Lun
08
Set
2014
fortuna che c'è la solitudine
Se non ci fosse lei sarei perso, ringrazio tutte quelle persone che quotidianamente me la fanno riscoprire e amare.
Lei salta sempre fuori, sa quando serve, non c'è bisogno di cercarla e spiegarle la situazione; non è come gli amici (loro auto-dichiarazione) che puoi contare su di loro come su un oroscopo.
Preferisco rinunciare in blocco, perdo quel poco di svago ma eviterò tutto il resto di dolore.
Questo significa che passerò tanto più tempo in casa, con relative urla e lamentele di mia madre; poi con la fine dell'estate nemmeno andrò più in spiaggia.
IL computer e la tv non mi daranno l'affetto che ho bisogno, e non posso nemmeno uscirci con loro, ma almeno non promettono e non mi ignorano/rifiutano; a volte salta l'elettricità e la linea ADSL e il segnale, ma non è colpa loro.
Sono stanco di svendermi.
Non sono io a dovermi vergognare.
1-100 commenti di 169 totali
Io credo che sull'amicizia(o come anche l'amore) non sia tanto una questione di miticizzare, il problema sono le persone, sono loro (siamo noi) che da umani abbiamo dei limiti e non abbiamo le capacità di rendere reale il vero valore dell'amicizia, anche perchè occorre essere in 2 (spesso è questo l'impedimento).
Più basto a me stesso e meno ho voglia degli altri, socialmente mi è controproducente.
Sono d'accordo con logica mi chiedo come i tuoi amici non si accorgano di quanto vali
@ioenrico, non dovresti frequentare certe compagnie
Per me ioenrico è un rebus, non riesco proprio a capire, per come la spieghi tu stesso, cosa accade nel momento in cui i tuoi amici smettono di cercarti, sei simpatico, intelligente, estremamente empatico, ma l errore cmq c'è...non si può negare, sarebbe stupido non ammettere che c'è un problema in questo senso. Io credo che tu ti senti stanco, cosi
Mi è partito l'invio...cmq stavo dicendo che secondo me sei così stanco da non riuscire a trovare la forza di rimettersi in gioco, forse non sei ancora pronto, ma davvero non penso che tu possa nasconderti ancora a lungo tra le mura di casa tua. Devi rompere il circolo vizioso in cui sei caduto e trovare la forza di tirarti fuori di casa. Che si fottano tutti, si fottano gli amici insensibili ed egoisti, si fotta tutto il mondo, tu hai diritto di vivere come chiunque altro.
Quoto in pieno Gioia
Ascolta un cretino.fatti il tuo giro di amiche.la sera esci tu fai la tua galoppata su sta in compagnia e via
Amici e' un parolone.invece cosi' stai in bella compagnia con la berny.e torni a casa bello pimpante per affrontare una nuova giornata
Ahahaha Vaisereno guru sei spettacolare
stasera provo a dire a mio marito:"Hey ti va un giro con la berny ?"
Dici che capisce al volo?
Hahahahhahaha Cherry uuuuuu ai voglia..gia' a Ber si ingrifa..
Ma la berny da dove ti è venuta? Ahahah sto morendo
Ciao Miele,e' che stavo per scrivere Bernarda..poi ho pensato.suor Gioia si potrebbe scandalizzare.e mi e' uscito Berny che tra l'altro lo trovo piu' elegante come nome :)
Vaisereno Suor Gioia non me l'ha mai detto nessuno, cmq grazie per il pensiero, devo dire che berny è più elegante, anzi direi molto più "cool" di bernarda :)
Ciao bella Gioia :) no ma scherzo,sei una panterona.anch'io Berny lo trovo piu' cool.da oggi la chiamo cosi'..
Comunque anch'io sono d'accordo su quello che avete detto.bei pensieri forti e chiari
w la solitudine!!!
io amo piu' lei che gente, impegni, vincoli, legami e menate di ogni genere.
Goditi la tua solitudine, da' retta a me....
Cmq è una parola magica "berny" !
Vaisereno la ha pronunciata et voilà,tutte le berny-dotate si sono materializzate in un lampo ; )
Siiiiiii Cherryyyy quanto e' bella la Berny.sta bene con qualsiasi taglio di calelli.lunghi corti anche tutta rasataaaaaaaaaaaaa
E ma Cherry,che sciccheria con quel vestito li.elegante e sexy
Hai visto che roba?!
Si,bello e sciccoso..sara' la nuova moda dell'anno..comolimenti per il gran gusto :-***
Lo dico? e va bene lo dico. che gran gnocca
Per esempio, buttandola sull'ironia, potrei dire che anche qui con niente si è persa l'attenzione su quello che dicevo io, ma capita.
Sì cerca di sdrammatizzare.. ciò non vuol dire che non sia importante ciò che hai detto..anzi.
Non ho saputo commentarlo perché mi dispiace molto per la tua sofferenza.
Sei una persona delicata e sincera..troppo per questo mondo..devi riuscire a farti una scorza dura se vuoi riuscire a prendere qualcosa dal prossimo senza soffrire..altrimenti sarai solo,e come hai sperimentato,fa soffrire altrettanto.
Si un po' diciamo si e' divagato un attimo.ma asssssolutamente non voleva essere una mancanza di rispetto
L'ho fatto notare così, non era una critica; anche io a volte negli sfoghi degli altri ho ironizzato.
Capisco
A me capita spesso di dovermi mettere nei panni degli altri perche' non mi offrono mai quello che io vorrei. In fondo ogni persona ti da' quello che puo' e soprattutto a modo suo. Pero' a volte mi guardo intorno e trovo brutto e triste questo enorme numero di riserve che sempre piu' persone hanno, senza discernimento, viene offerta loro amicizia. Perche' se io ti do' 5 tu mi devi dare 3 dopo aver fatto il conto? Hai sofferto? Vedessi io. Non ti fidi della gente? Ma ce l'hai una crapa per distinguere tra me e uno st&**o?
E allora, in quei momenti, capisco che chiudermi e cominciare a calcolare comporterebbe a me di diventare esattamente come loro.
Mi rifiuto. E quindi mantengo viva la mia liberta' di essere generosa, non voglio conformarmi. Poi, quando mi stufo di dare troppo a qualcuno, cambio bersaglio. Dai libri, da quelli mi sento invece all'improvviso capita. Dev'essere perche' gli scrittori nascono e scrivono in solitudine. Non sanno chi li leggera', ma scrivono perche' qualcuno li legga in solitudine.
