Mer
19
Set
2012
Non è giusto
Invido profondamente chi ha una vita facile..Dall'età di 4 anni la mia vita è precipitata con la morte di mio padre, economicamente ma soprattutto emotivamente.Dei soldi posso fare a meno, mi basta poco, anche perché per anni con mia madre abbiamo vissuto di poco. Dovrei essere legata a mia madre ma io mi sento distaccata da lei, spesso discutiamo, ho l'impressione che non le importi molto di me. Quando anche da piccola stavo male e cercavo di confidarmi mi diceva "non sei l'unica al mondo"Non ho mai avuto amici, in amore ho trovato solo persone che mi hanno usata e queste cose hanno minato molto la già scarsa opinione che ho di me.Mi sento inferiore, a metà, da sempre percepisco un vuoto dentro che non so nemmeno esprimere..Anche il mio attuale ragazzo, quando cerco di sfogarmi mi dice che non esisto solo io al mondo. Ma nessuno capisce che è proprio questo (insieme alle continue affermazioni sulla mia debolezza) che mi impedisce di stare bene?? Perché tutti, anche chi dice di amarmi, invece che ascoltarmi e cercare di farmi superare i miei problemi di insicurezza mi dice che sono debole e vittimista?? So benissimo di non essere l'unica senza padre! Ma davvero credono che pensare a questo mi faccia stare bene? Non penso affatto di essere la persona che soffre di più al mondo, non chiedo tanto, solo comprensione e aiuto.Non è una cosa che posso superare in 2 giorni.. ma tutti lo pretendonoTutto questo mi aiuta a pensare di essere insignificante, senza talenti, inutile, e indegna di qualsiasi cosa..Mi sento il terzo incomodo sempre..ormai anche col mio ragazzo mi sento di troppo, sciupo solo il suo tempo e rovino le sue amicizie..Invidio tantoo le persone che hanno amici e si sentono capite..
3 commenti
quello che ti dicono tua mamma e il tuo ragazzo è vero. in fondo non sei l'unica che ha perso il padre. però hanno un modo orribile di dirtelo. sai come nasce il vittimismo? nasce quando stai male e la gente ti dà comprensione, e tende a giustificarti. ma nasce anche quando non ti senti compresa e continui a far la vittima nel tentativo di trovare comprensione. entrambi i metodi sono inutili. e ormai te ne sei resa conto anche tu. cerca di diventare più forte, e impara a non dipendere dagli altri. anche se riconosco in pieno che non è giusto, ma la vita non è mai giusta. e penso che a tua mamma e al tuo ragazzo, a meno che tu non li abbia stressati veramente tanto, non farebbe male una lezione di sensibilità.
- ..odio profondamente questa frase..non sei l'unica ad aver perso il padre...ma che vuol dire????Ma stiamo scherzando???Ma che è??Mal comune mezzo gaudio????...ti parla chi il padre l'ha perso, d'improvviso, in modo lacerante quasi un anno fa...già..è mi sembra sia successo IERI! Chi dice così è perchè non capisce, è perchè non ci è passato, è perchè non sa minimamente cosa significhi! Io ti capisco profondamente e ti sono vicina con il pensiero! Quando ho letto che la tua vita è cambiata con la morte del tuo papà ho avuto un sussulto al cuore..anche la mia! Io l'ho perso a 29 anni, non una bambina, è vero..ma ero la sua bambina, non ero e non sono sposata, vivevo e vivo tutt'ora in casa..e la botta si sente tutta! Quella frase che tu dici..io me la sono sentita dire proprio da mia madre..io faccio da madre a lei è le poche volte in cui non ho retto il dolore e mi sono disperata di fronte a lei mi ha risposto così..la sua giustificazione è stata che la uccide vederti così giù e quelle parole erano per scuotermi...dai, crediamoci! Che dobbiamo fare? Prova a vederle anche tu così! Per quanto riguarda la solitudine e l'abbandono..beh siamo compari di sventura a quanto pare!..io ho sempre, e dico SEMPRE , aiutato e ascoltato tutti, ero l'amica delle confidenze, degli sfoghi..quando è toccato a me..dileguate! Ho imparato sulla pelle una cosa..brutta, però è così..quasi tutti sono menefreghisti, in giro c'è un egoismo spaventoso, ciascuno pensa X se è basta..io ho potuto contare solo sul mio ragazzo!..quando si vivono delle tragedie famigliari si vede di tutto..da parenti che non ti fanno manco le condoglianze, ad amici che mancò ti telefonano, ad altri che dopo mesi ti incontrano X strada e sanno di non essersi mai fatti vivi e cambiano via xkè non hanno faccia da mostrare, ad altri che li vedi al funerale e mai più, ad altri che ti fanno una telefonata il giorno dopo e poi puffff a chi te ne fa due e poi puffffff...non è questo che serve a chi sta male, sèrve una visita, un invito a uscire, qualche sms...in una sola parola un pò di CALORE!
- Se vuoi parlare, ci sono! Baci.
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Non consoco bene la situazione ovviamente e quindi dico solo le mie impressioni.
Forse la verità sta nel mezzo. Se molte persone ti dicono che non esisti solo tu al mondo, forse l' atteggiamento vittimistico ce l'ahi veramente. Tu devi prendere questa cosa come uno stimolo a cercare in primis di risollevarti da sola, e gli altri però dovrebbero aiutarti a farlo in modo propositivo.
Darti un sostegno incondizionato può non servire a superare i tuoi problemi..dei piccoli "richiami" possono far bene...ma poi servono anche gli stimoli positivi.
In qaunto persona, non sei affatto insignificante, senza talenti o inutile; hai potenzialità come tutti. Il difficile è metterle in campo.