Mar
25
Lug
2017
Islands
Qualche anno fa mi è capitato di leggere un articolo di costume, una di quelle inchieste a sfondo sociologico e (poco) scientifico supporto statistico sulle vacanze degli italiani: si diceva che il momento delle vacanze spesso diventa l'ultima goccia, quella che fa traboccare il vaso di separazioni a lungo incubate.
Quale che fosse la veridicità di questa affermazione e l'attendibilità dell'inchiesta è certo che il momento delle vacanze, per una coppia in crisi, diventa spesso il momento della verità. La routine quotidiana, difatti, porta spesso ogni coppia a vivere vite parallele in cui però, paradossalmente, proprio la quotidiana lontanza fa da collante di quei pochi momenti condivisi quali il divano serale o le brevi ruvide comunicazioni telefoniche.
L'improvviso condividere tanto tempo libero, invece, ha spesso un effetto deflagrante su questa precaria stabilità perché si è costretti a fare i conti con i nostri partner. E a fare i conti con noi stessi, con le nostre aspettative, con quello che si pensava di poter diventare insieme, con la persona che si pensava di essere e quella che in realtà siamo diventati, con la persona che pensavamo di avere incontrato e quella che ci ritroviamo.
E le sorprese saltano fuori. Spesso, effettivamente, ci si rende conto di appartenere ormai ad universi separati, oppure di essere ancora legati ad aspettative che, oramai, non sono più in grado di celare la loro illusorietà.
Ma può capitare di ritrovarsi, forse in un attimo fuggente, per una sorta di celebrazione dei nostri sogni passati, per un omaggio alla malinconia. Forse per l'ostinato credere di poter condividere l'intensità di un momento presente e, quindi, anche di un futuro ancora insieme. Oppure ancora, perché si scopre che illusoria è la vita quotidiana, e la vera essenza del rapporto è una unione intima e inesorabile.
Diversamente da quello che faccio di solito vorrei che questo fosse una sorta di diario condiviso. Mi piacerebbe inaugurare una sorta di sfogo collettivo in cui ognuno di noi racconti le proprie vacanze con il partner, misurandone la definitiva distanza o l'improvvisa soprendente vicinanza. Riflessioni. Episodi. Racconti di un momento intimo felice. Di una lite lacerante. Insomma qualsiasi cosa.
Mi piacerebbe che ognuno di noi si alternasse nelle veci di scrittore e lettore; attore sulla scena e pubblico; paziente e terapeuta. Naturalmente l'invito vale anche per gli anonimi o per chi preferisce mantenersi tale.
Volevo chiamare questi sfogo Isole, perché in questo momento io mi trovo in vacanza su un isola, ma anche perché isole siamo tutti noi, nelle nostre solitudini, nel nostro arrancare, alla ricerca del titolare di un destino da condividere e a cui abbandonarsi legando il proprio.
Poi mi è venuto in mente il termine in inglese perché mi girava in testa il titolo di questo brano degli Steps Ahead, storico gruppo di Michael Brecker, probabilmente il più grande sassofonista dell'ultimo ventennio del Novecento.
Vi agevolo il link come ispirazione https://www.youtube.com/watch?v=Wh1aSZF23mo
Ah, e buone vacanze
1-100 commenti di 125 totali
@Gage
Io niente vacanze... Ferie si... Vacanze no.
Quindi sei perfettamemte in tema :)
Coleridge
si parlava di te in questi giorni.
allora: bellina la musichina. strano perché non ho orecchio per certa musica (sax, strumentale etc.). è un limite mio, lo so. per esempio ho provato ad ascoltare Petrucciani, e l'ho fatto per te, perché ti stimo moltissimo, ma non sono riuscito a farmelo piacere, invece stavolta ho goduto. Great!
tornando a molotov, ho intenzione di contribuire raccontandovi le mie avventure vacanziere in versione YoungJoe (JoungJoe in Spain, JoungJoe in Wonderland, etc.) ma non vorrei che poi tu dica che sto correndo troppo. so aspettare. 😜
vediamo che ci raccontano i nostri amici, prima.
domanda: ti sei portato qualche libro sotto l'ombrellone? io ho letto un paio di cose interessanti e potrei recensirle, subito dopo la pubblicità.
un libro è essenziale per evadere un po' se stai con una donna h24.
ti anticipo che le mie vacanze andavano sempre bene. erano i giorni feriali, con lei, che portavano litigi.
ci sentiamo presto. pensaci un po', a noi che siamo rimasti a casa.
ciao, Dio del Mare. 🤣
sending out an S.O.S.... 🎵
sending out an S.O.S.... 🎵
URL: http://www.youtube.com/watch?v=Ki97mpo6Y_Y
con un titolo così poco accattivante/pertinente ho rischiato di perdermi una discussione potenzialmente gustosa
non so da dove caschi il sondaggio di cui parlavi @cole, ma temo sia comunque vero, e che la cosa interessi una buona parte delle coppie. Ripensando ad alcune vacanze con una ex, senza scendere troppo nei ricordi, penso che il risultato rispecchiava appieno quanto da te scritto.
Peró vorrei parlare di una cosa bella, quindi scrivo qualcosa su una vacanza con la mia compagna.
Qualche anno fa, a febbraio, siamo volati a Bergen. Da lí viaggio in auto, prima Lofoten, poi Tromso, ultima tappa Alta. Viaggio fatto essenzialmente per vedere l´aurora. Quei posti li avevamo giá visti, anche piú di una volta, in estate. Belli son belli, ma sapevamo che l´inverno li avrebbe cambiati molto. Chi é stato in Norvegia sa che si guida molto, si guida lenti, e con la neve, ancora piú lenti. Le ore in auto erano molte, anche se i km non tanti effettivamente. Le occasioni per "discutere" potevano essere molteplici. Alle Lofoten piovve e nevicó tutto il tempo. Escursioni non possibili, facemmo un giro in barca per vedere le balene, assenti. Unico svago, io Tolstoj, le credo De Crescenzo. A Tromso la situazione migliora... ancora neve, cielo coperto, niente autora, ma vita piuttosto attiva nelle serate pre "nottata avistamento aurora". Tra me e lei, complicitá, silenzio, due persone unite e divise.
Per la strada per Alta dovemmo fermarci un giorno al paese vattelappesca, causa mal tempo. La notte stessa, in una casa/b&b, mentre la "morte di Ivan Il´ic" scorre veloce, la app del telefono comunica che bisogna uscire fuori. Prima aurora della nostra vita. 2 parole. Le luci del Nord non hanno effetto sulla neve intorno a noi, ma hanno sciolto una patina di strano "isolazionismo" che ancora permeava quel viaggio. Anche Alta ci regaló l´Aurora, ma a quel punto i cuori erano di nuovo caldi.
Ho diciso di lasciare mia moglie quasi un anno fa proprio in vacanza .
Quindi amico mio l'articolo di cui parlavi ha un certo fondamento
Recensione: Il terzo tempo di Lidia Ravera
Come pattuito vi presento il libro adatto alle Vostre vacanze.
Si tratta de Il terzo tempo di Lidia Ravera
Do you remember Porci con le ali? Bellissimo libro, bel film, stupenda l'Italia degli anni 70 nel clima 68ino del primo romanzo della Ravera in collaborazione con Marco Lombardo Radice. Dopo quello non ho letto nulla di lei, fino alla settimana scorsa, quando, in libreria, aggio visto la copertina de Il terzo tempo. Ho letto la presentazione, ho aperto una pagina a caso, ho visto che faceva per me e l'ho comprato.
Ma poi a casa me lo sono giurato, che io no, non ci sarei cascato. Io m'imparerò a dosare, mi saprò gestire, non lo leggerò a cottimo. E invece l'ho fatto. L'ho letto tutto in una volta, interrompendomi solo per espletare le mie normali funzioni fisiologiche. E in 3 giorni sono arrivato in fondo. Dapprincipio mi ha preso abbestia, per poi deludermi di brutto al finale. Non voglio condizionarvi per cui non vi racconterò tutta la trama. Dico solo che la protagonista si chiama Costanza, ha 60 anni e capisce di non essere più giovanissima, allora che t'inventa? Decide di andare a recuperare i vecchi compagni della comune dove aveva soggiornato da adolescente (quella roba là post 68: poliamore, marijuana, spaghetti aio e oio etc.) per vivere insieme, felici e contenti, questo terzo tempo della vita. Ce la farà? Non ce la farà? I compagni saranno sempre vivi? Saranno invecchiati? Cambiati? Qualcosa succede.
L'atmosfera narrativa e i personaggi sono quelli della mia infanzia: appena nato ho subito puppato la controcultura 68ina, per cui "ero nel mi'centro (sinistra)" ed ho provato piacere durante la lettura, sebbene il finale mi abbia deluso. Se volete saperne di più leggetelo pure voi, e se siete in vacanza tanto meglio. Quando la vostra Lei vi parlerà voi risponderete sissì senza ascoltare, e, magicamente, ogni cosa vi entrerà da un orecchio e vi uscirà dall'altro.
Consigliato.
Ciao Old, questa tua nuova veste di critico letterario ?
Borromeo
mah
l'ho sempre fatto, a livello dilettantistico. non è OT, l'avevo accennato prima: il tema resta quello proposto da Coleridge. Vacanze e mogliere, litigi e riappacificazioni, pace e guera.
Un libro ci vòle per difendersi.
ok lo compro
siete MITICI! Se avessi avuto dei prof come oldJoe che si fanno prendere abbestia avrei amorreggiato coi libbri di brutto. anke gli aitri mica male.discussione gustosa,gnam gnam.
grazie, Anonimo. stay tuned.
Cole, bello sfogo e grande idea.