Anche io pian piano sto cambiando ma pur sempre rimanendo me stesso, e se devo essere gentile/comprensivo con qualcuno, lo faccio con me; faccio uscire quella parte di me, così come vuole uscire, senza sforzo ne per trattenerla ne per farla uscire.
Certo, rimane il dispiacere di non trovare con chi "essere alla pari"; perchè mi sento cmq un potenziale buon amico/spalla per molti.
Spero sia stato solo un periodo particolarmente nero. A volte le cose non sono cambiate attorno a noi, ma siamo noi che le guardiamo con occhi diversi, positivi o negativi a seconda dello stato d'animo. Ti puoi fortificare, ma sarebbe un peccato se ti lasciassi inaridire.
Non c'è ne più per nessuno; alla fine si trova del gusto anche nell'essere tirchio verso chi si aspetta che io mi comporto come sempre.
E' un periodo che è cominciato adesso, finirà quando inizierà il successivo (e non so quale sarà).
L'importante e' che tu continui a piacerti, e comunque se la tua natura e' generosa, quando ti trovi di fronte una persona per la quale vale la pena di essere te stesso, ti verra' naturale dare il tuo meglio a chi ha la tua stima. In fondo, scegliere e' anche una buona cosa perche' un solo rapporto esclusivo di qualita' fa una differenza nella tua vita, mentre 80 semi-amici no. Gia' il fatto che tu parli di "periodi" indica che non hai pregiudizi verso il futuro, mentre chi e' tirchio perche' vittima del pregiudizio non ha alcuna speranza secondo il mio umile parere.
Io mi piaccio se mi accetto, e mi accetto se mi piaccio, e questo accettarmi e piacermi deve farmi stare bene; cerco di avere comportamenti mutevoli, anche nei pensieri.
Io ho sempre sperato di trovare questo rapporto esclusivo di qualità, ma quante delusioni, e quante perdite di stima, quante paure e parole sprecate, nottate, telefonate,chattate, uscite, e a stringere l'unico cosa positiva è di abituarmi a non avere niente di positivo; ormai non ci credo più, purtroppo(o per fortuna) ho imparato a vivere anche senza(come tante altre cose).
Si vive sempre di periodi, come i colori che sfumando diventano pian piano un'altro colore; ma le previsioni di questi periodi non sono incoraggianti.
Secondo me c'e' una differenza tra crederci o desiderarlo.
Ci sono persone che credono nell'esistenza dell'amore, punto. Se arriv a bene, altrimenti amen.
Ci sono persone invece che desiderano tanto l'amore, ne sono innamorate al punto tale che quasi non importa chi passa di li', non intendono certo essere vittime della casualita' che fornisce l'incontro giusto ad alcuni e ad altri no, si impongono di vivere qualunque cosa assomigli minimamente alla loro idea di amore e spesso succede un macello.
Dopo tentativi fallimentari uno non cerca piu' e secondo me non e' un dramma, ma se smette anche di crederci, quando passa di fronte la persona che merita, non la potra' vedere.
Molto bella la tua descrizone dei periodi della vita come sfumature di colori.
Io credo nell'amore come credo nell'amicizia, e se non "si creano" è perchè non sono le persone giuste (o forse proprio le persone non sono giuste per cose così grandi); però non credo che possano più capitare a me.
30 anni senza mai un migliore amico/a (solo amicizie ad orologeria), mai avuta una storia d'amore (solo episodi di frequentazioni); sono ancora giovane ok, ma con quante esperienze rimango indietro? quanti momenti mi sono perso? quanta è la colpa mia? visto l'andazzo che cosa potrò mai aspettarmi?
Quanto vorrei avere stasera una ragazza che mi incoraggi col suo calore, o un amico/a che mi distragga con migliaia di espedienti per togliermi questa angoscia di essere in trappola; e oggi è stata una giornata veramente giù giù. invece sono io+pc+lo specchio che mi deride.
Credo che mi accorgo se passa la persona giusta (o almeno abbastanza giusta), alla fine mi accorgo di tutto ( e questo non è un bene).
Ancor piu' normale se hai 30 anni: sei esattamente nell'eta' in cui le persone iniziano tutte a farsi i cavoli propri perche' scatta ad alcuni l'orologio biologico, ad altri il terrore di non trovare un lavoro, ad altri l'invidia sociale o la depressione perche' quello li' ora ce l'ha fatta e io no e ho 30 anni, altri hanno il primo figlio e non capiscono piu' come gestirsi, altri ancora devono cambiare posto o paese e non ci sono piu'... Insomma, si parla tanto di crisi di mezza eta' o di crisi dell'adolescenza ma, soprattutto in quest'epoca storica, la vera eta' difficile sono i 30. In merito alle amicizie ad orologeria, vai tranquillo: io sono messa come te eppure sono obiettivamente una persona buona. Conosco tante altre persone per le quali c'e' stata una fase di amicizie prima dei 30, e una fase invece dopo. I miei genitori hanno amicizie che sono persone che si fanno sentire quando hanno bisogno. Gli adulti hanno un sacco di paranoie mentali e situazioni che li bloccano dal vivere l'amicizia nel modo piu' puro, e cioe' non perche' hai bisogno di qualcuno ma perche' vuoi bene alla persona.
Per le donne questa e' kriptonite: non devono sapere che senti il bisogno di una ragazza. Devi essere brillante e andare al cinema da solo senza che te ne importi una cippa e si aggrappano come polipi, credimi (hahaha). Brillante lo sei, si capisce subito, ora vai subito al cinema.
Il problema delle amicizie a orologeria è che nemmeno per il periodo in cui li frequento c'è del gusto; perchè magari ci si deve ancora conoscere e trovare qualcosa da fare (e come farlo) insieme, e magari quello che vorrei fare io a loro non interessa,quindi o li accontentavo o rimanevo solo; quindi il più delle mie amicizie sono state dei riempitempo.
cmq poi la questione è mooolto più articolata, e certe cose non le spiattello qui pubblicamente.
Quindi non è tanto una questione dei 30anni.
https://www.youtube.com/watch?v=L3DRl7L-e-I
Capisco che l'atteggiamento conta molto con le ragazze, ma la faccia rimane sempre quella, e anche se non tutte cercano i modelli, chissà poi perchè io non vado bene lo stesso (non vado nemmeno bene per una uscita in 2).
Le donne sono un paio di maniche diverso ma secondo me (donna) contano anche:
1) quale sottoinsieme di donne valuti (eta', aspetto fisico, mentalita', hobbies)
2) quanti tentativi e inviti fai
3) quanto sei ambizioso o produttivo o colto (soldi o non soldi, per molte non e' questo il punto)
4) quanta personalita' hai.
