Ven
27
Ott
2017
Perché?
Io vorrei solo sapere il perché, che ho fatto di male per avere una vita del genere. Nulla di preoccupante, nulla da film americano, solo una vita vuota, ecco.
Solo quella brava ragazza, così mi definiscono, che sta sempre a casa a studiare fino a sera tardi, non esce, tranne per compleanni e cose del genere, non sono la ragazza che passa i pomeriggi con amici o con il ragazzo (ahahahah mi viene a ridere solo pensando che potrebbe esistere per me una possibilità del genere), ma la passa rinchiusa in camera davanti a un libro o computer per studiare. E non è che ottenga questi grandi risultati. Sono la ragazza che sembra avere una vita perfetta, ma che non ha mai conosciuto l'amore (o forse si, ma non so, sono troppo stupida per riconoscerlo), che fatica ad esternare il proprio affetto verso amici e amiche ma che lo fa, costruendosi quello che è un personaggio, che crolla non appena torna a casa. La ragazza che i propri genitori definiscono ospite perché se non è in camera a studiare è a scuola, o in palestra. Sono la ragazza che ha timore di perdere tutti i suoi compagni-amici di scuola per una piccola parola che dice.
Sono una ragazza patetica, è non mi capacito di come riesca ancora a vivere così, la mia vita è vuota. A volte vorrei essere come quelle adolescenti nei film, piene di avventure e di sentimenti.
Però boh... vorrei che tutto fosse diverso. E io ci sto provando ad aprirmi con le persone a rimanere in contatto con i miei compagni, a proporre eventi, come per esempio un film al cinema o fare qualcosa per halloween (già che ci siamo) ma vengo sempre o snobbata o non presa in considerazione. A volte penso che i miei compagni mi considerino un peso, una spara cazzate immane, quando io cerco sempre di essere gentile con tutti, fare qualche battuta simpatica di tanto in tanto, aiutare chi ne ha bisogno sia con la scuola che con problemi personali.
Ma a me chi mi aiuta? Sono così antipatica? Vorrei sapere chi mi vuole veramente bene tra di loro e chi non mi usa solo per i compiti o per un aiuto
1 commento
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Ciao,
io penso che sei una ragazza ricca dentro.
Non hai bisogno di tutto ciò, fidati, di uno che ha 20 anni ed ha passato la sua infanzia per strada.
Ero come te, ero stanco, questo ragionamento ricordo che lo facevo alle medie. In prima superiore iniziai ad uscire sempre più di casa, fino arrivare a 20 anni ad andare a feste, uscite, tutto ciò che capitava.
Sappi che non è tutto rose e fiori, non mi pento delle azioni fatte, delle persone conosciute, delle ragazze, non mi pento di niente, però tutto ciò non ha avuto chissà che impatto su di me.
Ho smesso di essere troppo timido, dico troppo perché lo sono ancora, nonostante mi sia allenato per anni per sconfiggere questo mio difetto, ma fa parte di me.
Noi siamo persone che devono vivere tranquille, evidentemente.
Ho conosciuto una ragazza esattamente come te. Per via appunto del mio passato, non crede in me, dice che non si può fidare di me. Perché viviamo a distanza ed io sono un tipo che ha tanti amici (ora, quando prima non ne avevo mezzo) ed è sempre circondato da ragazze (anche se non me le filo di striscio, quando prima le cercavo).
Mi ha lasciato, mi ha causato un dolore atroce. Ora è come se quel me stesso che cercavo di migliorare anni fa, mi disprezzi, per la persona che sono diventato.
Da introverso ad estroverso, quando non è così.
Ho peccato nell'apparenza, molte persone mi hanno visto drogato, hanno frainteso tutto.
Pensano sono un buono a nulla, pensano vivo solo per quello, quando non è mai stata la prima idea della mia vita, anzi ci sono cascato, un po' come tutti ma nessuno lo ammette.
Ora passo le giornate a pensare a lei, che quando l'avevo conosciuta volevo ricostruire quell'introversione che avevo disintegrato negli anni e che mi rendeva una persona unica.
In un mondo di estroversi o finti estroversi, avevo trovato la forza personale di distinguermi dalla massa, difatti mi sentivo a disagio talmente ero originale e diverso.
Quando mi iniziai ad omologare agli altri mi sentivo meno a disagio, ma ne cresceva un altro, quello di aver abbandonato il vero me stesso.
Ora sono perso nel limbo.
Vorrei tanto conoscere una persona come te, ma sembra che non uscite propro di casa o vi trovo in occasioni rare quali compleanni. Le feste non vi piacciono proprio, anche a me non piacevano, ma hanno il loro fascino, ogni posto ha il suo fascino dipende con le persone che vai.
Forse mi sono stancato di essermi circondato di estroversi.
Estroversi che noi introversi chiamiamo 'falsi' perché non capiamo e loro ci chiamano 'froci' perché a volte non abbiamo coraggo di esprimerci, anche se io questo difetto l'ho corretto, sono nel giusto.
Che vita.. ci sono mille intrecci, mille cose.. prima o poi troveremo la pace dei sensi.