Gio
02
Mar
2017
Io "inaccettabile"
Altre volte ho scritto, sempre in maniera anonima, della mia famiglia e del senso di colpa, inadeguatezza a cui mi hanno condannato. Oggi, mentre mi ritrovavo ad incoraggiare mia mamma per un incidente domestico capitato a mio fratello mi sono vista nuovamente trattare come quella che non sono: una stronza insensibile. Ma come? Io cerco di farti coraggio, a dirti che poteva andare moooolto peggio, cerco di farti ridere quando (per problemi miei psicologici) neanche avrei voglia... e tu come mi ripaghi? Cosa ti aspetti che ti dica? Mi dispiace, ma fattene una ragione: non darò mai del "poverino" a nessuno e nessuno mai avrà la mia pena, giacchè mi sembra un sentimento ripugnante e totalmente carente di senso di stima. Io credo nel coraggio che ognuno di noi ha, nella forza di rialzarsi, di combattere, di farsi una risata davanti alla malasorte... un po' come faccio io ogni giorno nonostante mi risvegli con gli occhi gonfi di lacrime, il cuore a pezzi e la mente sotto psicofarmaci. Eppure durante la giornata sorrido e nessuno crederebbe mai se provassi a descrivere l'inferno che ho dentro. Cado e mi rialzo, per poi cadere per poi nuovamente ritrovarmi in piedi. Di me non dispiace mai a nessuno???
Provo insistentemente ad astrarmi dalla tristezza della mia infanzia, provocata dalla disabilità di mio fratello, delle lacrime di mia mamma, dei nervosismi che puntualmente scaricava sulla me bambina, di silenzi in casa, di vergogna, segregazione... tutto triste, quasi lugubre... ma sembra che mia madre mi voglia riportare là dove tutto è nero. Al funerale che è stata la mia vita fino ad oggi. Non riesce a volermi serena e libera da angosce.
Costringendomi a pagare colpe non mie, a vivere di pessimismo, a provocarmi danni psicologici irreparabili; ha perso una grande opportunità: quella di regalare al mondo una me sensibile, comprensiva e incredibilmente forte. Invece sono qui a piangere perché è di nuovo riuscita a farmi sentire "inaccettabile", "inadatta" alla situazione. E i figli si donano completi al mondo, non mutilati del loro sorriso. Non c'è niente di peggio...
Dice di volermi bene, ma io mi domando e chiedo: quanti modi di voler bene ai figli esistono?
Adesso aspetterà qualche giorno prima di risentirmi... anzi, aspetterà un bel pezzo.
4 commenti
Oldjoe hai ragione e capisco anche lo sfogo di anonimo, ma nello stesso tempo provo a comprendere anche la mamma che ha dovuto fare i conti con la disabilita' di un figlio e con tutte le.difficoltà quotidiane che purtroppo ha dovuto affrontare in una situazione del genere....in un paese come il nostro dove purtroppo non hai sostegni di nessun genere...
Io credo che tua mamma ti voglia bene, ha solo riversato su di te le sue enormi sofferenze...forse perché sei la colonna portante della famiglia...hai ragione non è giusto ma talvolta le persone apparentemente più forti sono quelle che soffrono di più....e generalmente lo fanno in silenzio...
Forza...
Io credo che tua mamma ti voglia bene, ha solo riversato su di te le sue enormi sofferenze...
come quello che l'ha ammazzata però l'amava.
Comunque c'è differenza tra pena e compassione. Tua mamma intende la seconda. Usala.
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Sei il capro espiatorio della famiglia. il ruolo te l'ha dato mammà. mandala affankulo da parte mia; ti spiego perché. io sono un uomo e mi capitano donne che hanno problemi per colpa di mamma, di babbo, o di zio. brutti st__nzi rovinapersone.
la moglie ha le paturnie e toccano al marito. chi le ha messo le paturnie in testa? quella str__za di sua madre.