Ven
10
Ago
2018
Dilemmi esistenziali - De Humanitate
Dilemma del venerdì mattina. La situazione è la seguente: un vostro caro sceglie, con coscienza di causa, di fare qualcosa che potrebbe procurargli sofferenza (o almeno dal mio punto di vista). È meglio onorare la sua capacità decisionale e lasciargli fare quello che vuole, con il rischio che si faccia solo del male, oppure è meglio insistere e cercare di fargli cambiare idea in nome di un bene più grande (il suo)?
19 commenti
ciao Pandora
Tu non sei resposabile della vita degl'altri. O meglio tu sei resposabile della tua felicità tanto quanto gli altri lo sono della loro. Ti piace di più?
Poi dare i tuoi pareri e consigli ma fermati li.
sbagliando si impara.....
Un bambino se non cade non impararerà mai a camminare....
ciao ciao
E chi ti dice che quello che consigli te sia la cosa migliore??? Vedi cara Pandorella, questo fa capire come ti vuoi imporre sugli altri.
Se la persona ritiene opportuna per se una qualsivoglia decisione, la si deve onorare
se sei certa che la cosa procurera' sofferenza e tieni a questa persona , insisti !!!!
Ma vedi anonimo, la cara Pandorella è una boriosa saccente , lei ha tutte le soluzioni pronte e quindi, se gli altri non fanno come dice lei, si gonfia come un pallone e poi boommmm
Il suo ex gliene ha date troppo poche di frustate, non è riuscito a farle abbassare la cresta
Pan Dora, io ti direi di parlarne con la persona in questione. Dille quello che pensi, ma senza importi.
Qualcosa tipo "ho paura che, se farai così, ti succederà questo e questo. Mi prometti che starai attento?"
In questo modo hai rispettato la sua decisione, ma almeno sa come la pensi. E se il tuo punto di vista è davvero valido, ci rifletterà su e agirà di conseguenza.
Criseide: in effetti è quello che ho fatto, mi sembrava un buon compromesso e speriamo che il tempo mi dia ragione :)
Comunque è interessante vedere come ognuno abbia opinioni diverse in merito, grazie a tutti per i vostri commenti.
All'anonimo delle 10:55 che evidentemente è ben informato su di me e sui miei precedenti sfoghi chiedo, gentilmente, se vuole palesarsi e aggiungermi agli amici, così da parlare in privato dei motivi per cui ce l'ha così tanto con me da dispiacersi del fatto che non abbia ricevuto abbastanza frustate in passato. Se sei semplicemente un troll, beh che dire, chissà che soddisfazione si deve provare nell'augurare sofferenza a qualcun altro. Purtroppo è qualcosa che non ho mai provato e non credo di voler provare. Ovviamente l'invito è esteso anche a tutti gli altri anonimi che volessero dibattere con me in modo più civile e adulto ;)
Di aggiungerti agli amici non è nella mia più infima delle intenzioni. Dico solo che sei una spocchiosa, una tronfia, una che crede di avere tutte le soluzioni, che ha la pretesa di giudicare le decisioni degli altri, convinta che le sue siano più corrette. Scendi da quel tuo scranno da giudice di sta ceppa e vola basso ciccina, che rischi di cadere e farti male. Sei tanto piena di te che si percepisce lontano un miglio.
questa persona ti sembra accecata dalle emozioni? o è qualcosa di più razionale
è complicato dare consigli a chi non ne ha chiesti
Ben posta la domanda farnight
Dora
Potenzialmente tutto potrebbe causarci nocumento, qualsiasi decisione prendiamo, certo alcune scelte sono potenzialmente piu dannose di altre, ma è qualcosa che potrebbe allontanare il tuo caro da te? Lontananza fisica o emotiva?
Non voglio fare lo psicologo da 4 soldi, solo capire se hai paura per lui o per te...
Modo più adulto AHAHAHA detto da una che si pone da teenager in cerca di un papi.. è per questo motivo che dai corda a tutti i più vecchi e più sfigati di questo sito Pandorona?
In realtà sto pensando a due casi diversi ma accomunati da questo dilemma. La prima persona è un mio amico che ha tendenza a mettere gli interessi delgi altri davanti ai suoi e rischia di farsi male fisicamente perché si trascura. In questo caso vuole finire una colonia estiva in cui è educatore malgrado abbia una forte infezione alla gamba perche senza di lui, a detta sua, è il caos e i colleghi devono fare doppio lavoro.
L'altra persona è mia mamma ma preferisco non scendere in dettagli.
@anonimo delle 13:23
Come mai scrivi in anonimo?? Non scrivi più con il tuo nick da un pò
Anonimo caro Delle 13.24: deduco tu sia under 50 quindi. Aggiungimi così abbasso la media d'età ;)
Piccola aggiunta generale. Ovviamente non ho la presunzione di sapere dove stia la verità, né il bene mio o di chicchessia, ma in passato sonostata contenta di aver avuto accanto persone che hanno forzato un po' la.mano per costringermi a fare cose che erano nel mio bene e quindi mi chiedo se debba fare io lo stesso. Forse, come dice Criseide, tutto ciò che posso fare è sottolineare il mio punto di vista e sperare che alla fine tutto vada per il verso giusto.
Si, ti ci hanno costretta a suon di frustate AHAHAHAH
AHAHAHAHAHAHAH
ma a tuo parere nella colonia estiva non se la caverebbero senza di lui?
Si, io sono sempre convinta che nessuno è mai davvero indispensabile. Comunque la faccenda si è conclusa con lui che ci è andato comunque con 40 di febbre e quando la colonia è finita è andato subito in ospedale dopo mie ennesime insistenze, gli hanno detto che aveva rischiato che l'infezione si diffondesse ma per fortuna non era successo quindi adesso con antibiotici e riposo forzato per due settimane dovrebbe andare a posto. Tutto è bene quel che finisce bene :)
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Cara professorona, perché vieni a chiedere consigli a noi poveri utenti plebei, quando tu, dalla tua altitudine dovresti avere tutte le risposte? Consigliati con i tuoi di pari rango sociale che fai prima. Qui siamo tutti dei poveri ignorantoni. Dei tuoi gravosi dilemmi non sappiamo cosa farcene