Condivido che i viaggi, e in generale il "troppo" tempo insieme, possano essere forieri di alterchi, fastidi, incomprensioni, etc..
Ma il mio sarà un contributo positivo; un viaggio, in un posto molto molto speciale e lontano, ha permesso un riavvicinamento importante.
@mmHg, bellissimo ricordo, rievocato con pochissime sapienti pennellate, complimenti.
Bene sono contento: questo è esattamente lo spirito che intendevo. il mio primo contributo ieri è andato in fumo, vediamo se riesco a riscriverlo adesso.
@olderone grazie per le belle parole (Parlavate di mee?)
Libri sotto l'ombrellone: due. Il primo l'ho già proposto da queste parti a una persona a cui tengo molto: Le nostre anime di notte di Kent Haruf. Due conoscenti anziani vedovi in un paesino della grande pianura americana decidono a tavolino di farsi compagnia e passare le notti insieme. Si divora in un pomeriggio e ti avvolge l'anima. Ho saputo che Netflix ne sta facendo un film con Jane Fonda e Robert Redford.
Il secondo è un po' più impegnativo ma ti assicuro che merita. 52 liriche per un anno di Walter Siti. Se ti piace la poesia ma hai sempre trovato noioso leggerla questa è un occasone formidabile. Non è altro che una specie di personale antologia di tutta la poesia del pianeta nel corso di tutti i secoli analizzata in modo sublime e pochissimo accademico.
Ma proviamo a tornare a bomba
Prigioniero di quest'isola da quasi due settimane e vacanze ormai agli sgoccioli: domani si torna a casa. Il mio aspetto è quasi da profugo: abbronzatura sul testa di moro, barba che si è quasi arricciata e tonalità sale e pepe con ormai netta prevalenza del primo sia nella barba che nei capelli. Mi sento Ulisse, ma anche un po' Anchise. Si mangia troppo e bene ma ci si muove anche tanto, per fortuna: ieri mi sono conquistato un secondo posto nel canoa race dei vecchioni (quasi tutti abbondantemente più giovani di me però, tiè).
Figlio fa vita autonoma e separata, salvo sporadici capolini quando cuccioloneggia con Laura o quando si materializza per battere cassa o sorseggarmi un po' di mohito. Torna in bungalow alle tre moderatamente devastato. Si sta divertendo, è pieno di ragazzi e ragazze, ma lui ha la briglia cortissima della fidanzata che lo controlla a distanza, e si è perso qualche occasione sfacciata. Che babbiotto, alla sua età sai quante corna che gli mettevo, ha chiosato Laura.
Già, Laura. Anche lei abbronzatissima, un cioccolatino appetitoso. Passiamo praticamente tutto il tempo insieme. Ci presentiamo a cena mano nella mano a ridosso dell'orario di chiusura. Sfoggia sempre delle mise strepitose abbinando capi acquistati in saldo o, negli anni, comprate da senegalesi e pakistani sulle spiagge. Solo un paio di capi di boutique ma sempre marcacavallo, quasi niente di firmato. La settimana scorsa era con noi una coppia di amici. Lei le invidiava tutto nonostante vestisse capi che costavano almeno il quadruplo.
Facciamo un sacco l'amore. Soprattutto durante il riposino pomeridiano. E poi andiamo a prencerci la crema caffè al bar. E magari al bar discutiamo, anche ad alta voce qualche volta. Perché quando torniamo a bomba le differenze e le diffidenze sono sempre lì che covano sotto la brace come gli incendi che un paio di settimane fa hanno devastato parte dell'isola. E sono lì che fumano sotto la terra nera: li abbiamo visti la scorsa settimana durante una passeggiata, abbiamo persino avvisato i pompieri.
Chi dobbiamo chiamare noi per i nostri contrasti che covano sotto le braci. Dovremo vedercela da soli temo. Ma per adesso non ha importanza: è tutto meraviglioso e ho ancora due giorni pieni da godermi.
Ho riflettuto a lungo 🤓
Se vi riconoscete in parte in questa rappresentazione, sappiate che non tutto quel che va in scena in questo modo è una critica profonda e tranciante, spesso c'è dell'ironia sopra le righe, quindi continuate ad esprimere le vostre idee, non fatevi intimorire da una scena fatta per divertire, ragionare ed esaltare il lato comico della vita. Non c'è niente di male in voi, continuate ad esprimervi e a vivere come riuscite, mi sembra doveroso dirlo dato che molte persone subiscono questo stato e che questo modo di fare è nato dopo la crisi ed è appunto giustificato da quella in molti casi. Ci sono persone che potrebbero sentirsi annientate da una critica del genere e magari non hanno gli strumenti per scrollarsela di dosso o per reagire e "migliorare" qualora fossero prigionieri di uno stato che li tiene in un limbo fatto di dipendenza da internet abbinata alla fobia sociale. C'è differenza tra essere volontariamente in quello stato e subirlo proprio malgrado, nel secondo caso vorrei dire che non c'è niente che non va, bisogna solo superare questo momento e che passerà, non avvilitevi e non fatevi il sangue amaro, continuate nel vostro percorso interiore, nessuno meglio di voi potrà svegliarvi, datevi tempo perchè la vita è una ed è immensamente preziosa, non lasciatevi deprimere dagli scalatori sociali, se voi con quel modo di pensare non avete nulla a che fare non fatevi annichilire e siate forti.
http://www.youtube.com/watch?v=fdEqT0p0Wpc
Le mie letture sotto lombrellone sono molto più leggere... Di solito romanzi storici... Tipo valerio massimo manfredi, fino a qualche anno fa bazzicavo fra la fantascienza, ma come al solito lambientazione futuristica/tecnologica è solo lo sfondo, se non c'è una "storia" sotto diventa noioso. Il mio ultimo "interesse" si sta focalizzando sull'ucronia se ben fatta può rivelarsi sorprendente, sopratutto l'analisi storico/sociologica di una società "altra" nata da una svolta "alternativa" della storia, ovviamente il peso deve essere sostenuto da un racconto poderoso altrimenti annoia, se poi viene associata allo steampunk diventa irresistibile per me.
Le piccole manciate di mangime richiamano, brulicanti, le carpe koi. I loro colori vivaci traspaiono a tratti dall'acqua resa verde dalle alte temperature di questo periodo e sarebbero un elemento di allegria, in questa giornata d'estate, se non fosse che non ho proprio voglia di ridere. Sono seduta sulla panca di granito, avvolta e quasi protetta dalle cadenti fronde del salice e il mio sguardo, anche senza intenzione, finisce sempre per fissare quel punto del giardino dove lei amava rintanarsi per stare un po’ tranquilla. Solo che adesso, senza di lei, quel punto è un luogo come un altro… Chiuchina non c'è più. Se n'è andata l'altra settimana e mi manca. Mi manca tanto. Quest'anno, quelle che mi attendono, saranno vacanze monche, so già che saranno tristi. Non è solo per la perdita di Ciuchina, ma anche per l'assenza di Gennarino, lasciato ormai in un altrove fatto di mare, isole e altre donne. La casa di Cortina che accoglierà me e mio marito, so già che sarà un luogo di noia e meste riflessioni. Lui impegnato a gestire una “vacanza di lavoro” che pare, detta così, un controsenso, io invece spesso sola a fare passeggiate malinconiche come in un film di James Ivory. Ma dentro me, in fondo in fondo, riscalda sempre la speranza di incontrare un George Emerson che sappia turbarmi e condurmi con dolcezza nella sua “camera con vista”.
Ah... Mi dispiace... Gennarino (se ho capito bene) era solo un passatempo piacevole, con ciuchina era amore invece (detto senza ironia), quando ho perso "micio" mi sono meravigliato di quanto facesse male, li mi sono accorto che la superiorità della specie a volte è una balla, io mi sono stupito del legame che ho stretto con micio, lui invece già lo sapeva dall'inizio , mi dispiace davvero raffy, spero che cole vorrà perdonarmi questo piccolo off topic... Potrà sembrarti buffo ma ultimamente ho pensato spesso a stella... Come sta?
Io sono una fautrice, e si sa, dell'empatia essere umano-animale e su quest'argomento ci sarebbero da scrivere fiumi di bit... Ciuchina era di una dolcezza e capacità di comunicazione infinite, come sicuramente lo era il tuo micio, Gagenore, e come ho già scritto, nel parco la sua assenza è notata, non solo da me. Stella... Insomma, cerco di starle vicina il più possibile, nel senso che spesso è lei che si rinchiude nel suo recinto di isolamento. Le ho chiesto se le andasse di venire qualche giorno, mia ospite, a Cortina e lei, senza entusiasmo, mi ha risposto di si. È gia qualcosa e io ho speranza che alla fine ci verrà. Vedremo...
@Cole lieto di risentirti e di apprendere notizie tutto sommato positive, braciere escluso. Confermo che ci sono ricerche "sociologiche" sull'argomento, ma nulla di concreto ed assoluto, per lo più le fonti sono studi legali (quindi ti lascio immaginare). Inoltre, per quanto ne so, son state fatte negli anni un po' di statistiche a braccio sulla correlazione vacanza-capolinea, ma su campioni troppo esigui. Prendendo per buoni i dati in mio possesso mi auguro che tu rientri in quel 40% di casi ultra-positivi. :))
@gage a proposito di ucronia, a tuo gusto, hai qualcosa di interessante e "wow " da suggerire? Se esistesse qualcosa tipo "Adolf Hitler fece appena in tempo a comunicare a qualche innocuo amico le sue follie e morì fulminato in giovine età" lo compro al volo!
Non per fare il calimero della situazione, ma mi fate un po' invidia, ecco. Ultimamente le mie letture, anche sotto l'ombrellone, si limitano a mattoni sull'AT clinica (roba che "Guerra e pace" gli fa una pippa), poi da lì a passare al Sudoku, Focus e Settimana Enignistica è un attimo, altrimenti mi fuma il cervellino.
