Sab
15
Set
2018
Una situazione pesante
Cosa intendo per situazione pesante?
Vorrei evitare di fare papiri ma siccome per essere comprensibile dovrei comunque spiegare delle cose, scriverò qualcosa di più o meno lungo lo stesso.
Mia madre scappò dalla casa di mio padre biologico, uomo con già ben tre storie e tre figli alle spalle, perché era violento quando avevo due mesi. Da quando ho memoria io ho sempre vissuto con mia nonna che mi ha fatto da mamma, mentre mia mamma lavorava per mantenerci tutte e tre, questo fino a quando non è apparso l'attuale marito di mamma.
Lui e lei hanno praticamente costruito una loro famiglia, sono andati a vivere insieme, si sono sposati e poco dopo sono anche arrivati i miei due fratellini, tutto nel mentre io ancora vivevo da nonna.
Attualmente, ho 16 anni. Ancora oggi vivo fissa da mia nonna, sia per comodità che per mia volontà e sto cominciando a notare come questa cosa ai miei genitori(mia madre e suo marito per intenderci, siccome mio padre biologico lo conosco da 3 anni) pesi molto. Solitamente, io sto da mia nonna tutta la settimana ed il weekend con i miei ma visto la tensione evidente in casa mia con la mia presenza, siccome tra noi non andiamo per niente d'accordo, a volte preferisco restare da mia nonna.
Oggi, mia madre mi ha dato uno schiaffo.
Per carità, non penso sia un sacrilegio "punire" i propri figli, ma è il motivo che mi ha lasciato perplessa: io le avevo chiesto di andare da mia nonna.
Mentre mio padre ha cominciato a darmi della figlia ingrata insinuando che io li usi come bancomat, mamma ha urlato dicendo che non ne poteva più sentirmi piangere, che non ho due anni e che devo imparare a rispettarli.
Scusate, ma io non ho mai visto tutto questo come una mancanza di rispetto solamente, avendomi lasciato tutta la mia infanzia fa mia nonna trovo difficile staccarmene, anche se non è assolutamente la vecchiata più amorevole del mondo.
Mi spiego: in casa, quando litigo con i più grandi, è frequente che mi si dica "idiota", "stupida", "ritardata", "cogliona" e tanto altro infatti ci ho fatto l'abitudine, ancor di più quando si tratta di insultarmi per come mi vesto, cosa che mia madre fa abitualmente.
Tra il bullismo subito a scuola e i miei genitori che non si regolano, io di conseguenza ho sviluppato una personalità apatica, di fatto non mostro emozioni se non sono disappunto o rabbia.
Mia madre non mi fa mai uscire di casa, non approva le mie amicizie e mi isola, mi comanda a bacchetta insomma.
Io non so più come comportarmi, qualsiasi cosa faccio è sbagliata e mia madre non fa che prendermi a parolacce, io sto diventando aggressiva nei confronti di tutti, sto perdendo l'interesse in tutto quello che mi appassionava e la cosa mi spaventa un pochino. Quando sto insieme a quelle poche amiche che ho(che vedo una volta ogni due settimane se mi va bene) mi viene naturale ridere, scherzare, ma quando sono da sola o con la mia famiglia perdo ogni stimolo emotivo.
Cosa dovrei fare? Sono io quella sbagliata, dovrei cambiare qualcosa di me stessa?
Provare a dialogare con mia madre è inutile, o mi parla sopra oppure mi mette paura...
2 commenti
anch'io penso che sia la cosa più giusta da fare
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In questo momento ti trovi al posto sbagliato al momento sbagliato. 16 anni sono un'età abbastanza balorda per chiunque in situazioni molto meno difficili della tua.
Per come la vedo io tua mamma non è una cattiva mamma. Si è fatta un culo stratosferico per tirare su una famiglia ed evitare di imboccare strade più pericolose di violenza e degrado. Questo non è da tutti. Probabilmente lei vorrebbe adesso un po' di riconoscenza per quello che ha fatto. Il fatto che tu non abbia voglia o non ti senta a tuo agio a vivere con lei e la famiglia lo sente come una sconfitta e reagisce in modo violento verbalmente. Il ceffone è stato un episodio dovuto all'esasperazione se ho capito bene.
Tu non fai niente di sbagliato. Hai vissuto con tua nonna ed è naturale che tu ti sia ricreata lì il tuo ambiente.
Ti do un suggerimento, valuta tu se ti sembra buono e se te la senti di metterlo in pratica. Una volta in cui siete abbastanza tranquille prova a dirle che, anche se ti incazzi con lei, le vuoi bene e la stimi per quello che ha fatto e quanto brava sia stata a tenere unita una famiglia e a sostentarla, visti i presupposti nefasti. Lascia stare che avrà fatto le sue cazzate, nessuno è perfetto. Ma probabilmente queste sono le parole che lei aspetta da una vita e che nessuno le ha mai detto. Sentire un figlio che ti dice una cosa del genere, credimi, ti ripaga di tutto quello che hai dovuto sopportare che, ti assicuro, non è poco anche se lo si fa sapendo che nessuno lo capirà mai davvero.
Questo semplice apporccio non risolverà le cose, ma credo che la renderà più disponibile ad ascoltarti e a capire il tuo punto di vista.