Nelle amicizie ho fatto il pieno di riempitempo anche io devo dire.
1)Ho sempre cercato coetanee, crescendo ho allargato (adesso 25-35); Mi sono piaciute sia ragazze molto desiderate che poco; simpatiche, intelligenti, colte, e con interessi, magari studiose o con qualità artistiche.
ma generalmente provo attrazione anche prima di conoscere questi aspetti.
2) Ho puntato più sulla qualità che sulla quantità; alla fine di ragazze carine che mi attraevano c'è ne sono tante, però se dovevo "darmi da fare" era per quelle che mi interessavano sul serio.
3) Ho una cultura generale ampia; ultimamente di ambizioni latito molto, ma ovviamente non lo dico alle ragazze; ho fatto vari lavori.
4)Io ho molta personalità; posso essere ascoltatore, intrattenitore, spalla, consigliere, molti mi dicono che sono originale, ho spunti creativi, mi adatto alle situazioni.
ma tanto cambia poco.
FERMI TUTTI.
Hai detto spalla e consigliere? RISPOSTA ERRATA. Sento puzza di amico ideale.
Hai detto coetanee? RISPOSTA ERRATA. Meglio tra i 23 e i 27.
Hai detto qualita' nell'approccio? RISPOSTA ERRATA. I miei amici piacioni ci provano a destra e a manca 24 ore su 24 e anche a distanza di anni, non hanno ritegno ne' dignita'.
Scherzi a parte, si vede lontano un miglio che hai personalita' da vendere e poi adesso all'improvviso mi risulta che hai anche i capelli soffici, i lineamenti delicati e sei sbarbato... Insomma, mi dimetto come consulente mentre tu vai a prendere un caffe' con l'anonima del post sugli uomini sbarbati.
Ps: SUPERCARIFRAGILI...
Io ti ho elencato le mie qualità, non per forza l'atteggiamento che tengo sempre, e non ci vedo niente di male ad avere delle buone amiche(mi sarebbe piaciuto averne quando ero più giovane).
E poi se mi capita(o capitava) di conoscere ragazze all'interno di un gruppo di amicizie è normale che mi vedono come amico ( e quindi ho un certo atteggiamento), e finquando non mi davano la possibilità (quasi mai mi è stata data) di uscire in 2, non potevano conoscermi in modalità "fonzie".
Visto che non posso contare sul mio corpo, punto sul mio cervello, e poi ho sta maledetta empatia.
Capisco che le 35enni cercano di accasarsi, però se mi attraggono, o.
Non voglio sembrare un farfallone.
E cmq non sono solo questi gli impedimenti.
Spesso sono stato rifiuto per l'aspetto fisico, anche recentemente mi è stato detto.
Obbiettivamente non sono bruttissimo, però spesso le ragazze hanno preferito frequentare altri (o addirittura rimanere single) piuttosto che stare con me (o anche solo darmi una possibilità, e nemmeno darmi la possibilità di crearmi una possibilità).
Ho subito tante di quelle cattiverie gratuite dalle ragazze, che c'ho perso gusto anche solo nel guardarle.
Ho avuto in passato amici piuttosto intelligenti ma se e' concesso dirlo non prestanti e a quanto vedo le loro possibilita' sono aumentate dopo la carriera e con donne piu' giovani di loro. Le donne avranno anche i loro gusti ma hanno comportamenti discutibili, si.
Certo e' che essere uomo e' un vantaggio. Una donna ha fretta perche' dopo i 35, diciamola tutta, si accorge che il suo target si restringe terribilmente in contrapposizione con il suo orologio biologico (uomini dai 50 in su. Gli altri considerano una donna over 35 single non piu' interessante o attraente come le sue concorrenti piu' giovani).
Un uomo ha tutta la vita e piu' va avanti e si occupa di se stesso e piu' le cose gli vanno alla grande. E quindi condivido il tuo desiderio di concederti il lusso di farti gli affaracci tuoi per tutto il tempo che ti pare.
Si scrive: L'affetto di cui ho bisogno, ioenrico! Studiare un po di italiano non ti farebbe male !!!!
Palestra, palestra, palestra!
Ioenrico, sei una persona in gamba, quello che ti macchia di fronte le donne è quest'ostinato lato vittimistico che hai. Hai preso diverse delusioni, sei stato rifiutato e respinto, va bene, capita, comprendo ti faccia male ma devi imparare a desensibilizzarti da chi ti respinge, devi trarre qualcosa di positivo da ogni situazione e soprattutto migliorati, impara, accumula esperienza e trai vantaggio da essa.
A meno che tu non sia gobbo, privo di un braccio, una gamba od altri difetti dominanti, tieni presente o almeno considera l'idea che la motivazione che "sei brutto"è solo una giustificazione di altre mancanze che hai con una donna. Forse cerchi di elemosinare troppo la loro attenzione, magari ti svendi ad i loro occhi, oppure più semplicemente ti mostri fin troppo insicuro ad ampio spettro.
Non è raggomitolandoti su te stesso che puoi migliorare la tua situazione, facendo così sguazzi e basta nelle tue sofferenze, provarci, sempre e comunque è la tua opportunità per cambiare le cose. Questo genere di situazioni non si risolvono senza una tua iniziativa...e se cadi ancora, rialzati, rialzati sempre...
Aldilà dell'intelligenza se ha a che fare con la prestanza o no; il fatto è che cmq frequentare serve per avere esperienza, meno relazioni e meno esperienze si ha, porterà a sbagliare e quindi a frequentare ancora meno.
Io mica voglio spassarmele e basta, e nemmeno voglio la storia d'amore millenaria; io voglio (volevo) frequentare e stare bene.
Alla palesta ci avevo pensato, sono snello, ma qualche muscolo non mi dispiacerebbe; ma per la faccia non c'è palestra.
Ma io non faccio la vittima con le donne; mica l'atteggiamento che ho qui l'ho avuto con le donne.
Se a qualcuno mancano degli arti non significa che sia brutto; cmq non credo -sei brutto- mi venga utilizzata per coprire ipotetiche vere motivazioni del rifiuto, peggio del rifiuto fisico cosa c'è?
Cmq l'ultima tipa mia ha detto: -se mi fossi piaciuto fisicamente non avrei avuto problemi a frequentarti-; e nomignoli tipo -sgorbio- -mostriciattolo- sicuramente non indicano il mio carattere.
Mi è proprio passata la voglia.
