Ven
28
Giu
2013
Il mio capo è ingiusto, maleducato e cattivo
Salve,
sono uno studente di dottorato e sto lavorando in un laboratorio di ricerca in Spagna. Sono nervoso ed arrabbiato con il mio capo (che è una lei). Mi tratta molto male, è sgarbata, maleducata, aggressiva, sempre ironica riguardo al mio lavoro. Tuttavia il mio lavoro è fondamentale per tutto il gruppo ho scritto un software che è la pietra miliare di tutta la ricerca che facciamo, grazie al mio lavoro, otteniamo sempre nuovi risultati e partecipiamo a conferenze e convegni. Lei mi tratta come uno schiavo, non ho orari mi può chiedere qualsiasi cosa a qualsiasi ora o qualsiasi giorno, non dice mai grazie nè è gentile, è disorganizzata e non fa altro che criticare ma mai propositivamente. Quando vado una settimana in vacanza vuole che sia reperibile 24 ore su 24. Non divide il lavoro equamente nel gruppo, mi carica di un sacco di lavoro, e agli altri da quasi nulla, al contrario agli altri li elogia continuamente mentre a me neanche mi sorride. Sono una persona molto sensibile, e insicura e non ha la minima cura di questo anzi, quando sono nervoso perchè parlo con lei muovo spesso le mani, e lei mi rimprovera sempre in modo aggressivo per questo perchè gli da fastidio se tamburello le dita sul tavolo o sulla gamba. mi da dei problemi da risolvere senza dirmi come fare, poi quando le risolvo se va bene lei dice che era facilissimo mentre se va male dice che lei avrebbe saputo farlo ma non mi spiega come e mi lascia col problema da risolvere. Adesso dice che vuole vedere tutto il mio codice anche se lei non sa programmare. Una volta mi ha urlato che io la guardo come se lei fosse ignorante o troppo stupida per capire, perchè io gli dissi che era difficile da spiegare un concetto che mi chiedeva e questo perchè efettivamente io non sono un professore e a volte mi viene difficile da spiegare a qualcuno che non ha studiato informatica il perchè di alcune scelte di programmazione, lei invece ha dichiarato che io penso che sia stupida e non possa capire. Infine non capisce che comunque lo spagnolo non è la mia lingua di origine e sopratutto visto che lei mi mette tanta ansia e nervosismo, capita spesos di non trovare le parole per esprimermi. Non posso lasciare il laboratorio perchè significherebbe abbandonare il dottorato e buttare soldi e anni di studio, nè posso cambiarlo perchè significherebbe iniziare un nuovo progetto da zero mentre io sono al secondo anno.Scusate il disturbo e lo sfogo. Un abbraccio.
2 commenti
che troia!
che stronza galattica!
è invidiosa! Sei giovane, brillante ed, evidentemente, hai un grande potenziale!! Lei lo vede, è gelosa e ti rompe le palle!
Sai cosa devi fare? Ripetiti questo "io sono agli inizi, ho fatto un gran lavoro, e andrò sempre più avanti!".
Lei invece? Rimarrà tutta la vita frustrata in quel laboratorio a trattare male gli studenti, che troia.
Fai buon viso a cattivo gioco, perchè se le rispondi, ottieni quello che vuole lei, rovinare la tua carriera di studio.
Una volta che ti sarai laureato e sarai libero da vincoli da lei, ahhhh, allora si che potrai LEVARTI LA SODDISFAZIONE, scriverle, o se tornerai in spagna, andare lì e pisciargli in FACCIA!!
Restiti, avrai il tempo per rifarti!!!
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hai 3 possibilita':
1) porti pazienza, sopporti e finisci il dottorato, e soprattutto te ne sbatti le palle di lei e non le dai le soddisfazioni che vuole. si e' presa male con te perche' sei un tipo sensibile ed emotivo e ci gode da matti a farti penare... vedrai che una volta che non ci sarai piu' ti elogiera' e ti rimpiangera'.
2) tiri fuori le palle e le rispondi per le rime, ma sempre con garbo. sei un essere umano, non uno schiavo e come tale vai trattato. e se non la capisce ti rivolgi a qualche sindacato dei diritti dei lavoratori.
3) la minacci di passare il codice ad una compagnia concorrente, tanto a te non te ne frega piu' di tanto, il dottorato lo stai facendo in ogni caso e lo finirai in ogni caso.
ah, e' vero... c'e' anche l'opzione 4, alzi il telefono e piangi con la tua mamma
a te la scelta