Per scaramanzia, aspetto il rientro di Cole poi vi racconto l'ultima mia "tranquilla " vacanza di delirio e total panic.
La svastica sul sole... Di Philip k. Dick... Storie americane nel ventennio dopo il secondo conflitto mondiale vinto dall'asse. È del 1962... Però è intrigante, poi Dick è così meravigliosamente contorto "perverso" e "sofferente" che è difficile non amarlo ed odiarlo.
Rinchiudersi ed isolarsi... È la cosa più facile da fare, facile quanto sbagliata.
Spero che accetti il tuo invito, lo spero davvero.
gage - anche a me piace Philip K. Dick. ho letto A scanner dakly e ho visto il film omonimo. Ci sarebbero altre opere sue, tutte da leggere. Visto che si parla di libri, prima de Il terzo tempo ho letto Nulla succede per caso di Rober H. Hopke. A dispetto del titolo semplicistico è interessante e difficile, almeno per me. In sintesi è uno studio dell'autore sugli eventi sincronistici, definizione coniata dallo psicanalista Jung. mi propongo di leggere qualcosa di Jung: spesso è citato da autori a lui posteri e mi sono fatto l'idea che fosse un genio. c'è un raconto che mi ha sorpreso: pare che Freud e Jung andarono insieme in America in nave (un viaggio piuttosto lungo) e prima di partire si accordarono per psicanalizzarsi a vicenda durante il viaggio; ogni giorno s'incontravano e si raccontavano i sogni fatti, e poi l'uno interpretava il sogno dell'altro. prima che la traversate finisse Freud si impaurì e decise di smettere di raccontargli i sogni perché si sentiva nudo di fronte al collega, che gli era "entrato nel cervello". In altre parole smise perché sentiva che la sua leadership era in pericolo.
Cole - la tua vacanza mi sembra very nice. di fronte a questo notevole risultato mi chiedo quali sono gli ingredienti per una vacanza ideale. come hai fatto? suppongo che la scelta del posto sia fondamentale, ma ci saranno altri segreti. a tua discrezione, ovviamente.
PS: mi aspettavo qualche protesta per il mio intervento nonsense (Se vi riconoscete in parte in questa rappresentazione, sappiate che...) e invece l'avete bypassato. bravi. pochi giorni or sono leggevo una discussione e mi sono copiato la superkazzola, poi volevo testarla e non ho resistito: l'ho piazzata sullo sfogo di Ridge, che ho considerato il miglio spazio pubblicitario esistente qui.
ma voi mi perdonerete: l'ho fatto per la scienza.
Pace e amore.
Joe
Errata corrige
A scanner darkly
Autore scrivi bene. Da single per scelta, ma predisposto a incontrare una donna che non spacchi (troppo) le balle (praticamente impusebel) tour dell'arco Alpino in camper e con i miei tre cani. Se incontro la donna giusta (vesi sopra) che ama la montagna la natura (specialmente i cani) lo sport e il mangiar bene magari si prosegue assieme:)
Di Dick segnalo "redivivi spa", in un mondo folle dove inspiegabilmente i morti ritornano in vita, la redivivi spa è unazienda che li reinserisce nella società umana, e poi ho letto "guaritore galattico" ma non lo ricordo bene.
gagenore
grazie per le segnalazioni. voglio approfondire con P.K. Dick.
la storia di "redivivi spa" mi ricorda La macchina strizzafegato di Charles Bukowski. è da poco che mi sono avvicinato al genere fantascienza. Ti segnalo Fiori per Algernon, di Daniel Keyes. Dello stesso autore un altro bel libro, ma non di fantascienza, è Una stanza piena di gente. Storia di Billy Milligan, il tizio con 24 personalità diverse (Disturbo dissociativo di identità).
Qui le 24 personalità (Billy Milligan - Wikipedia):
1. William Stanley Milligan, 26 anni. È l'identità centrale, quella originale. A solo un mese di vita Billy rischia di morire per un tumore all'esofago, da cui riesce a sopravvivere. I suoi genitori biologici sono Dorothy Sands (cantante) e Johnny Morrison (comico e cabarettista). Ha un fratello maggiore, James, e una sorella minore di nome Kathy Jo. Il padre Johnny, da qualche tempo senza più ingaggi, finisce con lo sprofondare nei debiti e nell'alcol. Disperato, tenta inutilmente il suicidio ingerendo un miscuglio di sonniferi e alcol, ma è solo in seguito ad un secondo tentativo che, aspirando il gas di scarico della sua auto, trova la morte. All'epoca Billy aveva appena quattro anni. La famiglia si trasferisce a Circleville, in Ohio, e, dopo un fugace matrimonio con l'ex marito Dick Jonas, Dorothy sposa Chalmer Milligan, che aveva già due figlie (tra cui Challa, la secondogenita), con cui si trasferisce a Lancaster, sempre in Ohio. A pochi mesi dal matrimonio Chalmer si dimostra violento, specialmente con Dorothy e Billy, fino ad arrivare ad abusare sessualmente di lui più volte e a torturarlo (ad esempio appendendolo per le dita delle mani e dei piedi e perfino seppellendolo vivo). Solo diversi anni dopo la madre verrà a saperlo e nel 1972 divorzierà da Chalmer. La prima personalità ad emergere nella mente di Billy è Christene (poco prima del suicidio del padre Johnny), seguita da Shawn. La definitiva dissociazione in 24 personalità avviene, però, solo in seguito agli abusi sessuali da parte del patrigno Chalmer. Billy non sa dell'esistenza delle altre identità. Avverte solo dei «vuoti di tempo». Quando pensa di aver fatto qualcosa di male tenta il suicidio; per questo motivo le personalità dominanti lo tengono costantemente addormentato.
2. Arthur, 22 anni. Londinese, conserva un forte accento britannico. È una delle due personalità dominanti ed è quella che, assieme a Ragen, decide chi, a seconda della situazione, deve "emergere". Studia biologia e medicina, con un particolare interesse per l'ematologia. Conosce la lingua araba, che legge e scrive correntemente.
3. Ragen Vadascovinich, 23 anni. Iugoslavo. Definito il guardiano della rabbia. Assieme ad Arthur è l'altra personalità dominante. Ha un forte accento slavo, proprio di chi è cresciuto nell'Europa dell'Est. Conosce la lingua serbo-croata. Esperto di karate, è una personalità violenta e l'unica autorizzata ad usare le armi, ma è anche quella che deve proteggere le altre identità e occuparsi del loro sostentamento; per questo rapina banche e lavora come "protettore" dei traffici di stupefacenti e di armi. È colui che decide chi deve prendere il controllo nei momenti di pericolo. In più occasioni dimostra una forza incredibile (più volte manda in pezzi o stacca dal muro il gabinetto della sua cella di detenzione semplicemente a mani nude), grazie alla sua capacità di controllare e concentrare l'adrenalina e le secrezioni tiroidee. Non vede i colori ed è un fervido comunista.
4. Allen, 18 anni. Il manipolatore. Suona la batteria e dipinge ritratti. È una delle personalità che interagisce di più con l'esterno, quella che costruisce le relazioni sociali al posto di Billy. È anche l'unica identità a fumare le sigarette.
5. Tommy, 16 anni. Esperto di elettronica e mago della fuga, è quello che prende il controllo quando si tratta di liberare Billy da corde, manette e camicie di forza, grazie alla sua capacità di controllare muscoli e ossa delle mani. Gli piace dipingere paesaggi.
6. Danny, 14 anni. Ha due fobie incontrollabili: quella per gli uomini (poiché era quello che emergeva durante gli abusi sessuali di Chalmer, il patrigno di Billy, subendoli al suo posto) e quella per la terra (nata quando Chalmer costrinse Billy a scavarsi una fossa per poi seppellirlo vivo). Gli piace dipingere, ma esclusivamente nature morte.
7. David, 8 anni. Definito il guardiano del dolore, viene fatto emergere all'esterno quando a Billy viene fatto del male, così da fargli "assorbire" tutto il dolore e risparmiarlo agli altri. È quello che rompe il patto stretto tra le varie personalità, svelando la loro esistenza alla psichiatra Dorothy Turner.
8. Christene, 3 anni. Chiamata la bambina dell'angolo, perché a scuola veniva spesso messa nell'angolo per punizione. È stata la prima personalità ad emergere, quando Billy aveva quattro anni (ancor prima del primo tentativo di suicidio da parte del padre Johnny). Le piace disegnare fiori e farfalle, da mostrare al fratello Christopher, ed è dislessica.
9. Christopher, 13 anni. Fratello di Christene.
10. Adalana, 19 anni. Lesbica. Timida, scrive poesie. È l'unica, fra le varie identità, ad avere la capacità di sostituirsi alla personalità emersa e «rubargli il tempo». È quella che commette materialmente gli stupri, compiuti per sopperire al suo bisogno di essere amata. Quando Arthur lo scopre, la bandisce, vietandole categoricamente di «uscire sul posto» in futuro. Da quel momento Adalana entra a far parte degli indesiderabili.
Gli indesiderabili
Sono le personalità bandite da Arthur poiché giudicate pericolose per la libertà e la sopravvivenza delle altre. Hanno il divieto categorico di «uscire sul posto», ma non appena ne hanno l'occasione, approfittano dei sempre più frequenti "momenti di confusione" per sfuggire al controllo di Arthur e uscire all'esterno:
11. Philip, 20 anni. Delinquente originario di Brooklyn. Spaccia e assume droga di ogni tipo. Si dedica al «lavoro perfetto»: quello di "ripulire" le aree di sosta dagli omosessuali che normalmente le frequentano, derubando i malcapitati per poi abbandonarli nei boschi (è l'autore materiale dei pestaggi nelle piazzole di sosta delle contee di Fairfield e Hocking).