Adesso vado a frustarmi visto che dovrei studiare l'italiano. e cmq si scrive -un po'-, -po- senza apostrofo è un fiume, e servirebbe la maiuscola.
Rieccomi, sono l'anonima logorroica! Eravamo rimasti a "capisco il tuo desiderio di concederti il lusso, bla bla" (non ho scritto io che devi imparare l'italiano, ci tengo a precisarlo).
Io non conosco la tua faccia ne' "prestanza", ma da donna che per i casi della vita e' piaciuta molto al pubblico (non lo preciso per fare la fenomena ma per guadagnare credito ai tuoi occhi quando faccio questi discorsi) ma per scelta ha avuto solo 2 compagni e ha chiacchierato con le amiche e gli amici a tutte le eta', ti dico sinceramente che la faccia non conta.
Ti confesso che l'attrazione fisica conta, non sono certo ipocrita e non stiamo parlando di giocare a carte ma di piacersi. Ti assicuro che un uomo con un'intelligenza e cultura fuori dal comune, un uomo brillante, e' gia' al 70% affascinante per quasi tutte.
Per la prestanza basta davvero solo ammazzarsi di palestra per un anno, si, e' vero. La palestra e l'abbigliamento fanno tutto il resto, la banalita' vuole che sia cosi'. E' cosi' anche per noi donne.
Ma, dalle chiacchiere di questi giorni con te (mai noiose, tra l'altro) mi sembra di intuire che la tua faccia c'entri poco con le tue disavventure. Mi dai l'impressione di non essere sfacciato. Hai l'aria del classico amico gentiluomo che prende tempo per cercare il momento opportuno.
No, noi donne amiamo la sfacciataggine e un approccio immediato e determinato. Con grazia e velocita'. Fondamentale. :-) Non farti condizionare dalle donne che hai incontrato, non hanno scritto nessun responso definitivo sulla tua persona o il tuo valore. Se sei un figo lo decidi tu, e solo successivamente le donne se ne accorgono.
Guarda studiando un po' di linguaggio del corpo si scopre che la donna ha come focus primario, quando deve scegliere un partner, l'aspetto comportamentale, non fisico. Ovviamente è una generalizzazione, ci sta sicuramente una minoranza che punta molto sull'aspetto esteriore ma diffido dall'idea che tu abbia incontrato solo donne di questo tipo.
Mettiamola in questo modo, una donna razionalizza motivazioni subconscie. In altre parole, la donna, avendo maggiori capacità di leggere il linguaggio del corpo, sceglie il proprio partner in base a quanta sicurezza viene espressa dalla propria gestualità, se sei una persona insicura, ovviamente, avrai minori chance. La donna razionalizza questo concetto ed attribuisce il tutto ad una qualità od alla mancanza di questa. Per cui il tuo "sei brutto" non può essere una reale e totale motivazione del perchè sei stato rifiutato, devi da te andare più a fondo e capire cosa non funziona nell'approcciare una donna. Ricordati, per quanto possiamo sembrare simili, uomini e donne ragionano in maniera del tutto diversa, non commettere l'errore d'interpretare le parole femminili come se avessi davanti un uomo
Si si, confermo tutto quello che dice Setanta. Se avvertiamo che un uomo e' addirittura piu' sicuro di noi, capitoliamo. hahaha siamo piu' semplici di quanto possa sembrare.
Ho capito quello che intendi; è una questione fisica ma non dell'aspetto.
Io ho posture e gesti diversi; ovviamente se sono coinvolto mi porgo in avanti, se sono triste guardo per terra, se sono distaccato incrocio le braccia, a volte fingo anche (cioè mi metto in posture finte); normalmente quando parlo gesticolo come per coinvolgere e ritmare quello che dico.
Se mi si avvicina una donna, o le stringo la mano per presentarmi, non ho problemi.
Ok che si ragiona in modo diverso; ma certe parole non possono venir interpretate, se una mi scrive: -ho pensato a te e a me insieme e mi ha preso bene- c'è poco da fraintendere; fatto sta che non era vero che le interessavo.
che strano, i miei commenti sono stati pubblicati come antecedenti ma stamattina. (anonima logorroica)
@anonima logorroica: Non è affatto strano, i commenti per i non iscritti sono moderati, significa che ogni qualvolta pubblichi un tuo commento devo approvartelo, nel momento in cui lo faccio, appaiono in ordine cronologico all'interno della discussione.
Se hai altre domande fai pure.
Enjoy!
Grazie mille Justine! L'ho capito a scoppio ritardato e mi sono iscritta :-)
Grazie mille Justine! L'ho capito a scoppio ritardato e mi sono iscritta :-)
Sta cosa della sicurezza non la capirò mai; cioè capisco ma non capisco su cosa viene basata e scelta.
Io sono sicuro di come mi comporto, di quello che faccio, e di quello che dico; sono sicuro delle mie qualità e del mio valore. Parlo speditamente e rimango delle mie posizioni.
Quindi? tutto questo in che modo mi fa diventare "preso in considerazione" piuttosto che amico?
Benvenuta Logorroica. Gli sfoghi sono moderati anche per gli iscritti. Buona permanenza!
:)
Allora puo' darsi che tu sia una persona sicura di se' ma insicura di fare la cosa giusta nell'approccio con le persone che ti interessano, a causa di un qualche rifiuto passato. E quindi ti proponi come amico e questa puo' essere una forma di tentennamento. Spesso quando una donna si affeziona a te come amico poi deve fare un passo in piu', uno sforzo per vederti come suo possibile ragazzo.
Alcune relazioni nascono da un'amicizia, ma piu' spesso secondo me non e' cosi'.
Grazie Justine! :-)
Logorroica ha spiegato in maniera ancora più efficace il concetto. Forse tendi a comportarti troppo d'amico che possiamo tradurlo anche in "troppo da bravo ragazzo", intendiamoci, non è che devi essere uno stronzo per piacere ad una donna (anche se con alcune funziona), semplicemente, come dire, essere più sfacciati ed allusivi andando dritto al punto ti pone sotto un aspetto diverso.
Certo, quando c'è una che mi piace veramente ho dei tentennamenti, ma me li tengo per me (sono interni diciamo); se una mi piace io vado dritto senza problemi, quello che a me manca è il capire come comportarmi in modo produttivo con la ragazza "di turno"; la cerco poco molto o medio? non mi faccio sentire apposta così lei mi pensa e mi cerca? faccio il macho il tenero o la via di mezzo? mi viene dato il tempo e le occasioni per mostrare le mie caratteristiche? quali mostro per prime?
E cmq io posso essere sicuro di comportarmi da insicuro, vale come sicurezza?
