forma mentale in questo momento. Grazie a chi avrà voglia di leggere e di raccontarmi le sue esperienze

Tags: lavoro, paura

12 commenti

ma perchè fare tutto questo???

non ne vale la pena 

Avatar di christian1992christian1992 alle 13:49 del 10-10-2018

devi guardare il quadro generale. l'obiettivo è laurearti in qualcosa che ti piace per un lavoro che ti piacerà? allora impegnati nel lavoro e nello studio, se non vuoi fare questo allora tutti i sacrifici non servono e fai prima a mollare. inoltre, anche con i corsi singoli puoi conoscere nuove persone e farti degli amici. anche sul lavoro, sei in contatto con persone della tua età, cerca di essere solare e positiva, che vedrai che riuscirai a farti degli amici. guarda il quadro generale, non il singolo elemento negativo

Avatar di flooxfloox alle 15:22 del 10-10-2018

Tesoro stai tranquilla. Sei giovanissima, c'è gente che sceglie di andare all'università anche ad età più avanzate. Cerca però di crearti qualche amicizia, sei troppo sola e il tuo progetto sta diventando un'ossessione. Ci tieni talmente tanto che la paura di fallire si trasforma in realtà. Ci sono giovani che affrontano l'università tanto per fare, senza alcuna ansia e cercando di rubare un 18 o un 20. Dovresti cercare di stare a contatto con questi tipi per stemperare l'ansia e capire che sei brava. Già per tutti i sacrifici che hai fatto fino ad ora. Buona fortuna. Per il prossimo test, forse un po' di xanax aiuterebbe. 

Avatar di SpleenSpleen alle 15:23 del 10-10-2018

Hai 21 anni e non è affatto tardi per affrontare l'univeristà. Stai davvero facendo sacrifici enormi, spero che il nuovo corso ripaghi ampliamente la tua scelta e i tuoi sforzi. Purtroppo per la vita sociale la vedo dura...ma non demordere piccola. 

Avatar di ProtagonistaProtagonista alle 15:39 del 10-10-2018

Riconsidera la terapia farmacologica. Se sei tendente all' ansia e alla depressione grazie che vivi male e fai pure casini. Le cure per essere sereni e prendere decisioni non distorte ci sono. A te la scelta

Avatar di AnonimoAnonimo alle 16:08 del 10-10-2018

1 )no, non sei assolutamente in ritardo, molti si laureano 30enni senza nessuna esperienza lavorativa, tu con impegno puoi farlo prima e con molto da scrivere sul Cv

2) no, non circondarti di persone mediocri (quelli che cercano il 18) anzi circordati di persone più brave di te, da cui puoi imparare e possibilmente che ti spronino a fare meglio.

3) la terapia farmacologica dovrebbe essere un estrema ratio, in altre parole vendi la tua pelle cara.

resisti e continua verso il tuoi obbiettivo, non sconcentrarti, visualizza quello che vuoi raggiungere. E per citare qualcuno che conosco "nella vita bisogna imparare a mangiare cacca(parafrasando) ma anche a masticare ferro" 

Avatar di AnonimoAnonimo alle 17:06 del 10-10-2018

Anch'io mi sento in ritardo, avendo buttato un anno in seguito a cambio di scuola.

Avatar di ScarsoFecciaScarsoFeccia alle 18:42 del 10-10-2018

Anonimo delle 17.06 il consiglio che le ho dato si basa sulla mia esperienza personale. L'attacco di panico le è venuto perché ci tiene troppo al risultato. Circondarsi di gente perfetta la farebbe solo sentire più inadeguata. Secondo me le serve viverla con leggerezza. Lo xanax lo dovrebbe prendere una tantum per evitare di impanicarsi anche stavolta al test e perdere un altro anno. Non siamo tutti uguali e come slogan 'imparare a masticare ferro' lascia a desiderare, se non vai a lavorare in miniera. Ariel devi solo pensare che è la tua strada. Tu sei fatta per questa strada e nessuno può impedirti di farcela. Altrimenti non avresti perseverato così tanto. 

Avatar di SpleenSpleen alle 18:56 del 10-10-2018

Gentile Spleen Capisco perfettamente il suo punto di vista,

capisco

che problemi diversi vissuti da persone diverse non hanno una unica soluzione e sono cosciente che le mie opinioni

non

sono

infallibili. Vorrei chiarire un paio di punti di cui sono convinto. Prima di tutto la perfezione, o almeno "la gente perfetta" non esiste. La sola ricerca della perfezione, nell'ambito umano, rende la persona costantemente imperfetta. Noi semplici mortali possiamo solo ambire a migliorarsi, un passo alla volta, e circondarsi di persone mediocri per soddisfare il nostro ego o assuefare le nostre insicurezze sicuramente non aiuta. Inoltre capisco che in alcuni casi l'aiuto farmacologico sia necessario, ciò nonostante dovrebbe essere una soluzione da usare con molta cautela. Per concludere la sfogante, da quanto si capisce dallo sfogo, sembra una persona che si distingue per coraggio e determinazione nonostante problemi e insicurezze, che del resto abbiamo tutti. Secondo me quelle sono le qualità da coltivare.

Avatar di AnonimoAnonimo alle 23:23 del 10-10-2018

Ciao, scusate se rispondo solo adesso! Grazie a tutti per le risposte e i consigli! In qualche modo mi sono sentita più sollevata. Per quanto riguarda i farmaci io continuo a non sentirmela, sarà che non ho visto la vita di persone che conosco migliorare in questo modo, magari a qualcun altro hanno dato effetti positivi, ma io ho paura di spegnere qualcosa dentro di me. Avete ragione quando mi dite di prendere tutto con più leggerezza e non ossessionarmi, infatti è per questo che mi è venuto quell'attacco di panico, perché mi ero troppo ossessionata. Potrò sembrare utopistica, ma gli enormi progressi che ho fatto li ho fatti cercando di "addestrare" il mio pensiero in modo da non permettergli di immettere quel tarlo che innesca determinati meccanismi. Per quanto riguarda le amicizie proprio ieri sera ho fatto amicizia con dei compagni di corso, e sono molto felice di questo. In ogni caso tendo a non mostrarmi musona davanti agli altri, anzi, mi piace far ridere e creare un'atmosfera allegra e non pesante con le persone, e soprattutto non mi piace parlare dei miei problemi. Comunque credo che troverò un lavoro meno pesante o chiederò se possibile fare meno ore, tanto per stancarmi meno, perché per ora per fortuna sto riuscendo a seguire bene le lezioni. Ho capito che la vita di una persona media è composta da tre macro aspetti: il dovere, il riposo, la vita sociale. Purtroppo tutte e tre è difficile che riescano a coesistere, almeno nel mio caso che lavoro e studio. Perdonatemi se sono stata prolissa! Grazie ancora a tutti 

Avatar di ArtemisArtemis alle 11:29 del 11-10-2018

Ah e per parlare del topo di ragazzi con cui fare amicizia: io in realtà non faccio molta distinzione tra quello considerati "mediocri" e quelli più bravi di me, i primi non mi fanno sentire più adeguata, i secondi li ammiro. Faccio amicizia con chi mi fa sentire a mio agio con i discorsi e mi tiene lontana da strani pensieri negativi.

Avatar di ArtemisArtemis alle 11:33 del 11-10-2018

Tipo*, odio il T9

Avatar di ArtemisArtemis alle 11:40 del 11-10-2018

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