12. Kevin, 20 anni. Criminale. Come Philip, spaccia e assume droga. È quello che organizza il furto di stupefacenti alla farmacia Gray Drug Store. Durante la permanenza al manicomio criminale di Lima, Kevin viene tolto dalla cerchia degli indesiderabili e reintegrato, poiché l'unico, assieme a Ragen, ad opporre resistenza alle violenze e maltrattamenti inflitti a Billy dal personale della struttura.
13. Walter, 22 anni. Australiano. Gli piace andare a caccia e ha un buon senso dell'orientamento. Viene bandito da Arthur perché uccide un corvo nel bosco, violando così la regola di non uccidere animali.
14. April, 19 anni. Di Boston. Ha un unico pensiero fisso: torturare e uccidere Chalmer Milligan, vendicandosi di tutto il dolore causato a Billy. Per questo suo desiderio di vendetta viene bandita.
15. Samuel, 18 anni. Ebreo. È l'unico a credere in Dio. Viene bandito da Arthur perché infrange la quinta regola comportamentale (non violare le proprietà altrui), vendendo dei quadri firmati dalle altre personalità.
16. Mark, 16 anni. Svolge i lavori manuali senza protestare.
17. Steve, 21 anni. Gli piace ridere, scherzare e soprattutto prendere in giro gli altri (compreso le altre personalità) facendo le loro imitazioni. Durante la detenzione a Lebanon viene bandito poiché il suo comportamento aveva portato Billy a trascorrere dieci giorni nella cella d'isolamento. È convinto di essere la personalità centrale, mentre considera tutte le altre identità pure invenzioni della sua fantasia.
18. Lee, 20 anni. Emerge per la prima volta nel riformatorio di Lebanon. Sempre pronto a fare battute e ad organizzare scherzi agli altri detenuti e persino alle altre personalità, viene bandito poiché finiva col crearsi inimicizie e guai.
19. Jason, 13 anni. È la valvola di sfogo, e attraverso i suoi pianti, grida e crisi isteriche vengono scaricate le tensioni interne accumulate da Billy.
20. Robert, 17 anni. Vuole essere chiamato solo Bobby. Ama fantasticare e sogna di diventare un attore. Durante il periodo di detenzione a Lebanon, inizia uno sciopero della fame ad oltranza. Ritenuto pericoloso per la salute di Billy, viene bandito.
21. Shawn, 4 anni. Sordo, emette un ronzio con la bocca per sentire le vibrazioni nella testa. È la seconda personalità ad emergere ed è quella che inizialmente «esce sul posto» quando Billy deve essere punito.
22. Martin, 19 anni. Viene da New York, ed è stato bandito perché assume atteggiamenti da sbruffone, superficiale e snob.
23. Timothy, 15 anni. Chiamato familiarmente Timmy, ama i fiori. Ha lavorato presso un fioraio, ma quando il proprietario del negozio, omosessuale, gli ha fatto delle avances, è fuggito via spaventato.
Il Maestro
24. Il Maestro, 26 anni. La fusione di tutte le personalità, i talenti e i ricordi di ognuna di esse. È un autodidatta dai molteplici interessi: tutte le conoscenze vantate dalle varie personalità provengono dai suoi studi condotti in maniera autonoma. È il vero Billy Milligan.
@Joe e gage grazie mille per le segnalazioni!
Scusate se vado un po' OT pure io.
@Joe 1.0 in merito a Jung Vs. Freud forse lo sai già ma nel film "A Dangerous Method" di David Cronenberg è discretamente rappresentato anche il "giochino" sulla transoceanica di cui parli, oltre all'interessante storia/caso della Dr.ssa Spielrein.
Comunque te mi vuoi male ahaha è proprio a causa di "quel genio di Jung" che mi sto sbarbando i mattoni sulle evoluzioni dell'analisi transazionale!! Tacci tuoi e di Gustavo.
@Joe 2.0 a proposito di Billy Milligan (che a mio avviso dovrebbe essere materia di studio non riservata ai soli criminologi) e sempre a proposito di film: quest'anno è uscito uno SPLIT che secondo me (e non solo) ha scopiazzato parecchio la storia di Billy nonchè buona parte della sceneggiatura della "stanza piena di gente" (crowded room) che a sua volta assurdamente non è ancora uscito, vabbè che Di Caprio lo reggo poco.
@Joe 3.0 (wow) libri su Jung: vuoi approcciarti a Gustavo e capire chi fosse o alle sue opere? Analitica? Sincronicità? Trascendentale/occulto/simbolismi etc?
... ma ben tornato, cole! Bacio!
@Raffy: grazie per il bel contributo, mi piacerebbe che il tema restasse vivo e tu hai contribuito in modo intelligente e appassionato.
@Olderone, @Gage, @Bonus: sapete che sono un cultore dell'OT, però forse il tema del libro sotto l'ombrellone è diventato un po' ipertrofico rispetto alla traccia principale già abbastanza ampia. E tuttavia mi sembra molto interessante: forse meriterebbe uno sfogo a parte uno di quelli che a volte ritornano
@Confusa: ti lascio per ultima per godermi un po' di zucchero in fondo alla tazzina. Un bentornato così mi squaglia il cuore più di questa caldazza. 😘
doppia coppia
In società esiste un modo di rapportarsi dei singoli ed esiste un modo di rapportarsi delle coppie intese come un unico soggetto di comunicazione.
In vacanza, soprattutto in villaggio turistico, queste dinamiche diventano particolarmente evidenti. Ci sono le coppie riservate. quelle caciarone che si muovono solo in branco di minimo tre unità (ossia sei persone), quelle che bisticciano giocosamente in modo da coinvolgere e familiarizzare con sconosciuti.
Laura ed io siamo del tipo che si fa i cazzi suoi alla grande. Non cerchiamo compagnia, possiamo parlare tutta la sera sempre delle solite cose o divertirci a dire innocenti malignità sui tipi umani che si scorgono nei paraggi. A volte finiamo col discutere, altre andiamo avanti conversando così per ore, accompagnandoci con il silenzio, accarezzandoci ogni tanto, tenendoci le mani e ridendo. Anche di gusto.
Detestiamo le coppie appiccicose. Quelle che non sembrano in grado di stare da sole e che cercano di pianificare un nuovo appuntamento dopo qualche ora passata assieme. Se capita ci si rivede se no pace. Abbiamo passato una prima settimana con una coppia di nostri amici storici. Temevo un po' la cosa perché loro si muovono abitualmente in branco di coppie in cui gli uomini si appartano a parlare di affari, basket e figa e le donne di figli, coppie di sconosciuti e insegnanti. Ma alla fine è andata bene
Nella seconda settimana abbiamo incontrato nuovamente una coppia conosciuta l'anno scorso: ci avevano invitato a brindare per il loro anniversario. Dopodiché non ci si è più filati. Li avevamo notati perché anche loro, come noi, si organizzavano la giornata in splendida solitudine, andavano in canoa insieme oppure a passeggiare e a parlare concedendosi qualche smanceria. Un massaggio, le gambe appoggiate sull'altro. Ci siamo ritrovati in loro e quindi un po' 'innamorati' di loro. Alla fine ci siamo conosciuti e frequentati le ultime sere. Siamo andati a bere insieme. Ballato alla serata finale. Andati a mare insieme. Alla fine al porto, prima della partenza, ci siamo scambiati i numeri, ripromessi di incontrarci a breve e confessato il reciproco 'amore'. Io ho detto a lei che siamo stati molto felice di averli conosciuti. Lei ha detto qualcosa del genere, e alla fine ha concluso dicendo: complimenti per la moglie. Ma pensa te!
Cole ❤️
Alla fine al porto, prima della partenza, ci siamo scambiati i numeri, ripromessi di incontrarci a breve e confessato il reciproco 'amore'.
Vi siete messi d'accordo per incontrarvi a Cap d'Agde?
OT ipertrofico
è vero. comunque sono rimasto fedele alla mia dichiarazione d'intenti iniziale: dopo il libro avrei parlato anche delle mie vacanze in coppia, aspettando però che lo facesse qualcun altro prima
[tornando a molotov, ho intenzione di contribuire raccontandovi le mie avventure vacanziere in versione YoungJoe (JoungJoe in Spain, JoungJoe in Wonderland, etc.) ma non vorrei che poi tu dica che sto correndo troppo. so aspettare. 😜
vediamo che ci raccontano i nostri amici, prima.
domanda: ti sei portato qualche libro sotto l'ombrellone? io ho letto un paio di cose interessanti e potrei recensirle, subito dopo la pubblicità.]
ma ora che ci penso sono passati troppi anni: scriverei qualcosa deformato dalle lenti degli occhiali coi quali si guarda al passato. è meglio se evito.
ripondo brevemente a BonusMalus:
@Joe 1.0 in merito a Jung Vs. Freud forse lo sai già ma nel film "A Dangerous Method" di David Cronenberg è discretamente rappresentato anche il "giochino" sulla transoceanica di cui parli, oltre all'interessante storia/caso della Dr.ssa Spielrein.
no, non lo sapevo. ho il dubbio però che il film non sia fedele alla storia. oppure lo è?