Io non è che mi propongo come amico, perchè poi spesso quando mi dichiaravo (cioè dicevo che mi piaceva e volevo uscire con lei) ci si conosceva poco, poi o venivo subito stoppato e rifiutato (quindi ancora non eravamo amici) oppure mi veniva detto che ci si conosce poco, io così cercavo le occasioni per farmi conoscere (non tirando fuori le caratteristiche valide per un amico) ma mi venivano date possibilità scarse(spesso nulle) e poi tempo pochi giorni venivo allontanato con un -ti considero un amico-; quindi la scelta era già stata fatta.
Poi successivamente nemmeno potevo fare un saluto (molto discretamente) in pubblico che subito o mi dicevano che ero appiccicoso o si giravano dall'altra parte quando venivo avvistato da 50m.
Indipendentemente dal mio comportamento, è come se scegliessero già.
Addirittura non salutare? Piuttosto maleducate, il destino ti ha solo fatto un favore in questo caso visto che il livello di educazione e' il vero passaporto di una persona.
Una tecnica potrebbe essere andare subito di ironia visto che sei simpatico e poi bye bye, fare che siano loro a doverti salutare e cercare.
Caspita mi hai dato un'idea, adesso scrivo un libro su come sedurre ogni donna in 24 ore, ma sotto pseudonimo cosi divento ricca e successivamente i lettori non possono venirmi a cercare a casa per chiedere il rimborso e i danni.
Devi giocare sui tuoi punti forti in primo luogo. Come già detto da Logorroica punta sull'ironia, ne hai moltissima, è la tua arma migliore. In secondo luogo prova a fare così:
Non giocare alle regole della donna ma sii tu a dettarle, senza prevaricare, devi condurre il gioco in un certo senso prendendola per mano e guidandola, non strattonandole ne lasciandoti trascinare, non so se mi segui.
Sei un esperto di no e di rifiuti, giusto? Perchè continui a soffrirci, prendine il lato positivo, ogni no che ricevi ti desensibilizzi sempre più ed acquisti fiducia, non lasciarti prendere dalle emozioni negative in queste circostanze. Quando ti avvicini ad una donna, devi avere convinzione di conquistarla prima ancora che le parli, ti porrai già con un atteggiamento diverso se sai che è tranquillamente alla tua portata, acquisirai sicurezza. Primo step, falla sentire a suo agio, fa che si rilassi, in questa prima fase i discorsi devono essere "liquidi" nessun argomento deve perdurare troppo, passa da uno all'altro senza mai lasciare silenzi tra voi due. Non parlare tanto di te, più ti qualifichi e più cerchi di venderti e come reagiscono le persone quando qualcuno cerca loro di vendere qualcosa? Noia, disinteresse. Di il giusto e se ti fa domande, rigirare verso di lei (esempio stupido, hai la macchina?. Tu?), oppure rispondi scherzosamente (hai la macchina? Il mio triciclo è parcheggiato qua fuori). Tieni presente che nelle prime fasi le donne ti mettono molto alla prova, per capire chi sei veramente, se vale la pena davvero considerarti come un valido "candidato", parlare troppo di se stessi non va bene. Una volta che l'avrai fatta rilassare (ricorda l'interesse di una donna lo percepisci in partenza con i suoi gesti, ovvero il toccarsi i capelli, il darti un buffetto, CHIEDERTI se hai una ragazza,cercare di rimanere sola con te, mantenendo il tuo sguardo...ah giiusto, GUARDALA negli occhi, non fissarti le scarpe), puoi approfondire la conoscenza, parlare un po' di te e di lei magari avvicinandoti sensibilmente riducendo le distanze da lei per poi rifarei un passo indietro, crei così tensione sessuale. Poi NON C'è BISOGNO DI DICHIARARTI, cavolo stai li con lei, lo sa che ci stai provando! Non devi dirglielo! Passa ai fatti, chiedile di venire con te a fare un giro, oppure chiedile un appuntamento, per la prima volta scegli qualcosa di poco formale, un pomeriggio, un bar, un aperitivo, la tranquillizzerai e non la metterai sotto pressione...
Provaci e vediamo che ne esce...
Setanta sei un mago! Da donna, controfirmo e sottoscrivo.
Anche sta cosa dell'ironia, io credo che invece sia stata parte dei miei sbagli; forse uno ironico non viene preso sul serio, forse appunto è per colpa di questo vengo "abbinato" a del tempo passato con un amico; si dice che far ridere una donna è metà dell'opera, però poi queste andavano da altri a farsi completare.
Cmq grossomodo è come mi sono sempre comportato.
E' come se le ragazze mi cercassero per la loro mente, e per il loro corpo andassero da altri.
Cmq se mi capiterà l'occasione seguirò i tuoi consigli Setanta, grazie.
Ioenrico, tu hai un gran dono, far ridere una donna non è cosa facile. Solo che lo sfrutti male. Lo dici tu stesso, sono le tue parole e fai attenzione, perchè dicono molto di te. Tu fai ridere una donna, non ridi insieme a lei, è una sottile quanto fondamentale differenza. Una scimmia ballerina intrattiene il prossimo per il loro sollazzo, non esserlo, divertiti quando scherzi, divertiti per ciò che fai, non farlo per lei ma farlo per fare stare entrambi al meglio...è la condivisione di un momento, non solo il momento di lei
L'ironia puo' essere una forma originale, breve e intensa di complicita'. Si accompagna bene al contatto visivo, ad un sorriso, ad una domanda ed offre anche la possibilita' di defilarsi senza aver dovuto stabilire un clima di lunghe confidenze. Un vero peccato rinunciarvi.
@Ioenrico: se Setanta dice di acchiappare, tu dovresti avere stuoli di femmine ai tuoi piedi.
A parte sta cosa della mia ironia non so come l'avete percepita; cmq, la mia ironia la ho anche con amici maschi, certo non ci flerto coi maschi, ma forse le ragazze vedendomi con lo stesso atteggiamento entrano nell'ottica dell'amicizia.
E cmq essere sempre simpatici e ironici è stancante.
Oltretutto la mia difficoltà è capire se poi una è interessata o no; quando credo che vada tutto bene, quando stiamo passando del bei momenti insieme, ecco lei che va da qualcun'altro, oppure mi da buca agli appuntamenti, oppure tacca a parlare del loro ex, o mi cercano per farsi tirare su di morale e quando sono tranquille vanno a divertirsi con le amiche; come se fossero soddisfatte e contente, ma di più no.
E poi ho anche altre difficoltà e insicurezze, che non sto qui a raccontare.
