Mer
08
Giu
2011
Mi sono fatta rubare gli ultimi anni dell'adolescenza
Ho lasciato che mi rubassero gli ultimi due anni della mia adolescenza e non ho mosso un dito per impedirlo.
Anzi.
Ho 19 anni, l'esame di maturità è alle porte e so che non ci saranno mai più momenti del genere per me. Pochi mesi e comincia tutta una vita diversa: l'università, il lavoro, i viaggi, le preoccupazioni della vita vera, tra dieci anni forse anche una famiglia.
Non potrò mai più alzare le spalle, dire "chissenefrega" e pensare solo a divertirmi.
Ho 19 anni e non ho idea di che cosa faccia la gente della mia età quando esce la sera. Non sono mai stata in una discoteca, non ho mai fatto un inter-reil o un viaggio di gruppo, ho evitato accuratamente di partecipare a occupazioni, assemblee, ai 100 giorni.
Ho sempre saputo di non essere tagliata per far parte di un gruppo.
Sono di natura piuttosto selettiva nel scegliermi le compagnie: i miei amici si contano sulle punta delle dita di una sola mano. Tranne per quanto riguarda una o due persone, non ho mai dato molta confidenza alla gente della mia classe. Ho sempre disprezzato le "comitive".
E ora lo rimpiango.
Sì, perché l'hanno prossimo avrò 20 anni, perché sono stata una bambina e poi, di colpo, una donna. Non ricordo di essere mai stata una ragazza.
Ho voglia di deporre i romanzi ottocenteschi che leggo, di spegnere i bei film d'autore che guardo, di non suonare più il pianoforte. Ho voglia di prendere il sole e di andare al mare: non da sola, con un giallo di Agatha Christie quale lettura da sdraio, ma con cinque amici per giocare a beach volley.
Vorrei ubriacarmi. Vorrei andare a ballare.
Vorrei mettermi in gioco con un ragazzo che non ho mai considerato alla mia altezza (troppo sport, pochi libri) ma che ho scoperto essere tenero e simpatico.
Tutte queste cose, non ho idea di come realizzarle. Non l'ho mai imparato, non l'ho mai fatto. Non credo che potrò farlo mai. La scuola è finita, la mia adolescenza è finita.
Non vedrò mai più quelle persone che sarebbero potute essermi amiche, quel ragazzo che avrei potuto amare.
E questo solo per la mia immane cecità. Sono stata cieca, proprio così. O forse (paragone più azzeccato) sonnambula. Camminavo e parlavo senza sapere cosa facevo.
Ho lasciato che l'amicizia con una singola persona escludesse ogni altra possibilità, che diventasse qualcosa di morboso, una continua gara al rialzo, una rivalità.
Ho lasciato che questa persona mi rubasse due anni di vita.
E per ritrovarmi con cosa? Un pugno di mosche.
4 commenti
A me la tua adolescenza non pare affatto male... anche io l'ho trascorsa principalmente da sola, leggendo Hugo e chiudendomi in casa a scrivere o a disegnare. Ma non ne sono affatto pentita, anzi, vorrei solo trovare il tempo per quelle cose piuttosto che per le uscite... trovo noiosissimi i classici svaghi come quelle serate tutte uguali in spiaggia o in discoteca e le bevute... a 19 o a 40 anni, nel tempo libero in genere si fanno sempre le stesse cose... non capisco perché sei convinta di non avere più tempo.
Ora io ho 23 anni e non mi sembra sia cambiato niente dai 19... l'università è un po' come la scuola, anche se più impegnativa... vivo ancora con i miei e solo da qualche tempo ho un ragazzo.
niente รจ perduto
Respiri ancora? vuol dire che sei viva. E se sei viva indipendentemente che tu abbia 20 anni oppure 70 puoi ancora goderti la vita. Puoi ancora vivere.
L'importante è che tu ti sei resa conto di quello che hai perso e di quello che vorresti fare, come si dice : meglio tardi che mai!
se vuoi la mia opinione ...
L'adolescenza è uno shifo, almeno per molti, una continua lotta con amici, genitori, il prorpio corpo e la propria identità ... Gli anni migliori cominciano dopo dai :) forza e coraggio non è mai troppo tardi per provare e divertirsi ... Cambia prospettiva
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sei sempre in tempo...
anche io ho iniziato tardi a vivere la vita che volevo, ognuno ha i suoi tempi di reazione, ora tocca a te.
buona fortuna!