@Joe 2.0 a proposito di Billy Milligan (che a mio avviso dovrebbe essere materia di studio non riservata ai soli criminologi) e sempre a proposito di film: quest'anno è uscito uno SPLIT che secondo me (e non solo) ha scopiazzato parecchio la storia di Billy nonchè buona parte della sceneggiatura della "stanza piena di gente" (crowded room) che a sua volta assurdamente non è ancora uscito, vabbè che Di Caprio lo reggo poco.
e invece a me piace Di Caprio. bravo per i ruoli maledetti, mi è piaciuto molto nell'interpretazione de Il Lupo di Wall Street (bellissima la rotolata sulle scale sotto l'effetto del Mandrax). che io sappia il film su Milly Milligan, in cantiere da una vita, si è sbloccato dopo la morte del buono e sfortunato Milligan, avvenuta da poco per un cancro. finché lui era in vita c'era un'opposizione da parte sua, o dei familiari non so, o semplicemente non avrebbero potuto allargarsi troppo e modificare la storia: ora sì. Ho intenzione di vederlo e mi piacerebbe se fosse fedele al libro. Chi vivrà vedrà.
@Joe 3.0 (wow) libri su Jung: vuoi approcciarti a Gustavo e capire chi fosse o alle sue opere? Analitica? Sincronicità? Trascendentale/occulto/simbolismi etc?
Dunque: sono d'accordo con Alice Miller. La psicanalisi è da bypassare: credo a chi dice che Freud truccò le carte per rendere accettabili le sue teorie, che altrimenti sarebbero state troppo anticonformiste. Però m'intriga Jung. m'interessa un po' tutto di lui, soprattutto il trascendente e il paranormale. Vorrei leggere Ricordi, sogni, riflessioni che è il suo memoriale, del quale ho trovato passi sparsi citati qua e là.
No Soldato 😂😂😂, trattasi di amore platonico. E tuttavia, sono convinto che una componente estetica ci sia. Questa coppia ci è piaciuta anche fisicamente: sono belli quasi quanto noi 😜. Hanno l'età di Laura che è più giovane di me. Lui non alto, ma fisico allenato, brizzolato con barbetta, tratti regolari e sorriso accogliente. Lei abbastanza alta (più o meno quanto lui) forme leggermente abbondanti ma ben modellate. Sguardo curioso, intelligente, un bel viso e molto spiritosa.
E... insomma il mio treno è arrivato. Al lavoro!
Superficialità
Questo il sottotitolo che metterei a quanto sto per raccontare. Accetto l'invito di old a vuotare il sacco, magari dopo lo fa lui, "on topic" stavolta.
Era una di quelle mini vacanze nate per caso senza "premeditazione", quelle classiche cose fuori programma, che si preannunciano portatrici di un grande agognato periodo di "godimento". La casa era in prestito in una parte della regione dove vivo al difuori dei percorsi turistici ma dalle grande potenzialità, durante il viaggio di andata l'imprevisto ci fa visita, un guasto alla macchina, che comunque ci permette di arrivare a destinazione, due dei 5 giorni di vacanza se ne vanno in riparazione è in quel momento che si concretizza il mio passo falso, alla sua richiesta di fare per quei due giorni del turismo in autobus, esce una mia risposta sgraziata, me ne accorgo un attimo dopo che lultima sillaba ha lasciato la mia bocca, ciò che dico è sensato (i fatti mi daranno ragione), ma il modo in cui esce è goffo borioso ed arrogante, leggo un lampo di furiosa vendetta nei suoi occhi, non volevo dirlo in quel modo ma é successo, basta che lei me ne dia la possibilità e confesserò il mio errore. Ma Oramai il verdetto è già stato emesso e la condanna inevitabile, appena ripreso la macchina trovo le valigie pronte "si torna a casa" esprimere tutto il buon senso di questo mondo, dire che ho sbagliato, che ci sono ancor tre giorni, che è una cosa sciocca tornare a casa (secondo errore) non è servito... "Se tu non vieni torno con il treno" ... Come dicevo sopra la casa era in prestito e nello specifico un prestito a lei, non potevo rimanere da solo li... Siamo tornati a casa, non ho mangiato per i successivi tre giorni, credo che una rabbia così non lho mai provata.
È possibile vivere tanti anni vicino ad una persona e non conoscerla a fondo? Fu li che scoprì una aspetto della sua personalità che non conoscevo, ma fu solo il primo, c'erano delle aree della sua vita a me completamente sconosciute.
Dimenticai presto quell'episodio perché questa è la mia natura ahimè, ma i frutti di quel "digiuno" non sono rimasti sterili.
Gage, penso che più on topic di così non potevi essere. Dura la tua storia. Arriva un momento in cui niente viene più perdonato e il conto ci viene presentato con comportamenti irragionevoli ai limiti dell'autolesionismo. E' lì che bisogna inventarsi qualcosa. Di solito una pezza peggiore del buco.
gagenore
complimenti. storia ben scritta. una disavventura. e interessanti le tue riflessioni finali.
se non ho travisato intendevi dire che quell'episodio ha avuto degli strascichi negativi nella vostra vita di coppia. è una delle cose che ho imparato: ogni cattivo ricordo "resta" nel tempo, non si può cancellarlo.
In realtà lepisodio, più che una causa la considero una conseguenza, il fatto evidenzia diverse cose, che però mi sono state chiare solo dopo, una cosa importante non ho detto, quella è stata una delle prime volte (se non la prima) in cui il figlio grandicello faceva la sua vacanza fuori la famiglia, e qui si apre un fronte totalmente nuovo ed inaspettato, a volte lamore per i figli copre tutto... Anche quello che non dovrebbe essere dimenticato... È strano... Ma larrivo di cole in questo "posto" , mi ha fatto "vedere" alcune cose. Sembrerà ancora più strano quel che sto per dire... Ma il mio arrivo qui... Mi ha "sconvolto" la vita, vedo cose che prima non vedevo.
Questo posto è un mare indinstinto di banalità luoghi comuni e cretinerie varie (molti dei quali di mia proprietà) , a volte però delle perle emergono... E vale rimanere qui solo per quelle.
2 signori sposati e con prole
È strano... Ma larrivo di cole in questo "posto" , mi ha fatto "vedere" alcune cose. Sembrerà ancora più strano quel che sto per dire... Ma il mio arrivo qui... Mi ha "sconvolto" la vita, vedo cose che prima non vedevo.
mmmh Cole è... diciamo... un signore della tua età, come te sposato e con prole, espansivo, erudito... anche a me piace parlare virtualmente con lui. da quando c'è lui il forum si è risollevato.
io sono... vediamo... forse... un signore così così.
http://www.youtube.com/watch?v=nCJQ_d21FFY
No è solo questo... È la sua capacita di analisi unita ad un modo di comunicare sorprendente, lerudizione è noiosa, lui non lo è mai.
Almeno non finora.
Mo basta sennò il padrone di casa ci rimprovera per reciduva di offtopic.
fra le virtù di Cole c'è anche la tolleranza.
le mie ultime vacanze vere risalgono al 2009. ci ho pensato e non me la sento di contribuire, non sarebbe interessante. contemporaneamente chiudo con gli OT. ho chiuso anche con l'LSD, figuriamoci se non ci riesco con gli OT.
peace and love and holidays. e tanti, tanti trip. auguri a tutti.
OMG Non ho mai avuto tutti questi complimenti e tutti in una volta.
@Gage, non riesco a immaginare cosa ti abbia offerto questo nuovo punto di vista, ma forse non è così importante. Se tu senti di averlo raggiunto hai fatto qualcosa di straordinario, ma l'hai fatto tu. Il mio poteva essere uno spunto e gli spunti, si sa, spuntano come gli asparagi, da dove meno te l'aspetti.
@Olderone non te la cavi, troppi OT, per riparare devi raccontarci cos'è successo nel 2009, anche senza entrare troppo in dettagli. Ho come la sensazione che la cosa bruci ancora per cui non voglio diventare troppo insistente, però... eddai eddai eddai :)
PS. dimenticavo: commosso e vergognoso
Bene bene bene
È appena iniziato il mio inferno.
Parola d'ordine: DISTANZA DI SUCUREZZA!
Buona serata a tutti!
Io no capire cosa ezzere SUCUREZZA. Che accade Conf? Eri chiusa in ascensore col diavoletto tentatore?
Non so scrivere più!
Monello di un malus! :D
Confusa, mi raccomando, mi aspetto un resoconto di alto livello, come Raffy, mmHg, Gage. Invito qualcun'altro a cimentarsi sul tema, sia ricordi, sia live. Olderone aspettiamo ancora la tua estate del 2009. In ordine sparso chiamo poi in causa dario (tornato?), Gage (nuovo resoconto live), poi Narciso, Ardua, Elena84 e WillyWonka (se bazzicano ancora da queste parti), SiLaDo, BonusMalus e Soldato (che, a giudicare dal silenzio deve esser in vacanza adesso). Dai forza facciamo un bel remake collettivo di Luna di Fiele.
PS dimenticavo Borromeo e la sua prima vacanza da single con figlia. Ma se dimentico qualcun'altro fatevi avanti
Coleridge ciao!!!!
Sono stata un po' assente, mi sono persa qualcosa di interessante mi sembra di capire...
New entry niente male, argomentazioni stimolanti Insomma, nello specifico sei interessato e accattivato da vacanze felici da innamorati o vacanze di litigi e tradimenti?
Ciao Narciso, da tutto quello che ti suscita un'emozione, uno stato d'animo. Un momento da celebrare in un racconto, o per cauterizzarlo, o per riassaporarlo.
Dimenticavo, il massimo sarebbe anche annoverare un racconto di una riga da parte di Prepuzio.
Narciso, ti ho pensata! Bacio bella donna!
Cole, vediamo, sono un po' restia...
Ciao bellezza, un'abbraccione a te!
Sono un po' restia anche io, però posso provarci.
Il che significa che entrambe avete qualcosa da raccontare.
però, ho imparato da queste parti, mai dire mai!
Eh no, il che significa che ho forti reticenze a lasciarmi andare pubblicamente. Direi che ho dato...