Come dice Setanta, forse il motivo per cui trovi l'ironia stancante e' che non ti diverti. Puo' darsi anche che tu senta di dover lavorare sulle altre difficolta' e insicurezze a cui accenni e che questo traspaia, chissa'.
Ma puo' essere anche che la semplice casualita' in un campione ristretto di donne incontrate abbia voluto che non scattasse qualcosa. Se non lo consideri un verdetto universale, la cosa in futuro non ti influenzera' negativamente non ti fara' partire stufo in partenza la prossima volta che scorgi una donna che ti piace.
Comunque si, che sei simpatico / intelligente / sensibile non ci vuole un mago per capirlo subito anche in un forum anonimo.
Io non mi diverto con le mie battute perchè sono uscite da me, cioè rido ma sono risate false (risata di risposta alla risata di lei/lui/loro) quando capita che gli altri ne fanno rido senza problemi (a volte fingo anche li).
Cmq il mio è un problema in generale il venire snobbato/dimenticato/scartato.
Come le qualità che ho (x esempio quelle che hai elencato) con nessuno ho potuto veramente "usarle" completamente; quindi magari la gente ne percepisce tanta e scambia come il volermi dare esageratamente a tutti (o magari pensano che sono al mio massimo), invece sono una piccola percentuale del potenziale.
@anonimo 5.23; in che senso? so che i consigli di Setanta sono validi.
Forse in alcuni contesti ci ritroviamo tutti a dover anche solo parzialmente fingere.
Sii piu' che puoi te stesso alla faccia di tutti e non vedere le relazioni come un bisogno e arriveranno (al tempo stesso non isolarti ma fai un bagno di folla disinteressato). La naturalezza e l'indipendenza emotiva risultano particolarmente interessanti nelle amicizie come nelle relazioni, ma il punto non e' questo, il punto e' che ci guadagni molto in termini di relax, liberta' e questo ti permette di vedere le cose sotto un altro punto di vista.
Quando socializzo con le persone e/o conosco nuova gente, ho sempre la sensazione di andare a collocarmi in un piccolo spazio loro vuoto, uno spazio in cui non trovano chi mettere e che non è essenziale; quindi sono contenti di avere a che fare con me ma vengo dopo tutti gli altri.
Quando io vorrei fare qualcosa non trovo mai qualcuno disponibile (sia prima quando frequentavo più persone, che adesso), e accontentarmi sempre di piccoli spazi negli altri è frustrante.
Io sono me stesso (cioè alla fine sono sempre me stesso), ma non sono contento di come vanno le cose.
Si ti capisco ed anche io ho notato soprattutto dopo i 30 anni la minore disponibilita'. Ma non sempre dipende da chi sei tu. Dopo una certa eta' il tempo manca e realizzarlo e' frustrante. Cosi', quel poco che resta si preferisce trascorrerlo a coltivare i propri interessi (che per alcuni saranno i figli, per altri la pesca o il calcio domenicale o la fotografia e per altri ancora la nascita di una storia d'amore).
Frequentare chi ha i tuoi stessi interessi ti toglie di torno questo ostacolo: hanno scelto di spendere le lro ore in un modo preciso, e anche tu, e quello diventa poi un pretesto per diventare da persone che condividono un hobby ad amici (o fidanzati). Si viene a creare involontariamente anche una distinzione di interessi tra chi ha figli e chi no, oppure tra chi e' single e chi no.
Benedetti siano gli hobby nell'eta' adulta! Gli unici altri spazi di aggregazione per gli adulti rimangono il lavoro (dove non si ha tempo), la parrocchia (ma non tutti sono religiosi), gli spazi di volontariato o gli spazi culturali nella propria citta'. Se, prima dei 30, si diventa amici a scuola e poi si fanno cose nel tempo libero, da adulti il meccanismo di socializzazione comincia a cambiare o almeno questo e' quello che vedo io, e anche tra gli amici da sempre si cominciano a creare i gruppi a seconda di come si preferisce passare il proprio tempo.
La tua analisi è molto corretta.
Io non sono riuscito a legare, quindi col tempo nessuno mi è rimasto attaccato.
Da piccolo (periodo elementari) avevo perlopiù amiche, poi un trasferimento (anche se di pochi km) e unito ad uno stato emotivo/esistenziale disastroso non ho fatto nuove amicizie valide; poi dalle superiori in poi ho frequentato tanta gente, diverse compagnia, diverse classi, però ero sempre l'ultimo arrivato; e con quelli che ero io che "faceva gruppo", poi si è dissolto tutto anche con loro.
Io non ho hobby particolari (quei pochi che ho, uno li fa da soli), poi è un annetto che non lavoro, quindi anche queste possibilità al momento sono scartate.
Io riconosco che la gente ha bisogno di qualcuno con cui passare del tempo, però appunto (come dici te) sta tutto nel trovare quelli giusti e con la disponibilità adatta.
ma quando manca la voglia di mettersi in gioco, il resto sono solo chiacchiere.
Certo, volere e' potere e non si puo' sempre o per forza averne voglia.
Spesso però ci si ritrova che il volere debba essere un dovere, come se il non avere gli stimoli e volontà giuste sia sbagliato.
Anonimo ignora il fatto che sono fidanzato da quasi quattr'anni...
Dai, lo so che puoi fare meglio, impegnati di più che se non ti do un po' di visibilità io il resto t'ignora, su anonimo, credo in te!
Setanta, sei tu che mi vieni a ripescare addirittura dopo due giorni... Chi è che cerca visibilità? Tu che hai un nick (brutto) e che non fa passare inosservato un commento di due righe, o io da anonimo? Comunque non hai capito la mia frase. E si, lo sappiamo che sei fidanzato...
Sono d'accordo con Logorroica: niente tattiche, solo naturalezza, almeno non ci si logora per lo stress.
Mah, cosa e' giusto per te e cosa no puoi saperlo soltanto tu.
va di moda essere anonimi detrattori di setanta,talmente tanto che tra un po lo divento io ;)
Comunque "tot hostes onerem multum"
*honorem
Il mio cellulare non sa il latino
Ahahahahahha detto dalle mie parti molto ma molto in voga cherry!
Comunque ioenry leggendoti mentre parlavi con logorroica mi ha fatto pensare a due cose: 1 forse non è tanto che non piaci alle donne ma tanto che fallisci i loro test. Lo penso per via di quella tua affermazione sul fatto che alcune ti parlano dei loro ex, ti mettono alla prova! Prova a dirottare il discorso altrove invece che parlare degli ex, fallo con tranquillità come se in un certo qual senso non t interessasse l'argomento senza pero doverlo dire verbalmente.