Confucia puoi utilizzare l'anonimato.
Ah no, come non detto, ti riconosceremmo dagli strafalcioni del T9 :-))
Fai un bel nick credibile, non so, tipo Decisissima, VincenzaGennarini, MaschioALFA69... :D
Eccomi all'appello "fratellone" Coleridge, me lo consenta please, almeno virtualmente ti reputo come tale, quindi chupa e portaccasa. :)
La mia è troppo lunga ed io troppo prolisso, devo mandarvela a rate. Poi famo un libro o una raccolta magari :D
La peggior vacanza - Part 1)
Era un torrido Luglio, di quelli in cui anche le piante grasse chiedono pietà, correva l'anno 2016... ok ok vengo al sodo senza troppi fronzoli, quanto rompete però!
Dopo lunghe polemiche ed assurde discussioni riguardo la sistemazione ed altri dettagli del Kaiser [cose per altro mai accadute in vita mia, una vacanza è una vacanza santiddio!! Dovrebbe essere uno svago anche organizzarla, IMBECE no] ci siamo accordati per trascorrere due settimane in Xxxxxxx (sostituite le x con quello che vi pare, basta che sia isole/mare/clima tipo "basso mediterraneo" e VENTO, tanto vento). Per meglio dire, più che accordati, ero talmente sfinito dalle sue obiezioni/accuse/illazioni ed avevo ben altro a cui pensare che alla fine ho ceduto il passo accettando di buon grado molti compromessi, tipo noleggiare un cesso d'auto "spaccaossa" rispetto ad altra più confortevole solo per risparmiare pochi centesimi e via discorrendo...evvabbuò.
Già dai presupposti non si prospettava un idillio, ma ne avevo bisogno, santi numi se ne avevo bisogno, non facevo una vacanza VERA da 3 anni, avrei accettato anche la steppa siberiana!!
Ciò che non potevo neanche lontanamente immaginare era di ritrovarmi in ferie con una frantumacazzi e repressa epocale!! E ora ci rido perchè poi me la son tenuta e l'amo tutt'ora, ma vi assicuro che in quel frangente "non aprite quella porta" non sarebbe stato nulla confronto! Quando ti trovi a migliaia di km di distanza dalla tua terra, dai tuoi amici, da qualunque sostegno morale o materiale, da solo, faccia a faccia col nemico e senza manco uno straccio d'arma per difenderti sono CAZZI, siete TU e LEI, non puoi fuggire ne abbatterla (anche se l'istinto ci sarebbe).
Tutto iniziò dalla partenza in aereoporto, quando ebbi l'ardire di fare scorta di sigarette, apriti cielo..calò un agghiacciante silenzio di tomba che durò per tutto il viaggio (che meraviglia!) fortunatamente non molto lungo, ma sufficiente a farmi presagire che appena ne avesse avuto l'occasione, una volta lontani dagli estranei, mi avrebbe rovesciato addosso tanta di quella pioggia acida da far invidia ai peggiori incidenti atomici.
E infatti non mi sbagliavo, giusto il tempo di ricevere le chiavi dell'appartamento, salutare la gentilissima padrona, portare su i bagagli e bingo! Non feci in tempo nemmeno a pensare "aaaah finalmente dopo tanto stress e lavoro e problemi una vacanz" che venni aggredito brutalmente per aver osato arbitrariamente abbassare un attimino l'aria condizionata, che altrettanto aribtrariamente lei aveva già impostato in modalità POLARE e non so manco come hazzo avesse avuto il tempo di farlo visto che eravamo appena entrati nell'appartamento! Forse con poteri occulti a me ignoti, ai posteri.
Ma era ancora troppo presto per l'eruzione totale, dovetti subire altre aggressioni con qualunque pretesto prima che esplodesse del tutto. A partire dal (andando a fare la spesa): "ma ti sei rincoglionito? perchè fai tutto il giro lungo e non fai inversione a U per accorciare visto che lo fanno tutti??"
Le risposte nella mia testa:
"forse perchè siamo in un paese straniero e non voglio cazzi? Forse perchè su una statale dove sfrecciano pazzi è pericoloso? O forse perchè si da il caso che io sia in un certo senso tutore della legge/votato alla giustizia e non esiste che possa andare contro i miei principi ne incorrere in sanzioni disciplinari? FAI TU!"
La risposta che uscì: tesoro-cucciolina-patatina-amoremio siamo in ferie, rilassati! (tacci tua, te pozzino scannatte!!)
Parcheggio, sull'altro lato della strada rispetto al supermarket. Premetto che c'erano ben DUE semafori che consentivano di attraversare a piedi la statale. Lei: "ah io non scendo! Non esiste, ho avuto un trauma da piccina, col cazzo che attraverso una statale a piedi, specie con le buste della spesa!! O parcheggi dall'altra parte o vai da solo!"- " (si lo so non dite nulla, quando vuole sa essere anche molto più contraddittoria). Io (al limite della sopportazione): "e dirmelo prima no, eh?" Lei: "ma tanto fai sempre il cazzo che ti pare, sei un despota come con l'aria condizionata!!" O_o. Bon a quel punto mi dimentico chi sono e in preda all'incazzatura eseguo una manovra "a cazzo" pur di accontentarla - per lo meno c'erano i semafori - rischiavo solo la sanzione. Macchè, inutile, ormai eravamo in guerra. E il peggio doveva ancora venire...
Promette benissimo Bonus!
NAR-CI-SO NAR-CI-SO NAR-CI-SO
"Promette bene"
Uh, na favola fratè ahaha vedrai vedrai, masochismo estremo.
NAR-CI-SOOO FACCE SOGNA'!! CONFUSA IDEM , trova un modo e buttati, a costo di scriverla altrove e dare il link a pochi eletti (o elettrici)
Macché volete sognare, niente amori estivi, niente nottate infuocate!!!!!
Ricordo però che molti anni fa, durante una vacanza in Kenya, due turiste, mamma e figlia si appartavano tutte le sere sulla spiaggia con due masai sui 25 anni, alti due metri e belli come il sole.
Loro si che avrebbero da raccontere !!!!!
Ma ma ma Narciso, insomma! 😂😂
mmh Kenya, molti anni fa... sarà stto mica il tuo viaggio di nozze 😲
No no, figurati, però potrebbe essere uno spunto interessante.
Se non ero è stato scritto un libro, la masai bianca, narra la storia di una scrittrice che si innamora perdutamente di un masai conosciuto in viaggio.. Un po' scontata in realtà come trama.
Non ci interessa niente dei Masai Narciso: ci interessa di te. 😉
Dai raccontaci un po' delle tue vacanze: di quest'anno, di tanto tempo fa. Vedi tu.
Niente coleridge, ci ho pensato ma non riesco a contribuire in maniera interessante.
Le mie ferie hanno sempre rispecchiano la sintonia con il partner, se c'è le ferie sono un momento 'speciale' , ma se non c'è ,beh allora la situazione cambia ben poco rispetto a quando siamo a casa.
In sintesi le vacanze a mio avviso e per quanto mi riguarda, non avvicinano la coppia problematica già in crisi, né allontanano la coppia felice e innamorta.
Un paio di episodi inquietanti mi sono capitati, ma non riguardano la coppia.
Narciso, mi spiace. Ma è proprio un encefalogramma piatto? senza emozioni positive o negative a scuoterlo? Ok, non insisto oltre anche se ho il sospetto che se solo tu iniziassi a parlare potresti raccontare una storia più che interessante, forse malinconica, ma sicuramente coinvolgente,
Beh stai tra noi comunque, tra un po' arriverà la seconda puntata di Bonus e io pure forse ho qualche cosa da raccontare. Chissà poi se Confusa non decida di scrivere davvero qualcosa.
Attendiamo fiduciosi; bonus è partito alla grande e confusa sono certa non ci deluderà.
Non ho un partner e non l'ho mai avuto, mio malgrado. Adesso sto portando a termine il mio tirocinio pre-laurea nella mia città universitaria, afosa e semideserta. Di mare ne ho assaggiato un po' una settimana fa, cinque giorni a casa e via di nuovo qui a lavorare. Ma i ricordi più belli che ho, legati all'estate, sono i giorni d'agosto passati nella casa di montagna, prima che il terremoto cambiasse tutto. I miei genitori finalmente in ferie, mio padre sereno come mai durante l'anno, noi tre soli del nostro numeroso nucleo familiare, poichè i miei fratelli preferiscono godersi il mare e la casa vuota. Partiamo il venerdì pomeriggio, ceniamo alla solita trattoria alle porte del paese, per me un arrosto ed un'insalata misti. Arriviamo, facciamo prendere aria alla casa, prepariamo i letti. Io e mia madre al piano di sopra guardiamo la tv insieme, sdraiate nel loro lettone. Mio padre al pian terreno fuma il sigaro mentre guarda un programma di politica o di storia. Mi sento così vicina a loro lassù, lì abbiamo dialogo, è la nostra isola felice, un sacro momento di raccoglimento familiare che durante l'anno, per impegni di ognuno, non si concretizza mai. Lì torno bambina, loro mi viziano con mille attenzioni e godiamo della compagnia gli uni degli altri. I telefoni non prendono bene e nessuno può tormentarci. Vedo questo nei miei ricordi ed il più recente risale proprio ad un anno fa. Oggi mi hanno chiamata dicendomi che stavano andando alla casa in montagna cos', per controllare la situazione, per comprare prodotti tipici. Come vorrei essere lì con loro stasera, come vorrei.
Ma che meraviglia Aspasia. Il tema di questo sfogo era pensato per coppie che da tempo combattono contro il disgregarsi dei sogni di gioventù, con l'affievolirsi degli stimoli e l'emergere inaspettato di nuovi bisogni ritenuti sopiti.