2 sembra quasi che con le donne vada in una certa qual maniera in "ansia da prestazione" sei troppo focalizzato dull'idea di quale ritaglietto della loro vita ti dedicano piuttosto allo spazio che tu hai intenzione loro di dare. Il fatto che poi non ti diverti di ciò che dici deve farti pensare. Se non ti diverti tu per primo perché dovrebbe provare una persona interesse a ciò che dici?
Vada= vai...
Ragionier Filini
Il fatto è che però questo mio modo di pensare è la conseguenza di quello che è successo, e non viceversa.
Magari i miei sbagli(e forse una minima parte dei miei insuccessi) sono cmq riconducibili a quello che dici.
Quando si parlava e andavano su argomenti che non mi interssavano, tipo i loro ex, io dicevo la mia opinione in generale sulle relazioni (dicevo tipo lo stesso che dico qui negli sfoghi: -se si sta insieme è per stare bene-); poi però se queste insistevano io lo interpreavo come un loro non interesse nei miei confronti.
Cmq generalmente io so fingere bene, moltissime persone che ho frequentato pensavano che io mi divertissi con loro; anche situazioni con ragazze.
Però se non ti divertivi con loro già dall'inizio e dovevi fingere interesse, credo che non ci fossero le premesse per un inizio di relazione. Diverso naturalmente se ti attraevano fisicamente e miravi a passarci un po' di tempo a letto. Ma se cercavi una possibile amica o ragazza un po' più stabile, magari erano loro che sentivano di non piacerti. E, in ogni caso, regola d'oro per gli approcci, universalmente valida per entrambi i sessi, MAI parlare di ex ai primi appuntamenti! Magari la ragazza che lo ha fatto ora sta a sfogarsi da qualche parte chiedendosi in cosa possa aver sbagliato con quel ragazzo tanto carino e divertente, che all'improvviso ha dimostrato disinteresse ;)
Guarda non è tanto questione di fingere bene, facci caso le donne sono maestre a fiutare gli "inganni". Essenzialmente tu prima di tutto parli con il tuo corpo, con le tue espressioni, se fingi con una donna, lei magari non avvertirà in se e per se che stai fingendo ma sicuramente riuscirà a notare qualcosa che stona. Non puoi basarti nei rapporti sulla finzione, è un insuccesso sicuro. Il fatto del parlare degli ex ragionandoci sopra è veramente una prova. Se tu cominci a dar spago a questo argomento, ti poni tu stesso come un amico, se tagli corto e vai a parare altrove nel dialogo, fai comprendere implicitamente il non essere interessato al ruolo d'amico. Comprendo che magari sei molto sfiduciato per via dei tuoi insuccessi ma non lasciarti condizionare da questi in maniera così incisiva, in questo modo entri in un circolo vizioso da cui non esci più.
Quindi, anche se sai che vuoi prenderti un momento di pausa (e come dicevo non ci sarebbe niente di strano e lo capisco... perche' forzarsi a fare qualcosa che non si vuole non puo' dare risultati positivi), la senti pero' una scelta obbligata e causata da eventi passati e questo ti genera frustrazione.
In questo caso e' piu' un senso di stanchezza e sfiducia (che ti penalizza) che una scelta tua (cioe' un sereno e comprensibile momento di pausa).
Se sei sfiduciato non crei le premesse, come dicono Logica e Setanta. Gia'. L'unica e' uscire dal circolo vizioso dimenticando cio' che ti e' successo in passato.
@logica: la questione del fingere interesse è perlopiù verso le amicizie(compagnie) che ho frequentato; se per esempio entro in una compagnia consolidata con certi interessi io cerco di adattarmi per legare con loro (ovviamente non posso arrivare e cambiare i loro gusti-passatempi insieme-argomenti) ma col passare del tempo (e magari con la complicità di ostruzionismo loro) poi mi staccavo.
Oppure capitava che un amico volesse andare x l'ennesima volta in un posto che non mi piace, e al mio rifiuto mi veniva detto che le volte precedenti mi ero divertito; ma invece non era vero, avevo finto di divertirmi solo per far passare una buona serata ad un amico nel posto che aveva scelto (e che io già dissi che ci andavo solo per farlo contento[sperando che poi la volta dopo lui avesse accontentato me]), e cmq alle mie spiegazioni mi veniva dato dell'egoista; tanto per cambiare.
Con le ragazze c'è stata una che credeva che io stessi benissimo con lei (fù lei a cercarmi, e quando ci vedevamo parlava sempre dei suoi problemi) e anche quando le facevo notare la mia noia/disinteresse lei non ci credeva (poi vabbè, si faceva anche i film mentali); cmq con sta tipa fù una cosa strana.
Cmq se una mi piaceva veramente io non gettavo la spugna; finiva il mio interesse solo quando erano palesi le loro prese in giro e il loro disinteresse.
@setanta; non tutte fiutano bene, soppratutto in giovinezza. Cmq quando parlavno degli ex io tagliavo corto, ma se queste continuavano non è che potevo tapparle la bocca, e se facevo lo scocciato/disinteressato mi davano del noioso; in minima parte prendevo le loro lamentele sugli ex come spunto per non sbagliare io con la tipa del momento.
@logorroica; non è una questione di pausa, e che non ci credo più e mi è proprio finito l'entusiasmo; le ragazze ormai non le guardo più come le guardavo prima.
la scelta che mi impongo è di non desiderare più, così non ci sto più male; così in questo caso so che se non combino nulla è copa mia.
con il cercare di accontentare o ascoltare gli amici/amiche ti capisco. Ma li è questione di sensibilità. Anche io sono come te, ma ormai ho capito di avere una soglia di sensibilità più alta (e quindi più rara) del normale. Le persone a cui voglio bene ne "giovano" ma io so di non poter pretendere altrettanta attenzione alle più piccole cose, come a me viene naturale fare. Mi sento bene per quello che posso fare per loro, mi "accontento" del loro modo di volermi bene, che è tanto, ma non riesce ad essere impeccabile, perché ho capito che quella "difettosa" sono io, non loro.
A parte quell'aspetto della questione; non accontentavo gli altri solo per "beneficenza", c'era anche del ragionato dietro, cioè, era cmq una occasione per uscire, magari sperando di conoscere delle tipe, meglio uscire così che rimanere a casa, tanti vari motivi ecco; però a lungo andare c'era ben poco di guadagno, tanto che poi se capitava che non accettavo sempre, passavo per uno che non faceva l'amico, mi è stato detto proprio detto, e anche se rispondevo con le mie ragioni, dall'altra parte c'era tanto egocentrismo e permalosità.