La tua testimonianza nell'esatto istante della vita in cui tutto questo è sospeso tra il passato soffice e dorato di un'infanzia e adolescenza ancora viva e una distesa di opportunità che solo adesso cominciano a dischiudersi è una ventata di aria fresca e profumata.
Grazie!
@Coleridge
Gazie a te, Coleridge, per aver stimolato la mia memoria. Un abbraccio e buon proseguimento d'estate!
vacanze di quest'anno da dimenticare, se non ci fossi andata sarebbe stato meglio ed avrei pure risparmiato!siamo partiti nervosi e siamo tornati ancora peggio
e pensare che in vacanza siamo sempre stati bene, i primi anni una meraviglia, ma anche nei momenti difficili in vacanza non c'erano mai problemi
quest'anno ho accettato di andare dove in fondo non volevo andare, al freddo
ma rispetto al solito posto dove siamo andati negli ultimi anni ho preferito cambiare
l'anno scorso pochi giorni prima di partire ci arriva una brutta notizia, doveva essere una festa e per persone che amiamo è cominciata una grande sofferenza che ha reso triste la mia vacanza ma soprattuto ha reso triste me e più incattivita verso la vita e tutto quello che ti tglie in un attimo
e invece di vedere quello che di bello ancora c'è da salvare
non ho visto che nero e l'ho riportato in tanti aspetti della mia vita
ricordo ancora la nostra prima vacanza, dopo pochi mesi che ci si conosceva
qunado si prendeva il treno e non si prenotava dove dormire
tanto era bello tutto
Partire nervosi è la norma direi. Ma farsi tutta la vacanza così non è bello. Come mai è andata così marialuce?
io sino ad ora ho fatto delle non vacanze , qualche giorno qui qualche giorno li , nulla da raccontare ,a parte la vicina di ombrellone ultrasessantenne con tette rifatte chi mi fotografava i tatuaggi mentre sonnicchiavo sulla sdraio. Una cosa pero voglio dirla , a Rimni la situazione in spiaggia e' invivibile , la distanza tra il mio lettino e quello della ninfononna era realisticamente di 50 cm, ogni 60 secondi passa il cocco bellooooooo , il venditore di vestiti , il venditore di collane , il venditore di cazzatine , quello delle calze , quello degli aquiloni , la massgiatrice cinese , il massaggiatore cinese , eccheccazzo!!!!
Siamo partiti nervosi, tutti e due
io non volevo partire perchè immaginavo che avremmo discusso e odio discutere in vacanza quasi quanto odio parlare di lavoro quando torno a casa
ho accennato qualcosa in uno sfogo anonimo di alcuni giorni fa
ci ho pensavo davvero di porre fine al matrimonio
ad una storia che dura da oltre 20 anni
metà della mia vita
ho sempre pensato che a noi non sarebbe successo
di litigare
di trattarci male
di risponderci malee di tenere il muso
sono cose che odio, se sei arrabbiato con me dimmelo, se sei arrabbiato per altro, non prendertela come me
ma negli ultimi anni è stato questo
alzarsi la mattina e non ricevere risposte al saluto
critiche
e arrabbiarsi per tutto
per ogni imprevisto che poteva succedere, anche in vacanza, per ogni problema è stata una tragedia
quest'anno abbiam avuto diversi piccoli imprevisti, compresa la batteria scarica della macchina
ma ttto è diventato un dramma proprio perchè siamo partiti nervosi
mi sono chiesta come abbiamo fatto ad arrivare a qesto punto, come due persone che si sono amate davvero possano rotrovarsi cosi distanti, cosi sole dentro un matrimonio
Marialuce ripartite dall'inizio quando non si prenotava , magari non a ferragosto in Liguria ..
in questi giorni ho tanto riflettuto, ho letto gli sfoghi su questo sito
su quello che voglio, su quello che mi manca
in questi giorni miomarito è gentile, non so quanto durerà questa volta
gli ho detto che restavo per i figli, ed è vero, al 90%
al 10% non è solo questo
e mi chiedo che voglio fare, continuare cosi, recreiminando passato e presente
o deporre l'ascia di guerra e smettere di essere arrabbiata, delusa, ferita
perchè cosi non andiamo avanti, nè lui nè io
e sono stanca di divere cosi, non ne posso più
sono stanca di litigare
8 anni fa abbiamo cominciato ad allontanarci
prima avrei messo la mano sul fuoco per lui e per noi, mai avrei pensato di ritrovarci a questo punto, poi un evento doloroso ci ha cambiato, ci ha allontanato, lo ha reso duro e distante
marialuce conosco bene cio' che provi , io ho lasciato mia moglie un anno fa proprio durante una vancanza , non sono pentito , ho fatto la cosa giusta , sto molto meglio , ma sappi che quel 10% non ti lascera' mai !
già Borromeo, pensavo proprio a qello che tu dici
quando penso aale nostre vacanze in treno..o al primo ultimo dell'anno insieme a casa sua..era studente fuori sede e si ruppe la caldaia! ero riuscita astrappare a miei genitori una notte fuori casa e la caldaia ci ha lasciati a piedi..era freddo ma siamo rimasti li, insieme
ho pensato tanto in questi giorni
ho anche pianto lacrime amare per ciò che ho perso
ma se chiudo cosi, con questa rabbia, con il rimpianto di quello che era...
non torneremo quelli di prima, la vita ci ha cambiato
eravamo spensierati, e ci bastava stare insieme
è stato cosi per 10 anni
vorrei tornare un po al quei momenti
c'è tanto da fare, da parte di tutti e due
ma anche io devo smetterla di ricordare solo il passato e pensare sia possibile andare avanti
Marialuce in bocca al lupo !
non so se sono disposta a vivere con il 10%nche mi tormenta
8 anni fa abbiamo perso il nostro bambino
mi ricorderò per sempre quel giorno, è stato un aborto spontaneo
mio marito mi disse che un dolore cosi forte non lo aveva provato mai, ma si è allontanto da me
la vita con sofferenza ci ha dato due figli, ma mi ha lasciata sola
ci volevamo cosi bne e sono tornata dall'ospedale col nostro bimbo il venerdi e il sabato è stato via a pesca tutto il giorno
mi ha ferita a morte
e cosi è stato anche dopo
prima eravamo sempre insieme
non so se ho sbagliato a pensare che fosse solo un egoista, non so perchè ci si possa indurire tanto, ma è vero che il dolore o unisce o separa
la vacanza dell'anno scorso è stata un incubo e tanti ricordi sono tornati fuori con una brutta malattia della figlia dei nostri migliori amici
ho però visto la sua dedizione nellostare vicino ad un amico con grande problema, lo ha chiamato tutti i giorni, è andato in ospedale, lo aiutato nel cercare centri specializzati nel problema della bimba, l'ho rivisto con gli occhi con cui lo guardavo anni fa, dopo tanto tempo
grazie di cuore Borremeo
Non mi va di loggarmi...
Marialuce... Forse lui è ancora li da qualche parte, secondo me vale la pena riprovare ancora a reindossare quello sguardo con cui lo guardavi anni fa, è così difficile trovare qualcuno a cui arrendersi completamente.
Non è semplice trovare qualcuno che non vuol farsi trovare, ma possibile che quel che è stato non valga più nulla?
marialuce, mamma mia che macigni hai tirato fuori. Complimenti per il coraggio 😯
Anch'io sono sposato da vent'anni ma dovrò compierne più di trenta per arrivare a metà della mia vita. Deduco, anche da quello che dici, che la tua è invece la tua grande e unica storia cominciata poco dopo l'adolescenza.
Di solito in questi casi si consiglia di non risparmiarsi e di fare qualsiasi sascrificio per salvare il salvabile. Io ti dico l'opposto. Se vuoi dare una possibilità al tuo matrimonio di prosperare e non di sopravvivere devi essere e mostrarti disposta ad ucciderlo con la determinazione di un cecchino.
I conflitti fanno crescere: è la conflittualità che logora e sfinisce. Non bisogna recriminare ma pretendere. Non bisogna lagnarsi ma bisogna sbattere in faccia la verità, costi quel che costi. E bisogna farlo non per dire: hai visto quanto sei cambiato in peggio, hai visto quanto mi hai rovinato la vita. Al contrario. Riconoscere che la vita ci ha cambiato e che una nuova intesa è una delle possibilità. Le altre portano tutte verso altre direzioni che ci si deve mostrare determinati ad imboccare.
Comunque vada , coraggio
ho letto un libro tempo fa. l'amore non vince su tutto. non è il titolo, ho cercato in rete ma il titolo non lo ricordo. che l'amore non vince su tutto è il concetto che ho estratto io dal libro.
brevemente è la storia di 2 innamorati negli anni 70. gente nata negli anni 50 per capirsi. si sposano giovanissimi contro il volere dalla famiglia di lei. sono siciliani, mi pare. poi le difficoltà prendono il sopravvento. lui va al nord a lavorare, sono costretti a stare lontani per un bel po'. lui comincia a farsi di eroina (erano gli anni in cui la droga andava di moda, soprattutto la roba). insomma, finisce male. ho indicato la trama casomai qulcuno di voi lo conoscesse.
e, insomma, credo proprio che sia così per tutti. succede qualcosa di brutto, una disgrazia di cui nessuno dei due è responsabile, e non si sa come ma ci si allontana.
tempo fa scrissi una cosa simile in questo sito: che a volte basta un litigio perché le cose non siano più come prima. forse si comincia ad associare la persona che si ama a quello che è successo. prima erano solo pensieri positivi, dopo sono pensieri positivi + brutto evento o brutti eventi.
di matrimoni non so niente, so solo che fra i miei amori passati ci sono un paio di ragazze che prima mi hanno amato e poi odiato. mi chiedo come sia possibile, non credo di aver mai fatto loro del male, poi faccio uno sforzo e comprendo. capisco il meccanismo ma a pensarci fa sempre male.
grazie del per le vostre risposte, mi siate stati molto vicino in n momento difficile
Cole non sono stata coraggiosa, sono stata onesta, ma l'ho fatto perchè l'anonimato mi ha permesso di farlo
ho difficoltà nella mia vita a chiedere aiuto, a sfogarmi
non lo faccio mai, se ho un problema sono abituata a cercare da sola una soluzione, senza parlare con amiche o con la mia famiglia
l'unica persona con cui riuscivo a parlare era mio marito
a lui dicevo tutto, e mi ha visto con le mie debolezze e sapeva cosa mi preoccupava
poi anche con lui è cambiato
gli ho anche chiesto perchè non avesse fatto nulla vedendomi cosi in difficoltà
in questi ultimi anni e anche in questi ultimi mesi che sono sempreun disastro
mi ha risposto che io do sempre l'idea che ce la faccio, che in qualche modo sono in grado di risolvere le cose, non sembro mai una persona fragile
è vero che se arrivo a chiedere aiuto vuol dire che sono in difficoltà reale perchè non ho l'abitudine di parlare dei miei problemi, anzi, a volte mi vergogno pure di non esssere abbastanza forte
negli ultimi mesi mi è sembrato di esplodere, o meglio, di "implodere" a forza di tenermi tutto dentro
ho fatto mille tentativi di parlare con mio marito, di chiarire, di migliorare le cose
anche se allaf ine gli chiedevo sempre e solo come hai potuto lasciarmi sola
come hai potuto non vedere cose che sono evidenti
e come dice Old Joe..come hai potuto permettere che l'amore che provavo per te,sconfinato come il mare, si tramutasse in rabbia, risentimento, delsione
non avete idea di quanto mi abbai fatto bene riuscire a tirare fuori quello che avevo dentro
non ne potevo prorio più
e tanto ci sarebbe ancora da dire
non passa tutto con una decisione
non è tutto risolto
ma una cosa l'ho capita in questi giorni
per prima cosa, questi mesi sono stati un disastro
dopo 9 anni mi sono rimessa a fumare, poco, per qualche giorno
dopo 9 lunghissimi anni dove non ho più toccato una sigaretta
ma avevo proprio bisogno di qualcosa che attenuassse l'angoscia che provavo e non mi andava via
in pratica per alcuni giorni in cui ho toccato il fondo rimettendomi a fumare
sono tornata una ragazzina di 14 anni che fuma la notte in terrazza per non farsi beccare dai genitori
e ho aspettato laa notte che marito e figli dormissero per fumarmi la mia bella sigaretta attesa 9 anni
si, mi è piaciuta da morire la mia prima sigaretta attesa 9 anni
ma non l'avrei fatto se non mi fossi sentita cosi male
anche questo mi ha fatto rriflettere
poi ho sempre pensato alla mia casa come ad un luogo "sicuro"
chiudi la porta di casa e chiudi fuori il mondo dei problemi
lavoro, vita, persone
entri nel tuo piccolo regno e ti senti bene
per anni la mia casina è stata questo
poi il problema me lo sono trovato dentro casa
tornava mio marito e li cominciavano i problemi, cominciavo a sentirmi a disagio
e avevo voglia solo di chiudermi in camera per non discutere, come quando avevo 14 anni a casa dei miei
la cosa che ho capito che non ce la faccio più di vivere una querra dentro casa
non importa chi ha ragione o chi ha torto
non voglio più battaglie dentro casa
voglio ritornare ad essere serena nella mia casa e se possibile con la mia famiglia
in questi giorni mio marito è tranquillo, persino gentile, non mi fa battute del cavolo che mi fanno arrabbiare, è gentile persino di mattina
non durerà lo so, ma basta guerre
e poi deciderà anche lui cosa vuol fare
io posso fare solo una parte
ma basta rabbia
e dirò di nuovo addio alle mie amate sigarette
evito di annoiarvi ancora
ma vi ringrazio per quello che avete scritto
per le vostre storie che mi hanno fatto tanto pensare
e perchè oggi è una bella giornata, c'è il sole, e mi sento più leggere, più serea, dopo tanto
Marialuce cannetta ?
no, semplici sigarette!la marca che fumavo 9 anni fa non l'ho più trovata, l'ho cercata per tuta la città ed è sparita
sono andata sul classico presa ad un distributore automatico
all'inizio non capivo neanche come funzionava!
ci ho messo un po a capire che ci voleva la tessera sanitaria!semplici adorabili dannose sigarette
ammetto, è stato bello rifumare una sigaretta
volevo sdrammatizzare , io come te' ho provato la bruttissima sensazione di non voler tornare a casa , di avere la certezza di dover sostenere l'ennesima inutile battaglia , di essere pronto all'ennesima inutile insulsa litigata, invece del meritato riposo ed il sollievo del focolare domestico . Dopo aver lasciato mia moglie ho ripreso a frmi le canne , e'stato fantastico !!!
Ti auguro di ritrovara la serenita' e di riuscire a vedere tuo marito con gli occhi di ua volta , secondo me nulla e' perduto , si percepisce che in fondo nutri ancora questa speranza e se hai ancora speranza i tuoi sentimenti possono riprendere vita.
Concedimi una domanda alla quale puo anche non rispondere .
Tuo marito ti reputa in qualche modo responsabile per la perdita del piccolo ?
no,Borromeo
fu un aborto spontaneo, aal 11 settimana quando pensi di essere quasi fuori ai primi 3 mesi
in proatica ho avuto un 'emorragia, stato aprendo la porta di casa
lui era con me e siamo andati in ospadale e non c'era più nulla da fare
non ci aspettavamo potesse succedere
il ginecologo dell'ospedale ci fece girare tre ecografi per la conferma che non c'era più il battito
pochi mesi dopo io insisto per provrci di nuovo, lui c'è rimasto cosimale che voreebbe aspettare, ma io non ho pace e gli chiedo di riprovare
sembra un colpo di fortuna cpita quasi subito
dopo poche settimane comincia un disastro
mi sveglio di notte e è un casino
aandiamo in ospedale, sembra tutto a posto
mi mettono a riposo
e sotto progesterone ed antispastici
il giorno dopo un disastro
io comincio a piagere che non voglio andare in ospedale perchè l'ho perso di nuovo,e gli chiedo scusa che ho perso un altro figlio
brevemente seguono 8 nesi tra emorragie, ricoveri, antispoastici e riposo assoluto a letto
tanta paura, tanta pazienza e un mezzo miracolo e dopo pure un cesareo d'urgenza in anticipo di un mese arriviamo in fondo
a me sono venuto i capelli bianchi, ma anche l per lui è stata dura
mi ha lasciato spesso sola in casa quando non potevo alzarmi dal eltto
è stata dura e ci ha cambiato entrambi
io sono un'ottimista, ma la vita mi ha fatto sentire indifesa, in balia del vento
all'epoca ho perso pure il lavoro
la cosa che so per certo che ho forzato io per riprovarci, lui non l'avrebbe fatto, non voleva riprovare quel dolore immenso, perchè se possiblie ha sofferto più di me
vai avanti , e fai cio' che ti fa stare meglio , ma fai di tutto per cercare di recuperare , prova magari a farti qualche giorno da sola e cerca di capire di cosa senti la mancanza
come è vero quello che scrivi, torni a casa e comincia la battaglia
e noi donne poi se ci sentiamo ferite non ne lasciamo passareuna, basta uno sguardo, ua battuta e puntualizziamo
e non ci sta bene la risposta
e dopo mio marito smetteva di parlare e mi faceva arrabbiare ancora di più
non voglio tornare a casa e cominciare a litigare o meglioa discutere con battutine, commentacci
credo che dopo alcuni fatti dolorosi abbiamo smesso di essere due ragazzi e siamo diventati due adulti
la cosa che mi dispiace è che quando l'ho conosciuto era molto più sereno, adesso mi sembra gli pesi tutto, anche la nostra famiglia e questo mi dispiace
pur essendo abbastanza assente di fatto nella quotidianità mi sebra sempre che si senta in difficoltà con le responsabilità di una vita, di far crescere i bimbi e questo mi dispiace
lui è dovuto crescere in fretta per la malattia di suo padre poco dopo che siamo andati a convivere, e allora era importante finire l'università, lavorare...
marialuce Volevo dirti qualcosa con uno dei miei soliti pistolotti.
Ma ho deciso di sostituirmi a OldJoe in evste di DJ
Amarsi un po' è come bere
più facile è respirare.
Basta guardarsi e poi avvicinarsi un po'
e non lasciarsi mai impaurire no, no.
Amarsi un po' è un po' fiorire
aiuta sai a non morire.
Senza nascondersi, manifestandosi
si può eludere la solitudine
però, però volersi bene no
partecipare è difficile
quasi come volare
Ma quanti ostacoli e sofferenze e poi
sconforti e lacrime per diventare noi
veramente noi, uniti, indivisibili,
vicini ma irraggiungibili.
https://www.youtube.com/watch?v=fwElZEkiKHY
Buona serata
grazie Cole
ti lascio una poesia
di uno dei poeti che amavo da ragazza
e non leggevo da aani
" Che ne sarà del cuore
se l'Amore non ha frecce?"
garcia lorca
Canzone d'Autunno
grazie delle tue parole, oggi va decisamente meglio
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Toh!... Uno sfogo normale... Cole sbrigate a tornà me stanno a fa 'mpazzí, tra coprofagi e adoratori di dee...
Io niente vacanze... Ferie si... Vacanze no.