Infatti anche io noto le piccole cose, non ne faccio una colpa se gli altri non vedono "bene come me" ma almeno cavolo ascoltarmi e prendere in considerazione ciò che dico, e non invece considerarmi come uno che lo cerchi ed è subito bello e pimpante e soppratutto simpaticissimo, cioè a sto punto mi facevo pagare a mo di escort.
Eh, magari è un'idea... Hai visto mai che ci guadagni, ti fai desiderare e trovi pure qualcuna che si innamori?
Intendevo come escort-dell'amicizia; cioè quando qualcuno ha bisogno di passare la serata in giro ma non vuole essere da solo, mi telefona,mi dice i dettagli (orario, luogo, che personaggio devo fare, ecc) si decide il prezzo, poi si esce come se fossimo amiconi da anni e mi faccio pagare, e poi sconosciuti.
cioè veramente, con certa gente aveva più senso se mi fossi fatto pagato.
Escort per donne è impossibile, mi dovrei trasferire dove non mi conosce nessuno; poi credo vogliano un bel tipo.
Magari con l'escort per amicizia ti inventi un nuovo lavoro ;) ma anche la versione classica non la scarterei. Due piccioni con... nonmiricordo ;b
Infatti l'escort-amico è un po' di anni che ci penso, ma non credo abbia successo; chi mi "userebbe" non lo farebbe per non sembrare solo e sfigato.
eh! se ri-cominciamo a parlare di fave......
Non per niente è un circolo vizioso.
Ioenry non è un fiutare conscio. Le donne partono con questo "pacchetto" di serie. Per intenderci non è che una donna deve necessariamente comprendere consciamente che stai mentendo lo può avvertire a livello inconscio e ciò porterà la donna ad un comportamento irrazionale che l'allontana da te. Razionalizzerà la cosa adducendo a qualche motivazione plausibile. In un certo senso, anche se in maniera molto diversa ed elementare lo facciamo anche noi uomini, ad esempio quando non vogliamo assumerci una responsabilità, nonostante consciamente siamo indotti a prendercela, adduciamo a giustificazioni che ci portano a non compiere quella determinata azione.
Il concetto su cui ruota tutto non è tanto quello che dici ma quello che fai. Con la comunicazione verbale siamo capacissimi a mentire, tutti quanti ma il nostro linguaggio del corpo assolutamente no. Bisognerebbe calibrare ogni movimento, espressione e non sarebbe ugualmente sufficiente, magari ad un occhio tremendamente superficiale ma se ascolti un paio di donne parlare tra di loro capirai perfettamente che a loro non sfugge in particolar modo l'attenzione al dettaglio, a ciò che fai, al tipo di movimento che compi. In fin dei conti pensaci, hai bisogno che una persona te lo dica esplicitamente che è nervosa? Oppure lo leggi dal suo muoversi di scatto, con gesti frenetici, con gli occhi che vagano rapidamente da una parte o l'altra? Ecco, tu immagina che la donna è molto più capace dell'uomo a leggere questo tipo di linguaggio, quindi sebbene consciamente può sembrarti di "farla franca", in realtà chi hai di fronte sa benissimo che stai fingendo, ecco perchè potenzialmente le tue relazioni con l'altro sesso sono un disastro.
Purtroppo tu sei ormai in un circolo vizioso dal quale non è facile uscire se non resetti totalmente il tuo costrutto mentale. Da come descrivi i tuoi comportamenti, c'è ben poco di naturale e fin troppo di calcolato a priori. Non dare troppo peso a ciò che ti è intorno, piuttosto cerca di essere tu il fautore degli eventi di chi ti sta intorno. Riguardo al problema del discorso ex, non devi mostrarti disinteressato, semplicemente dirottare l'argomento altrove, è più semplice di quel che credi
Arrghh!
preferirei non portare anche questo sfogo su quell'argomento, vorrei mantenere un minimo di serietà.
Io continuo a pensare che tu non abbia bisogno di consigli, ma solo di ampliare la platea di conoscenze e partire senza troppe aspettative ogni volta.
Sei diventato selettivo. Prima non lo eri. Ti sei stufato di chi non ha niente da offrire e per quanto mi riguarda sono in tanti.
E' facile avere una vita sociale, basta non essere selettivi.
Ora tu lo sei e non puo' che farti bene. Basta che non escludi proprio tutti e sei a cavallo, perche' filtrerai solo le poche persone che hanno valori in comune con te, che non capitano tutti i giorni ma non significa che non capiteranno mai.
@setanta, i miei insuccessi non sono stati solo recenti, quindi quando ero più giovane e venivo rifiutato dalle 16-17-18enni non è riconducibile a quello che le donne fiutano; e se poi col passare del tempo mi era difficilissimo avere anche solo l'oppurtunità di uscire in 2 non può essere un rifiuto dell'atteggiamento del corpo; aldilà dell'argomento che tirano fuori.
Io mi considero uno che vede molto, memorizzo e "studio", ricordo le parole, i gesti; anche io ho attrazione per la gestualità delle donne, quindi ho capito cosa intendi.
Mi accorgo di come le ragazze mi guardano la prima volta che mi vedono; tutto questo senza essere un mostro.
Cmq la questione del fingere è più riferito alle compagnie che frequentavo.
@logica; qualche consiglio mi servirebbe anche, o almeno quando ero più giovane mi sarebbe piaciuto avere una amica sincera che mi desse consigli sulle ragazze(invece di amiche che mi consolano dicendo che non ero cesso come pensavo, e poi ironizzavano sul mio aspetto).
Sull'ampliare e sulle aspettative hai ragione.
@logorroica; io sto escludendo sempre di più, è tutto un impegno.
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Trovo tristissimo che un ragazzo così ricco di umanità, ironia, simpatia e intelligenza come te, provi questo senso di alienazione così forte. Non é vero che stai bene da solo, perché altrimenti non soffriresti così per gli amici che si fanno la loro vita e ci sono e non ci sono. Sai, penso che a volte l'amicizia sia stata mitizzata persino più dell'amore (quante volte ho sentito dire che un amico è per sempre mentre un amore non si sa) Ma, nella realtà trovo che quel tipo di amicizia sia ancora più raro, perche poi ognuno ha la famiglia, la ragazza, gli interessi... Prova veramente prima a bastare a te stesso e a prendere dagli altri solo quello che sono in grado di darti, senza sentirti ferito. Un abbraccio.